The White Lotus: recensione della seconda stagione

The White Lotus si riconferma essere una brillante satira sulla classe dominante

The White Lotus torna in grande stile con una seconda stagione che non delude le aspettative. 
Creata da Mike White, The White Lotus segue le avventure di un nutrito gruppo di turisti, ricchi e viziati, in un resort lussuoso che lascia uscire i loro lati peggiori, solitamente sapientemente nascosti sotto una patina lucida di ricchezza, successi e una vita invidiabile. 

Questa seconda stagione, così come la prima, inizia come un moderno Cluedo. Un flashforward mette allo spettatore la pulce nell’orecchio, la spinta narrativa necessaria a dare il via alla storia e alla curiosità che viene modellata durante tutti i sette episodi: delle persone – di cui non vengono svelate le identità – vengono ritrovate morte nelle acque di Taormina. Solamente grazie a un’operazione a ritroso grazie alla quale vengono descritte le dinamiche tra i protagonisti si scoprirà cosa sia realmente successo.

Indice

Trama – The White Lotus, la recensione

Dopo lo splendido resort hawaiano, protagonista di questa seconda stagione di The White Lotus sono le coste siciliane e alcuni dei personaggi degli scorsi episodi. Ospiti ricchi, superficiali e ammaliati dai giochi di potere derivati dal loro status sociale che vogliono vivere in tutto e per tutto il tanto chiacchierato sogno italiano fatto di pizza, mandolino, spritz e ozio. Torna Tanya (interpretata da una bravissima Jennifer Coolidge), la svampita e lunatica ereditiera, con il suo nuovo marito i cui problemi di comunicazione e fiducia minano un matrimonio agli albori tanto dal convincere la donna a portare con sé la sua assistente Portia.

The White Lotus

The White Lotus. Pallogram, The District, Rip Cord Productions.

I Di Grasso, trio composto dai tre rappresentanti maschili della famiglia divisi da una visione diversa della mascolinità, tre diverse generazioni che cercano di convivere sebbene il nonno Bert e il padre Dominic rappresentano una mascolinità tossica a cui Albie non vuole sottostare.
Una prova difficile, soprattutto dopo l’arrivo di Valentina (Sabrina Tabasco) e Mia (Beatrice Grannò), due prostitute che bazzicano gli hotel di lusso per cercare clienti ricchi. Ci sono poi due coppie di sposi legati solamente dalla falsa amicizia tra Cameron ed Ethan che hanno trascinato le rispettive mogli, Daphne e Harper, in una vacanza all’insegna dell’apparenza e di antiche rivalità nascoste sotto un brillante sorriso. Infine c’è Valentina (Sabrina Impacciatore), la direttrice di White Lotus Sicilia, molto poco propensa all’ospitalità e molto rigida sul lavoro.

Le coste siciliane spogliate da ogni stereotipo – The White Lotus, la recensione

Così come la prima stagione ambientata in un resort di lusso alle Hawaii la cui la cultura e le tradizioni del luogo venivano semplificate e usate come semplice intrattenimento per gli ospiti paganti, in questi nuovi episodi l’Italia viene spogliata di tutti gli stereotipi che portano molti turisti a visitare le coste siciliane.
Niente più pizza, mandolino e giri in vespa. Quel che i protagonisti speravano di trovare era una città romantica contornata da un mare cristallino dove replicare quel che si vede in vacanze romane, quel che si trovano a vivere è invece un’intricata rete di misteri di cui sono sia le vittime che i carnefici.
Mike White prende due delle false credenze sugli italiani e le demolisce in modo preciso e meticoloso. Non ci sono famiglie numerose che stanno per ore seduti in un’enorme tavola imbandita, non ci sono siciliani che si improvvisano guide turistiche e accolgono gli avventori come se fossero di famiglia. La tanto chiacchierata accoglienza italiana diventa la classica accoglienza d’albergo, fomentata e tenuta viva solamente dal business.

The White Lotus

The White Lotus. Pallogram, The District, Rip Cord Productions.

Valentina ne è la colonna portante: una donna dedita al lavoro e che non manca nessuna occasione per demolire i sogni dei suoi clienti, avvertendoli anche che guidare la vespa non è né romantico né molto pratico. La stessa cosa viene fatta per gli uomini italiani. I primi commenti provenienti dalle protagoniste è la speranza di incontrare qualche avvenente uomo italiano come se ne sente tanto parlare. Speranza vana perché gli uomini italiani in The White Lotus sono pedine di una narrazione più grande, protagonisti di un maschilismo subdolo rappresentata in una perfetta citazione che di una scena di L’Avventura di Michelangelo Antonioni che vede protagonista Harper circondata da uomini che non le tolgono gli occhi di dosso. O almeno è quel che fanno gli uomini etero. La maggior parte infatti, come dice il capitano della barca a Tanya con tono fiero, “qui siamo tutti gay”.

Uno splendido intreccio di personaggi governato dal potere – The White Lotus, la recensione

La Sicilia fa da sfondo a delle dinamiche di potere che sono governate solo dall’erotismo, dall’apparenza e dai soldi. Ethan e Harper credono di essere la coppia perfetta; Harper è estremamente convinta che Cameron e Daphne fingano di vivere il matrimonio perfetto ma il loro rapporto è fragile come un castello di carte e viene minato dall’atroce dubbio del tradimento. Cameron e Daphne anche vivono solamente un rapporto di facciata governato dalle classiche dinamiche matrimoniali fondate su una famiglia e dei figli che nominano molto poco, vivendo più d’apparenza che tenta di celare le crepe nel loro rapporto. Tutti sono andati in vacanza in Sicilia pieni di speranze, con l’intenzione di vivere un’avventura. Quel che invece vivono è una lenta, ma inesorabile discesa che svela tutti i loro lati più oscuri che hanno cercato di nascondere sotto lo status e i soldi.

The White Lotus

The White Lotus. Pallogram, The District, Rip Cord Productions.

Tra le storyline più interessanti ci sono quella di Tanya e dei tre uomini della famiglia Di Grasso. Arrivati in Sicilia con l’intenzione di cercare dei loro lontani e sconosciuti parenti, i Di Grasso ereditano una lunga quanto tossica tradizione fatta di infedeltà, tradimenti e misoginia. Bert è un uomo anziano che spera di sopperire l’anzianità con la ricchezza, sentendosi legittimato a molestare ogni persona di sesso femminile che incontra, poco importa il suo aspetto o la sua età. Un’educazione deviata che ha tramandato a suo figlio Dominic, produttore cinematografico dipendente dal sesso che tradisce regolarmente una moglie stanca di lui e delle sue scappatelle. Albie sembra essere l’unico con la testa sulle spalle: studente modello che è ben conscio dei problemi del nonno e del padre, si erge a un gradino più alto di loro anche se, purtroppo, la mela non sembra cadere lontana dall’albero e lui si dimostra un perfetto ereditiere dei valori patriarcali.

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The White Lotus

Voto - 8.5

8.5

Lati positivi

  • Le dinamiche che uniscono i personaggi
  • L'Italia vista senza i classici stereotipi

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