Venezia 2022: il festival non escluderà i registi russi che si oppongono al regime

La mostra si si svolgerà al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre

La Biennale di Venezia ha rilasciato un comunicato stampa nel quale esprime solidarietà all’Ucraina in seguito all’invasione da parte della Russia e in cui dice che non accetterà delegazioni governative russe in vista dell’edizione 2022. Nel caso in cui cineasti indipendenti russi vorranno partecipare, potranno farlo. Soprattutto perché molti di loro, che sono stati già ospiti al Festival di Venezia, hanno una posizione critica nei confronti del regime di Putin e la Biennale è vicina a tutti coloro che, in Russia, si stanno coraggiosamente opponendo alla guerra. Di seguito il comunicato ufficiale:

La Biennale di Venezia non chiuderà la porta a chi difende la libertà di espressione e manifesta contro l’ignobile e inaccettabile decisione di aggredire uno Stato sovrano e l’inerme sua popolazione. Per coloro che si oppongono all’attuale regime russo, ci sarà sempre posto nelle mostre della Biennale, dall’Arte all’Architettura, e nei suoi festival, dal Cinema alla Danza, dalla Musica al Teatro. La Biennale rifiuta peraltro – finché permane tale situazione – ogni forma di collaborazione con chi ha invece attuato o sostiene un atto di aggressione di inaudita gravità, e non accetterà pertanto la presenza alle proprie manifestazioni di delegazioni ufficiali, istituzioni e personalità a qualunque titolo legate al governo russo.

Venezia 2022: il festival non escluderà i registi russi che si oppongono al regime

Reflection

Frame di Reflection di Valentyn Vasjanovyč

Martedì, il Festival di Cannes ha annunciato il bando di delegazioni ufficiali russe o collegate al governo russo, ma non ha bandito film russi, esprimendo quindi una posizione simile a quella della Mostra di Venezia. Qualche giorno fa, invece, la Russia ha ritirato le proprie opere dalla Biennale d’arte di Venezia. Intanto è stata annunciata una proiezione speciale il 7, 9 e 10 marzo a Roma, Milano e Venezia del film Reflection (Vidblysk) di Valentyn Vasjanovyč, ambientato durante la guerra del Donbass, in concorso l’anno scorso Venezia 78.

Anche gli European Film Awards si uniscono alla condanna della politica di aggressione russa dichiarando che escluderanno i film russi in una dichiarazione condivisa con IndieWire. “Le azioni di Putin sono atroci e totalmente inaccettabili e le condanniamo fermamente”, si legge nel comunicato della European Film Academy.

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