Godzilla e Kong – Il nuovo impero: recensione del film

La nostra recensione di Godzilla e Kong - il nuovo impero, film dalla CGI strabiliante ma senza una vera e propria anima.

Godzilla e Kong – Il nuovo impero, sequel di Godzilla vs. Kong, che vede nuovamente Adam Wingard alla regia, è il quinto capitolo del MonsterVerse, 38º film du Godzilla e 13º su Kong. Se per anni abbiamo visto Godzilla e Kong scontrarsi, in questo film li vedremo combattere insieme contro una minaccia sconosciuta che si rivelerà letale per il mondo intero. Il cast di Godzilla e Kong – Il nuovo impero oltre a Rebecca Hall, Kaylee Hottle e Brian Tyree Henry, include la new entry Dan Stevens.

Indice

Trama – Godzilla e Kong – Il nuovo impero recensione

Un segnale sempre più potente si sprigiona dalle profondità della Terra Cava e sembra Jia l’unica capace di interpretarlo. Dopo aver aiutato un Kong ferito, Ilene Andrews, il blogger Bernie Hayes e il dottor Trapper, insieme a Jia, cercano di risalire all’origine di questi misteriosi segnali. Segnali che si rivelano una richiesta d’aiuto, alla quale Godzilla risponde avvicinandosi e aumentando la propria forza passando da una città all’altra: partendo da Roma e arrivando fino ai punti di collisione tra mondo in superficie e Terra Cava.

Godzilla e Kong - Il nuovo impero

Warner Bros. Italia

La richiesta d’aiuto viene dalla popolazione Iwi che abita nelle profondità di Skull Island e che vede in Jia l’unica capace di risvegliare la vera forza che li aiuterà a sconfiggere una delle più grandi minacce mai affrontate, Skar King e il proprio esercito, formato da quei simili della specie di Kong che lui ricerca da anni. Se Jia riuscirà a risvegliare Mothra, Kong e Godzilla dovranno unirsi, senza cercare così l’uno di distruggere l’altro come invece è sempre stato. I tre Titani capiranno così di dover combattere insieme, avendo la possibilità di salvare il popolo Iwi e l’intera umanità.

Epico incontro tra due Titani – Godzilla e Kong – Il nuovo impero recensione

Godzilla e Kong – Il nuovo impero è un film pieno di difetti, dove a salvare l’attenzione dello spettatore è solo e unicamente la computer grafica, e quella purtroppo non basta. Il problema più grande è che tutti i personaggi umani risultano sempre più piatti e anche abbastanza inutili, con intermezzi umoristici che non suscitano alcuna ilarità. Anche i dialoghi inseriti per spiegare cosa sta accadendo – come ad esempio le antiche profezie che avevano previsto l’evento dalla portata distruttiva che si sta verificando – risultano senza spessore e a tratti anche noiosi.

Godzilla da Roma deve arrivare a Skull Island, attraverso intere città e continenti, devastandoli, dando vita a un caotico scontro e incontro con Kong, che porterà a radere quasi completamente al suolo Rio de Janeiro. Ci pensa la sceneggiatura a chiarire un punto, dichiarando fin da subito e ancora una volta che “se non ci fosse Godzilla a proteggere il mondo, la minaccia da affrontare sarebbe maggiore e l’umanità non potrebbe mai sopravvivere“.

Godzilla e Kong - Il nuovo impero

Warner Bros. Italia

Ecco che la poca empatia suscitata e ciò che rende un po’ più appassionante il film sono i Titani, mostri che uniscono le proprie forze per proteggere coloro che un giorno credevano nemici. Per lo spettatore è inevitabile empatizzare con gli occhi pieni di tenerezza di Kong, mentre vede altre scimmie schiavizzate da questo nuovo Titano che le uccide e assoggetta senza pietà; è il suo bisogno di famiglia, il dolore della solitudine e il combattere contro chi non può sconfiggere per liberare la propria specie a tenere incollati allo schermo.

Kong ritrova quei simili che credeva di non poter rivedere mai più. Per non parlare della tematica, sempre vincente, del vedere due avversari, tanto temibili quanto in passato capaci di ridurre l’un l’altro in fin di vita, combattere insieme. Ineccepibili infatti e strabilianti sono le scene in CGI, che si caricano di intensità, vigore e di un pizzico d’adrenalina. Il loro pregio è che oltre alla valenza visiva, riescono ad averne una anche emotiva, nell’unione di due nemici per un bene comune.

La CGI che aiuta ma non basta – Godzilla e Kong – Il nuovo impero recensione

Il film, da questo punto di vista, mostra anche la difficoltà di chi, come i due mostri, che senza poter ricorre al dialogo, cercano di far capire al proprio storico avversario che solo insieme possono davvero salvare l’umanità in pericolo. Godzilla e Kong si sono sfidati per decenni, ed è sempre Kong il mostro più umanizzato, che prova sentimenti nei quali ci si può riconoscere e che fa tirare un sospiro di sollievo allo spettatore quando lo si vede percepire la speranza di ritrovare la propria gente.

Godzilla e Kong - Il nuovo impero

Warner Bros. Italia

Tutto ciò che riguarda le avventure dei personaggi umani di Godzilla e Kong – Il nuovo impero, è invece, oltre che ricca di elementi ed escamotage improbabili, priva di interesse. Tra paesaggi incredibili e sequenze spettacolari, li si vede addentrarsi in una natura selvaggia e incontaminata, che tale deve rimanere. Ma non si vede l’ora, ogni minuto che passa, di tornare a seguire i Titani, veri protagonisti della storia. Il film sceglie comunque di non sforzarsi nell’andare oltre un intento: divertire e intrattenere, con una cospicua dose di CGI che sicuramente rimane impressa.

Godzilla e Kong - Il nuovo impero

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Eccezionale uso della computer grafica
  • Buona la scelta di umanizzare i mostri

Lati negativi

  • Personaggi piatti
  • Sceneggiatura povera e didascalica

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