Napoleone Bonaparte: 7 curiosità da conoscere prima di andare a vedere Napoleon

Era basso? Aveva paura dei gatti? Possedeva un cavallo bianco? Scoprite le risposte alle domande più frequenti su Napoleone Bonaparte in questo articolo

La figura di Napoleone Bonaparte, uno dei più grandi leader e strateghi militari della storia, ha continuato a suscitare interesse e ammirazione nel corso dei secoli, ispirando adattamenti cinematografici e libri. Oggi, in occasione dell’uscita del nuovo film di Ridley Scott, Napoleonabbiamo deciso di rispondere ad alcune delle domande più frequenti sull’imperatore: era basso? Aveva davvero paura dei gatti? Possedeva un cavallo bianco? Scopritelo in questo articolo. 

Napoleone

1. Napoleone era davvero così basso? 

Una cosa che tutti sanno su Napoleone è che fosse estremamente basso: ma è davvero così? Per gli standard di oggi Napoleone Bonaparte era, effettivamente, basso, ma non quanto pensiamo. Era alto 1,68 cm, una misura che per il suo tempo era più che accettabile e anzi, veniva ritenuta più alta della media. Ad oggi, il condottiero sarebbe stato ritenuto un uomo di media statura ma non dobbiamo di certo immaginarci un uomo bassissimo. Probabilmente, questa “leggenda” è stata messa in giro dagli inglesi che volevano rovinare la sua fama sui campi di battaglia. 

2. Che tipo di carattere aveva Napoleone? 

Nella storia Napoleone Bonaparte non è conosciuto di certo per essere stato una persona amichevole e simpatica, anzi. Molti hanno detto che fosse alquanto altezzoso, che avesse delle strane superstizioni, che avesse paura dei gatti e che non vedesse di buon occhio gli italiani. C’è una parte di verità in queste affermazioni, ma non sono del tutto corrette. Napoleone Bonaparte, come tutte le persone del tempo, era vittima delle superstizioni e, per questo, preferiva stare bene attento a non star vicino ai gatti neri. Tuttavia, più volte la storica Katharine MacDonogh ha affermato che, in realtà, non ha mai avuto una fobia per i gatti. Siamo certi però di una cosa: il suo carattere non era poi dei migliori. Il condottiero aveva molti pregiudizi nei confronti degli italiani e spesso aveva fatto della allusioni sulla poca affidabilità degli abitanti dell’Italia ma comunque li rispettava perché, ovviamente, doveva contare sul loro appoggio. 

3. Le scoperte fatte da Napoleone  

Ma che tipo di scoperte ha fatto Napoleone Bonaparte? Oltre ad essere celebre per le sue famose spedizioni, Napoleone Bonaparte è noto per aver scoperto ben due cose: la Stele di Rosetta e il metodo di conservazione del cibo in scatola. La Stele di Rosetta è una tavoletta in granodiorite in cui, per la prima volta, si trovava un testo scritto in geroglifici affiancato alla sua traduzione in greco. Questo importantissimo reperto permise di iniziare a decifrare i geroglifici e apportò un grandissimo sviluppo nella conoscenza della civiltà egizia. L’altra sua scoperta, come abbiamo detto, è stata poi quella del cibo in scatola, anche se a farla non è stato proprio lui. Napoleone aveva indetto una gara con tanto di ricompensa per chi fosse riuscito a trovare un modo di conservare il cibo il più possibile durante le spedizioni militari. A trovare un metodo utile fu Nicolas Appert, un giovane chef che pensò di conservare i cibi nelle bottiglie di champagne e cuocerli direttamente al loro interno. 

Napoleone

4. Che rapporto aveva con sua moglie? 

La relazione di Napoleone Bonaparte e sua moglie Giuseppina, Joséphine de Beauharnaisè centrale nel nuovo film Napoleon di Ridley Scott, ma cosa sappiamo davvero di questa donna? Quella tra i due è stata storia d’amore alquanto ambigua e travagliata. Napoleone Bonaparte e Giuseppina si conobbero quando lei aveva 32 anni e due figli. Inizialmente, un matrimonio di mero interesse per entrambi, lui per essere introdotto negli ambienti nobiliari e lei per avanzare nella sua scalata sociale, si trasformò subito in una storia di amore, o almeno era quel che sembrava. Durante le sue spedizioni, Napoleone mandava continue lettere d’amore a sua moglie ma, durante la sua assenza, Giuseppina si innamorò di un altro e lo tradì. Lui fece lo stesso. Nel 1810 si separarono ma molti continuano a dire che lei rimase sempre il suo primo e unico amore. Secondo la leggenda, prima di morire Napoleone disse tre cose: Giuseppina, Esercito, Francia. 

5. Napoleone e l’istituzione del Codice Civile Francese 

Tra le cose per cui Napoleone Bonaparte è più ricordato si annovera, sicuramente, l’istituzione del Codice Civile Francese, anche chiamato Codice Napoleonico. Il Codice fu promulgato nel 1804 e rappresentò una pietra miliare nel sistema legale francese e influenzò molti altri sistemi giuridici in Europa e nel mondo. Una delle sue caratteristiche principali fu la razionalizzazione e la codificazione del diritto civile. Nel contesto della successione, il Codice Napoleonico introdusse principi di divisione ereditaria che miravano a garantire una distribuzione più equa delle proprietà tra i discendenti. Tuttavia, al tempo stesso, il codice mantenne alcuni elementi patriarcali, sottolineando la sottomissione della donna all’uomo. Venne affrontata anche la questione del matrimonio e del divorzio, permettendolo in caso in cui entrambe le parti fossero d’accordo, e vennero istituiti, per la prima volta, i licei statali che, tuttavia, erano ancora riservati ai giovani di buona famiglia. 

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6. Le sue strane abitudini 

Come riportato da Louis Constant Wairy, capo maggiordomo e confidente fidato dell’imperatore, nelle sue memorie, Napoleone aveva una strana abitudine che non tutti, anzi pochi, apprezzavano: dare i pizzicotti. Un gesto che il condottiero francese non faceva di certo con cattiveria, anzi, era segno che fosse di buon umore. Quando Napoleone era felice, ci dice il maggiordomo Luis nei suoi diari, si divertiva a dare pizzicotti ai suoi amici e alle persone care, per precisione sulla punta delle orecchie e sui nasi. E non solo: secondo altri racconti, si divertiva a pizzicare le guance delle sue amiche e amici, e bambini, finché non diventavano blu. 

7. Ma chi era il famoso cavallo bianco di Napoleone? 

Tutti abbiamo sentito parlare, almeno una volta, del famosissimo cavallo bianco di Napoleone Bonaparte. Ma chi era davvero questo cavallo e, soprattutto, era davvero bianco? In realtà non era bianco ma, piuttosto, grigio e si chiamava Marengo. Il cavallo prendeva il nome dalla battaglia di Marengo, una delle vittorie più significative dell’imperatore francese ed era un purosangue grigio proveniente dall’Egitto. Gli fu donato a nel 1799 dal generale Desaix e accompagnò Napoleone in diverse campagne militari, diventando così un’icona delle sue imprese. Partecipò a molte delle più importanti battaglie napoleoniche, tra cui Austerlitz nel 1805 e Wagram nel 1809, per essere poi allontanato dall’imperatore solo dopo il suo esilio ed essere affidato ad un nuovo generale. 

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