Personaggi iconici: Il Drugo, analisi del personaggio cult de Il grande Lebowski

Ecco un'analisi approfondita di uno dei personaggi più cult di sempre: Jeffrey Lebowski, ovvero il Drugo!

Continuiamo la nostra rubrica sui personaggi iconici del cinema con un’analisi approfondita su Il Drugo (The Dude), il personaggio cult del celebre film Il grande Lebowski interpretato da uno straordinario Jeff Bridges, uscito nelle sale nel 1998.
Il film più famoso, e forse meglio riuscito, dei fratelli Coen ha creato un personaggio iconico che resterà per sempre nell’immaginario cinematografico di ognuno di noi.

Il grande Lebowski: analisi del personaggio “Il Drugo”

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Il Drugo (Jeff Bridges nella foto) compare in quasi ogni scena del film e non si può certo negare che sia il pilastro dell’intera narrazione.
Oltre a intessere il filo narrativo dell’opera, Il Drugo della finzione cinematografica si è anche trasformato in qualcosa di reale e tangibile in una cittadina del Kentucky negli Stati Uniti. Infatti, nonostante al botteghino abbia fatto flop, Il grande Lebowski è entrato nei cuori dei fan fino a farlo diventare una vera e propria “religione”: il dudeismo. A Louisville ogni anno gli amanti del film si incontrano, tutti vestiti come il Drugo, per giocare a bowling e per vedere il film tutti insieme, come fosse una convention di Star Wars.
Ma ora cominciamo con il Drugo, l’analisi del personaggio.

Il pilastro portante

Come detto, il Drugo è il filo narratore dell’intero film. Lebowski, il suo vero nome, compare in quasi ogni scena del film (l’unica in cui manca è quella dei nichilisti al bar) sorreggendo le vicende che si susseguono nella storia.
Già nella prima scena in cui compare riusciamo a intuire che tipo di personaggio è, e sarà, Jeffrey Lebowski. I Coen lo presentano in un supermercato con indosso solo una vestaglia sgualcita e sporca e un paio di occhiali da sole; sta cercando del latte (ingrediente essenziale per il suo cocktail preferito, il white russian) e lo paga con un assegno.

Nel giro di neanche un minuto abbiamo una panoramica completa del Drugo. È, o meglio è stato, un hippy, non naviga in buone acque dal punto di vista economico ed è un pigro cronico; un antieroe americano in perfetta forma.
I Coen rendono l’analisi del personaggio di Drugo immediata e impeccabile.
Con il susseguirsi delle vicende Il Drugo si confronta con vari personaggi secondari tra cui i suoi amici, l’omologo Lebowski miliardario, Maude e con un gruppo di nichilisti pornoattori che cercano un guadagno facile imbrogliando il Lebowski ricco; il Drugo sembra non sapersi mai adattare alla situazione, è sempre se stesso in ogni cosa che fa ed è diverso da tutti.

Il grande Lebowski: il Drugo e la guida

Un altro aspetto fondamentale de Il Drugo, l’analisi del personaggio, è di certo la sua auto in qualche maniera uno specchio di se stesso. È tutta rotta, ammaccata e arrugginita; un residuato degli anni 60 proprio come è lui stesso. In varie scene si vede Dude guidare, ma con esiti sempre incerti: ogni volta succede qualcosa di spiacevole. La macchina si schianta sempre contro qualcosa quando guida Lebowski; infatti il più delle volte Drugo si lascia prendere e trasportare da altri mezzi come il furgone dell’amico Walther, il taxi o la limousine dell’omologo Lebowski. Ciò esprime la passività e la pigrizia del personaggio. Drugo si lascia trasportare dagli eventi oltre che dai mezzi, la sua inazione lo porta a lasciarsi fare ciò che gli altri vogliono.

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I sogni

La concretizzazione della sua inazione è anche il modo in cui viene inquadrato. Il Drugo è sempre seduto, sdraiato, a terra e alcune volte non per sua volontà.
A mandarlo al tappeto (che da un tono all’ambiente) sono svariati pugni o colpi oppure l’effetto della droga, che in diverse occasioni gli fanno fare strani sogni.
Il primo sogno è indotto da un pugno di uno scagnozzo di Maude Lebowski, la figlia dell’omologo miliardario, a cui stava a cuore il tappeto che il Drugo aveva preso da casa sua.

Al centro della fantasia onirica di Jeffrey c’è l’amato bowling. La camera da presa entra dentro la gigantesca palla che inghiotte il Drugo e fa rotolare lo spettatore esattamente come rotola il protagonista. Anche nel secondo sogno il bowling la fa da padrona, ma qui vengono rappresentate le paure e i desideri più reconditi del Drugo: si allude alla paura di essere castrato dai nichilisti, all’attrazione sessuale per Maude Lebowski e forse, in maniera minoritaria, alla vincita del fantomatico torneo. Questo secondo sogno è una sorta di omaggio (o meglio una citazione) al musical degli anni 50 coreografati da Busby Berkeley. Tutto il film è pieno di citazioni da altri generi come il noir e il western.

Gli amici del Drugo

Un altro importante punto per capire meglio il Drugo e l’analisi del personaggio sono i suoi amici.
Partiamo da Walther. Egli è praticamente il contrario di Dude: ha un carattere iracondo, prende l’iniziativa, trascina il Drugo in situazioni spiacevoli e ha partecipato alla guerra del Vietnam (sempre presente nei suoi pensieri). Walther è reduce dalla storia, esattamente come il Drugo, anche lui è figlio degli anni 60, ma dalla parte opposta rispetto a Lebowski. Quest’ultimo è un residuato della drug culture, degli hippy e dell’amore libero, mentre Walther ha fatto la guerra, ama le armi ed ha un atteggiamento aggressivo. Eppure sembra quasi che l’uno non riesca a fare a meno dell’altro. Non è forse vero che gli opposti si attraggono?

Il secondo amico di Drugo è Donny. Donny è il personaggio fuori luogo per eccellenza. Quasi mai parla, ma quando parla Walther lo zittisce sempre. Se il Drugo e Walther sono personaggi anacronistici all’interno della società, nella Los Angeles degli anni 90, Donny è un outsider anche nella ristretta cerchia di amici.
I due amici e tutti gli altri personaggi si racchiudono attorno alla colonna portante dell’intero film, ossia Drugo, the Dude, che in qualche modo, alla fine, nonostante la sua inadeguatezza e la sua inattività si riesci a guadagnare un posto in questo strano e pazzo mondo.

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1 commento

  • Nick ha detto:

    In realtà Drugo è in alcuni momenti più iracondo di Walter che a sua volta, in alcune circostanze, dimostra di essere meno duro di quello che vorrebbe apparire.. E’ questo il bello del film: ogni personaggio tradisce comicamente il proprio stereotipo!

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