Stiloso personaggio al femminile nella storia del cinema: Sofia Coppola – attrice, regista e sceneggiatrice. Inevitabilmente entrò presto nel mondo dello spettacolo essendo figlia del regista Francis Ford Coppola, nipote dell’attrice Talia Shire e cugina degli attori Nicolas Cage e Jason Schwartzman. Con pellicole fresche, delicate ed esistenziali la regista evidenziale la sua peculiare cura dei dettagli, che assumono nelle sue opere femminili significati allegorici alquanto affascinanti.
5) Il padrino III - The Godfather: Part III
In perfetta sintonia con i primi due mafiosi capitoli, Francis Coppola con la collaborazione di Al Pacino crea un armonico continuum, dove ad uno sfondo sanguinoso vengono perfettamente intrecciati simbolismi della tradizione italiana esplicitati mediante i Corleone. Il padrino Michael, pur ormai invecchiato, dirige l'azienda ormai diventata oltremodo potente, ma tenta, sfidando il proprio destino, di attuare un'operazione salvifica affrancandosi dalla vita criminale...riuscirà a fare i conti con la propria coscienza?
Accanto alle vicende mafiose Francis Coppola riesce a far aderire con abilità storie e personaggi chiaramente allusive della realtà storica, come la vicenda della morte sospetta di Giovanni Paolo I, l'oscura figura del capo dello IOR Marcinkus, Licio Gelli e la loggia massonica P2.
4) Somewhere (2010)
Stephen Dorff interpreta Johnny Marco, una famosa star del cinema americano. La sua vita è frivola, apparentemente invidiata, dedita ai piaceri più mondani: alcohol, donne e auto sono all'ordine del giorno. Cosa riuscirà a stravolgere un'esistenza così amorfa e cristallizzata? Sua figlia undicenne Cleo! ( interpretata da Mary Elle Fanning, attrice di "Il curioso caso di Benjamin Button"). Il divo statunitense impara a provare sentimenti che precedentemente per lui erano ignoti, riscoprendo una nuova dimensione di sé. Ancora una volta Soffia Coppola non esita ad auto rendersi protagonista, realizzando personaggi che non sono altro che una proiezioni sul grande schermo della sua complessa interiorità.
3) Lost in Translation - L'amore tradotto
Nient'altro che anime simili in cerca della loro collocazione in una commedia romantica, ma unica. Bon Harris della tv americana, a Tokyo per girare lo spot di un whisky, non parla giapponese, è insonne. Charlotte è una donna carina ma delusa: è a Tokyo al traino di suo marito fotografo di moda che non vede mai, non parla giapponese, è insonne. Malinconiche coincidenze che permettono loro di incontrarsi nei corridoi di un albergo...
Sofia Coppola riesce ingegnosamente a rappresentare sullo schermo la fredda metropoli orientale, dove gli esseri umani sono come stelle apparentemente vicine ma in realtà intervallate da kilometri di universo buoio e crudele; e contemporaneamente il calore e la delicata intimità di sentimenti condivisi.
2) Marie Antoniette (2006)
Tra le abbaglianti mura di Versailles si muovono personaggi storici baroccheggianti ed inediti, nel glorioso tentativo di Sofia Coppola di tracciare la biografia di una delle regine più amate ed enigmatiche della storia. Ma chi era davvero Maria Antonietta, icona delle nobildonne francesi? Nient'altro che una ragazzina quindicenne spedita nella villa nel Re Sole, dove la sua vita lontano da Parigi sarà totalmente rivoluzionata, a partire dalle scarpe...La straordinaria interpretazione di Kristen Dunst, che ancora una volta conferma la sua bravura, e l'utilizzo della rock music che crea un apprezzabile e coinvolgente contrasto, permettono a Sofia Coppola di esprimere la sua abilità registica tra giochi di luce e colori.
1) Il giardino delle vergini suicide (1999)
Therese (17 anni), Mary (16 anni), Bonnie (15 anni), Lux (14 anni) e Cecilia (13 anni) sono incantevoli sorelle accomunate dallo stesso tragico destino: genitori dispotici, aridi e integralisti, angeli biondi vittime di un amore ossessivo. Private delle scoperte adolescenziali e della propria identità, le graziose sorelle preferiranno morire, al non vivere. L'unico escapism momentaneo resta per loro sognare...
Un film malinconico e surreale che immerge gli spettatori in ambientazioni poetiche e morbose, degno di un'approfondita analisi psicologica.