BONDiNG: recensione della nuova e controversa dark-comedy Netflix!

Uno sguardo alla nuova serie tv Netflix sulla dominazione sadica

BONDiNG Netflix recensione. Ogni mese il servizio di streaming online Netflix propone nuovi contenuti originali e tra essi fiore all’occhiello sono le serie tv. In attesa di vedere tutte le nuove uscite di questo maggio (qui trovate tutte le più interessanti), parliamo di una delle più particolari tra gli arrivi di fine aprile. Il 24, per esattezza, faceva il suo esordio la prima stagione di BONDiNG, breve serie tv composta da soli 7 episodi della durata di circa 15 minuti ciascuno.

La serie fa ruotare la sua narrazione attorno ad un nucleo fondamentale, ancora non esplorato (o almeno non troppo) dalle serie tv e specialmente da prodotti tendenzialmente family friendly proposti da Netflix. Stiamo parlando delle pratiche BDSM (termine che racchiude il bondage, la dominazione/sottomissione e il masochismo/sadismo). Questo nuovo prodotto, sfrutta questi controversi strumenti per parlare di sessualità, identità e relazioni; il tutto in una salsa estremamente comica e “giovanile”. Scopriamo insieme qualcosa in più nella nostra recensione di BONDiNG, la nuova serie Netflix.

Indice

BONDiNG Netflix recensione

Protagonisti delle vicende narrate nella nuovissima serie Netflix sono due ragazzi, Pete e Tiff. La città che ospita le vicende è New York. I due sono vecchi amici dai tempi del liceo ma da un po’, dal college, hanno allentato i rapporti. Pete è un ragazzo relativamente timido, con difficoltà a socializzare. Vive la sessualità con disagio, non tanto per il non essere accettato in quanto omosessuale, piuttosto per la difficoltà che ha nell’approcciarsi agli altri. Nella sua vita ci sono un lavoro non gratificante e un coinquilino decisamente insolito.
Tiffany, detta Tiff, invece, all’apparenza sembra essere tutto l’opposto del ragazzo. Di bell’aspetto, sfacciata e, come ammette lei stessa, un po’ stronza. Vive da sola, frequenta l’università per diventare psichiatra e, a Pete, ha detto di lavorare come centralinista per il 911.

Ma è proprio il lavoro di Tiff al centro della storia. Quando i due riallacceranno i rapporti, Pete scoprirà che la ragazza non ha a che fare con i centralini ma con ben altro. Infatti si rivela essere una dominatrice, facendosi chiamare Mistress May. Il disagio iniziale del ragazzo passa subito alla curiosità, quando la ragazza gli propone un ruolo da assistente personale. Pete, pur di guadagnare qualcosa in più, accetta in cambio del 20% del guadagno della ragazza. Da quel momento si troverà coinvolto nelle assurde pratiche estreme delle quali non era al corrente, a contatto con strane perversioni e individui eccentrici. Mentre tutto ciò accade, piano piano il rapporto tra i due farà salire a galla alcuni dettagli interessanti delle loro vite ed esperienze.

bonding netflix recensione

I temi della serie – BONDiNG

BONDiNG, passata forse in sordina tra le nuove uscite Netflix, ha un grande pregio. La capacità di portare agli occhi del pubblico televisivo un tema particolare e pungente come le pratiche BDSM e il mondo che si cela dietro le perversioni e la sessualità. E il pregio acquisisce ulteriore valore se si considera la messa in scena e i mezzi con i quali la serie ci parla di ciò. Non in stile documentaristico, piuttosto costruendo situazioni al limite dell’eccesso, decisamente grottesche e fuori di testa. Proprio questa è l’arma in più dello show, che porta lo spettatore ad immergersi con leggerezza e allegria in un mondo sconosciuto ai molti e visto con distacco da altrettanti. Questo tipo di narrazione assurda e di vicende dal ritmo incalzante sono come una ventata d’aria fresca per il genere comedy, forse da troppo in una situazione stantia.

Ma è anche vero che la serie si spinge verso una sorta di morale, insegnamento, obbligatorio, specie quando si parla dei prodotti Netflix. Le situazioni imbarazzanti ed estreme, oltre che farci ridere e incuriosire, portano anche alla riflessione su parecchi temi. Tra questi troviamo quelli dell’intimità e dell’incomunicabilità, della liberazione dalla vergogna, i pregiudizi sociali e il patriarcato sessuale, oltre che la più comune, ma non meno importante, sottolineatura sull’uguaglianza dei sessi. La serie stessa e l’occhio dello spettatore si immedesimano nel personaggio di Pete, ignaro del mondo in cui sta entrando. Ma proprio come succede al ragazzo, la visione permette di poter uscire dalla nostra confort zone e confrontarci con un prodotto non solo originale ma anche ben gestito nell’insieme dei suoi mezzi. La commistione di riflessione, commedia leggera ed esagerazione grottesca ai limiti dell’assurdo funziona bene, soprattutto perché l’anomalo tema trattato lo permette.

