Overlord: recensione del nuovo film prodotto da J.J.Abrams

Recensione del film ambientato alla vigilia dello sbarco in Normandia con Wyatt Russell e Pilou Asbæk

Overlord recensione. Il film diretto da Julius Avery e prodotto dal Re Mida di Hollywood J.J.Abrams. La pellicola è stata presentata al Fantastic Fest di Austin nel settembre 2018 e uscirà nelle sale italiane l’8 novembre. Inquadrare questo film all’interno di un solo genere è una missione difficile, se non impossibile. Quello che si presenta come un film di guerra diventa velocemente un film horror per poi trasformarsi a più riprese in un ottimo thriller.

Overlord è quindi consigliato ad un vasto pubblico, a patto che sia forte di stomaco data la presenza di svariate scene truculente. Il film non si risparmia nel descrivere le scene di guerra e nel presentare i risultati degli esperimenti scientifici portati avanti dai nazisti. La pellicola è infatti la prima tra quelle prodotte dalla Bad Robot con il marchio R-Rated, cioè la prima ad essere vietata ai minori di 14 anni. Per chi invece si aspettasse un film della serie Cloverfield rimarrà deluso, lo stesso Abrams ha dichiarato che Overlord è un film a sé stante. La buona notizia per tutti i fan è che secondo le indiscrezioni un altro film della saga di Cloverfield sarebbe in fase di realizzazione in questo periodo.

Indice

Overlord: trama del film diretto da Julius Avery

Jovan Adepo interpreta Boyce, un giovane soldato di colore che insieme ai suoi commilitoni si trova in procinto di essere paracadutato in Francia alla vigilia dello sbarco in Normandia. La contraerea nazista però non tarda a mettersi all’opera abbattendo uno dopo l’altro tutta la flotta americana. Sopravvissuto al frettoloso lancio col paracadute, avvenuto tra le lamiere in fiamme, il giovane si mette alla ricerca dei suoi compagni. Braccato dai soldati tedeschi Boyce dovrà rimanere lucido per avere salva la vita e portare a termine la propria missione.overlord recensione film

L’obiettivo della sua compagnia è distruggere la torre delle telecomunicazioni nazista per permettere al grosso dell’esercito alleato di dirigersi verso le coste della Normandia. Ciò che gli americani non sanno è che all’interno di quella torre è presente anche uno spaventoso laboratorio. Al suo interno sono ospitate inquietanti creature frutto di esperimenti portati avanti da scienziati senza scrupoli. I nazisti sono alla ricerca dell’individuo perfetto, colui che reso immortale possa servire il Reich Millenario nel corso dei secoli a venire.

Overlord: un film o un videogioco? – Overlord recensione

Ciò che salta subito all’occhio, anche se non si è appassionati, è che la struttura della trama sia molto vicina a quella di un videogioco. La storia viene infatti suddivisa in missioni successive da portare a termine fino ad arrivare allo scontro finale contro il Boss malvagio. Una regia impeccabile fa si che questo non risulti essere un difetto ma anzi vada ad arricchire un’opera che in questo modo acquisisce una dignità propria. Il timore di molti era che una trama non proprio originale potesse in qualche modo far naufragare il tentativo di Abrams e Avery. Paure infondate visto che la realizzazione è più che buona sotto molti punti di vista.overlord recensione film

La regia rappresenta sicuramente un punto di forza del film, mantenendo le aspettative generate con l’ottimo trailer. Avery riesce con i suoi movimenti di camera a rappresentare al meglio ogni situazione. Riprese frenetiche e coinvolgenti nei momenti di maggiore pathos mentre nei momenti di studio e attesa la fanno da padrone le panoramiche e lenti piani sequenza. Le scene di combattimento, sia fisico che con le armi da fuoco, sono molto coinvolgenti anche se da un film del genere ci si aspetterebbe che fossero di più. La pellicola riesce comunque a mescolare molto bene la narrazione tipica di un film di guerra a quella invece del filone horror. Alternando momenti pieni di suspense e paura a momenti dove la componente strettamente militare e attendista prende il sopravvento.

Considerazioni finali – Overlord recensione

Sebbene Overlord si presenti come un film ucronico e narri quindi eventi storici alternativi a quelli realmente accaduti, riesce a rappresentare appieno il dramma delle vittime degli esperimenti scientifici nazisti. Non è un mistero che Hitler e i suoi collaboratori siano stati artefici di un numero indecifrato di studi su vittime impotenti. Le chimere inseguite dai tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale sembrano trovare compimento nei laboratori dove si svolge parte del film. La minaccia zombie sebbene sia presente e pressante non prende mai il sopravvento sulla storia principale, facendo si che il dramma personale non passi del tutto in secondo piano.overlord recensione film

I costumi e l’ambientazione riescono a catapultare lo spettatore all’interno dello scenario di azione, grazie ad una riproduzione molto fedele. Gli effetti speciali di pregevole fattura permettono al pubblico di sospendere la propria incredulità e accettare come vero ciò che è accaduto, come se i fatti narrati possano rappresentare ben più di una lontana ipotesi di fantasia. Sebbene la narrazione dal punto di vista visivo sia molto buona non si può dire lo stesso dei dialoghi. I personaggi sono tutti abbastanza stereotipati e per questo pronunciano spesso delle frasi molto banali, che gli dona una connotazione quasi comica. Non è difficile infatti per il pubblico riuscire a prevedere cosa il personaggio di turno stia per dire.

In conclusione il film si presenta come un ottimo prodotto, meglio ancora se vissuto in compagnia. Un’opera che si basa su un’idea non del tutto originale che però viene resa al meglio delle sue possibilità. Un film di guerra che nel corso della narrazione si concede originali incursioni in altri generi, senza però inficiarne la qualità. Se il vostro desiderio è di uscire da soliti canoni e dedicarvi a film meno convenzionali Overlord è ciò che fa per voi.

Overlord

Voto - 7

7

Lati positivi

  • Regia
  • Impostazione come fosse un videogioco
  • Costumi e ambientazione

Lati negativi

  • Trama non originale
  • Personaggi stereotipati

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