Dark 2: recensione della seconda stagione della serie Netflix

Recensione della seconda stagione di Dark, da poco su Netflix

Dark 2 recensione. Poche sono le certezze nella vita. Una cosa, però, è sicura: ieri non ritornerà, domani non può essere anticipato. Dark è uno dei tanti prodotti audiovisivi che stravolge questa basilare dinamica. Netflix ha prodotto una vera e propria perla, destinata a diventare un punto di riferimento per il futuro del genere. La trama estremamente complessa da spiegare senza fare spoiler e la dovizia di particolari ne rendono difficile un’analisi scevra di anticipazioni, ma faremo del nostro meglio.

È uno dei prodotti non americani della piattaforma più interessanti, sia per la trama sia per la realizzazione. Non tutto il contenuto è estremamente originale, ci sono ad esempio richiami a Lost o al più recente Stranger Things, ma il risultato è decisamente diverso. Dark 2 è, a livello temporale, immediatamente successiva alla prima stagione, e raccontarne la trama è, come detto, arduo, per cui andremo ad analizzare più a fondo altre componenti. Entriamo nel dettaglio di Dark 2 con questa recensione.

Indice:

Trama

Come detto, la trama è estremamente connessa alla prima stagione e, dunque, saltate questa sezione se non l’avete ancora vista. Al contempo, bisogna essere vaghi, onde evitare spoiler. La vicenda ha inizio a Winden, proprio come nella prima stagione, ma l’anno è il 2052. Il finale della prima stagione ci aveva già anticipato un salto nel futuro, che vediamo concretizzarsi. Jonas si trova in un mondo che è stato distrutto da quella che i sopravvissuti definiscono l’Apocalisse. La città non esiste più, ci sono dei nomadi predoni, comandati da una vecchia conoscenza.

Questi predoni credono in una qualche oscura presenza al di là delle mura della vecchia centrale, la quale consegnerà loro il paradiso. Jonas, ovviamente, non starà a guardare e cercherà di andare a fondo nella questione. Nel frattempo, la situazione si evolve anche negli altri piani temporali: a 2019 e 1986 si aggiunge il 1953, che nella prima stagione avevamo intravisto. Le ricerche di coloro che nel 2019 si ritengono scomparsi non si interrompono, ma nuove verità sulle identità dei personaggi arrivano a galla. I viaggiatori del tempo non si fermano in una sola epoca ma, spostandosi, rivelano la verità a nuovi individui, creando stupore e nuovi intrecci. Tutto ruota attorno ad una data: 27 Giugno 2020, data dell’Apocalisse, che alcuni vogliono si verifichi e altri cercano di evitare.

Dark 2 recensione

Dark 2 – Recensione

Il paragone con la prima stagione è inevitabile. In effetti non si può parlare di un divario tra le due, dal momento che la storyline è consequenziale e si allaccia perfettamente alla prima. Stavolta non siamo davanti a delle puntate di smarrimento per lo spettatore, come potevano essere le prime della stagione precedente. La componente horror che queste prime puntate avevano non sembra più sussistere, e lascia spazio ad una serie che ormai fa della fantascienza il suo fulcro. Non c’è quasi differenza di livello, anche se la prima forse aveva più fascino per il lento svolgersi della trama, che qua abbiamo già presente. La serie, e, in particolare, questa stagione, fa dei colpi di scena uno dei suoi piatti forti. Ci sono molte sorprese e quasi nessuna è preventivabile. La sceneggiatura è difficilmente attaccabile, veramente ben scritta e ben gestita.

Una pecca sta nell’indugiare molto su tutte le linee di trama e su personaggi secondari che a lungo andare risultano anche noiosi, quando a volte ci si potrebbe concentrare sulla trama principale. Questa critica risulta però sterile se pensiamo che alcuni personaggi con queste caratteristiche nella prima stagione sono fondamentali in questa. Non è finita qui, infatti, il finale aperto, proprio come nella prima stagione, fa presagire una nuova svolta per un terzo capitolo, in cui potremmo vedere nuovi mutamenti di importanza nei personaggi. Non c’è una puntata che valga meno di un’altra: fanno tutte parte di un unico grande intreccio iniziato con la prima stagione e destinato a non fermarsi qua, per la gioia dei fan della serie.

Aspetti Tecnici

Diventa sempre più difficile commentare tecnicamente i prodotti Netflix, che spesso ormai rasentano la perfezione. Nel caso di Dark 2 la qualità è veramente elevatissima, con pochi cali. La trama è complessa e la regia non è da meno, con continui spostamenti di macchina fluidi e mai fastidiosi. La scelta principale è quella di indugiare sui volti, per restituire la trasformazione dei personaggi, soprattutto quando non parlano. La forza di Dark sta proprio nei silenzi, in un’epoca in cui si ha paura del silenzio e delle pause, a vantaggio della frenesia e della continua ricerca di qualcosa che riempia i nostri silenzi. Tecnicamente anche Dark 2 non ha momenti di vero e proprio silenzio acustico, quanto piuttosto di silenzio dei personaggi e della storia. Infatti, quando non sembra accadere nulla di trascendentale c’è una colonna sonora potentissima a riempire il vuoto.

Il glissando in basso che accompagna la gran parte delle sequenze è ormai iconico, e passa dal far trasecolare gli animi nella prima stagione al conferire una potenza espressiva non indifferente alle immagini, in questa. Oltre alla musica l’altra componente che spicca in questi silenzi, ma anche nel complesso, è la fotografia, che ha il compito non facile di raccontare 4 diverse epoche, e lo fa in modo egregio. In generale i toni sono scuri, ma ogni epoca ha dei colori caratteristici. La scenografia non è esente da meriti, dal momento che i luoghi sono sempre gli stessi, raccontati in quattro epoche diverse. Lavoro di fino anche da parte degli attori, che devono ricoprire ruoli estremamente vicini ma anche profondamente lontani con poca distanza, visti i continui viaggi temporali e gli incontri nelle varie epoche.

Dark 2 recensione

Dark 2: recensione – Conclusioni

Se avete apprezzato la prima stagione non potrete non apprezzare anche questa seconda. Se, invece, non amate i ritmi non eccessivamente sostenuti potreste non gradire questa serie. Quello che è certo è che non finisce qui, come chiaramente ci fanno intuire nel finale. Il livello si alza, la complessità dell’intreccio cresce e il rischio di complicarsi la vita è dietro l’angolo, ma tutto fa sperare in una terza stagione di buon livello. Netflix ha sotto contratto degli ottimi scrittori, questa, come molte altre serie, ne è la dimostrazione, e il mercato della piattaforma sta crescendo, con poca concorrenza.

Un ottimo prodotto sotto molti aspetti, ma non è, e non vuole essere, una serie che mette d’accordo tutti. Netflix continua ad alzare il livello delle proprie produzioni, rendendo sempre meno scarna la presenza di grandi titoli. La speranza è non dover attendere troppo tempo per vedere una nuova stagione, perché Dark 2, sul livello della prima stagione, è una vera e propria perla, soprattutto per chi ama il genere. Anche in Europa stanno prendendo piede queste produzioni, che danno libertà di esprimersi a professionisti anche “minori”.

Dark 2

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Ottima gestione della sceneggiatura
  • Grande fotografia e, in generale, buoni aspetti tecnici

Lati negativi

  • Ritmi in alcune sequenze troppo blandi

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