Il Cavaliere Oscuro: recensione del cinecomic di Christopher Nolan

Analizziamo quello che spesso è considerato il più bello tra i cinecomics, Il Cavaliere Oscuro, diretto da Christopher Nolan

Il Cavaliere Oscuro è «uno dei migliori drammi sul crimine della storia del cinema moderno», così Staci Layne Wilson apostrofa la pellicola. In questa recensione andremo ad analizzare il film per scoprire se davvero merita la medaglia d’oro non solo come cinecomic, ma semplicemente come opera. Uscito nel 2008, vede alla regia Christopher Nolan, che firma questa seconda pellicola della trilogia sull’eroe della DC iniziata con Batman Begins e terminata con Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Molto interessante il fatto che questo secondo capitolo sia stato preceduto dal film direct-to-video Batman: Il cavaliere di Gotham. Questa raccolta di cortometraggi animati realizzati in stile anime collegano Batman Begins a Il Cavaliere Oscuro.

Bruce Wayne, ovvero Batman (Christian Bale), affiancato dal procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart) e dal commissario James Gordon (Gary Oldman), si trova ad affrontare il folle criminale Joker (Heath Ledger). Nel cast figurano anche Maggie Gyllenhaal, Michael Caine e Morgan Freeman. Il film è stato girato negli Stati Uniti e in Cina, in particolare a Chicago e Hong Kong. È stato il primo lungometraggio cinematografico in cui è stata impiegata la tecnologia IMAX per girare alcune sequenze. Ultima nota da segnalare prima di immergerci nella recensione vera è propria è, purtroppo, la nota morte di Ledger, avvenuta poco dopo il termine delle riprese. Il film ha incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo, rimanendo per tre anni la pellicola di supereroi di maggiore successo. Quest’ultima si è aggiudicata numerose candidature e riconoscimenti, tra cui due premi Oscar (per il miglior montaggio sonoro e postumo a Heath Ledger come miglior attore non protagonista).

Il Cavaliere Oscuro: recensione

Iniziamo a dire che questo film va osservato con occhi diversi da quelli attuali: nel 2008 (e ancor di più nel 2005, anno di Batman Begins) realizzare un prodotto sui supereroi non era la norma. Ai giorni nostri, grazie all’impero creato dalla Marvel e in parte anche con il DCEU, riteniamo normale che i cinecomics attirino milioni di persone nei cinema e arrivino a guadagnare anche oltre il miliardo di dollari. Quindici anni fa la situazione era differente. Nonostante ci fossero stati esempi nel passato, Nolan sceglie di dedicarsi per sette anni a lavorare sul personaggio di Batman. Questo film è stato veramente un terremoto non solo nel cinema, ma nell’interno mondo pop e non. Nolan ha creato, con questa trilogia, un vero e proprio spartiacque nel mondo dei cinecomics. Non è esagerato affermare che probabilmente senza una pellicola sul Cavaliere Oscuro, il MCU non avrebbe potuto raggiungere il livello di successo attuale. Ma perché, e come, soprattutto, Christopher Nolan ha fatto questa specie di miracolo moderno?

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Il Cavaliere Oscuro: un miracolo moderno

Batman Begins è un bel film, interessante e ben girato ma tutto si ferma lì. Le recensioni generalmente sono positive ed ebbe un bel successo al botteghino. Com’è stato possibile, però, che invece Il Cavaliere Oscuro sia diventato ciò che è ora? La risposta più ovvia è una: grazie, probabilmente, al genio di Nolan. Il regista più volte è stato al centro di critiche e controversie, e se in tanti lo adorano, aspettando spasmodicamente il prossimo film in uscita, tanti altri invece non riescono a sopportarlo. Nonostante questo, però, ci vuole anche oggettività nell’analisi dei suoi lavori.

Nolan, in Batman Begins è un burattinaio: crea i suoi personaggi e decide cosa fargli accadere. Traumi, esperienze, sentimenti, dubbi, dolori: il regista forgia il suo mondo e sceglie attentamente ogni più piccolo dettaglio. Nel suo sequel le cose cambiano. L’attenzione di Nolan per regia e sceneggiatura (che tratteremo in seguito) sono sempre estremamente presenti, ma stavolta sembra proprio che si nasconda e pretenda che il caos regni nel suo film. Ogni personaggio viene lasciato a sé, a interagire non solo con l’ambiente, ma anche con gli altri personaggi. Caos, ordine, moralità… Nolan non muove più le pedine: si allontana e osserva gli eventi con un certo distacco.

