Dickinson: recensione delle nuova serie Apple Tv+

Tra le novità della piattaforma Apple una serie sulla celebre poetessa americana

Dallo scorso 1 novembre nel mercato delle piattaforme streaming è arrivata la novità Apple tv+. Il nuovo servizio streaming dell’azienda californiana ha deciso di scendere in campo per competere con i grandi colossi come Netflix e Amazon Prime. Tra i vari titoli, oltre a film noti, c’è un’ampia proposta di serie tv, come The Morning Show, Servant e Dickinson. Ed è proprio Dickinson la serie che abbiamo visto per voi e di cui vi proponiamo qui la nostra recensione

La serie, ideata da Alena Smith, narra la vita della poetessa americana Emily Dickinson interpretata dall’attrice Hailee Steinfeld  (Il Grinta) che ne è anche produttrice esecutiva. Tra gli altri membri del cast troviamo Toby Huss (City of Lies ) e Jane Krakowski (Unbreakable Kimmy Schmidt) nei panni dei genitori di Emily. Anna Baryshnikov (Manchester by the sea) è invece Lavinia la sorella minore e Ella Hunt (Les misérables) è Sue Gilbert, amica e confidente.

Indice

La trama – Dickinson recensione

La storia si concentra sul periodo giovanile della poetessa e ci mostra i suoi primi passi nel mondo della poesia. A metà 800’ nella città di Amherst, Massachusetts, Emily vive con suo padre, avvocato affermato e futuro deputato, sua madre e i suoi due fratelli: Austin e Lavinia. In un’America fortemente conservatrice Emily cerca di imporre la sua personalità e di far sentire la propria voce. Tuttavia la vita delle donne in quel periodo non è affatto facile e l’unica complice che sembra comprendere le esigenze e i sogni di Emily è Sue. Il rapporto tra le due sarà fondamentale nella vita della protagonista, un punto fermo tra le difficoltà. La vita che Emily sogna si scontrerà inevitabilmente con la dura realtà che la vuole omologata alle aspettative dell’epoca. Nonostante tutto lei cercherà di essere fedele a se stessa a costo di rinunciare a ciò che davvero desidera.dickinson-recensione-2

I am afraid to own a Body – Dickinson recensione 

Continuiamo la nostra recensione analizzando i personaggi di questa serie. Emily è una ragazza profondamente diversa dalle sue coetanee. Ha una personalità vulcanica, forte e indipendente, che non ha paura di mostrare. Aspira alla libertà di pensiero e all’indipendenza diversamente dalle coetanee che aspirano invece al matrimonio. Non riesce infatti ad accettare l’idea di dover dipendere da qualcuno che non sia stessa. Ma questo modo di pensare e di agire sono in netto contrasto con le aspettative che la società ha su di lei. Agli occhi dei genitori è una figlia sconveniente e ribelle che allontana i suoi corteggiatori comportandosi in maniera irriverente. Le uniche due compagne nella sua vita sono l’immaginazione e la poesia. Vive infatti in un modo interamente suo, governato dalla fantasia e dalle parole che trasformerà in poesie. Poesie emozionanti ma al contempo semplici, ricche di molte idee e sentimenti innovativi per il suo tempo.  

 A criticarla c’è sua madre, una donna nata e cresciuta con la consapevolezza del ruolo delle donne in quel periodo. Così come suo padre, profondo sostenitore delle differenze tra uomo e donna. Una donna non può scrivere poesie perché non può avere un’idea da esprimere: è una cosa inaccettabile. Tra gli altri personaggi che gravitano intorno ad Emily, troviamo Lavinia. In apparenza la figlia perfetta, obbediente e rispettosa, ma che dimostrerà di essere molto di più. Il fratello Austin è il degno erede di suo padre, di bell’aspetto e conteso da molte giovani del paese, ma conquistato da una sola: Sue. Ed è proprio lei a dividere la scena con Emily. Una ragazza semplice e riservata ma con un passato complicato, la cui strada sarà strettamente legata a quella di Emily, fino alla morte. Sue è infatti l’unica persona a conoscere davvero Emily nel profondo, ad apprezzarla e a sostenerla.

Realtà e finzione – Considerazioni tecniche

Nella serie non è solo la storia a coinvolgere lo spettatore, ma anche alcune accortezze tecniche. La narrazione si sviluppa in 10 episodi dalla durata di circa 30 minuti. La sigla d’apertura è diversa per ogni episodio con il titolo giallo che spicca sullo sfondo nero. Da un punto di vista tecnico ci sono alcune particolarità. Quando Emily inizia a scrivere una poesia e le viene in mente un verso, questo appare sullo schermo per un breve secondo, richiamando la volatilità del pensiero. Attraverso altri effetti speciali lo spettatore accede all’immaginazione di Emily. La protagonista hadiverse allucinazioni di un’Ape parlante e degli incontri con la Morte che si presenta con una carrozza trainata da cavalli evanescenti. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora alquanto inusuale per un prodotto ambientato nell’800, sono infatti musiche contemporanee curate da Drum & Lace e Ian Hultquist, che nel complesso però non stonano. dickinson-recensione-3

Conclusione – Dickinson recensione

Concludiamo la nostra recensione con un giudizio complessivamente positivo. Ribadiamo che la serie  non vuole essere esclusivamente biografica. L’intenzione è far scoprire o riscoprire la figura di Emily Dickinson rappresentata in modo anti-convenzionale. Un’unica critica che ci sentiamo di fare è la scelta di rappresentare la storia di Emily in maniera parzialmente romanzata e forse un po’ troppo idilliaca per l’epoca. Nessuno può sapere come fosse davvero, ma possiamo fortunatamente avere un’idea della sua personalità e delle sue idee attraverso le poesie.

Queste, scritte e conservate con cura, rappresentano il dono più prezioso che ha lasciato. La sua figura, interpretata in maniera molto convincente dalla Steinfield, è emblema della donna indipendente e irriverente. Con la sua ambizione di voler diventare la più famosa poetessa americana, Emily Dickinson è un grande esempio di dedizione e coraggio. In attesa della seconda stagione, già confermata, consigliamo sicuramente la visione della serie.

Dickinson

Voto - 7

7

Lati positivi

  • Prospettiva singolare
  • Messaggio positivo

Lati negativi

  • Storia eccessivamente romanzata

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