Ambulance: recensione del film di Michael Bay con Jake Gyllenhaal

Michael Bay torna alla regia con Ambulance, un nuovo adrenalinico action da cardiopalmo con Jake Gyllenhaal

Michael Bay torna dietro la cinepresa per dirigere un nuovo adrenalinico action con protagonista Jake Gyllenhaal. Eccoci dunque pronti a raccontarvi le nostre personali impressioni con la recensione di Ambulance. Per gli amanti dell’attore protagonista di Donnie Darko sarà innanzitutto importante sapere che si tratta di un film di Michael Bay a tutti gli effetti. Non aspettatevi dunque un film d’autore ricercato stile The Nightcrawler e Enemy. Qua siamo su una produzione puramente commerciale, che punta tutto su effetti speciali e divertimento, strizzando un po’ l’occhio a dei classici del genere degli anni 90. Azione estrema e corsa contro il tempo sono un i due ingredienti principali di questo Ambulance, crime action ambientato ai giorni nostri nella metropoli di Los Angeles.

Danny (Jake Gyllenhaal) e Will (Yahya Abdul-Mateen II) sono due amici di lunga data nonché fratelli adottivi. Insieme tenteranno una delle rapine in banca più grandi nella storia: un colpo da ben 32 milioni di dollari. Qualcosa però non va per il verso giusto; i due sono costretti a darsela a gambe utilizzando un’ambulanza come mezzo di fuga. Mentre sfrecciano per le strade di Los Angeles a tutta velocità tengono in ostaggio il paramedico di bordo Cam Thompson (Eiza Gonzalez, Baby Driver) ed un poliziotto gravemente ferito. I due ostaggi sono l’unica merce di scambio con le forze speciali. In una fuga contro il tempo niente è scontato, neanche la solidità di un’amicizia decennale come quella tra Danny e Will. Se volete conoscere le nostre impressioni proseguite con la lettura della recensione di Ambulance, il nuovo film di Michael Bay.

Indice:

Trama – Ambulance recensione

Will deve coprire ingenti spese mediche per permettere a sua moglie di curarsi dal cancro. Non avendo tale disponibilità economica si rivolge al suo fratello adottivo ed amico di una vita Danny (Jake Gyllenhaal), tristemente noto per la sua abilità di rapinare banche e farla franca. Purtroppo anche Danny sta attraversando un periodo economicamente poco felice per cui non può prestare i soldi al suo amico fraterno. A Danny però serve un veterano di guerra come Will per mettere a segno la più grossa rapina mai compiuta in una banca. Il bottino consiste in ben 32 milioni di dollari, una parte dei quali andrebbero a Will che potrebbe pagare in questo modo le cure di sua moglie.

A differenza di Danny però Will è un uomo onesto e accetta il lavoro ma con diverse riserve . A causa di una serie di eventi sfavorevoli il colpo in banca prende inaspettatamente una brutta piega. Danny e Will si ritrovano a fuggire con parte dei soldi, a bordo di un’ambulanza. Sfrecciando tra le strade di Los Angeles i due cercano disperatamente di far perdere le loro tracce; ma le forze speciali non mollano la presa. A complicare la situazione c’è la presenza di ben due ostaggi a bordo dell’ambulanza: un paramedico di nome Cam Thompson (Eiza Gonzalez) ed un poliziotto gravemente ferito durante la rapina. In una vera e propria caccia all’uomo diversi destini si intrecciano e si legano indissolubilmente. Nessuno è al sicuro.

ambulance recensione

Ambulance. Bay Films, Endeavor Content, New Republic Pictures, Project X Entertainment, Universal Pictures

Analisi – Ambulance recensione

Che Jake Gyllenhaal avesse smarrito la retta via era chiaro già da diversi anni. Che si prestasse ad interpretare un ruolo da protagonista in un film di Michael Bay era invece meno prevedibile. Tuttavia non vogliamo avere pregiudizi di alcun genere e ci sediamo in sala assaliti da una certa curiosità. Partiamo con il dire che il film è il remake dell’omonimo danese uscito nel 2005. L’incipit parte con delle premesse interessanti: un padre di famiglia scende a patti con il crimine pur di salvare sua moglie dal cancro; questa in soldoni la trama del film. Sicuramente una storia non originale. Tuttavia vedere Gyllenhaal nella parte del gangster ci piace e ci incuriosisce, così come anche capire come si svilupperà il rapporto con il suo fratello adottivo in un mondo dove le amicizie non sono mai così salde come si possa credere. Dopo venti minuti circa il film entra nel vivo dell’azione per rimanerci per la successiva ora e mezza.

