Sotto il sole di Riccione: recensione del nuovo film Netflix

Una commedia all'italiana sull'estate e la sua inconfondibile atmosfera

Sole, mare, amicizie e primi amori, c’è un posto in cui tutto questo si incontra, ed è Sotto il sole di Riccione, nuovo film Netflix di cui vi proponiamo la recensione. La pellicola racconta con semplicità un breve ma fugace periodo estivo in cui succede di tutto. In fondo l’estate è proprio così, il periodo dell’anno in cui ci si sente liberi, felici e spensierati. Quando ci si lasciano alle spalle i problemi e le difficoltà che poco prima sembravano insormontabili. Quel periodo in cui tutto è più semplice, spontaneo e in cui sembra di vivere in uno stato di sospensione, dove tutte le carte della vita possono essere di nuovo mescolate. Ed è proprio quello che succede ai protagonisti del film.

Nato da un’idea di Carlo Vanzina, il film vede tra i suoi protagonisti giovani volti noti del panorama televisivo italiano degli ultimi anni e altri del passato. Ludovica Martino, Cristiano Caccamo, Saul Nanni, Maria Luisa de Crescenzo tra i più giovani, mentre Luca Ward, Isabella Ferrari e Andrea Roncato, interpretano gli adulti nella commedia. A dirigerli ci sono i YouNuts!, duo italiano che ha diretto numerosi video musicali. Il tocco finale della pellicola è poi la sua colonna sonora, quasi interamente targata Tommaso Paradiso.

Indice

Trama – Sotto il sole di Riccione recensione

Riccione, riviera romagnola, piena estate. Il luogo è l’ideale per le vacanze, nuove amicizie e nuovi amori. Le strade dei protagonisti si incrociano proprio sulla spiaggia, al lido 66. Ciro è arrivato con lo scopo di dare una svolta alla sua carriera e diventare finalmente un cantante affermato. A causa però di un rifiuto e di una strana coincidenza diventerà il nuovo bagnino della spiaggia. Allo stesso tempo Marco si ricongiunge con il solito gruppo di amici dell’estate con la speranza di conquistare la ragazza di cui è innamorato.

Per le vacanze ha preso una stanza in affitto da Gualtiero, un ex casanova, che condividerà con Tommy. Infine Vincenzo, un ragazzo non vedente, arriva in Riviera con sua mamma, un’Isabella Ferrari super apprensiva, con la speranza di conoscere nuove persone chissà magari l’anima gemella. Tra partite a beach volley e chiassose feste nasceranno nuove amicizie e nuovi amori, che formeranno i protagonisti aiutandoli a crescere.

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Sotto il sole di Riccione, Lucky Red

Il sapore dolce-amaro dell’estate – Sotto il sole di Riccione recensione

Sotto il sole di Riccione è un film che racconta l’estate di un gruppo di ragazzi. Il film non si concentra però solo sugli amori e le amicizie adolescenziali, infatti con Ciro e con Emma sposta l’attenzione sulla generazione dei giovani adulti. Coloro che sono in un momento di stallo nella loro vita. Chi cerca lavoro e allo stesso tempo studia, come Emma, o chi come Ciro insegue un sogno senza però esser sicuro di riuscire a realizzarlo. I due sono un po’ l’incarnazione di coloro che stanno cercando con fatica di farsi strada nella vita e trovare il loro posto. Coloro che disillusi da una società che non li aiuta devono fare i conti con ciò che la vita mette loro davanti e cercare di reagire. Parallelamente ci sono i classici liceali in vacanza. Il gruppo di amici che ogni estate si incontra nello stesso posto.

Quello con il quale si vivono quei momenti che poi nel tempo diventeranno indimenticabili ricordi. Anche qui c’è chi si distingue dal gruppo. Marco è il più noioso, quello che pensa troppo ad una sola ragazza e non coglie l’occasione per divertirsi. Furio è il classico ragazzo che vorrebbe attirare l’attenzione delle ragazze ma è visto come l’amico simpatico. E poi Camilla, una ragazza anche lei in un momento di crisi con lo storico fidanzato, ma anche indecisa e spaventata dal suo futuro. Lei che per gioco inizia a parlare con Vincenzo, timido ragazzo alle prime armi; desideroso di vivere la vita al meglio senza trasformare la sua cecità in un impedimento. Tutto in un contesto estivo che con la sua atmosfera rende tutto possibile. Un periodo che sarà anche un momento per la resa dei conti. Il confronto con i propri sentimenti e le proprie paure.

