Anthracite: recensione della serie francese di Netflix
Anthracite è la nuova serie francese di Netfli,; un action thriller dai toni mistery, ricco di suspense e colpi di scena: la nostra recensione
Creata da Fanny Robert, Maxime Berthemy e Mehdi Ouahab, Anthracite è il nuovo prodotto francese di Netflix, disponibile dal 10 aprile 2024. Divisa in 6 episodi e con nel cast Clément Penohat, Camille Lou, Noémie Schmidt, Nicolas Godart e molti altri, Anthracite (qui il trailer) è un ottimo crime thriller sempre più coinvolgente e dinamico.
Indice
Trama – Anthracite, la recensione
Nel 1994 un suicidio di massa tra i membri di una setta sconvolge il villaggio delle Alpi, sede di quel gruppo che raccoglieva sempre più seguaci, arrivando sui giornali di tutta la Francia. A 30 anni di distanza qualcuno sembra emulare i riti di quella setta, portando avanti la missione e la profezia che avrebbe finalmente allontanato il male. Mentre la polizia sospetta del nuovo arrivato Jaro Gatsi, giovane da poco uscito di prigione e che cerca di riprendere in mano la propria vita, Ida, maga dei computer, arriva nel piccolo villaggio alla ricerca del padre, giornalista da poco scomparso.
Tra i suoi documenti Ida trova una foto di Jaro e, convinta che lui sappia qualcosa, lo aiuta più di una volta, chiedendogli in cambio di aiutarla a ritrovare suo padre. Il padre di Ida stava infatti indagando sulla setta, era alla ricerca del loro capo, rinchiuso da tempo in un ospedale psichiatrico, ed era venuto a conoscenza di quei segreti che da quel lontano 1994 erano rimasti sepolti nelle profondità innevate del villaggio, intaccato da malvagità, morti sospette e continue misteriose scomparse.
La nuova serie dark thriller di Netflix – Anthracite, la recensione
Anthracite è un thriller action a tinte horror e mistery, dove tra spiritualità e misticismo, concetti come bene e male, luce e oscurità, giorno e notte, si intrecciano in un gioco di opposti. Gli enigmi e gli avvenimenti inspiegabili sono, da subito, fin troppi e Anthracite decide di non puntare su segnali o indizi da disseminare con attenzione, perché non è il racconto del crime detection che vuole esplorare. La serie espone e spiega il mondo dove si svolgerà l’azione, con un ritmo che non manca di sorprendere e stupire, forse anche eccessivamente. In una narrazione che avrebbe però avuto bisogno di un minutaggio decisamente superiore, i primi episodi stentano a ingranare: presentano, raccontano e “dicono”, attraverso il dialogo: affidando tutto alle battute degli attori. È così che l’incipit di Anthracite suggerisce conversazioni improbabili, didattiche e informative e volte solo ad aiutare lo spettatore a capire tutto quello che, per mancanza di tempo, viene detto, non mostrato, come un insieme di avvisi e comunicazioni che possono fare a meno di emozioni o pathos.
Superate poi le prime scene didascaliche, che occupano fin troppe puntate, dal terzo episodio in poi Anthracite diventa quello show da binge-watching che spesso si preannuncia quando si tratta di un prodotto action francese. Prendendo poi in considerazione anche Netflix, basti pensare alle più recenti Furies (qui la nostra recensione) e Blood Coast, che in comune con Anthracite hanno sicuramente un alto grado di coinvolgimento. La serie francese non si può quindi non definire avvincente, anzi ogni puntata è satura di eventi, scoperte, avvenimenti, e ogni finale ha il suo cliffhanger e doppio ribaltamento. Ne viene fuori così una storia collegata da legami di parentela, vecchi amori e momenti bui della propria vita, perché ogni personaggio è legato a quella setta e ogni famiglia nasconde al proprio interno delle connessioni con quel male che ormai imperversa nel villaggio delle Alpi. Un luogo circondato da neve, interrotto da grotte e che nasconde, nel sottosuolo, laboratori sotterranei mai trovati.
Continue sorprese – Anthracite, la recensione
Un altro fattore che è innegabilmente ben inserito in Anthracite è la costruzione dei colpi di scena, molti inaspettati e che modificano quelle relazioni tra i personaggi che sembravano consolidate. Gli indizi che portano a queste sensazionali rivelazioni sono però piuttosto frettolose e immediate, lasciando così da parte la linea investigativa. Una scelta dovuta a un materiale estremamente ampio e intricato che rende lo spettatore dubbio partecipe di una trama che quasi mai lascia respiro, ma che fa dello show anche un susseguirsi di fatti e vicende a volte esagerati. Non è però tanto la verosimiglianza a risentirne, ma proprio l’andamento che, dopo una premessa e presentazione dei personaggi iniziale, li scaraventa letteralmente in un turbinio di eventi che tenta di rendere ogni figura al tempo stesso interessata e caratterizzata. Ma che con 6 episodi da 40/50 minuti ognuno, diventa difficile, e questo risulta fin troppo evidente.
Sono spesso i personaggi secondari quelli con i quali si empatizza maggiormente, seguendoli in momenti più distesi e meno frenetici, che non vengono quindi continuamente travolti da problematiche e misteri che li riguardano dal punto di vista professionale, sentimentale, umano e familiare, portando alla luce un passato del quale sono ignari. Anthratice ha un livello di interesse e fascino non indifferente, così come la tecnica; sembra comunque però che gli manchi qualcosa, che si tratti dell’immedesimazione o del realismo che in una storia così particolareggiata rischia di far sorgere dei dubbi. Una ragione è da ricercarsi nella trama, con qualche momento di sceneggiatura dove dialoghi e scambi appaiono troppo serrati; a livello tecnico lo show è invece esente da difetti. Per non parlare dell’ambientazione, carica di esoterismo e angoli inesplorati, un luogo dove creature misteriose e disumane si macchiano di crimini efferati, annidando sentimenti di odio vendetta, i quali affondano le proprie radici in vecchie leggende e credenze e che continuano a distorcere menti e animi.
Anthracite
Voto - 7
7
Lati positivi
- Avvincente e coinvolgente
- Un mix di generi ben intrecciato
Lati negativi
- Inizio troppo lungo e didascalico