Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: recensione della serie tv di Disney Plus

La nostra recensione della serie tv di Disney Plus, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, iniziata a dicembre 2023.

Sulla scia del successo dei film fantasy che nei primi anni 2000 avevano preso il sopravvento, affascinando e avvicinando al grande schermo anche un pubblico più adolescenziale, nel 2013 fu messo in scena un nuovo adattamento cinematografico tratto da un best-seller fantasy, questa volta scritto da Rick Riordan: Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – il ladro di fulmini, diretto da Chris Columbus (che qualche anno prima aveva dato il via a Harry Potter e tutto il successo che ne seguì).

Purtroppo però Columbus dovette fare i conti con un prodotto poco più che scadente, con attori scelti per i ruoli da protagonisti troppo grandi rispetto all’età dei loro rispettivi personaggi, con il mancato coinvolgimento nel progetto dell’autore del libro e il conseguente rischio di creare un prodotto che fosse troppo distante dall’opera originale e fastidioso agli occhi del pubblico che con Percy, Annabeth e Grover aveva vissuto delle avventure incredibili nel corso di cinque imperdibili romanzi (seguiti poi da altri sequel e spin-off che hanno reso la saga di Percy Jackson ancora più memorabile e completa).

Così, dopo due film poco apprezzati (per non dire imbarazzanti), la saga cinematografica del semidio figlio di Poseidone sembrava aver trovato il suo posto nell’oblio senza poter tornare a splendere. Lo scorso 20 dicembre la Disney ha condiviso sulla propria piattaforma streaming la nuova serie tv di Percy Jackson, tratta dal primo romanzo della serie (Il ladro di fulmini) che ha suscitato curiosità ed eccitazione in tutti coloro che Percy lo conoscono molto bene.

Settimana dopo settimana, la prima avventura di Percy, Annabeth e Grover è arrivata alla conclusione, tirando le sorti di quello che sembra essere stato un buon prodotto, con molti pregi, qualche difetto e che ha conquistato bene o male un pubblico nuovo e confermando nel vecchio pubblico il suo amore incondizionato per la saga in questione e per ciò che Percy Jackson rappresenta per lui.

Indice

Trama – Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione

https://www.youtube.com/watch?v=sdGKx582v2c

Siamo a New York, città americana dove vive anche Percy Jackson, un ragazzo di 12 anni, apparentemente affetto da dislessia, che non riesce a legare con nessun coetaneo a causa del suo essere fuori dal comune e delle sue strane visioni. L’unico ragazzo che sembra aver legato con il giovane Percy è Grover, a quanto pare strambo come lui. Un giorno Percy scopre che la sua dislessia e il suo essere così “strano” agli occhi di tutti sono il frutto di qualcosa di più grande.

Percy è infatti un semidio, nato appunto – come raccontano da secoli le storie della mitologia classica – dall’unione di un’umana, sua madre, è un dio greco, Poseidone. Entrato per puro caso in questo mondo fatto di creature mitologiche, dei, semidei e mostri, Percy dovrà affrontare la sua prima grande impresa e restituire a Zeus ciò che di più caro il dio ha: la sua leggendaria folgore. Il ragazzo, insieme all’amico Grover e alla giovane Annabeth – figlia di Atena – affronterà cose mai viste prime e scoprirà a poco a poco quel mondo incredibile che gli appartiene.

Dal libro allo schermo – Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini recensione

percy jackson

20th Television, Co-Lab 21, Gotham Group, Moorish Dignity Productions, Quaker Moving Pictures, Walt Disney Studios

La prima grande differenza della serie tv di Disney+ rispetto ai precedenti film è la trama che si sviluppa molto più nel dettaglio, cercando di rimanere il più fedele possibile all’originale cartaceo da cui prende ispirazione. Quando furono sviluppati i film, Rick Riordan ne prese le distanze, ammettendo di non voler essere coinvolto in nessun progetto. Ecco quindi che le libertà poetiche prese da regista e sceneggiatori fecero sì che il prodotto che ne uscì fosse completamente diverso dall’originale, risultando grezzo, poco approfondito e odiato dal pubblico.

Questa volta Rick Riordan ha preso in mano le redini del progetto, scrivendone la maggior parte degli episodi. La sua mano si nota nel primo episodio, quando Percy recita le stesse parole che racconta nel libro, rivolgendosi in prima persona al pubblico che lo osserva e lo conosce, entrando così in sintonia ed empatia con chi è dall’altra parte dello schermo. Punto a favore per la serie, che risulta infatti così più fluida nella narrazione, più dettagliata nei particolari che sono di fondamentale importanza ai fini di una trama coerente con il personaggio e con gli eventi che poi dovranno progredire nel corso delle stagioni (se ce ne saranno altre).

Il pubblico entra a far parte della storia, diventa parte del trio, si avventura insieme a Percy e i suoi amici e scopre episodio dopo episodio pezzi della vita del ragazzo insieme a lui. Pecca più grande è la durata degli episodi (30 minuti al massimo), che scorrono fin troppo velocemente, spezzando in pochissimo quell’atmosferica classicheggiante e moderna che si viene a creare dal momento in cui si mette play.

