Black Adam, la recensione: il DCEU riparte da Dwayne Johnson

Il DCEU riparte da Dwayne Johnson e dal suo Black Adam: il film di Jaume Collet-Serra al cinema dal 20 ottobre

Di Black Adam si è fatto un gran parlare. Non solo per l’introduzione del personaggio nel DC Extended Universe, ma anche per tutta una serie di questioni di contorno (che poi tanto di contorno non sono). Dwayne Johnson ha parlato di Black Adam come del film che avrebbe cambiato in maniera radicale la gerarchia dei poteri all’interno del DCEU. Non solo, il film diretto da Jaume Collet-Serra ha un ruolo cruciale, di apripista, per quello che è stato annunciato come il piano decennale di Warner Bros. Discovery per i titoli DC. Un film in grado di spostare gli equilibri, una sorta di punto zero per risollevare le sorti altalenanti del DCEU. I film del DC Extended Universe hanno sempre cercato, con sforzi notevoli e risultati spesso discontinui, di inserire una vena di oscurità e toni caratterizzati da una certa gravitas nelle storie. In alcuni casi imboccando la strada giusta, come nel caso di The Suicide Squad (qui la nostra recensione), in cui l’oscurità si mescola con equilibrio ad un’opposta istanza di puro intrattenimento e humor. In altri, vedasi alla voce Batman v Superman: Dawn of Justice, facendo inesorabilmente crollare la storia sotto il peso di quella stessa tenebra.

Ora, con il Teth-Adam di Dwayne Johnson, la DC ha trovato la figura ideale per far confluire in un unico personaggio entrambe le istanze, senza correre il rischio di uscire dai binari, senza stonature e sensazione di assistere a qualcosa di “fuori posto”. Il film di Collet-Serra non introduce il solo personaggio di Teth-Adam, ma segna il debutto nell’universo cinematografico DC della Justice Society of America. Stiamo parlando dell’Hawkman di Aldis Hodge, della Cyclone di Quintessa Swindell, dell’Atom Smasher di Noah Centineo e del Doctor Fate di Pierce Brosnan. Ma quindi Black Adam è davvero lo spartiacque del DCEU? Prima di passare alla recensione vera e propria, vediamo qui di seguito la sinossi ufficiale del film (qui il trailer).

Nell’antica Kahndaq a Teth-Adam furono conferiti gli onnipotenti poteri degli Dei. Una volta utilizzati i suoi poteri per vendetta, venne imprigionato e divenne Black Adam. Sono passati circa 5000 anni e Black Adam è passato da uomo a mito, fino a diventare leggenda. Oggi libero, scopre che la sua unica forma di giustizia, nata dalla rabbia, è messa in pericolo dagli eroi dei nostri tempi: la Justice Society formata da Hawkman, Doctor Fate, Atom Smasher e Cyclone.

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Black Adam. DC Entertainment, New Line Cinema, Warner Bros.

Indice:

 

Teth-Adam: il potere nato dalla rabbia

Come anticipa la sinossi di Black Adam (molto più vaga rispetto a un trailer anche troppo rivelatore), l’antieroe che fa il suo ingresso trionfale nel DCEU grazie a Dwayne Johnson è una figura tormentata, violenta, rabbiosa. All’inizio del film un lungo flashback che rimanda alla Kahndaq del 2600 a.C. mostra la parabola di un giovane ribelle, divenuto il Campione Teth-Adam dopo che il mago Shazam e il suo consiglio gli conferiscono poteri straordinari. Teth-Adam si vendica dell’oppressione imposta al suo popolo dal crudele tiranno che, per ricavare il prezioso minerale chiamato Eternium, aveva ridotto i suoi sudditi in schiavitù. Solo dall’Eternium infatti si poteva forgiare la corona di Sabbac, un magico artefatto in grado di conferire a chi la possedeva incredibili poteri demoniaci. Il Campione uccide il tiranno e si sacrifica, diventando per la gente di Kahndaq eroe liberatore e simbolo. Viene rievocato dalla sua tomba 5000 anni dopo da Adrianna, una ribelle madre single che vuole impossessarsi della corona per sottrarla alle pericolose mani dei nuovi oppressori di Kahndaq, i mercenari dell’Intergang.

Teth-Adam (è così che continua ad essere chiamato Black Adam per buona parte del film) si risveglia carico della stessa rabbia che ha generato i suoi poteri 5000 anni prima e Dwayne Johnson incorpora, restituisce e rende personale sullo schermo quella furia e quelle pulsioni alla perfezione. Una scelta di casting felicissima, per un personaggio che The Rock sente suo da oltre un decennio e per il quale per altrettanto tempo si è preparato. Johnson interpreta il suo antieroe con una forza e intensità tangibili, con un certo magnetismo granitico e feroce da non scambiare (per pregiudizio) con mancanza di sfumature o scarsità di registri espressivi. La rabbia decisamente violenta di Teth-Adam si scaglia in slanci impetuosi contro tutti coloro che considera nemici, ma non è una furia completamente cieca, come si ha modo di vedere man mano che il film di Collet-Serra scopre le carte in tavola.

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Black Adam. DC Entertainment, Flynn Picture Company, New Line Cinema, Seven Bucks Productions, Warner Bros.

Il dualismo dell’antieroe – Black Adam recensione

Quello di Teth-Adam è un personaggio decisamente affascinante, che trova nel film una degna introduzione e una solida origin story. C’è modo e tempo di andare a fondo di questa complessa figura di antieroe nel film di Collet-Serra anche se, purtroppo, spesso a discapito dell’approfondimento del background di altri personaggi importantissimi come i membri della Justice Society of America. Una figura che certamente – e questo è un primo colpo a segno – infonde nuovo slancio e nuova linfa all’Universo DC. Ed è proprio la complessità del personaggio a rendere interessante una trama piuttosto semplice ed essenziale nel suo sviluppo. I colpi di scena non sono poi così tanti e gran parte delle svolte narrative rientrano nell’ambito del classico, ma è il magnetismo di questo antieroe dalla doppia natura a catturarci nei meandri della storia.