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BONDiNG: uno sguardo agli aspetti tecnici

Come una buona parte delle comedy, la serie non eccelle in virtuosismi tecnici e non fa della ricercatezza formale il suo punto forte. Ma, pur sottolineando questo, non risulta piatta o, addirittura, non curata. Non disdegna la possibilità di trattare il contesto con soluzioni formali che risaltano particolarmente, come gli effetti luministici ben curati e le inquadrature. Queste ultime valorizzano, in positivo o negativo, i caratteri dei personaggi, giocando molto sul concetto di dominatore e dominato, con prospettive visive che inconsciamente definiscono i ruoli. Ottime, tra l’altro, le alternanze tra primi piani dei personaggi e campi totali per inquadrare l’azione, spesso controversa, che si sta compiendo. Tornando all’identità dei personaggi, il ricco comparto di personaggi secondari è, purtroppo, non trattato con cura: un dettaglio da accantonare considerando sia la durata degli episodi che il tipo di comicità, data dal dettaglio momentaneo, che la serie cerca.

Ciò che da valore alla serie è il tipo di scrittura del prodotto. Inevitabilmente, temi trattati e volontà di render il tutto comico, portano ad una serie infinità di gag che riescono a non essere mai stucchevoli o fastidiose, pur basandosi su dinamiche sessuali piuttosto esplicite. Del resto, in modo diverso, Netflix si era già approcciata a ciò con la fortunata Sex Education. Il pregio della narrazione a sfondo sessuale è il costruire vicende attorno ai folli elementi. Ma quando questi vengono a mancare e la scrittura si porta verso una profondità più ricercata nella psiche dei personaggi, la scrittura perde quella verve che caratterizza, magari, le prime puntate. Esplicitare alcune dinamiche è forse una scelta negativa, soprattutto quando esse sono comunque palesi e ben distinguibili nelle situazioni comiche. Questo, inevitabilmente, porta la serie a perdere il feeling con lo spettatore nella sua seconda parte.

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Conclusioni – BONDiNG Netflix recensione

BONDiNG è l’ideale per trascorrere un pomeriggio con leggerezza. Le sue 7 puntate, ognuna della durata di circa 15 minuti, si divorano in meno di due ore. Come già ribadito, i punto forti sono concentrati attorno all’ottimo ed intelligente humor a sfondo erotico. Ogni elemento riesce ad essere contemporaneamente sia fuori luogo che perfettamente coerente. La commistione tra la componente BDSM e il comico riesce bene, ma, come già detto, si perde nell’ultima sezione: ciò porta ad un inevitabile crollo che però non è del tutto da disprezzare. Infatti, cercando di ampliare gli orizzonti e spingersi verso un pubblico più vasto, la serie affronta argomenti e prende consapevolezza sulla possibilità di comunicare qualcosa in più, pur perdendo appeal.

L’ottimo montaggio riesce a tenere alto il ritmo e prende valore anche in relazione alla difficoltà legata alla breve durata dei singoli episodi e della serie complessiva. Proprio questa, forse, è una pecca di BONDiNG che, pur permettendo la visione veloce e non appesantendo lo spettatore, non riesce a spingersi oltre narrativamente, o almeno non come avrebbe potuto. Avere qualche episodio in più non sarebbe stato sicuramente negativo, considerando che già nei primi si crea un rapporto piuttosto dinamico con lo spettatore, garantendo la visione completa della serie. Un prodotto che soddisfa e che porta qualcosa di nuovo sia per contenuti che, in parte, per forma.

BONDiNG, la nuova serie Netflix

Voto - 7

7

Lati positivi

  • La tematica: aver portato sullo schermo queste pratiche è una scelta coraggiosa e da premiare
  • Il grottesco: certe scene "lavorative" ai limiti dell'assurdo sono una grande boccata d'aria fresca nelle serie comedy

Lati negativi

  • La durata: per lo sviluppo narrativo e il ritmo sarebbe stato più congeniale sviluppare la serie in più episodi dei 7 attuali (per altro anche troppo brevi singolarmente)
  • La seconda parte: quando ci si distacca dalla commedia la scrittura comincia a vacillare

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