Oscar italiani: tutti i vincitori nostrani dell’Academy Award

11) Pietro Scalia

Non più costumi, film o canzoni per questo due volte vincitore, bensì una categoria che le comprende tutte: si tratta del Miglior montaggio.

Il montatore catanese è infatti uno dei migliori a livello nazionale, o meglio internazionale, dato che ha sempre lavorato in quel di Los Angeles. Il primo Oscar risale al 1992, anno del lunghissimo “J.F.K. – Un caso ancora aperto“, di Oliver Stone; il secondo invece è del 2004, grazie al montaggio di “Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto“, il war movie di Ridley Scott.


12) Roberto Benigni

Questo eccentrico attore, regista e sceneggiatore toscano non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Chiunque in Italia conosce il suo nome, noto anche all’estero.

La curiosità è che entrambi gli Oscar li vinse nella stessa edizione, quella del 1999, per due categorie distinte: Miglior film straniero e Miglior attore protagonista, naturalmente per il celeberrimo “La vita è bella”. La pellicola fu candidata anche per altre cinque categorie (Miglior colonna sonora; Miglior film; Migliore regia; Miglior sceneggiatura originale; Miglior montaggio).

Benigni fu candidato quindi per un totale di quattro nomination, andando a costituire un record italiano assoluto di candidature per una sola opera. Inoltre fu il quinto interprete a vincere l’Oscar per il Miglior attore protagonista per una commedia; e il secondo a vincerlo per un film diretto da sé stesso.

L’ultimo record raggiunto dall’artista toscano fu quello di ricevere, nello stesso anno, le candidature per il Miglior attore protagonista, Miglior regista e Miglior sceneggiatore, quarto solo dopo Orson Welles, Woody Allen e Warren Beatty.


13) Sophia Loren

Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, come Roberto Benigni, non ha bisogno di presentazioni. Attrice romana di grande charme e talento, è stata protagonista di importanti pellicole italiane, segnando una delle pagine più fiorenti del Cinema nazionale.

È stata candidata due volte agli Oscar, entrambe per la categoria della Migliore attrice protagonista; la prima nel 1962 per “La Ciociara”, premio che vinse; la seconda invece nel 1965, per “Matrimonio all’italiana”, che invece non si aggiudicò. Nel 1991, tuttavia, vinse l’Oscar alla carriera, arrivando comunque a quota due Academy Awards.


14) Bernardo Bertolucci

Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, ha ricevuto nel corso della sua carriera un totale di quattro nomination, riuscendo tuttavia a vincerne “soltanto” due.

Come Benigni, anche Bertolucci li vinse entrambi nella stessa edizione (Miglior regia e Miglior sceneggiatura non originale), quella del 1988, per il già citato “L’ultimo imperatore”, la pellicola italiana più premiata in assoluto agli Academy Awards.

Il film, che segna una delle pagine più importanti del cinema nostrano e internazionale, ha infatti portato a casa nove statuette su nove candidature: Miglior film; Migliore regia; Miglior sceneggiatura non originale; Migliore fotografia; Migliore scenografia; Migliori costumi; Miglior montaggio; Miglior sonoro e Miglior colonna sonora. La pellicola si aggiudicò anche quattro Golden Globe su un totale di cinque candidature.


15) Ennio Morricone

Sette candidature per il Maestro delle colonne sonore, per un totale di due Oscar. Se infatti i fan del più stretto collaboratore e amico di Sergio Leone si ritenevano indignati dai zero di Academy Award vinti, nel 2007 è arrivato il meritatissimo Oscar alla carriera.

Nel 2016, invece, dopo ben 9 anni, è invece stato assegnato dall’Academy l’Oscar alla Miglior colonna sonora per l’ultimo film di Quentin Tarantino, “The Hateful Eight”. Se però sono solo due i premi Oscar vinti da Morricone, nel corso della sua carriera ha vinto ben tre Golden Globe e sei Bafta, oltre ad altri numerosissimi riconoscimenti.


16) Anna Magnani

Impossibile per un cinefilo, o semplicemente per un italiano, non conoscere questa strepitosa attrice. Candidata due volte per la Migliore attrice protagonista, si portò a casa l’ambita statuetta nel 1956, per la sua interpretazione in “La rosa tatuata”, di Daniel Mann, ruolo per il quale, lo stesso anno, vinse anche il Golden Globe. La seconda candidatura, invece, risale a due anni più tardi, per la sua parte in “Selvaggio è il vento”, di George Cukor.


17) Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti

Tre personalità del cinema dalle origini e dalle esperienze diverse, che si incontrano per scrivere una vera perla della filmografia nazionale e internazionale. Germi, De Concini e Giannetti, nel 1963, si aggiudicano infatti l’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale per “Divorzio all’italiana”; candidato anche per la Miglior regia (di Germi) e per il Miglior attore protagonista (Marcello Mastroianni).

Successo ance ai Golden Globe, per quello che riguarda il Miglior film straniero e il Miglior attore.


18) Elio Petri

Si torna a parlare di Miglior film straniero grazie a Elio Petri e al suo cult “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, un vero must per i cinefili di tutte le età datato 1970. Questa pellicola, con Gian Maria Volontè, fu nominata anche per la Miglior sceneggiatura originale e vinse il Golden Globe per il Miglior film straniero.


19) Giuseppe Tornatore

Due volte candidato, sempre per la categoria del Miglior film straniero, Giuseppe Tornatore è un piccolo grande artista del Cinema italiano, con una filmografia da far invidia a chiunque. Vinse alla sua primissima nomination in assoluto, nel 1990, per un vero capolavoro della Settima arte: “Nuovo Cinema Paradiso”.


20) Gabriele Salvatores

Al pari di Tornatore, anche il regista e sceneggiatore napoletano ha una filmografia da capogiro. Tuttavia, al contrario del collega, è stato candidato una volta sola agli Oscar nel 1992, ma ne è uscito vincitore grazie al suo personalissimo war movie “Mediterraneo”, con protagonisti Diego Abatantuono e Claudio Bisio. Naturalmente la categoria era quella del Miglior film straniero.

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