La crisi del doppiaggio nei telefilm: quando i riferimenti culturali regnano

La mancata comicità in Friends

Friends, sitcom che non necessita di presentazioni, presenta nel corso delle sue 10 stagioni delle gag divertentissime che hanno fatto la storia di questa serie tv.
Una tra le tante è la famosa frase “we were on a break”, nata nella terza stagione quando Rachel chiede a Ross di prendere una pausa di riflessione (break) nel loro rapporto. Così, quando quella sera stessa Ross va a letto con un’altra ragazza; Rachel decide di non perdonarlo.


Da qui in poi Ross giustificherà il suo gesto dicendo ripetutamente “we were on a break”; frase talvolta usata anche in contesti diversi da quello per cui è stata creata. Nella versione italiana il famosissimo “we were on a break” viene tradotto nelle più diverse maniere, o non tradotto affatto, rendendo pressoché inesistente questa gag che è invece tipica di Friends.

doppiaggio rovina telefilm

Un’altra enorme perdita dovuta agli adattamenti linguistici è la frase “How you doin’?”; grazie alla quale Joey riesce a rimorchiare tantissime belle ragazze. In italiano viene tradotta in vari modi: come ti va? come stai? come butta?; annullandone totalmente la ricorrenza.

Come dimenticare poi l’insopportabile voce stridula e nasale di Janet, ex ragazza di Chandler? Il suo terribilmente scandito “Oh my God”, tuttavia, è completamente assente nella versione nostrana. Infatti, Janice viene doppiata nelle prime stagioni da Maura Cenciarelli; doppiatrice di Alyssa Milano e di Ralph Winchester ne I Simpson; priva di questa particolarità.
Senza la versione originale, è quindi difficile capire la comicità di Janice e di Joey.

Gli episodi musicali

Non è una novità che alcuni telefilm abbiano delle puntate “speciali”, nelle quali si prende una pausa dal plot principale per focalizzarsi su un evento specifico o per creare una sorta di digressione. Ne sono un chiaro esempio gli episodi musicali, in cui ai dialoghi si sostituiscono musica e canzoni.

L’episodio “Song Beneath the Song” della settima stagione di Grey’s Anatomy ruota attorno al grave incidente stradale in cui è stata coinvolta Callie; e a tutti i chirurghi del Seattle Grace intenti a salvare la sua vita e quella della bambina che porta in grembo. Le canzoni cantate dagli attori includono alcuni pezzi tipici del mondo Grey’s Anatomy, come “How to Save a Life” e “Chasing Cars”. Il problema è che le canzoni sono state tutte doppiate in italiano; creando frasi banali e insignificanti per riuscire a coordinare al meglio il labiale e il ritmo della canzone: risultato disastroso.

Ed è così che “How to save a life” diventa “Una canzone per rinascere”; trasformando una frase come “Where did I go wrong? I lost a friend somewhere along in the bitterness. And I would have stayed up with you all night, had I known how to save a life.” in “Quando la fiducia non c’è più, ti chiedi se hai sbagliato tu. Ed io correggerei gli errori miei, ma non so se ci riuscirò”.

Inoltre, le voci che cantano non sono le stesse dei doppiatori abituali; così -come se non bastasse- i personaggi hanno una voce completamente nella parte cantata ed in quella parlata.

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Anche nella puntata “My musical” della sesta stagione di Scrubs assistiamo ad un meccanismo simile. Viene ricoverata in ospedale una donna con un grandissimo aneurisma cerebrale per colpa del quale sente tutte le persone cantare; e grazie a questo furbo espediente è stato possibile impostare in tal modo l’episodio.

A differenza di Grey’s Anatomy, Scrubs utilizza 10 canzoni scritte e musicate appositamente per l’episodio. Peccato però che vengano tutte malamente tradotte e doppiate con voci diverse rispetto a quelle tipiche; rendendo così l’episodio noioso e quasi fastidioso.

 

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