Povere Creature! è un film femminista? Ecco la nostra riflessione sul lungometraggio con Emma Stone!

Povere Creature! è una delle rivelazioni dei premi Oscar 2024. Ma è davvero un film femminista? Ecco la nostra riflessione!

Presentato in anteprima il primo settembre 2023 all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos è diventato un vero e proprio caso internazionale. Infatti, si tratta di un’opera molto divisiva, che presenta dei contenuti certamente non convenzionali. Il lungometraggio nasce come rifacimento cinematografico del romanzo Povere Creature!, omonimo al film, del compianto drammaturgo britannico Alasdair Gray, e scava a fondo l’animo umano, attraverso delle scene che difficilmente gli spettatori di tutto il mondo potranno dimenticare. Poor Things! può essere definito sconvolgente sotto diversi punti di vista, ed è forse per questo che ha creato una spaccatura netta tra i cinefili di tutte le nazioni.

Sono diversi i motivi che hanno portato questa pellicola a diventare un vero e proprio caso mediatico, e uno di questi è senz’altro il tema del corpo femminile, ma soprattutto della libertà della donna, e fino a che punto questa possa esprimersi. Bella Baxter, la protagonista, è interpretata da una iconica Emma Stone, vincitrice dell’Academy Award come Migliore attrice protagonista, arrivando così a due statuette vinte. L’attrice aveva già ottenuto un premio Oscar nella stessa categoria nel 2017 per La La Land, il musical che ha sbancato i botteghini che vedeva come co-protagonista Ryan Gosling, presente in Barbie, altro film protagonista, ma in negativo, degli Academy Awards 2024. Anche Barbie è stato definito un film femminista, ma in modo molto diverso. Infatti, in Povere Creature! sono presenti scene di nudo totale e sesso esplicito, che hanno portato le sale a imporre il limite di visione ai maggiori di 14 anni. Il film di Lanthimos è disponibile su Disney+, ma è necessario disattivare il Parental Control per poterlo vedere. Ma Povere Creature! è davvero un film femminista? Ecco la nostra riflessione!

[ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER DI POVERE CREATURE!]

Indice:

Povere Creature!: un film femminista?

L’ultimo lungometraggio di Yorgos Lanthimos può tranquillamente essere considerato come uno dei più discussi dell’epoca contemporanea. Protagonista all’ultima edizione dei premi Oscar, è risultato vincitore di quattro statuette, per l’esattezza Miglior trucco, Miglior scenografia, Migliori costumi e Miglior attrice protagonista. In effetti, Emma Stone è la vera star della pellicola, accompagnata, va detto, da un cast formidabile. Quello che nel film è suo padre, “GodGodwin Buxter, sullo schermo viene interpretato da un fenomenale Willem Dafoe, che per girare Povere Creature! ha dovuto passare ore e ore al trucco. La sua è un’interpretazione molto sentita, tanto che ha fatto scalpore la sua mancata convocazione tra i Migliori attori non protagonisti agli Academy Awards 2024.

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Emma Stone, invece, spicca per la sua immensa prova di attrice, entrando nella storia degli Academy Awards. Inoltre, i suoi abiti esplodono sullo schermo, soprattutto quando il film abbandona il nostalgico bianco e nero e passa ai colori, facendo spiccare i costumi, meritatamente premiati con l’Oscar. Quello che racconta Povere Creature! è l’evoluzione della mente di un neonato impiantato sul corpo di una donna adulta, una sorta di esperimento scientifico. È chiaro, infatti, il riferimento e l’omaggio a Frankestein, come testimonia il personaggio di Godwin, soprattutto il suo viso. Bella, quindi, nel corso del tempo, scopre il suo corpo, e anche la sua mente, i suoi pensieri e i suoi desideri evolvono di conseguenza. Ciò punta i riflettori su un tema molto attuale, ovvero quello del femminismo. Infatti, Bella si emancipa a tal punto da scegliere di diventare una prostituta, di ricevere denaro in cambio di prestazioni sessuali. Questa decisione può essere vista, da un lato, come un simbolo di emancipazione femminile, ma dall’altro come un pericolo per la morale.

