Project Power: recensione dell’action Netflix con Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt

Una droga che conferisce superpoteri per 5 minuti, un poliziotto ed un ex soldato, cosa potrà mai succedere?

Da sempre il periodo estivo è un momento di pausa per il cinema italiano. Il pubblico va in vacanza e così anche la sala. C’è da dire, però, che in questi ultimi anni le cose stanno cambiando; basti guardare l’iniziativa Moviement partita l’anno scorso con lo scopo di tenere le sale aperte garantendo programmazioni spettacolari per tutto l’anno, compresa l’estate. Purtroppo il 2020 si sta rivelando un anno davvero sfortunato e le cose sono andate diversamente, ma in nostro soccorso è arrivata Netflix, che nonostante la pandemia ha continuato a rilasciare originals su originals, aggiornando costantemente il proprio catalogo. Così in queste calde settimane di agosto ha fatto il suo debutto sulla piattaforma Project Power, di cui vi proponiamo la nostra recensione.

Ricco d’azione e spettacolarità, il film presenta un cast di tutto rispetto. Nei panni dei protagonisti infatti troviamo il premio Oscar Jamie Foxx (Django Unchained, Ray) e Joseph Gordon-Levitt (Il cavaliere oscuro – Il ritorno), tornato da poco sulle scene dopo un periodo di pausa. La città di New Orleans è invasa da una nuova droga, capace di fornire a chi la assume poteri strabilianti per soli 5 minuti. Così, un ex soldato alla ricerca di sua figlia rapita e un poliziotto con metodi poco ortodossi dovranno collaborare per chiudere questa storia una volta per tutte. Pieno di forzature, incongruenze ed eventi fortuiti, Project Power riesce comunque a farsi apprezzare, grazie ad un’esagerata dose di azione e due attori perfettamente in parte.

Indice

Da super-droghe derivano superpoteri – Project Power, la recensione

New Orleans non è mai stata una città tranquilla e le cose peggiorano drasticamente con l’arrivo del Power. Questa potentissima droga è in grado di fornire a chi la assume una potenza divina per cinque minuti. A seconda della persona la pillola fornirà un potere diverso. Ma attenzione: non è detto che questo sia gradito e potresti ottenere la super-forza tanto quanto potresti implodere su te stesso. Così la polizia è costretta a fronteggiare super criminali, armata però di semplici pistole. A questo proposito, Frank (Joseph Gordon-Levitt) decide di svolgere il proprio lavoro alla pari dei criminali ed inizia ad assumere Power. Purtroppo la polizia non può fare nulla dinanzi ad una minaccia del genere e ogni volta che si rintraccia un sospettato, viene estromessa dal caso da dei misteriosi uomini vestiti di nero.

recensione project power

Project Power. Supermarché. Screen Arcade.

Nel frattempo, dall’altra parte della città, Art, un ex soldato, sta cercando di risalire la piramide di spacciatori per ritrovare sua figlia, rapita dagli stessi uomini che intralciano la polizia. L’uomo infatti conosce la verità: Power è un progetto governativo mai approvato a causa degli elevati rischi; così una misteriosa società consegna un’intera partita di droga a spacciatori locali nel tentativo di testare la sostanza sulla popolazione di New Orleans. Nella disperata ricerca della figlia Art incrocerà la propria strada con Robin, una ragazzina inserita nel giro dello spaccio e protetta da Frank. Insieme, i tre cercheranno di debellare la minaccia costituita da Power e ritrovare finalmente la ragazza rapita.

Project Limitless? – Project Power, la recensione

Una droga che conferisce a chi la assume capacità straordinarie. Vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, l’idea di una super-pillola non è una cosa del tutto nuova. Anzi, essa risale al 2011. In quell’anno, infatti, debuttò al cinema Limitless, pellicola con Bradley Cooper e Robert De Niro incentrata su una nuova droga che aumentava la potenza del cervello umano permettendo di fare grandi cose. Continuando, poi, il 2014 fu l’anno di Lucy, di Luc Besson, con protagonista Scarlett Johansson, che aveva anch’essa come spunto una sostanza stupefacente capace di potenziare il cervello umano. Infine, per completezza, ha senso citare anche Italiano Medio di Maccio Capatonda – anche se in questo caso la pillola permetteva di utilizzare il proprio cervello al 2% delle sue capacità.

