Charlie’s Angels: recensione del reboot con Kristen Stewart

Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella Balinska sono le nuove Charlie's Angels

il puNegli ultimi anni quella di fare sequel, remake e rebootdi vecchi franchise è una pratica piuttosto abusata; basti vedere il Ghostbusters del 2016 o l’ennesimo film di Terminator uscito nel 2019. Così, cavalcando questa moda, dopo 16 anni di assenza dalle sale ritorna al cinema Charlie’s Angels, di cui vi proponiamo la nostra recensione. C’è da dire, però, che quello di Charlie’s Angels è un franchise davvero duraturo; infatti gli Angeli debuttarono in una serie tv dedicata  negli anni ’70, che proseguì per ben 5 stagioni e che sbarcò al cinema solo molti anni più tardi.

L’ultima apparizione degli angeli fu quella, ormai diventata iconica, in cui le tre agenti erano interpretate da Lucy Liu, Cameron Diaz e Drew Barrymore. Questa volta invece nei panni delle tre spie ci sono Kristen Stewart (Twilight, Cafè Society), Naomi Scott (Aladdin) ed Ella Balinska, mentre troviamo Elizabeth Banks (Hunger Games) in quadrupla veste come regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice. Se da noi a causa della pandemia il film è uscito direttamente negli store digitali, negli Stai Uniti ha debuttato in sala il 15 novembre ed è stato accolto molto negativamente. Tra battute fuori luogo, scene d’azione poco memorabili e personaggi non convincenti Charlie’s Angels non è proprio il film che ci aspettavamo.

Indice

Trama: gli angeli da battaglia – Charlie’s Angels, la recensione

Le Charlie’s Angels hanno sempre fornito protezione ai loro clienti, ora però l’agenzia Townsend si è espansa a livello internazionale. Le più abili agenti in incognito sparse per l’intero globo sono guidate da più capi dal nome in codice Bosley. Sabina Wilson (Kristen Stewart) e Jane Kano (Ella Balinska) sono due angeli il cui compito è fare da scorta durante uno scambio di informazioni con una giovane donna, Elena Houghlin (Naomi Scott). Durante lo scambio però, qualcosa va storto e un misterioso uomo tenta di ucciderle.

Elena infatti è la programmatrice di Calisto, una nuova fonte di energia rinnovabile pronta ad essere lanciata sul mercato; ciò che la sua agenzia vuole nascondere è che Calisto ha una falla nel sistema: se hackerata infatti potrebbe trasformarsi in una bomba ad impulsi elettromagnetici capace di causare gravi danni al sistema nervoso umano. Così le tre ragazze, con l’aiuto di Bosley (Elizabeth Banks), inizieranno una caccia in giro per il mondo per recuperare Calisto ed evitare che finisca nelle mani sbagliate.

Un film già vecchio – Charlie’s Angels, la recensione

Charlie’s Angels è un film di spionaggio incentrato su tre agenti segreti donna. Di per se la trama non conta molto in un film del genere, infatti anche se stiamo parlando di uno spy-movie la pellicola sfrutta questa cosa come pretesto per mettere in scena sequenze d’azione. Per quanto questo sia vero però, il pubblico avrebbe sicuramente apprezzato uno svecchiamento del concetto. La trama del film infatti è la classica storia già proposta e riproposta in diverse salse e ricorda incredibilmente quella del film degli anni 2000. Un misterioso oggetto che sta per finire nelle mani sbagliate e delle impavide agenti che devono recuperarlo, nulla che non sia stato già fatto. Inoltre, se la pellicola avesse compensato questa cosa con scene d’azione entusiasmanti e ben realizzate, forse non ne staremo parlando; perché in fondo, come detto prima, in un film del genere non è la trama ad essere importante.

Peccato però che neanche le scene d’azione riescono a risollevare l’animo dello spettatore. Oltre ad essere decisamente meno di quanto ci si aspetti, nel contesto del film hanno ancor meno effetto a causa dell’eccessiva durata. Circa due ore di spiegazioni e dialoghi che fanno sembrare le scene d’azione meno di quel che sono in realtà; per non parlare poi dell eccessivo utilizzo di gag comiche. Kristen Stewart infatti ha quasi la funzione di comic relief e ogni due per tre è la protagonista di brevi sketch che non fanno ridere e appaiono totalmente fuori contesto. Le cosiddette “battutine” sono qualcosa a cui il pubblico è abituato da tempo, basti guardare il Marvel Cinematic Universe che ne ha quasi fatto un marchio di fabbrica; in questo film però sono decisamente troppe e piuttosto che alleggerire la visione, hanno l’effetto opposto.