Povere Creature!: il tema della libertà e dell’emancipazione femminile

Nei 141 minuti di Povere Creature! ampio spazio è dato al tema della libertà e a quello dell’emancipazione femminile. Bella Buxter, quando il cervello del suo bambino che le è stato impiantato da Godwin inizia a svilupparsi, passa dai capricci, rappresentati sullo schermo dalla rottura e dal lancio di oggetti, alla scoperta del suo corpo. È memorabile la scena in cui Bella si masturba con degli ortaggi, invitando la sua governante a fare lo stesso, toccandole addirittura le parti intime. Successivamente alla scoperta del come ottenere piacere attraverso la masturbazione, Bella sviluppa, oltre alla sua mente, anche delle abitudini, e di conseguenza delle esigenze. Infatti, sia suo “padre” God che il suo tutore e promesso sposo Max, le spiegano che nella buona società non sono permesse determinate azioni, ma Bella comincia ben presto a sentirsi in trappola.

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La libertà diventa quindi una necessità assoluta per lei, tanto che obbliga suo padre a farla partire con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato che si arrampica fino alla finestra della giovane per convincerla a scappare con lei. Tuttavia, in questo viaggio, Bella Baxter scoprirà non solo il buono, ma anche il male del mondo, soffrendo, ma crescendo anche esponenzialmente. Bella, tra le mille peripezie del suo viaggio, arriva in un certo momento a Parigi, dove sceglie volontariamente di diventare una prostituta all’interno di un bordello. Qui, capisce che per ottenere la libertà è costretta a dover accettare determinati compromessi, che in questo caso corrispondono a delle prestazioni sessuali scadenti e molto sgradevoli. È proprio qui che sorge un dilemma: questa è vera emancipazione della donna, che fa del suo corpo ciò che vuole, o è puro esibizionismo, che rompe le regole della morale? È questa una delle polemiche più aspre che ruota intorno a Povere Creature!

Il corpo della donna in Povere Creature!: esibizione o emancipazione?

Questo dualismo tra emancipazione ed esibizione accompagna gli spettatori di Povere Creature! per tutta la durata del film di Lanthimos. Infatti, già prima di diventare una prostituta a Parigi, Bella gioca molto con il suo corpo, e cerca di sedurre Max McCandles (Ramy Youssef), l’assistente di God e suo promesso sposo. L’uomo, tuttavia, non vuole approfittare di Bella, ritenendola ancora mentalmente troppo instabile, ma soprattutto si attiene alle regole morali che vietano a due fidanzati di giacere insieme prima del matrimonio. Bella, tuttavia, non vuole aspettare, e promette a Max di sposarlo, ma solo dopo essere tornata dal suo viaggio con Wedderburn alla scoperta del mondo. La donna, quindi, in un certo senso tradisce il suo promesso sposo, sperimentando il sesso con l’avvocato. Bella ne è all’inizio entusiasta, tanto che chiede a Wedderburn di intrattenere con lei rapporti sessuali anche per quattro volte di seguito.

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I “furiosi sobbalzi”, come li chiama lei, sono i veri protagonisti di tutta la parte centrale del film, che rappresenta il sesso in tutti i modi. Infatti, si possono vedere corpi nudi maschili, femminili, giovani e anziani, di persone bianche e di colore. Toinette, una sua collega del bordello, diventa una figura fondamentale per Bella, perché le fa capire quanto sia importante emanciparsi ed essere liberi e libere in questo mondo. Ciò che viene contestato da alcuni spettatori, però, è che questo sia un messaggio sbagliato, se non addirittura dannoso, perché, secondo loro, se il sesso viene visto come un mezzo per raggiungere l’emancipazione, ciò porterà ad una grande perdita della morale e del senso civile. Ma la rottura delle regole sociali è un obiettivo dichiarato di Bella, che con il tempo capirà quanto la società rappresenti per lei una vera e propria prigione dalla quale cerca disperatamente di evadere.

Il ruolo dell’uomo in Povere Creature!

Se è vero che la protagonista di Povere Creature! è Bella Buxter, e che quindi la figura femminile spicchi all’interno della pellicola, è altresì corretto affermare che anche il genere maschile è centrale all’interno del lungometraggio. Infatti, senza Godwin Baxter, detto “God”, un docente della facoltà di Medicina nella Londra vittoriana, Bella non sarebbe mai esistita, rimanendo solo e per sempre il cadavere di Victoria Blessington. Anche Max è una figura spesso presente, ma a differenza di Duncan Wedderburn, non subisce un’evoluzione degna di nota. L’avvocato, infatti, dopo il viaggio insieme a Bella, non sarà mai più lo stesso. La sua evoluzione, o per meglio dire involuzione, inizia nel momento in cui Bella regala tutti i soldi vinti dall’avvocato al casinò della nave che li ospita a dei marinai. Da quel momento in poi, con la perdita del denaro, l’uomo smarrisce anche il suo ruolo egemone di uomo alpha, abbandonando completamente anche il senno oltre ai soldi.

