Non ho mai 2: recensione della serie Netflix creata da Mindy Kaling

Una seconda stagione ricca di passi falsi e scelte discutibili, ma anche l'inizio di un'evoluzione per la nostra protagonista

Dopo il successo riscontrato con la prima stagione, torna su Netflix Non ho mai… 2, la nuova stagione della serie creata da Mindy Kaling di cui vi proponiamo la recensione. Comedy leggera e divertente, la serie ci accompagna nella vita dell’adolescente americana di origini indiane, Devi Vishwakumar. Tra situazioni imbarazzanti e scelte discutibili, Devi cerca di farsi strada nel periodo più complesso che si possa affrontare: quello adolescenziale. Una narrazione ben strutturata e solida, che ha nel suo punto di forza dialoghi intelligenti e ricchi di riferimenti alla cultura pop, contraddistingue questa serie. Ben ancorata alle situazioni che gli adolescenti possono affrontare, la narrazione si concentra anche su problematiche attuali e di grande importanza, affrontandole in chiave ironica ma senza mai sminuirle. Dai tipici problemi adolescenziali a tematiche sociali come l’identità culturale e l’integrazione, il divario nel mondo lavorativo tra donne e uomini e molte altre.

Nel cast, ricco di giovanissimi, Maitreyi Ramakrishnan è Devi, affiancata da Jaren Lewison, nei panni di Ben, mentre Darren Barnetinterpreta Paxton. I due ragazzi per cui Devi prova dei sentimenti e che dovrà affrontare in questa stagione. Nei panni della madre l’attrice Poorna Jagannathan, e il narratore della serie, che ritroviamo dalla prima stagione, il tennista John McEnroe. Analizziamo meglio la serie in alcuni aspetti, nella nostra recensione.

Indice:

Trama – Non ho mai 2 , recensione 

Questa seconda stagione di Non hai mai, riprende esattamente da dove si è conclusa la prima. Devi ha perso il padre improvvisamente e da quel momento la sua vita non è più la stessa. Cerca di fare del suo meglio ma sembra non combinarne una giusta. Sul piano sentimentale è divisa tra Ben, suo nemico-amico da sempre con il quale è scattato qualcosa e sembra aver messo da parte i dissapori, e Paxton. Anche lui infatti, il ragazzo più bello e popolare della scuola, sembra interessato a lei. In questa complessa situazione incombe il trasferimento in India; la madre di Devi infatti sente di non essere in grado di crescere la figlia da sola e cerca l’appoggio della sua famiglia. Il tempo stringe e Devi non sa chi scegliere tra Ben e Paxton fino a quando decide di non scegliere.

Inizia a frequentarli entrambi di nascosto non riuscendo a decidere chi dei due desidera davvero. Ma la situazione è destinata a complicarsi con l’arrivo di Aneesa, un’altra ragazza indiana con cui Devi si sente in parte in competizione. Nel corso della stagione, nonostante Devi commetterà diversi errori, che non saranno privi di conseguenze, cercherà anche di fare dei passi avanti impegnandosi nel cambiare alcuni aspetti del suo carattere. Nel frattempo la madre deve gestire l’ingombrante presenza di un suo collega dermatologo con il quale fatica ad entrare in sintonia. Kamala, la cugina di Devi, deve invece affrontare una situazione delicata in un ambiente lavorativo prevalentemente maschilista e sessista. 

Non ho mai 2 recensione ..
Kaling International, Inc., Original Langster, 3 Arts Entertainment, Universal Television

Tanti errori, troppe emozioni 

Anche in Non ho mai 2, di cui state leggendo la recensione, Devi continua a commettere un errore dopo l’altro. Il suo è il classico personaggio adolescente che agisce in maniera impulsiva e si lascia prendere dalla situazione senza riflettere. Anche nella prima stagione si è sempre comportata in questo modo. Ha spesso innervosito anche gli spettatori che non hanno visto mai un cambiamento nella sua personalità, mentre in questa stagione questa evoluzione comincia a vedersi. L’origine di questo comportamento viene infatti indagato in parte all’interno di questa stagione. Devi ha perso il padre e questo trauma l’ha segnata profondamente. Il suo percorso di gestione del lutto non è ancora completato e si ritrova a vivere molteplici emozioni che non è in grado di gestire. Sotto questo punto di vista la serie ci offre la rappresentazione realistica di un’adolescente, che nonostante le difficoltà ha saputo dimostrare di voler fare ammenda.

