Weta Digital: la compagnia di effetti speciali produrrà anche contenuti

La compagnia fondata da Peter Jackson punta a produrre contenuti originali

La compagnia di effetti speciali creata da Peter Jackson nel 1993, la Weta Digital, punta all’espansione iniziando anche a produrre contenuti. La casa di produzione ha innanzitutto annunciato l’ingresso nel consiglio di amministrazione di alcuni nomi blasonati, primo tra tutti l’Ex COO della Disney Tom Staggs. A lui si aggiunge Ken Kamins, a capo della Key Creatives (manager di Jackson) e Jeff Huber, ex dirigente di Google ed Ebay. I nuovi Chief Executive e Vice Chair sono Prem Akkaraju e Sean Parker, quest’ultimo co-fondatore di Napster ed ex presidente di Facebook. Parker è tra i principali azionisti di Weta Digital, anche se Jackson e Fran Walsh rimangono soci di maggioranza. Al 2011, la Weta Digital ha vinto cinque oscar per i migliori effetti specialiIl Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001)Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002)Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003)King Kong (2005), e Avatar (2009). Recentemente ha lavorato agli effetti visivi di film come Avengers: Endgame, Mulan e serie come The Umbrella Academy.

Weta Digital: la compagnia di effetti speciali fondata da Peter Jackson produrrà anche contenuti e strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale

Le parole di Peter Jackson al Wall Street Journal:

Abbiamo un team di oltre 1200 persone, tutte ricche di talento, in grado di realizzare i migliori effetti visivi di chiunque altro, a mio avviso. Ecco quindi che abbiamo pensato: perché non dare loro dei progetti entusiasmanti, in futuro, che non si limitino all’aggiungere gli effetti visivi ai film di altre persone?

Continua poi Akkaraju:

Raddoppieremo o triplicheremo le dimensioni della nostra azienda attraverso acquisizioni e una crescita organica. Amplieremo sicuramente la nostra offerta, lanciando contenuti originali ma anche investendo strategicamente negli strumenti basati su Intelligenza Artificiale di prossima generazione.

Conclude il discorso Sean Parker dicendo che:

C’è tantissima animazione al computer in televisione che viene letteralmente gettata sul mercato senza essere all’altezza, e sia i bambini che i genitori capiscono che non si tratta di una qualità accettabile. A meno che lavoriate alla Disney o alla Universal, è difficile che abbiate accesso a certi strumenti. L’emergenza Coronavirus ha accelerato i nostri piani e le nostre riflessioni sul futuro degli effetti visivi e su come funzioneranno le dinamiche produttive dell’animazione.

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