I volti nascosti del Cinema

 

Il Cinema, si sa, dal momento della sua nascita sino ai giorni nostri è sempre stato al centro di accese discussioni. Si è passati dallo discutere della reale possibilità che il treno proiettato potesse investire tutti i presenti in sala (L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, Fratelli Lumiére) alla bellezza degli effetti speciali resa dalla tecnologia 3D, il cui apripista è stato Avatar di James Cameron.

Ma molto spesso si fa una semplice, seppure assolutamente ingiusta associazione, cioè quella tra film e attore. Sono gli interpreti, infatti, coloro che rimangono più impressi nella mente degli spettatori, perché è grazie a loro che il Cinema regala le emozioni per le quali si va a spendere il denaro del biglietto… ma è proprio così?

No. Gli attori sono solo la punta dell’iceberg di un vasto processo di produzione, che inizia con la sceneggiatura e termina con il montaggio. Ecco le mansioni, all’interno del mondo del Cinema delle quali non si conosce (quasi) nemmeno l’esistenza.

Innanzitutto la sceneggiatura. Gli sceneggiatori sono coloro che, spesso insieme al regista, scrivono l’intero percorso della pellicola, dall’inizio alla fine. Sono quelli che sviluppano i dialoghi, che decidono l’atmosfera giusta per il film, insomma, per dirla in poche parole, senza gli sceneggiatori non potrebbe esistere la settima arte.

Dopo che l’intera opera, almeno in bozza, è stata scritta, ecco che subentra un’altra figura fondamentale: il regista. Il ruolo del regista non è perfettamente definito, in quanto è forse la mansione cinematografica più aperta alle possibilità. Dovendolo spiegare in modo semplice, si può dire che il regista è colui che decide come si dovranno costruire le varie parti della pellicola: l’intensità di un dialogo; l’angolazione giusta per una determinata scena; la scenografia adatta; la posizione delle luci di scena, ecc. Ma il regista, come nel caso di Quentin Tarantino, può anche partecipare attivamente in fase di scrittura, recitazione e montaggio.

Quentin Tarantino Le Iene

Se il regista fornisce le indicazioni, c’è qualcuno che le segue. Questo qualcuno sono i vari tecnici, le figure che più di tutte vengono dimenticate o date per scontate. Per stilare un breve elenco si possono citare gli scenografi, i quali in base alle istruzioni che ricevono danno vita ai luoghi che vediamo all’interno del film; i costumisti e gli addetti al trucco e parrucco, i quali si occupano dell’intera costruzione estetica di ogni singolo personaggio; gli addetti alla fotografia, invece sono coloro che si occupano dell’illuminazione delle scene, dei movimenti di macchina, delle inquadrature, ecc; gli stuntman, i quali sostituiscono gli attori principali in situazioni particolari e spesso estreme.

Dopo questo breve excursus sulle mansioni tecniche, di cui ne sono state citate solo alcune, e dopo che gli attori, le comparse e gli oggetti di scena vengono filmati, ecco che arriva la parte più importante di tutte: il montaggio.

Il montaggio deve essere considerato come il pilastro del cinema, come un elemento fondamentale che regge tutto il resto. Senza il montaggio non si avrebbero lungo o cortometraggi, ma solo un insieme di riprese senza un senso logico. È estremamente importante avere un bravo montatore all’interno della produzione, poiché un buon montaggio è capace di migliorare, ad esempio, le performance attoriali o addirittura la regia.

È l’insieme di tutti questi elementi che portano alla realizzazione di un buon prodotto cinematografico, ed è per questo che i titoli di coda, sono probabilmente una delle parti più importanti di tutto il film, anche se, purtroppo, una delle più ignorate.

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