“My Best Friend’s Birthday” – Il primo ‘vero’ film di Tarantino

È pensiero comune che il primo film diretto da Quentin Tarantino sia “Le Iene” (1992) e non è un errore considerarlo tale. Ciò che solo i fan duri e puri del regista americano sanno è che, in realtà, il suo vero esordio avrebbe dovuto essere un altro. Quando Quentin era ancora uno spavaldo ventenne che lavorava in videoteca, infatti, tentò di mettere in piedi una produzione indipendente per esordire alla regia. Il risultato dei suoi sforzi fu la commedia incompiuta “My Best Friend’s Birthday“. Le leggende, gli aneddoti, le avventure legate alla realizzazione di quella pellicola potrebbero riempire un film intero a loro volta. Andiamo a ficcare il naso nelle origini del Tarantino che tutti noi conosciamo raccontando il suo debutto fallimentare.

Un Compleanno da Dimenticare

Nel 1984 Quentin Tarantino era un iperattivo ventunenne che lavorava come commesso al “Video Archives” di Manhattan Beach. Il suo più grane sogno era quello di fare l’attore e, a questo scopo, seguiva dei corsi di recitazione tenuti da Allen Garfield. Durante le lezioni divenne amico del giovane Craig Hamann e fu quest’ultimo a mostrargli un suo trattamento di 40 pagine intitolato “My Best Friend’s Birthday“. Colpito dall’idea, Tarantino contribuì a riscriverlo fino a trasformarlo in una sceneggiatura di 80 pagine e, entusiasta del risultato, decise di mettere in piedi la sua prima produzione cinematografica.

My Best Friends Birthday Quentin TarantinoTarantino e Hamann racimolarono 5000 dollari e affittarono cineprese 16 mm in bianco e nero per realizzare il loro sogno. Alcuni colleghi di lavoro al Video Archives vennero reclutati come membri della troupe. Tra questi va almeno ricordato Roger Avary, ex-grande amico di Quentin e co-autore di “Pulp Fiction” (1994), grazie al quale vinse l’Oscar per la Migliore Sceneggiatura. Avary lavorò come direttore della fotografia e si occupò di gestire le cineprese Eclair che, già all’epoca, risultavano datate. Le riprese si protrassero per quasi tre anni perché, ovviamente, era possibile effettuarle solo nei weekend, quando cast e troupe non erano impegnati nei loro “veri” lavori. Va anche detto che la scelta di girare nei fine settimana era anche strategica: in questo modo era possibile affittare l’attrezzatura per tre giorni pagandone solo uno (il venerdì).

Una Commedia “catastrofica”

My Best Friend’s Birthday” racconta la sciagurata odissea in cui viene trascinato il giovane DJ Mickey (Hamann) per colpa del migliore amico Clarence (Tarantino). Desideroso di organizzare un’epica festa di compleanno per i trent’anni di Mickey, il buon Clarence non si ferma di fronte a nulla. Droga, squillo di lusso (più o meno) e baldoria H24…cosa potrebbe mai andare storto? Il festeggiato, già vittima di una terribile rottura sentimentale, viene travolto in una sequela di avventure più o meno pericolose scaturite dalle buone intenzioni del caro amico.

Le riprese si svolsero ovunque fosse possibile mettere piede per la giovane troupe. Una piccola radio locale, gli appartamenti della crew, persino la casa della madre di Tarantino, Connie, divennero delle location improvvisate. Il risultato di questo sforzo disumano furono ben 70 minuti di girato più o meno completo, quasi l’80% dell’intero film. L’elemento forse più tenero di questa produzione è come molti dei partecipanti divennero, in seguito, collaboratori di Quentin nel corso della sua carriera. A parte il sopracitato Avary ricordiamo la giovane Linda Kaye (sarà la ragazza aggredita in auto da Buscemi in “Le Iene”) e Brenda Hillhouse (futura vittima della furia di Richard Gecko in “Dal Tramonto all’Alba”). Lo stesso Craig Hamann sarà una delle voci della K-Billy Radio sempre in “Le Iene”.

My Best Friends Birthday Quentin Tarantino

Cosa andò storto?

Il fallimento di “My Best Friend’s Birthday” è riassumibile nelle parole di Roger Avary: “Finirono i soldi!” Lavorare su pellicola era drammaticamente costoso e i 7 dollari l’ora di stipendio in videoteca non potevano ammortizzare le spese. Corre voce che buona parte del materiale girato fu vittima di un pessimo incidente (forse un incendio) nel laboratorio di sviluppo, andando perduto e compromettendo l’intera produzione.

In realtà, sembra che la reale motivazione dietro l’abbandono del progetto fu il crollo di entusiasmo da parte dello stesso Tarantino. Il neo-regista girava letteralmente “alla cieca” perché privo di monitor e senza la possibilità di sviluppare i giornalieri entro poche ore. In questo modo riusciva a visionare il materiale girato solo a distanza di mesi e il risultato era quasi sempre deludente e dilettantesco. Inevitabile che, con il passare degli anni, Quentin vedesse sempre più improbabile un’uscita in sala di “My Best Friend’s Birthday” per via della scarsa qualità e decise di chiudere bottega. Roger Avary commentò: “Se avessimo finito il film avremmo avuto tra le mani una versione sciatta di “Lola Darling” di Spike Lee“. In realtà, il prodotto finale sembra un incrocio fra il futuro “Clerks” di Kevin Smith e i primi lavori sperimentali di Scorsese e De Palma, due idoli indiscussi di Tarantino.

L’eredità di “My Best Friend’s Birthday”

Quentin Tarantino fu sempre molto diplomatico nei riguardi del suo esordio mancato: “Fu utilissimo perché mi insegnò tutto ciò che non andrebbe mai fatto in questo mestiere!” Nonostante la delusione, però, lo spunto iniziale del film rimase nella testa del futuro regista. Nel 1987 scrisse la prima stesura di “Una Vita al Massimo” che verrà diretto da Tony Scott nel 1993; in quella sceneggiatura, Tarantino riversò il personaggio di Clarence e l’idea della squillo come “regalo di compleanno”, rendendo finalmente loro giustizia.

Ovviamente “My Best Friend’s Birthday” non vide mai la luce ufficialmente ma se questo articolo dovesse avervi incuriosito, vogliamo chiudere con un regalo: eccovi gli unici spezzoni sopravvissuti del “quasi debutto” di Quentin Tarantino attraverso uno dei tanti link disponibili ormai su Youtube e Vimeo. Se volete davvero essere definiti fan del regista di “Bastardi senza Gloria” per voi la visione sarà obbligatoria!



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