Spostando l’attenzione su altre tematiche, questa stagione regala maggiore spazio anche ai personaggi parzialmente secondari. Come accennato in precedenza, affronta anche in modo intelligente tematiche importanti.  In primis l’identità culturale, con l’arrivo di Aneesa, un’altra ragazza indiana con cui Devi stringerà un rapporto d’amicizia. La serie affronta la questione della generalizzazione nei confronti di questa cultura, e l’importanza di sentirsi rappresentati per la propria identità culturale. Altrettanto importante è la scoperta delle proprie radici, che servono a determinare il presente e l’identità di una persona. C’è anche spazio per il tema della rappresentazione delle persone LGTBQIA+, facendo luce sull’importanza del coming out, del non conformarsi e nella scoperta accettare se stessi

Aspetti tecnici – Non ho mai 2, recensione

Da un punto di vista tecnico Non ho mai 2 ha sicuramente molti pregi. Il suo punto di forza, come abbiamo già detto, è nella sceneggiatura. Riesce ad affrontare tematiche importanti e delicate, come il lutto o la rappresentanza dell’identità culturale e lo fa con dei dialoghi ben strutturati e ricchi di riferimenti alla cultura popolare. Riferimenti anche a film, serie TV e personaggi, il tutto arricchito da geniali giochi di parole. Tendenza questa che rivela un’ attenzione e una salda presa nei confronti della realtà. Altrettanto positiva è la scrittura dei personaggi, in particolare nella gestione dell’evoluzione di alcuni, su cui viene concentrata l’attenzione in questa seconda stagione. Degna di nota la scelta di affrontare queste tematiche da un punto di vista adolescenziale, dimostrando come anche i ragazzi siano perfettamente consapevoli della realtà che li circonda. Buona indubbiamente anche le performance degli attori, soprattutto la protagonista.

L’attrice si cala perfettamente nel ruolo alternando momenti comici ad altri più seri e delicati. Un’altra nota positiva è legata alla struttura dell’episodio otto che abbiamo particolarmente apprezzato. Buono l’utilizzo della colonna sonora, anche qui ricca di musiche pop. Perfettamente coerente con il tono anche l’utilizzo di colori, dei costumi e delle ambientazioni. Il tono leggero ed ironico è veicolato anche dal narratore, John McEnroe, che non solo racconta ma da anche voce ai suoi pensieri sugli eventi, empatizzando a volte con lo spettatore. Tra i lati negativi che ci sentiamo di dover segnalare c’è invece la gestione del lutto da parte di Devi. Sarebbe stato interessante affrontare prima questo problema, e vedere il suo percorso di crescita e di accettazione di questo dolore. Inoltre si poteva approfondire ulteriormente il rapporto complicato e conflittuale con la madre, con la quale h sempre avuto attriti.

Non ho mai 2 recensione 8
Kaling International, Inc., Original Langster, 3 Arts Entertainment, Universal Television

Conclusione 

Concludendo la nostra recensione di Non ho mai 2, il nostro giudizio non può quindi essere più che positivo. La serie TV creata da Mindy Kaling si conferma un buon prodotto Netflix. Riesce a bilanciare intrattenimento, ironia e leggerezza con tematiche più difficili e delicate. Nonostante il tono leggero queste vengono comunque affrontate in maniera rispettosa e intelligente. Ribadiamo anche la salda presa sulla realtà da parte della serie. Abbondano molti riferimenti a situazioni che potrebbero verificarsi nella vita reale degli adolescenti come Devi. Il tutto caratterizzato da una scrittura fresca e  brillante che mantiene l’attenzione dello spettatore e che crea delle situazioni divertenti, ma mai demenziali. Prende avvio con questa stagione un cambiamento nel personaggio di Devi, che con difficoltà ma anche con determinazione, agirà sempre di più cercando di migliorare. Una stagione interessante anche per la scelta di non focalizzarsi solo su questioni adolescenziali, ma trattarne molteplici.

Rimane sempre centrale anche il rapporto d’amicizia, rafforzando quelle già esistenti e forgiandone di nuove non senza difficoltà. Buona l’evoluzione e la scoperta di altri personaggi, dimostrando come nel complesso la serie non tralasci nessuna storia ma le approfondisca nel momento giusto. Nel complesso quindi, Non ho mai 2 si conferma in linea con la prima stagione, per il tono, le tematiche e i personaggi, forse con una maggiore consapevolezza della realtà e con il tentativo di farsi veicolo di messaggi e tematiche importanti, esattamente come un buon prodotto di intrattenimento deve saper fare. 

 

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Non ho mai 2

Voto - 7

7

Voto

Lati positivi

  • Varietà delle tematiche trattate
  • Approfondimenti di alcuni personaggi e parziale maturazione della protagonista
  • Dialoghi freschi e ricchi di riferimenti alla cultura pop e alla TV

Lati negativi

  • La tematica del lutto poteva essere affrontata prima e più approfondita
  • Mancato approfondimento del rapporto, sempre conflittuale, con la madre

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