Il Cavaliere Oscuro: persone, non personaggi

Ne Il Cavaliere Oscuro, a differenza di prequel e sequel, al centro non c’è la storia ma le persone. Per questa pellicola, infatti, difficilmente si può parlare di personaggi. Batman, Joker, Gordon, Harvey, persino Alfred: non sono personaggi, ma veri e propri universi. Ognuno di essi raccoglie una complessità al suo interno, non solo per farci immedesimare, ma anche provare un’empatia difficilmente ritrovabile in altri film (soprattutto di questo genere). Specialmente il triangolo Batman-Joker-Harvey crea sinergie, contatti ed evoluzioni che lasciano lo spettatore sempre in continua tensione nello scoprire un nuovo aspetto o sconvolgenti verità.

Ledger, con la sua performance in qualità di Joker vinse l’Oscar postumo, e sebbene molti abbiano detto che l’unica ragione di ciò fu la sua morte, questo non cambierebbe. L’attore, che entrò nel personaggio ad un livello estremamente profondo e quasi simbiotico, creò qualcosa di unico. Il Joker, già interpretato in passato (ad esempio da Jack Nicholson), grazie a Ledger diventa non solo un personaggio dei fumetti (e del cinema) ma un vero e proprio punto di riferimento per la cultura pop. Come si diceva all’inizio, grande merito di Nolan è stato il creare un vero e proprio universo coerente e complesso, nel quale ha calato i suoi personaggi. In questo modo non ha semplicemente raccontato una storiella con supereroi al suo interno e al centro della scena, ma ha forgiato un vero e proprio nuovo mondo che ha influenzato irrimediabilmente tutte le pellicole (almeno i cinecomics) successive.

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Il Cavaliere Oscuro: un mosaico di dettagli

I dettagli in questa pellicola si sprecano e ogni scena merita di essere vista più e più volte per scoprire sempre nuovi punti. Riguardo a questo vi consigliamo di leggere le curiosità su Il Cavaliere Oscuro in cui potreste scoprire qualcosa di nuovo. Ogni aspetto della pellicola merita un’attenzione particolare.

Regia, montaggio e fotografia sono decisamente on point. La mano di Nolan si sente e si possono notare facilmente stili che si ripetono da pellicole passate. Non ci sono mai apici di perfezione, ma il tutto rimane ad un livello alto che riesce a convincere e conquistare anche lo spettatore più refrattario. Musiche colonna sonora, invece, possono essere accostati al cast come vera punta di diamante del film. Hans Zimmer e James Newton Howard, che già avevano collaborato per Batman Begins, ritornano per firmare una colonna sonora che avvolge il film e penetra ovunque, anche impercettibilmente. Il cast, infine, esula da una scala di giudizio. Ogni attore si cala nel suo personaggio non come in un abito (ovvero un travestimento), ma si fonde con esso diventando un tutt’uno. Ciascun interprete lavora eccezionalmente da solo e dona il meglio rapportandosi con gli altri elementi. Di più, davvero, non si sarebbe potuto chiedere. Lo stesso Nolan, infatti, si è detto entusiasta dei talentuosi attori scelti, che anche «con approcci diversi lavoravano insieme per raggiungere gli stessi obiettivi».

Il Cavaliere Oscuro: il respiro prima del balzo

In conclusione Il Cavaliere Oscuro è un film imprescindibile, da vedere sia per la sua bellezza che per l’importanza e l’impatto avuti sul mondo cinematografico. La pellicola, certo, non è perfetta e, per certi aspetti, rimane limitata. Eppure nonostante il passare degli anni Nolan ha creato un’opera che ‘invecchia’ estremamente bene e che è godibile quanto (se non più) di prima. Il Cavaliere Oscuro è il respiro prima del balzo, l’intermezzo che prelude al gran finale della trilogia. Nonostante questo, però, si è ritagliata uno spazio perfino più ampio dei suoi sequel e prequel divenendo ormai un vero e proprio cult.

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E voi cosa ne pensate? Anche voi avete apprezzato questo film? Fatecelo sapere!

Il Cavaliere Oscuro

Voto - 8.5

8.5

Lati positivi

  • Miglior film sul personaggio di Batman
  • Colonna sonora, cast e personaggi eccezionali

Lati negativi

  • Genere non per tutti

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