Personaggi iconici – Hans Landa di Bastardi senza Gloria

Per la rubrica personaggi iconici analizziamo il più famoso colonnello delle SS, Hans Landa

Per quanto siamo lieti di essere giunti a questo appuntamento della nostra rubrica “Personaggi Iconici”, non possiamo non sentire il peso della responsabilità. La responsabilità di parlare di un personaggio che in meno di dieci anni è già entrato nell’immaginario collettivo; ci è entrato di prepotenza anche se nel film che ci ha donato questo curiosissimo soggetto appare per un tempo complessivo che non va oltre i sessanta minuti. Però noi ci proviamo, vogliamo provare ad entrare nella psiche di Hans Landa di Bastardi Senza Gloria.

In Bastardi senza Gloria Quentin Tarantino ha “semplicemente” confermato il suo talento; ma per Christoph Waltz Hans Landa è stato il ruolo che lo ho consacrato e ha permesso al grande pubblico di conoscere il suo immenso talento. Waltz è austriaco come il suo personaggio, che parla fluentemente tedesco, francese ed inglese come Landa a sua volta. Pare cucito addosso al Attore il suo personaggio, e forse è uno dei motivi che ci impedisce di dimenticare quel gelido mostro sanguinario Colonnello delle SS; ma sono tanti altri i motivi, noi di Film Post proviamo ad individuarli.

Personaggi iconici – Hans Landa di Bastardi senza Gloria

Per analizzare Hans Landa di Bastardi senza Gloria partiamo da ciò che vediamo immediatamente. Il Colonnello delle SS sin dalla prima sequenza ci viene mostrato come un uomo raffinato, con portamento; La sua conoscenza delle lingue, il suo vocabolario fanno trasparire anche che sia un uomo di una certa cultura. Particolarmente importante ai fini della delineazione del personaggio è il suo modo di pensare.

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Sin dalla sequenza iniziale notiamo che in Bastardi senza Gloria Christoph Waltz, o meglio il suo personaggio, sono connotati di un raziocinio e di una logica di ragionamento quasi ferrea, se pur infarcita di una certa quantità di sofistica. Landa è un uomo assai intelligente, intelligenza che va distinta dalla cultura, ed astuto; da sofista il Colonnello utilizza contro lo sfortunato e non troppo brillante Perrier LaPadite la parola come arma di convincimento. Emblematica è la tesi che il colonnello sostiene per giustificare l’odio razziale nei confronti degli ebrei; tesi che applicata gli ha fatto meritare il nome d’arte di Cacciatore di ebrei.

Da qui possiamo dunque intuire la malvagità del personaggio. Egli è un uomo di pura malvagità, ma questo sadico accanimento contro gli ebrei è fine a sé stesso? Generalmente un nazista ci viene presentato come un folle, nient’altro. Ma in Bastardi senza Gloria Quentin Tarantino fa scaturire la cattiveria dell’uomo delle SS dalla sua bramosia di potere, di comando, di essere ricordato nella storia. A Landa piace dare ordini, sembra essere fiero di essere aver già un appellativo nel immaginario del popolo francese “Il Cacciatore di Ebrei”. Egli con grande acume distorce i ragionamenti per soggiogare i più deboli, Hans Landa è il simbolo del potere politico deviato, dittatoriale.

Hans Landa e la nevrosi

Tarantino come massimo esponente del cinema postmoderno fa rientrare, apparentemente, anche Hans Landa di Bastardi senza Gloria nei canoni di questo cinema. Il Colonello delle SS è un antieroe caratterizzato però con una personalità magnetica; è una persona estremamente acuta che sembra non poter sbagliare. Eppure, ad un certo punto del film il Regista ribalta questo schema, prende le distanze dal personaggio e ce ne mostra la vera natura per riflettere sulla malvagità delle dittature.

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Dal momento in cui il personaggio iconico di Christoph Waltz scopre che l’attrice Bridget Von Hammersmark è una spia al servizio degli alleati in lui muta qualcosa. Landa ha fatto del potere sugli altri, del soggiogare, la propria ragione di vita ma nel momento in cui si rende conto di non avere il comando su tutto e tutti rivela la sua vera natura. Mostra una certa nevrosi nel momento in cui incontra l’attrice alla première nel cinema di Shosanna. Una risata inquietante e inumana esplode in faccia alla Von Hammersmark.

Ma non basta. Egli decide di eliminare chi ha tentato di ribellarsi al suo controllo e nella scena dell’omicidio dell’attrice tedesca Quentin Tarantino rivela la vera natura del Colonello. Questi strangola la donna con una foga, con una bramosia che esplode come in un amplesso. Landa prova piacere nell’infliggere dolore e morte. Un piacere deviato, nevrotico.

That’s a Bingo!

Elio Petri con Indagine su un cittadino… mostrò in maniera emblematica le nevrosi che genera il potere. Ecco che in Bastardi senza Gloria Hans Landa ci mostra che il potere “assoluto” appartiene a persone deviate, malate che godono nel sopprimere le personalità altrui. La “malattia” del potere è mostrata da Petri e Tarantino in maniera diversa sì, eppure possiamo trovare un punto di contatto per dimostrare la nevrosi del nazista. Il Commissario del film di Petri subisce una regressione infantile nel film, lui vuole essere punito, è un bambino; così Landa mentre decide le sorti dell’intera popolazione mondiale cercando un accordo con il Tenente Raine ha le movenze di un di un bambino divertito, emblematico di ciò è il momento in cui  dice “Bingo!”.

Conclusioni

Tra i personaggi iconici Hans Landa è sicuramente uno dei più riusciti del decennio. Magnetico, complesso e simbolico. Egli non è però solo il simbolo dell’orrore nazista, non è un fanatico della causa. Il Colonnello delle SS incarna il potere dittatoriale assoluto, non ci sono bandiere per cui morire, l’unica cosa che importa è comandare. Comandare per essere ricordati. Il personaggio parla spesso di quello che si scriverà su di lui nei libri di storia; fanatico sì, ma di se stesso.

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Con un concetto opposto a quello de La Banalità del male di Hannah Arendt, Tarantino non ci mostra un personaggio inconsapevole che fa ciò che fa perché è trascinato dagli eventi. In una maniera altrettanto efficace nel risultato il Regista pone l’accento sul binomio malattia-potere; nevrosi-dittatura, devianze e monomanie-totalitarismo. Metodico, ossessivo-compulsivo, con manie di protagonismo, infantile, questo è il potere assoluto incarnato da Hans Landa in Bastardi Senza Gloria, personaggio cult che non dimenticheremo mai.

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