Considerazioni tecniche – Sotto il sole di Riccione recensione

Proseguendo la nostra recensione di Sotto il sole di Riccione, concentriamo ora la nostra attenzione su alcune considerazioni tecniche. Il film è diretto dal duo di registi YouNuts!, noto per aver diretto principalmente video musicali. La regia nel film è buona, molto particolare la sequenza introduttiva del film con una panoramica e un campo lungo sulla spiaggia. La simmetria degli ombrelloni tutti nella stessa posizione così come l’equilibrio tra i loro colori, ci introduce il luogo dove tutto il film verrà ambientato. I colori in tutta la pellicola sono alternati, da quelli tipici accesi dell’estate a quelli più malinconici incarnati in un tramonto sul mare. Altra particolarità sono le interazioni tra alcuni personaggi che avvengono tramite cellulare, rendendoli visibili anche allo spettatore. Il soggetto del film non è originale né innovativo, come molte opere italiane dello stesso genere punta sulla semplicità e sulla ripetizione degli stessi cliché.

È la classica storia italiana fatta di coincidenze, imprevisti e sentimenti inaspettati, il tutto condito da una vena comica che raramente però scade nel demenziale. La poca originalità della storia, la poca attenzione rivolta ad alcuni personaggi e altri inseriti senza una vera e propria funzione, sono alcuni dei difetti che ci sentiamo in dovere di segnalare. Alcuni dei ragazzi avevano del potenziale per sviluppare una loro storia, ma sono stati lasciati in disparte prediligendone altri. La funzione degli adulti è poco chiara. Un modo per dire che l’amore non ha età? Un richiamo al Sapore di Mare con la stessa Isabella Ferrari? In fine la colonna sonora, quasi completamente curata da Tommaso Paradiso. Il titolo del film è preso dalla canzone Riccione, che insieme ad altre accompagna l’estate dei protagonisti. Canzoni pop di tendenza che non spiccano per brillantezza, ma come canzoni di sottofondo per creare atmosfera.

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Sotto il sole di Riccione, Lucky Red

Considerazioni finali

Concludiamo la nostra recensione di Sotto il sole di Riccione, consigliandovi la visione del film solo se siete in cerca di un prodotto senza pretese. La pellicola è leggera e divertente, un classico film da pomeriggio estivo da guardare senza impegno. Ritrae la vita delle giovani generazioni nel periodo estivo, quello di maggiore libertà e maggiori possibilità. Lo fa con dei protagonisti che affrontano come possono, ma soprattutto insieme, le varie fasi della loro vita. Dalle nuove amicizie ai primi amori, fino alle paure e le insicurezze per il futuro. La rappresentazione non è particolarmente stereotipata, come rischia di accadere a volte, sebbene ci siano certi elementi che risultano eccessivamente semplificati. Le coincidenze, la facilità con cui si creano determinati contesti. Buone performance anche da parte dei giovani protagonisti che rendono più o meno credibili i loro personaggi. La storia è in se abbastanza semplice e dalla narrazione lineare.

Tra le critiche ricordiamo in primis la funzione poco chiara delle storie degli adulti che va ad unirsi alla scarsa attenzione dedicata ad alcuni personaggi che vengono introdotti per essere poi lasciati in sospeso. La conclusione è coerente con la tipologia di film e con la storia come ci è stata presentata fin dall’inizio. Un film che fa della cornice offerta dalla riviera con il suo mare e la sua inconfondibile atmosfera estiva il suo punto di forza. Quell’estate un po’ magica e ricca di possibilità che almeno una volta nella vita vorremo tutti vivere. 

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Sotto il sole di Riccione

Voti - 5.5

5.5

Lati positivi

  • Atmosfera leggera
  • Vena comica

Lati negativi

  • Classico schema della commedia italiana senza particolare innovazione
  • Alcuni personaggi poco sviluppati e altri dalla funzione poco chiara

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