Il Generale dalla Chiesa: la storia vera dell’uomo che ha ispirato il film con Giancarlo Giannini

Scopriamo di più della vita di questa importante figura della storia italiana

Il Generale dalla Chiesa è una miniserie tv del 2007 trasmessa questa sera alle 21:20 su Canale 5 in un’unica serata. Come già anticipa il titolo racconta la storia, la carriera e la vita di Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri e una tra le figure più significative della lotta alla mafia negli anni ’80. Canale 5 manda in onda la sua mini serie per ricordare l’anniversario della morte del generale, ucciso in un attentato proprio il 3 settembre del 1982. Ad interpretarlo c’è l’attore italiano Giancarlo Giannini, affiancato da altri nomi come Stefania Sandrelli (nei panni della prima moglie), Francesca Cavallin (seconda moglie del generale), Milena Mancini che è invece la figlia Rita dalla Chiesa e Marco Vivo che interpreta il figlio Nando. Scopriamo di più sulla storia di Carlo Alberto dalla Chiesa e sull’importanza del suo operato. 

Il Generale dalla Chiesa 2

Il Generala dalla Chiesa, Mediavivere

Il Generale dalla Chiesa: la vita e la carriera del generale dei Carabinieri 

La carriera di Carlo Alberto dalla Chiesa inizia allo scoppio della seconda guerra mondiale quando entra nel Regio Esercito nel 1941. L’anno successivo invece entrò nei Reali Carabinieri e fu inviato a San Benedetto del Tronto. Durante il periodo della guerra prese parte alla Resistenza Italiana e si occupò anche di gestire trasmissioni radiofoniche clandestine. Terminata la guerra, fu mandato a Casoria dove si occupò di contrastare il banditismo locale; grazie a questa esperienza fu inviato prima a Firenze e poi in Sicilia come Capitano. A partire dagli anni ’70 si trovò a contrastare le Brigate Rosse, cercando di infiltrare i suoi uomini nei ranghi dell’organizzazione. Il 9 agosto 1978 venne nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi per la lotta contro il terrorismo. Nel 1981 venne nominato Vicecomandante generale dell’Arma. L’anno successivo ebbe inizio il suo periodo come prefetto di Palermo – per questa nomina si congedò dall’arma dei Carabinieri – e assunse la carica il 30 aprile del 1982, il giorno in cui fu ucciso Pio la Torre. Nominato il 6 aprile 1982 dal Consiglio dei ministri prefetto di Palermo, posto contemporaneamente in congedo dall’Arma, il 30 aprile s’insediò in città.

Il governo in quel periodo voleva che Dalla Chiesa riuscisse a contrastare Cosa nostra come aveva fatto con le Brigate Rosse, mai poteri speciali che gli furono promessi non arrivarono mai. Divenuto sgradito alla mafia, proprio per la sua determinazione nel cercare di individuare la sua rete capillare,  Carlo Alberto dalla Chiesa venne ucciso nell’attentato a Via Carini, il 3 settembre del 1982, insieme alla seconda moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta, Domenico Russo. L’attacco avvenne durante lo spostamento del generale con la moglie che a bordo di una Autobianchi A112 beige vennero affiancati da un’altra macchina che fece fuoco e li uccise. Nel frattempo anche la macchina dell’agente di scorta venne colpita con un fucile d’assalto ferendo gravemente Domenico Russo. Ai funerali di Carlo Alberto dalla Chiesa ci furono molte proteste da parte dei cittadini nei confronti dei politici che vennero accusati di averlo lasciato solo e di non avergli garantito ciò che gli era stato promesso. La figlia Rita volle che sulla bara fossero presenti solo la sciabola, la divisa e il tricolore italiano. Da non perdere il film tv stasera su Canale 5. 

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