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Ma la sua salute mentale vacilla totalmente quando scopre che Bella è diventata una prostituta, apostrofandola nel peggiore dei modi, ovvero come una “troia”. Questa parola è ricorrente all’interno della pellicola, tanto che la donna, quando finalmente torna da un God in fin di vita, annuncia il suo ritorno con una battuta tra le più iconiche di tutta la pellicola, ossia “La troia è tornata”, segno di una nuova consapevolezza non di sé e del suo ruolo, ma dell’opinione sociale nei suoi riguardi. Un altro personaggio maschile degno di nota è senz’altro Alfie Blessington (Christopher Abbott), l’uomo che ha portato Vittoria a suicidarsi. Infatti, si tratta di un puro maschilista, convinto che il ruolo della donna sia solo quello di moglie e madre. Bella, dopo avergli sparato, alla fine del film si vendica, trasformandolo in una capra umana.

Povere Creature!: perché Emma Stone ha vinto l’Oscar come Migliore attrice protagonista

Nonostante Povere Creature!, uscito in Italia a gennaio 2024, in ritardo rispetto agli Stati Uniti, sia al centro delle polemiche riguardanti le scene di sesso esplicito e la lotta tra emancipazione e volgarità, tutti sono concordi su un punto: Emma Stone ha compiuto una prova d’attrice senza precedenti. Bella Baxter è un personaggio che molto probabilmente entrerà negli annali del cinema, perché la sua interpretazione non lascia sicuramente indifferenti. L’attrice di Scottsdale ha ricevuto un Academy Award, il secondo della sua carriera come Migliore attrice protagonista, battendo la favorita Lily Gladstone, protagonista dell’ultimo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon, la prima indiana d’America a ricevere una candidatura ai premi Oscar.

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La prova di Emma Stone non è solo molto ardua in termini espressivi, ma soprattutto psicologici. L’attrice, in una recente intervista, ha infatti dichiarato di aver avuto bisogno di un’adeguata terapia psicologica per poter affrontare il ruolo, della quale tuttavia si dichiara estremamente orgogliosa. Emma Stone ha dovuto interpretare una bambina nel corpo di un’adulta, per poi trasformare totalmente non solo il modo di muoversi, ma soprattutto di esprimersi. La voce, i gesti e le mimiche facciali sono totalmente stravolte nella seconda parte del lungometraggio, lasciando gli spettatori e le spettatrici in uno stato di smarrimento e stupore. L’interprete protagonista di La La Land, oltre a mostrare il suo corpo nella più totale interezza, ha dovuto girare delle scene molto difficoltose dal punto di vista psicofisico, un impegno molto gravoso. Emma Stone ha superato brillantemente la prova forse più complessa della sua carriera, dimostrando di aver sudato l’agognato premio Oscar, il secondo per lei, come Migliore attrice protagonista.

Povere Creature! e femminismo: le conclusioni

Il tema del femminismo e dell’emancipazione femminile, come precedentemente affermato, è centrale all’interno dell’ultimo film di Yorgos Lanthimos, regista greco che già con altre opere, come per esempio The Lobster e La Favorita, ha raccontato in maniera esplicita e non convenzionale l’universo femminile. Con Povere Creature!, raggiunge però un livello superiore, non nascondendo la camera, ma invece facendola penetrare in profondità, indagando a fondo non solo il corpo, ma anche la mente di un personaggio femminile iconico ed estremamente complesso come Bella Buxter. Le polemiche che si sono scatenate in tutto il mondo sono la dimostrazione di quanto questa pellicola sia impattante all’interno di una società che viene messa continuamente in discussione, soprattutto in un periodo in cui i temi dell’emancipazione, della libertà e della tutela femminile sono davvero molto attuali.

Povere Creature!

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In Povere Creature! Emma Stone accetta di impersonare una donna estremamente particolare, sicuramente un personaggio unico, molto difficile da interpretare. Bella Buxter è un’icona di libertà, ma anche di ribellione, rottura delle regole sociali, morali, religiose. Il personaggio interpretato magistralmente da Emma Stone rappresenta la vera scoperta di sé, di quello che siamo nel nostro profondo, ma anche della prigione sociale che quotidianamente ci impone le sue regole e i suoi limiti. Ma ciò non vale soltanto per le donne, bensì anche per gli uomini, giovani o adulti che siano. Povere Creature! è un inno alla libertà, intesa in tutte le sue forme, ma è anche un avvertimento, un monito, la descrizione cinica ma reale di quello che significa andare contro i comportamenti e le regole che la società ci impone.

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