Recensione di Ambulance

Ambulance. Bay Films, Endeavor Content, New Republic Pictures, Project X Entertainment, Universal Pictures

Partiamo dicendo che non viene spiegato un minimo di pianificazione della rapina in banca. I protagonisti scendono immediatamente in azione, non ci è dato conoscere i dettagli. Il fulcro della storia è essenzialmente l’interminabile fuga in ambulanza; una corsa così non la vedevamo dai tempi di Speed. Solo che Ambulance, e qui si riconosce la firma di Michael Bay, è portato troppo all’estremo; azione ed eventi sono così irrealisticamente forzati da risultare semplicemente ridicoli. Senza considerare che in termini di minutaggio l’azione è semplicemente troppa. Anche il modo in cui sono state girate le scene non action rimanda sempre alla vera natura del film. Vuoi l’utilizzo della telecamera a spalla, le riprese dal basso, il dutch angle e qualsiasi altro espediente tecnico che serva a darci la sensazione della dinamicità e frenesia in ogni singolo fotogramma. Tutto questo è semplicemente troppo.

I personaggi – Ambulance recensione

La caratterizzazione dei vari protagonisti è l’unica cosa che in parte si salva nel nuovo film di Michael Bay, complice anche la presenza di Gyllenhaal nel cast. Più in generale però abbiamo apprezzato quanto meno lo sforzo di raccontare un intreccio tra personaggi diversi, ognuno con una sua storia e vissuto, ognuno con il suo carattere e le sue debolezze. Tutto questo risalta molto ai fini della trama, anche se si capisce fin da subito chi fa la parte del buono, chi del cattivo e quali possano essere i possibili sviluppi.

Per non parlare poi del fatto che la storia introduce alcuni personaggi secondari che alla fin fine si rivelano del tutto superflui e privi di senso. Ci riferiamo principalmente a diverse figure che compaiono nei corpi speciali di polizia, ma non solo. Il film è ancora più scontato di quello che sembra, anche perché è troppo politicamente corretto e quindi decisamente prevedibile e lineare. Questo è vero a partire proprio dai suoi protagonisti, sempre coerenti con le loro regole e principi dal primo all’ultimo minuto.

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Ambulance. Bay Films, Endeavor Content, New Republic Pictures, Project X Entertainment, Universal Pictures

Le nostre conclusioni – Ambulance recensione

Ci aspettiamo sempre molto da Jake Gyllenhaal nonostante diversi passi falsi nella sua carriera, soprattutto recentemente. Purtroppo partecipare ad un film come questo sicuramente non permette di raggiungere chissà quale olimpo. La regia di Michael Bay si conferma ispirata all’azione estrema in una serie di sequenze chiassose e talvolta clamorosamente irreali. Insomma tutto quello che ci si poteva aspettare di male effettivamente c’è. Ambulance vuole solo divertire il pubblico cercando di raccontare una storia più profonda che faccia leva su personaggi ben scritti.

In tal senso apprezziamo il tentativo del regista di raccontare characters più complessi e stratificati. Ma in fin dei conti la storia consta essenzialmente di quasi due ore di sequenze puramente action, stancanti già dopo i primi sessanta minuti. Azione stancante perché confusa, ripetitiva, rumorosa ed anche prevedibile. Michael Bay conferma il suo modo di girare film con questo ennesimo action che invece che farci respirare una ventata di aria fresca ci riproietta indietro nel tempo, facendoci ripensare agli action movies degli anni 90. Un qualcosa insomma di veramente superato ormai. Consigliamo la visione agli amanti del genere, preferibilmente al cinema. Gli altri vadano tranquillamente oltre.

 

Ambulance

Voto - 5

5

Lati positivi

  • Il background di partenza e l'incipt sono interessanti

Troppa azione che finisce per stancare

  • Troppo estremo e irreale
  • Ripetitivo e prevedibile nelle trovate e negli sviluppi

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