Project Power di certo non mette in scena un’idea nuova. Più in generale, è proprio la trama del film a non spiccare per originalità. Infatti, tralasciando la storia della pillola, l’intera opera è ricca di cliché ormai triti e ritriti. Un’oscura società misteriosa e malvagia, un’organizzazione criminale sudamericana intenzionata ad acquistare la droga, governo corrotto e discorsi su quanto “il sistema” sia marcio. Si può dire che c’è tutto. Inoltre, anche i personaggi soffrono di monodimensionalità. I villain del film non sono minimamente approfonditi e a stento ci si ricorda i loro nomi; anche per quanto riguarda i protagonisti, la caratterizzazione è pressoché assente, poggiandosi interamente sul carisma degli attori.

Armi, droghe e superpoteri – Project Power, la recensione

Assodato che la trama di base del film non corrisponda al lato migliore del progetto, andando più nello specifico possiamo dire che l’intera sceneggiatura sia piuttosto deludente. Il film, infatti, è piena zeppo di incongruenze, forzature e soluzioni fortuite o troppo affrettate. Per fare qualche esempio: personaggi feriti mortalmente che pochi minuti dopo, sani come pesci, tornano a combattere come se nulla fosse; una ragazzina che dovrebbe avere circa 16 anni improvvisata come chirurgo; poteri decisamente sbilanciati spuntati fuori dal nulla. Anche la stessa messa in scena di alcuni eventi non è delle migliori, così come gli improvvisi freestyle rap di Robin sempre fuori luogo e la vicenda che ruota attorno alla madre della ragazza e la sua malattia.

recensione project power

Project Power. Supermarché. Screen Arcade.

È quindi lecito chiedersi se Project Power sia davvero un film così disastroso. La risposta sorprendentemente è no. Perché pur avendo parecchi lati negativi, il film Netflix infondo intrattiene molto. Un ex soldato ed un poliziotto che danno la caccia ai cattivi, armati di droghe e superpoteri. Che volete di più? Project Power non punta di certo sulla morale o sull’infondere un messaggio più profondo; probabilmente il suo unico obbiettivo è divertire e ci riesce. L’azione e la spettacolarità data dai super poteri dei protagonisti tengono incollati allo schermo, tra scene al limite dell’assurdo e qualche momento comico. Sebbene sia già stata maneggiata da altri film, l’idea della pillola è un ottimo pretesto per mettere in scena stranezze di tutti i tipi e giustificare la presenza di sequenze d’azione spettacolari.

Un po’ di sana ignoranza – Project Power, la recensione

Tra alti e numerosi bassi, Netflix continua a rilasciare sempre più prodotti originali e, pur con parecchi dubbi, Project Power è tra quelli che riescono a risultare godibili. Impossibile non tenere conto delle innumerevoli pecche. Tra esse anche qualche riserva circa effetti visivi. La CGI del film infatti non è sempre convincente ma in alcuni casi è forse proprio questo a rendere il tutto ancora più divertente.

Menzione d’onore poi a Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt. I due attori sono riusciti a dare una marcia in più ad un film che partiva già con le ruote bucate. La loro prestanza scenica è da annoverare tra i maggiori pregi di una pellicola che può contarne pochi altri. Se è vero che il cinema è una forma d’intrattenimento, Project Power porta a casa il risultato, riuscendo a coinvolgere e divertire senza pretender molto dallo spettatore. Che sia per spegnere il cervello per qualche ora o per godersi un po’ di sana ignoranza action, il nuovo film Netflix può soddisfare e intrattenere, risultando per certi versi piacevole e capace di far dimenticare, in parte, i suoi difetti.

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Project Power

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt: i due attori risollevano due personaggi privi di caratterizzazione
  • Fattore intrattenimento: l'azione, l'assurdità e gli attori rendono il film davvero piacevole

Lati negativi

  • Effetti visivi non sempre all'altezza
  • Trama non originale e troppo ispirata ad altri film
  • Troppe incongruenze ed eventi fortuiti

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