recensione charlie's angels

Charlie’s Angels. Sony Pictures Entertainment

Il messaggio giusto espresso male – Charlie’s Angels, la recensione

Nel corso del tempo il pubblico è stato abituato ad aspettarsi dai film di spionaggio dei protagonisti maschili. Saghe come quella di 007, Mission Impossible o Bourne, hanno sempre proposto un uomo solo contro tutti. La particolarità di Charlie’s Angels, invece, è e quella di presentare delle protagoniste femminili che riescono a compiere le stesse imprese, trasmettendo un forte messaggio di emancipazione femminile. Questa pellicola, così, sin dai primi secondi mette il punto su questa tematica e mostra le protagoniste come delle donne incredibilmente forti. Al giorno d’oggi quello della parità dei sessi è ancora un argomento molto discusso, tanto che quest anno gli Oscar sono stati teatro di una forte polemica sulle candidature femminili. Purtroppo però, quelli che potevano essere una caratteristica davvero interessante e un forte messaggio, vengono distrutti da un eccessivo numero di scene e battute relative all’argomento.

Charlie’s Angels ricorda continuamente al pubblico che le donne sono forti e non hanno bisogno degli uomini, i quali vengono quasi identificati come gli antagonisti. Il problema è che riproporre così tante volte lo stesso concetto fa sì che questo perda di valore. Nella storia del cinema sono stati ideati innumerevoli personaggi femminili dall’incredibile carisma: Sarah Connor in Terminator, Ellen Ripley in Alien, Nikita nel film omonimo, e la più recente Furiosa in Mad Max e la lista potrebbe continuare. Il punto è che tutti questi personaggi non sono d’impatto perché il film ricorda costantemente al pubblico che sono donne e quindi forti, ma perché sono scritti con grande cura e lo spettatore non può fare a meno di percepirlo. Affermare continuamente un concetto lo va progressivamente ad indebolire all’interno di una pellicola.

Analisi tecnica – Charlie’s Angels, la recensione

Dal punto di vista tecnico il riscontro è piuttosto positivo; in fondo nonostante il flop Charlie’s Angels nasce come blockbuster. Ciò che però stupisce di più sono i costumi. Gli angeli infatti hanno un proprio guardaroba in cui ci sono armi, gadget e vestiti; per ogni missione indossano completi diversi che gli permettono di rimanere in incognito. La particolarità dei costumi sono proprio i colori, infatti ogni angelo ha un abbigliamento particolarmente colorato che contribuisce a dare più fascino alle immagini.

Relativamente a regia e a fotografia, sono perfettamente nella norma. L’unica pecca sono i combattimenti che non sempre sono chiarissimi, ma comunque risultano comprensibili e non danno fastidio. Per quanto riguarda la colonna sonora invece il discorso è diverso. Infatti, se nei momenti più concitati le musiche ricordano i motivi tipici dei film di spionaggio; in alcuni casi partono ritornelli di canzoni pop in maniera quasi casuale e fuori luogo, che danno l’impressione di star vedendo un videoclip musicale piuttosto che un film.

Charlie's Angels recensione

Charlie’s Angels, Brownstone Productions, Perfect World Pictures, Sony Pictures Entertainment

Considerazioni finali

Nonostante gli ottimi intenti Charlie’s Angels risulta un film sviluppato male. Le attrici hanno dato del loro meglio ma nel contesto del film non riescono ad essere convincenti, la trama non attira e nemmeno le sequenze d’azione. Purtroppo questo film è l’ennesima prova che i reboot /remake/sequel di vecchi franchise non funzionano sempre. Ghostbusters è stato un flop, Ocean’s 8 è stato un flop e ora anche questo Charlie’s Angels.

Il problema però, a differenza di quanto detto da Elizabeth Banks in alcune sue dichiarazioni, non sono le protagoniste femminili ma la qualità del prodottoUn nome altisonante non basta ad attirare pubblico in sala e se il film, come in questo caso, non è un granché la gente non lo va a vedere. Cercando di guardare il lato positivo della faccenda, si può solo sperare che questa operazione permetta agli studios di capire che l’usato sicuro non è poi così sicuro e che forse c’è solo bisogno di nuove idee.

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Charlie's Angels

Voto - 4.5

4.5

Lati positivi

  • Costumi

Lati negativi

  • Messaggio del film espresso nella peggiore maniera possibile
  • Trama superficiale e poco interessante
  • Colonna sonora mal gestita

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