Searching for Sugar Man: la recensione del documentario premio Oscar 2013

Il film di cui parliamo oggi è Searching for Sugar Man, documentario che ha vinto il premio Oscar nel 2013. La nostra recensione. I documentari, soprattutto quelli destinati al grande schermo, sono dei prodotti che hanno il difficile compito di raccontare una storia vera e, allo stesso tempo, intrattenere. Searching for Sugar Man, riesce perfettamente nei due compiti.

La storia di Sixto Rodriguez

La storia raccontata da Searching for Sugar Man ha dell’incredibile. Parla di Sixto Rodriguez, nativo del Messico a Detroit che, fra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70, ha pubblicato due album che sembravano destinati alla vita eterna. Caratterizzati da canzoni folk con testi riflessivi, socialmente impegnati e malinconici, i due album di Rodriguez non vendettero quasi nulla. Il sogno del nuovo Bob Dylan svanì quasi subito.

Circa trent’anni dopo, grazie all’impegno di due appassionati di musica sudafricani, Rodriguez scopre qualcosa di sorprendente. Quei due album, fallimento totale in America e causa della sua rinuncia alla carriera musicale, sono stati fra i dischi più acclamati e famosi in Sudafrica.

Rodriguez in Sudafrica

L’impostazione del documentario è molto interessante: diviso fra passato, rappresentato da sequenze animate molto suggestive, e presente, il film si svolge come una vera e propria ricerca di un uomo diventato leggenda. Quello che rende incredibile la storia è la dedizione di alcuni fan di Rodriguez nel cercarlo. Infatti, per decenni, in Sudafrica il cantante è stato ritenuto morto da tempo.

Ed è ancora più incredibile il ruolo che la musica di Rodriguez ha avuto nei confronti della società sudafricana. Come Bob Dylan e altri mostri sacri furono la colonna sonora dei moti rivoluzionari del ’68 in tutto il mondo, in Sudafrica l’Apartheid veniva combattuto con le canzoni di Rodriguez in sottofondo. Canzoni potenti, suggestive e rivoluzionarie, pur nella loro mestizia e tranquillità. Il tutto all’insaputa del cantante che, durante tutto il corso della sua vita, non ha guadagnato un centesimo da tale fama.

Vi presento Sixto Rodriguez

Ed è qui che il documentario di Malik Bendjelloul (morto suicida nel 2014) si rivela emotivamente potente. Il momento in cui Sixto appare in scena non è per niente come ce lo aspettiamo. Timido, riservato e allo stesso tempo molto educato e pieno di buon umore, Sixto è tutto fuorché una rockstar.

Il regista è stato bravo, complici anche le musiche dello stesso Rodriguez a rendere al meglio l’emotività di una storia così incredibile, capace di stravolgere la vita del cantante, ormai ritiratosi dalla scena musicale da quasi quarant’anni. E, allo stesso tempo, il documentario riesce a trasmettere le sensazioni che un musicista prova nello scoprire che la propria musica è amata. Anche a distanza di decenni.

Documentario da Oscar

Searching for Sugar Man è un documentario pregevole, contornato da musiche che altro non sono se non i due album di Rodriguez. Musiche che sembrano state scritte apposta per raccontare questa storia, come se il cantante fosse già a conoscenza del proprio destino.

Una storia incredibile, una forte empatia con il protagonista e delle musiche decisamente azzeccate fanno di Searching for Sugar Man un film da vedere assolutamente. E, se ve lo steste chiedendo, l’Oscar è meritatissimo.

A voi la canzone che da il titolo al film:

https://www.youtube.com/watch?v=qyE9vFGKogs

 

 

Leggi anche:

“Fabrizio De André, Principe Libero” – La Recensione

Hip Hop Evolution: il documentario sulla nascita e l’evoluzione dell’Hip Hop, su Netflix

Berlin Calling: la recensione del film con il re della Techno Paul Kalkbrenner

Searching for Sugar Man recensione

Rating - 9

9

The Good

  • Musiche suggestive
  • Forte empatia e tante emozioni
  • Una storia incredibile...

The Bad

  • ...forse troppo

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *