Chi è Alessandro Borghi, il protagonista della serie Supersex e interprete di Rocco Siffredi

Alessandro Borghi interpreta Rocco Siffredi nella serie Supersex, tagata Netflix: alla scoperta del talentuoso attore romano!

Supersex, la serie in sette episodi recentemente uscita in esclusiva sulla piattaforma streaming Netflix, è già un successo internazionale. Il protagonista è Alessandro Borghi, attore classe 1986 noto principalmente per la sua partecipazione prima al film, e poi alla serie TV Suburra, ispirata dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, che narra della criminalità nelle periferie romane, in particolare Ostia, uno dei quartieri più chiacchierati della capitale italiana. In Supersex, però, Borghi cambia decisamente registro, raccontando la vita del più famoso pornodivo nella storia dell’umanità, ovvero Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi. Nato nel 1964, è il pornoattore più famoso e premiato di sempre, con un totale di settantadue premi e cinquantasei nomination nelle categorie di settore. In Supersex, la serie TV che narra la sua vita, compare in un cameo, interpretando un uomo seduto all’interno di un bar.

Ma sarebbe davvero riduttivo parlare di Alessandro Borghi soltanto nei panni di Rocco Siffredi, perché si tratta in realtà di un attore estremamente poliedrico e in grado di cambiare totalmente volto e registro. In Supersex Borghi ritrova Jasmine Trinca, sua collega in Sulla mia pelle, sempre un’esclusiva Netflix, ovvero il lungometraggio che racconta la triste storia di Stefano Cucchi, interpretato da un Alessandro Borghi in stato di grazia. Nel biopic dedicato alla vita di Stefano Cucchi, Jasmine Trinca, una delle attrici con le quali Borghi ha collaborato maggiormente nella sua carriera, interpreta Ilaria Cucchi, sua sorella, che per anni ha lottato per ottenere giustizia in favore di suo fratello. L’attore romano, nel giro di pochi anni, è riuscito a raggiungere un successo davvero notevole, ed è forse per questo motivo che il suo nuovo lavoro, Supersex, è in vetta alle classifiche internazionali delle serie più viste al mondo. Ma ripercorriamo insieme la carriera di questo straordinario attore italiano.

Indice:

Alessandro Borghi: gli esordi di una carriera brillante

Alessandro Borghi, vincitore del David di Donatello per la sua interpretazione di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, film di Alessio Cremonini, è oggi riconosciuto da molti come uno degli attori più talentuosi presenti in Italia. Tra cinema e serie TV, ha partecipato ad alcune tra le produzioni più importanti degli ultimi decenni, come il già citato biopic dedicato a Stefano Cucchi, ma anche il kolossal storico Il primo re, firmato da Matteo Rovere, in cui Borghi interpreta Remo, il primo re di Roma. Alessandro Borghi inizia la sua carriera all’età di diciannove anni, come stuntman per varie produzioni di Cinecittà. Poco dopo viene notato da diversi produttori televisivi, che lo ingaggiano per lavorare in sceneggiati molto seguiti. Il suo esordio al cinema risale al 2011, grazie al lungometraggio Cinque, che tuttavia non ottenne un grande successo. Sempre dello stesso anno è Lui e l’altro, un’altra produzione poco rilevante, ma che ha permesso all’interprete romano di prendere confidenza con l’ambiente cinematografico nostrano.

supersex recensione

The Apartment Pictures, Groenlandia

Tuttavia, la pellicola che lancia definitivamente Alessandro Borghi sul grande schermo è L’ultima zingarata, di Federico Micali e Yuri Parrettini, una sorta di documentario ispirato al cult italiano Amici miei di Mario Monicelli. In Roma criminale, di Gianluca Petrazzi, Alessandro Borghi riesce ad ottenere il ruolo di co-protagonista; ma il vero anno clou per la sua gloriosa carriera è il 2015, l’anno di uscita di Non essere cattivo, lungometraggio diretto da Claudio Caligari, in cui Borghi mostra al grande pubblico tutto il suo talento. Qui l’attore romano interpreta Vittorio, uno spacciatore che, in seguito a un’allucinazione dovuta all’abuso di stupefacenti, decide finalmente di cambiare vita. L’altro co-protagonista della pellicola è Luca Marinelli, come Borghi un altro interprete pluripremiato e apprezzato sia in Italia che all’estero.

Alessandro Borghi: chi è l’interprete di Rocco Siffredi e Aureliano Adami

Grazie a Non essere cattivo, nel 2016 Alessandro Borghi ottenne la sua prima candidatura ai David di Donatello, il massimo riconoscimento cinematografico italiano. Si tratta della prima di una lunga serie, considerando che l’attore ha ricevuto in totale sette nomination, sia come attore protagonista che come attore non protagonista, all’interno del premio. Infatti, dopo il film di Caligari, per l’interprete romano si profila una nuova strada, costellata di grandi successi e soddisfazioni, frutti di una brillante carriera iniziata nel 2005 a soli diciannove anni. Lo dimostra il fatto che, dopo l’uscita di Non essere cattivo, arriva anche Suburra, forse il lungometraggio che maggiormente lancia Alessandro Borghi nell’olimpo del cinema italiano. Tratta dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo e diretto da Stefano Sollima, la pellicola racconta varie vicende di cronaca e criminalità che si sono svolte a Roma, la capitale della nazione italiana, in particolare a Ostia, uno dei quartieri maggiormente mani della criminalità. Il ruolo di “numero 8”, ovvero Aureliano Adami, gli calza talmente bene che viene scelto per interpretarlo anche nell’omonima serie TV targata Netflix, che vede la luce nel 2017 e prosegue fino al 2020.

film italiani da vedere

Sulla mia pelle. Cinemaundici, Lucky Red, Netflix

Da quel momento in poi, la carriera di Alessandro Borghi ha visto una crescita esponenziale, che lo ha portato a diventare uno dei più grandi interpreti italiani. Infatti, dopo l’enorme successo ottenuto dal film e dalla serie Suburra, l’attore viene scelto da tantissimi registi centrali nel panorama cinematografico nostrano, come dimostrano le sue partecipazioni a opere come Napoli Velata, The Place e Il Primo Re. Tuttavia, Alessandro Borghi non è sconosciuto neanche agli appassionati di serie TV. Oltre a Suburra, infatti, l’attore è stato protagonista di altre produzioni seriali di successo. In realtà, uno dei suoi primi lavori è stato un episodio di Distretto di Polizia, che risale al 2006.

Alessandro Borghi: dalle serie TV al successo internazionale

Il rapporto di Alessandro Borghi con le serie televisive è sempre stato molto fruttuoso: dopo la partecipazione alla serie di grande successo Distretto di Polizia, l’attore ha partecipato anche ad altri lavori importanti, come la miniserie dedicata al dramma di Nassyria, Nassiriya – Per non dimenticare, ma anche Ho sposato uno sbirro, R.I.S., Don Matteo, Che Dio ci aiuti e Non uccidere. Borghi conferma la sua credibilità nei ruoli da gangster grazie alla partecipazione alla serie TV Romanzo Criminale – La serie, in cui si può riscontrare il suo talento in un episodio del 2010. A questa lista molto corposa si può aggiungere anche Rex, Diavoli e Ultimo – L’occhio del falco. Tutti questi titoli possono vantare un grande successo di pubblico all’interno dei confini nazionali e non solo.

the hanging sun alessandro borghi

The Hanging Sun. Cattleya

L’ultima partecipazione ad una serie TV risale ai tempi moderni, e si tratta dell’acclamata serie in sette episodi intitolata Supersex, dove Alessandro Borghi interpreta egregiamente un iconico Rocco Siffredi. Nonostante sia uscita da poco tempo, la serie è già in cima alle classifiche di tutto il mondo, sicuramente complice la presenza di un attore che con il tempo si è fatto apprezzare anche all’estero. Diavoli, infatti, è una produzione europea, che ha dato l’opportunità ad Alessandro Borghi di farsi conoscere e amare anche fuori dai confini nazionali. Ma altresì nell’ambito delle produzioni cinematografiche l’attore ha avuto modo di presentarsi al pubblico internazionale, grazie a lungometraggi come Le otto montagne, diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria al prestigioso Festival di Cannes e di quattro David di Donatello. Del 2022 è anche The Hanging Sun – Sole di mezzanotte, diretto da Francesco Carrozzini e tratto dal romanzo Sole di mezzanotte dello scrittore norvegese Jo Nesbø, che ha ottenuto un grande successo internazionale.

Alessandro Borghi: non solo cinema e TV

La carriera di Alessandro Borghi, protagonista di numerosi successi nazionali e internazionali, non si può limitare alle sole presenze all’interno di film e serie TV. Il suo percorso di attore, ma soprattutto il suo grande talento espressivo, lo hanno portato infatti ad essere scelto come interprete di diversi videoclip musicali di alcuni tra gli artisti italiani più quotati nel nostro paese. Borghi inaugura questo filone lavorativo nel 2011, quando ancora stava muovendo i primi passi all’interno del cinema, ma non era del tutto sconosciuto dai cultori delle serie televisive. Il primo videoclip musicale in cui compare è Basta così, un brano della cantante pop Elisa e del gruppo rock Negramaro, due tra gli artisti italiani più amati in assoluto. Nel 2016 viene ingaggiato per comparire in un altro video della rock-band salentina Negramaro, ovvero Tutto qui accade.

diavoli

Sky Italia, Lux Vide, Orange Studio, Sky Studios, OCS

Alessandro Borghi compare inoltre nei videoclip di altri tre brani tutto sommato in voga sul territorio nostrano. Nel 2018 viene diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia (conosciuti come il duo YouNuts!) per recitare all’interno del video del gruppo indie Thegiornalisti Questa nostra stupida canzone d’amore. Lo stesso duo, l’anno successivo, lo dirige nel videoclip della canzone Lunedì, del rapper sardo Salmo. Sempre nel 2019 Borghi compare nel videoclip del pezzo di Ultimo Supereroi, diretto nientemeno che dal pluripremiato regista Paolo Genovese. La partecipazione di Alessandro Borghi all’interno di questi videoclip musicali è una prova in più del suo talento, e del fatto che viene considerato da molti come un attore poliedrico in grado di esprimere tutti i tipi di emozione senza perdere credibilità. Infatti, l’attore romano è considerato da diverso tempo uno dei nomi più in vista nel panorama italiano.

Alessandro Borghi: i premi e le candidature di una ricca e prestigiosa carriera

La partecipazione a numerose pellicole e serie di successo ha assicurato ad Alessandro Borghi non solo di costruire una carriera ricca e intensa, ma anche di ricevere tantissimi premi e altrettante nomination. Come si è già accennato, l’attore è diventato una vera e propria icona culturale, tanto da venire scelto per comparire anche in diversi video musicali. La prima candidatura ricevuta da Borghi risale al 2016, e si tratta della nomination come Miglior attore protagonista ai David di Donatello per la sua interpretazione di Vittorio in Non essere cattivo. Per lo stesso ruolo, sempre nel 2016, ha ricevuto una candidatura anche ai Nastri d’argento e ai Ciak d’oro. Sempre nello stesso anno, Alessandro Borghi riceve una candidatura come Miglior attore protagonista, sempre ai David di Donatello, per il suo ruolo di Aureliano Adami in Suburra. Lo stesso meccanismo si ripete anche due anni dopo, rispettivamente per Napoli velata e Fortunata.

delta riprese

Suburra 3. Cattleya, Rai Fiction, Netflix

Nel 2017 ottiene due Nastri d’argento come Miglior attore non protagonista per le pellicole Il più grande sogno e Fortunata, ma la vera consacrazione avviene nel 2019. In quell’anno Alessandro Borghi riceve infatti il suo primo David di Donatello per la sua interpretazione di Stefano Cucchi nel biopic targato Netflix Sulla mia pelle, per il quale riceve anche un Ciak d’oro. Il film ottiene un successo clamoroso, complice anche il grande sgomento del popolo italiano sulla vicenda di cronaca nera, e riesce a consacrare Borghi come una vera e propria star. Nel 2023 riceve un altro Nastro d’argento, questa volta per la sua interpretazione di Bruno Guglielmina nel lungometraggio Otto montagne, dove ritrova Luca Marinelli, suo collega in Non essere cattivo. Impossibile non menzionare, inoltre, due premi internazionali di grande prestigio: il Shooting Stars Award assegnatogli in occasione del Festival di Berlino nel 2017 e l’inglese FRED Award nel 2022.

Il futuro di Alessandro Borghi: tra successi e vita privata

Alla luce di numerosi successi e riconoscimenti nazionali e internazionali, sicuramente Alessandro Borghi sta passando un periodo decisamente fortunato, almeno per quel che concerne la sua carriera di interprete. Dal 2005 a oggi, l’attore romano non ha mai perso l’entusiasmo nei confronti di questa meravigliosa e difficile professione, fatta di successi ma anche scotti da pagare. Infatti, per quanto la sua carriera stia procedendo a gonfie vele, l’attore ha anche passato un recente periodo non troppo semplice della sua esistenza. Ad aprile del 2023 Borghi ha dichiarato di essere affetto da una malattia piuttosto limitante, ovvero la Sindrome di Tourette.

netflix ottobre 2020

Suburra – La serie. Cattleya, Rai Fiction, Netflix

La malattia, tuttavia, non gli ha impedito di costruire una carriera straordinaria e intensissima, che lo vede ultimamente coinvolto nella serie Tv targata Netflix sulla vita di Rocco Siffredi intitolata Supersex, della quale Alessandro Borghi è anche produttore associato. Considerato come uno degli attori più talentuosi e iconici della sua generazione, Borghi si sta facendo riconoscere per la sua grande espressività, ma anche per la capacità di risultare sempre coerente e mai fuori luogo nei ruoli costantemente diversi che si prende l’onere di interpretare. Supersex, secondo i piani, dovrebbe diventare anche un film, per la regia di Francesca Manieri. Alessandro Borghi, insomma, è forse l’attore italiano più in vista degli ultimi tempi, per via del suo enorme talento che ormai è noto anche fuori dai confini nazionali.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *