Paris, mon amour

parigi, mon amour

Da “Gli aristogatti

“Paris is always a good idea” diceva la nostra Audrey Hepburn.

Parigi, la ville lumière, la città dell’amore. Ti incanta e ci lasci proprio il cuore. Chi è stato almeno una volta a Parigi, sa di che cosa sto parlando. Ci si può innamorare di una città? O meglio, come si può non innamorarsi di Parigi?

Se non ci siete mai stati o vorreste ritornarci, prendete un cavolo di biglietto aereo e partite, ora!

Ma se qualcuno, come me, non ha tempo, soldi e ha bisogno di un accompagnatore in quanto privo di senso dell’orientamento… Beh, non è del tutto fregato. Per fortuna la nostra bella città e la Francia sono state la perfetta location per alcuni fantastici film. Volete respirare un po’ di aria parigina? Oui? Allora leggete un po’ qui.

 

5. MOULIN ROUGE

Ah, il Moulin Rouge, luogo dissoluto e peccaminoso. L’omonimo film è stato tristemente girato quasi per intero negli studi Fox di Sydney, in Australia. Ciò significa che Parigi e il Moulin Rouge stesso sono solo frutto di eccentrici effetti speciali. Allora, direte, perché dobbiamo guardarlo? La risposta è semplice. Perché per poter apprezzare appieno l’aria parigina, è necessario entrare nel giusto spirito; e qual è spirito più giusto degli ideali Bohémien di libertà, verità, bellezza, amore? E sarà proprio l’amore il credo di Christian (Ewan McGregor), scrittore squattrinato, innamorato dell’idea dell’amore… ma senza essere mai stato innamorato. Fino a quando non arriva a Parigi, dove incontrerà la splendida cortigiana Satine (Nicole Kidman). Il resto? Beh, sta a voi scoprirlo!

 

4. THE DREAMERS – I SOGNATORI
Parigi, mon amour
L’amore per il cinema ha fatto incontrare a due fratelli francesi, una bellissima Eva Green ed un affascinante Louis Garrel, un giovane studente americano, Matthew (Michael Pitt), giunto a Parigi per studiare il francese. Siamo nella primavera del 1968, nel pieno dell’occupazione della Cinématheque française da parte degli studenti.

I due fratelli coinvolgono così il loro nuovo amico Matthew in un vortice di erotismo a tratti incestuoso e a tratti perverso, che li porterà a una quasi totale alienazione dalla realtà. Indimenticabile la riproduzione della Venere di Milo e la corsa nel Louvre, omaggio al film del 1964 Bande à part, forse la scena che ha reso “the dreamers” mitico nell’immaginario comune.

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