Una serie tv per piccoli e grandi – Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione

percy jackson

20th Television, Co-Lab 21, Gotham Group, Moorish Dignity Productions, Quaker Moving Pictures, Walt Disney Studios

Nonostante sia destinata a un pubblico più giovane (preadolescenti in particolare) data l’età anche dei protagonisti (Percy ha solo 12 anni nella sua prima avventura), la serie piacerà sicuramente anche ai più grandi, in particolar modo a chi ha vissuto le avventure di Percy con Percy tra le pagine dei libri. Sarà magico tornare ad ascoltare le prime righe del primo libro che echeggiano durante i primi minuti di serie, sarà estasiante vedere questo piccolo Percy scoprire un mondo tutto nuovo e sarà travolgente vivere quest’avventura fatta di dei e mostri.

La serie sembra essere non solo interessante per il pubblico per il suo intrattenimento, ma anche perché potrebbe rappresentare per i più giovani il primo approccio alla mitologia greca al di là di ciò che viene raccontato a scuola. Si fa conoscenza degli dei, del loro modo di fare e del loro modo di comportarsi con gli umani, si scoprono mostri e creature magiche come la Chimera. Si conosce Medusa, nel suo spirito più intimo, questa volta rivalutata (a differenza della precedente pellicola dove era solo un mostro senza animo e assetata di morte e sofferenza), mostrata come una donna in passato presa in giro dall’animo bizzarro e crudele degli dei, e costretta a vivere per sempre nel peccato.

…ma ha anche dei difetti – Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione

percy jackson

20th Television, Co-Lab 21, Gotham Group, Moorish Dignity Productions, Quaker Moving Pictures, Walt Disney Studios

La serie tv di Disney Plus ha dei pregi e tutti da elogiare nel dettaglio, purtroppo presenta anche dei difetti che, se studiati e corretti dopo questa prima esperienza, potrebbero rappresentare un modo per rendere la serie ancora più bella e di valore. I tre protagonisti sono sullo schermo per la maggior parte del tempo, se non nella sua totalità. La loro complicità viene apprezzata subito dal pubblico, che ammira questo trio e lo riporta un po’ a quelli che sono gli stereotipi dei film fantasy, dove l’unione di un giovane gruppo fa sempre la forza.

Ottime le interpretazioni dei due attori maschili, Walker Scobel (Percy) e Aryan Simhadri (Grover), il cui affiatamento traspare attraverso lo schermo. In particolare quest’ultimo prende appieno l’essenza di Grover e la trasporta sul piccolo schermo, mostrando la sua ironia e la sua dedizione per la natura, rappresentando un satiro giovane e inesperto, simpatico e fedele alleato. Scobell invece è un buon Percy: il suo essere così confuso in scena è in perfetta linea con ciò che rappresenta il suo personaggio: un ragazzo ignaro del mondo di cui fa parte, che deve scoprirlo passo dopo passo, mentre mostri e dei gli danno la caccia.

D’effetto anche alcuni dei personaggi secondari, tra i quali spiccano Lin Manuel Miranda che interpreta uno degli dei ai quali Percy dovrà rivolgersi e Virginia Kull, che ricopre il ruolo della madre di Percy. Meno convincenti invece alcuni personaggi come Luke Castellan, interpretato da Charlie Bushnell e in particolare Leah Sava Jeffries, che interpreta invece Annabeth Chase. Nei romanzi Annabeth è una ragazza schietta, figlia di Atena, troppo intelligente per la sua età, così tanto da far intimorire anche un dio in persona. Nonostante la sua giovane età rappresenta un pericolo per chiunque le si avvicini.

percy jackson

20th Television, Co-Lab 21, Gotham Group, Moorish Dignity Productions, Quaker Moving Pictures, Walt Disney Studios

Purtroppo Leah non riesce a essere all’altezza del ruolo che le è stato dato. L’interpretazione spesso risulta un po’ troppo acerba per il ruolo con il quale si è dovuta fronteggiare. L’espressione monocorde stona con il carattere forte del suo personaggio. Ciò che conforta è che Leah è un’attrice molto giovane, che ha tutto il tempo per imparare e migliorare nella recitazione, sperando così che il suo personaggio possa evolvere insieme a lei ed essere caratterizzato come merita.

Conclusioni – Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini recensione

Concludendo la nostra recensione, Percy Jackson è un buon prodotto, che piacerà proprio a tutti e che riuscirà a portare e riportare il pubblico che gli darà una possibilità in un mondo mitologico e moderno allo stesso tempo, grazie a un’impresa che ha dell’incredibile.

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • la trama si sviluppa molto più nel dettaglio, cercando di rimanere il più fedele possibile all’originale cartaceo da cui prende ispirazione.
  • La serie risulta più fluida nella narrazione, più dettagliata nei particolari che sono di fondamentale importanza ai fini di una trama coerente con il personaggio e con gli eventi che poi dovranno progredire nel corso delle stagioni.
  • La serie piacerà sicuramente anche ai più grandi, in particolar modo a chi ha vissuto le avventure di Percy con Percy tra le pagine dei libri.
  • Ottime le interpretazioni dei due attori maschili, Walker Scobel (Percy) e Aryan Simhadri (Grover), il cui affiatamento traspare attraverso lo schermo.
  • Lati negativi

    • Pecca più grande è la durata degli episodi (30 minuti al massimo), che scorrono fin troppo velocemente, spezzando in pochissimo quell’atmosferica classicheggiante e moderna che si viene a creare dal momento in cui si mette play.
    • Meno convincenti invece alcuni personaggi come Luke Castellan, interpretato da Charlie Bushnell e in particolare Leah Sava Jeffries, che interpreta invece Annabeth Chase.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *