The Wrestler: recensione del film di Darren Aronofsky

The Wresteler, un film che esplora la sottile linea che separa la finzione filmica e la realtà

The Wrestler è un film del 2008 diretto da Darren Aronofsky e interpretato da Mickey Rourke, qui vi presentiamo la nostra recensione. La pellicola ha vinto numerosi premi tra cui il prestigioso Leone d’Oro al 65º Festival di Venezia e 2 Golden Globe. Non sono mancate neanche le nomination ai premi Oscar, avendone ricevute ben due. Il film è stato più che apprezzato da critica e pubblico, tanto da essere considerato come uno dei migliori film di Rourke. Aronofsky ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento dirigendo con maestria un’opera dal forte carattere introspettivo.

Inizialmente la parte del protagonista era stata pensata per un altro attore, sebbene possa sembrare strano data la somiglianza tra il personaggio principale e Rourke. La sceneggiatura venne scritta da Robert D. Siegel, che voleva Nicolas Cage per interpretare Randy “The Ram”, e non l’ex sex symbol. Fu lo stesso Cage ad abbandonare la parte, consegnando il film in più che buone mani dato il risultato finale. La visione della pellicola è consigliata a tutti coloro che vogliono vedere qualcosa di autentico. Nonostante si tratti di un film, e quindi quella che si vede è pura recitazione, si può facilmente capire come l’attore senta particolarmente suo il ruolo che gli è stato assegnato.

Indice

The Wrestler: trama del film con Mickey Rourke

Siamo sul finire degli anni ottanta e il mondo intero sembra sorridere al lottatore professionista Randy “The Ram” Robinson, nome d’arte di Robin Ramzinski. Il lottatore si trova infatti al culmine della sua carriera, avendo sconfitto in un duro match  il suo storico rivale “l’Ayatollah”. Il tempo passa, la fama scema e tutto quello che rimane a Randy sono i suoi acciacchi e i suoi vizietti. Oramai ridotto in povertà sbarca il lunario esibendosi nelle palestre dei licei e in eventi dedicati ai suoi inossidabili fan. A mandare avanti il protagonista saranno la speranza di poter riallacciare i rapporti con sua figlia e l’adrenalina derivante dalle sue sempre più sparute comparsate nel mondo del wrestling.

La svolta che sembra far aprire gli occhi a Randy si nasconde dietro un malore improvviso che lo coglie durante un incontro molto impegnativo. I medici sono chiari: l’unico modo per sopravvivere al suo fisico malandato è abbandonare le sue dipendenze e il mondo della lotta. Per un wrestler navigato come lui è dura rinunciare a tutto questo, ma Randy per il bene di sua figlia cerca di darsi una ripulita. Il primo passo è trovare un ‘vero’ lavoro per poi cercare di sistemarsi con Cassidy (Marisa Tomei), sua amica e spogliarellista. La figlia Stephanie malgrado tutto vuole ancora bene al padre e dati i suoi progressi decide di concedergli una seconda possibilità. Come sul ring Randy dovrà combattere con tutte le sue forze per sconfiggere i suoi fantasmi e le sue debolezze.the wrestler recensione

La sottile linea tra finzione e realtà – The Wrestler recensione

Un inizio carriera folgorante, un grande successo di critica e pubblico per poi cadere nel dimenticatoio ad entrare nel tunnel della droga e dei ritocchini. No, non vi stiamo di nuovo raccontando la trama di The Wrestler, ma quella che è stata la vita di Mikey Rourke. Il personaggio e l’uomo nel corso del film si fondono per dar vita quasi ad un’opera autobiografica. La grande forza della pellicola risiede sicuramente nella sensibilità con cui Rourke affronta i problemi di Randy, avendoli vissuti sulla propria pelle. In qualche modo è come se l’attore volesse espiare quelli che sono stati i suoi sbagli e fronteggiare i suoi demoni. A giovarne sicuramente è il pubblico, visto che Rourke regala quella che probabilmente è la migliore interpretazione della sua carriera.

La regia di Aronofsky è asciutta, senza fronzoli e dal tratto quasi documentaristico. L’obiettivo è chiaro fin dal primo momento: far immedesimare il più possibile lo spettatore con il protagonista. Il dramma che viene raccontato è infatti un dramma universale. Nonostante l’ambiente del wrestling venga indagato in aspetti che vanno fuori dall’ordinario, è chiaro come rappresenti solo una cornice. Ognuno di noi può essere Randy, ognuno di noi può essere Mickey Rourke, perché ognuno di noi può trovarsi in difficoltà e avere bisogno di qualcuno che lo aiuti a rialzare la testa.the wrestler recensione

L’importanza della colonna sonora – The Wrestler recensione

The Wrestler non è chiaramente un film musicale, ma la colonna sonora ha comunque un ruolo molto importante. La sua rilevanza si apprezza ancor di più se si conoscono i retroscena legati alle scelte delle canzoni. Bruce Springsteen ha deciso di contribuire alla pellicola con un suo brano originale ‘The Wrestler’, in qualità della forte amicizia che lo lega a Mickey Rourke. The Boss ha voluto mettere in evidenza nel testo della canzone i punti in comune tra la vita dell’attore e quella del protagonista. Il pezzo è valso a Springsteen il Golden Globe per la miglior canzone, e il regista si è espresso a riguardo dicendo:

The Wrestler è uno straordinario pezzo acustico, cattura realmente lo spirito del film e quello del personaggio.

Forse non tutti sanno che Rourke, nel corso della sua carriera, ha provato anche a cimentarsi nel pugilato, con risultati perlopiù mediocri. Per la sua entrata sul ring usava Sweet Child o’ Mine dei Guns N’ Roses, stessa canzone che Randy usa nel film prima di ogni combattimento. Questa volta è lo stesso attore che decide di sottolineare le similitudini tra l’uomo e il personaggio, rendendo ancora tutto più vivido. The Wrestler è un film che con la sua cruda semplicità riesce a rappresentare le difficoltà che un uomo può incontrare nel corso della sua vita. Una riflessione sulla condizione umana e sulle sue debolezze. Una pellicola a tratti cruda ma la cui visione è consigliata a tutti.the wrestler recensione

The Wrestler

Voto - 8.5

8.5

Lati positivi

  • Interpretazione di Mickey Rourke
  • Regia di Aronofsky

Lati negativi

  • Atmosfere che possono non piacere a tutti

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