Top 5 film di David Fincher

Uno dei registi più amati degli ultimi anni da ogni tipo di pubblico, tutti i suoi film godono di un’altissima popolarità e non a caso proprio il suo Fight Club è il quarto film con il maggior numero di voti su IMDb.
Questa è una classifica (soggettiva) sui suoi 5 migliori film.

5) GONE GIRL – L’AMORE BUGIARDO
L’ultima opera uscita di Fincher, che si cimenta in un tema molto maturo andando a studiare la psicologia di una coppia sposata dando via a una serie di colpi di scena che lasciano lo spettatore man mano che i minuti passano, con un fortissimo senso di inquietudine.
I due protagonisti sono interpretati da Ben Affleck e Rosamund Pike, nel cast sono presenti anche Neil Patrick Harris e Tyler Perry.
Il film ha ricevuto una nomination agli Oscar per miglior attrice protagonista, che probabilmente l’attrice britannica avrebbe pure meritato di vincere.
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4) THE SOCIAL NETWORK
Uscito nel 2010, questa volta Fincher si cimenta nel raccontare la storia della nascita del social network più popolare di sempre: Facebook.
È Jesse Eisenberg a interpretare Mark Zuckerberg (il quinto uomo più ricco del mondo) e lo fa in maniera magistrale, è perfetto per il ruolo, è apatico, ha problemi a tenere un rapporto fisso con le ragazze, genio della tecnologia e con una particolare visione dell’amicizia.
Ottime interpretazioni anche quelle di Andrew Garfield e Justin Timberlake che svolgono il ruolo di ”co-creatori” del sito ormai conosciuto in tutto il mondo, che vanta quasi 2 miliardi di utenti registrati.
Il film ha ottenuto otto nomination agli Oscar,vincendone tre.
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3) IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON

Basato sul breve racconto di Francis Scott Fitzgerald, scritto nel 1922, Fincher decide di portarlo sul grande schermo nel 2008, ottenendo un grandissimo successo.
I due protagonisti sono interpretati da Brad Pitt e Cate Blanchett, un film davvero emozionante, con dei personaggi ben approfonditi psicologicamente, un finale crudele, un cast importante, ma soprattutto un comparto tecnico perfetto.
Brad Pitt dimostra ancora una volta di lavorare in modo incredibile insieme a Fincher,offrendo un’interpretazione che gli è valsa una nomination agli Oscar.
Il film è stato nominato per tredici premi Oscar e ne ha vinto tre: miglior scenografia,miglior trucco e migliori effetti speciali.

2) SEVEN

Uscito nel 1995, è il film a cui Fincher (che a quei tempi aveva soltanto 33 anni) deve l’inizio del suo incredibile successo.
Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow: un cast che parla da solo, probabilmente una delle migliori interpretazioni di Brad Pitt che svolge il ruolo di un personaggio tutt’altro che semplice da interpretare, dando il meglio di sé nel finale.
Seven è un thriller completo, ha qualsiasi qualità: un cast ricchissimo, una storia originale, personaggi ben sviluppati, un finale da brividi e soprattutto un villain incredibile.
La sua unica pecca è la lentezza che caratterizza la prima metà del film, ma sono i colpi di scena successivi a renderlo un capolavoro.
A differenza della maggior parte delle opere di Fincher,Seven non è tratto da nessun libro.
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1) FIGHT CLUB

Un’opera incredibile, dal valore inestimabile, letteralmente snobbato agli Oscar e con incassi tutt’altro che stellari, ma che ormai è un vero e proprio cult, conosciuto da chiunque, amanti del cinema e non.
Il film che ha definitivamente consacrato Fincher e che tutt’ora fa discutere gli appassionati,ciò che lo caratterizza sono: una fortissima critica al consumismo, tantissimi significati e citazioni, messaggi subliminali, uno sviluppo della trama perfetto, colpo di scena finale entrato nella storia e due attori incredibili come Edward Norton e Brad Pitt nel ruolo di protagonisti.
Ma Fight Club non è solo questo, le parole per descriverlo non basterebbero mai, il film è stato tratto da un romanzo del 1996 scritto da Chuck Palahniuk, che a quei tempi tutto si sarebbe aspettato eccetto il successo che ha ricevuto poi il suo libro in seguito all’uscita del film.
Palahniuk scrisse quest’opera ispirato dal sentimento di odio nei confronti dell’editore che aveva rifiutato di pubblicare la sua precedente opera: Invisible Monsters.
Fincher lo porta sul grande schermo trasmettendo alla perfezione tutto quello che il film ci vuole comunicare, che ci sia da usare la violenza,affrontare un conflitto psicologico oppure problemi in amore, Fincher rende tutto speciale e porta a riflettere lo spettatore.
In una parola: capolavoro.
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