Il dualismo di Teth-Adam tra l’essere una potenziale arma di distruzione di massa, vendicativa e feroce, e una natura più umana e a tratti addirittura empatica emerge col giusto equilibrio nel corso di tutta la storia. E questo sia che agisca da solo sia, ancor meglio, che si relazioni con gli eroi della Justice Society. E a proposito di dualismi, in Black Adam emerge anche quello tra due differenti sistemi di giustizia: quello “di stampo classico” incarnata dai membri della Justice Society (di Hawkman in particolare) e una che, eufemisticamente, potremmo definire quantomeno sommaria e inesorabile impersonata dal Metaumano. Ma anche in questo caso si tratta di sistemi che nel corso della storia mutano, evolvono e si nutrono l’uno dell’altro con diverse sfumature e implicazioni.

Una origin story corale

Black Adam è un film che funziona alla grande sia come standalone che come sorta di crossover che unisce la origin story di Teth-Adam all’introduzione degli eroi che formano la Justice Society of America. Jaume Collet-Serra dirige quindi una origin story corale, in cui i due livelli della narrazione si intersecano alla perfezione e, anzi, si esaltano. Alcuni dei momenti migliori – non solo i più adrenalinici a livello di azione, ma anche i più introspettivi e addirittura i più divertenti – saltano fuori quando Teth-Adam è in scena insieme a Hawkman, Doctor Fate, Cyclone ed Atom Smasher. L’ensemble della Justice Society of America funziona a meraviglia anche grazie a un’alchimia speciale fra gli attori: l’affiatamento è totale e questo si traduce sullo schermo in un insieme di personaggi ai quali istintivamente si tiene, fin dal primo momento. E questo anche a fronte di un’introduzione che a livello di sceneggiatura potremmo definire quantomeno sommaria. Non andare a fondo del background del gruppo di eroi è uno dei difetti maggiori del film di Collet-Serra, eppure il cast riesce di sola chimica e bravura a salvare la situazione.

La stessa chimica traspare anche nelle interazioni tra Dwayne Johnson e gli attori che portano sullo schermo i membri della Justice Society e si può dire che ciascuno tiri fuori il meglio degli altri. Importante in chiave origin story di Black Adam è anche il personaggio di Amon, interpretato dal giovanissimo Bodhi Sabongui. È grazie all’interazione tra l’antieroe e il ragazzino ribelle appassionatissimo di supereroi che emerge il lato più umano di Teth-Adam. Peccato che alcune linee di dialogo e alcuni punti chiave della storyline dedicata ad Amon e a sua madre Adrianna pregiudichino l’impatto di queste figure nel film. È proprio qui che la storia zoppica maggiormente, che salta fuori qualche buco di trama e che le battute pronunciate dagli attori suscitano più di qualche alzata di sopracciglio.

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Black Adam. DC Entertainment, New Line Cinema, Warner Bros.

Un concentrato di azione – Black Adam recensione

Dal primo all’ultimo minuto Black Adam è ricchissimo di scene d’azione, visivamente spettacolari e ad alto tasso di adrenalina. Questo, unito a un ritmo che non cala mai, rende il film di Collet-Serra un’esperienza coinvolgente, divertente e piacevolmente sovrastimolante. L’azione è ben coreografata e gli effetti visivi sono per lo più una gioia per gli occhi e bisogna davvero andare a cercare nei dettagli per trovare imperfezioni nell’utilizzo della CG. Davvero troppo insistito, invece, l’utilizzo dei ralenti in diverse importanti sequenze di scontri. Spesso e volentieri si fa un uso sconsiderato di questo espediente e anche il film di Collet-Serra cede al “fascino” dello slow-motion qualche volta di troppo. Si ha sicuramente tutto il tempo di apprezzare dei bei frame, ma il tutto suona più che altro come un esercizio di esibizione stilistica un po’ fastidioso.

Avviandoci verso la nostra conclusione della nostra recensione di Black Adam occorre sottolineare l’ottima prova di Pierce Brosnan nel ruolo di Doctor Fate. Brosnan è così bravo da riuscire quasi a rubare la scena a chiunque gli stia intorno e soprattutto nelle interazioni con l’Hawkman di Aldis Hodge l’attore irlandese dà davvero il meglio di sé. Black Adam è un film divertente, piacevolmente esagerato, adrenalinico e coinvolgente, che si fa apprezzare pur al netto di qualche evidente difetto. Ci si alza dalla poltrona (rigorosamente dopo la scena post credit) con la voglia di vederne ancora. Game changer o meno, il film con Dwayne Johnson è un deciso colpo a segno. Se questo è il biglietto da visita di quello che sarà il nuovo DCEU non vediamo l’ora di vedere cosa succederà dopo.

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Black Adam. DC Entertainment, New Line Cinema, Warner Bros.

 

 

Black Adam

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Dwayne Johnson è perfetto nel ruolo di Black Adam e tutto il cast è artefice di ottime prove, dove l'alchimia tra gli interpreti gioca un ruolo fondamentale
  • Un ritmo serrato, effetti visivi spettacolari e sequenze d'azione ben coreografate rendono il film uno spettacolo divertente, coinvolgente e piacevolmente sovrabbondante

Lati negativi

  • Il background della Justice Society of America è poco approfondito, così come i punti chiave delle storyline secondarie: la sceneggiatura non è priva di debolezze
  • Un uso eccessivo dello slow-motion che finisce per infastidire

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