Il primo Re: come è nato il protolatino parlato nel film

La ricostruzione filologica e lo studio attento degli attori protagonisti

Andrà in onda questa sera alle 21 su Rai 4 Il primo Re, film diretto da Matteo Rovere con protagonisti Alessandro Borghi e Alessio Lapice. Rovere rilegge e rivisita la leggenda di Romolo e Remo, che nel film hanno rispettivamente il volto di Borghi e di Lapice. Si tratta di un film di grande potenza narrativa, con prove straordinarie da parte degli attori e una cura attentissima nella ricostruzione della lingua parlata. Il primo Re è interamente recitato in protolatino. Un’impresa non facile per Francesca Manieri e Filippo Gravino, che insieme allo stesso Rovere hanno steso la sceneggiatura; un’impresa che ha richiesto la consulenza di un gruppo di semiologi dell’Università La Sapienza di Roma e di alcuni studiosi di Etruscologia.

Nel Lazio dell’ottavo secolo avanti Cristo non si parlava un’idioma unico e il panorama linguistico era decisamente variegato. L’idioma parlato era dunque il frutto di un miscuglio di lingue (potremmo dire “dialetti”) differenti, che si contaminavano fra loro; il risultato era piuttosto lontano dal latino classico, seppure non mancassero caratteristiche comuni. Sintetizzando, Romolo e Remo parlavano un’idioma che nasceva dalla contaminazione fra il latino arcaico (il protolatino, appunto), l’etrusco e l’osco. Dal punto di vista storico il protolatino de Il primo Re è quindi piuttosto accurato, frutto di ricostruzioni attente e restituisce un quadro filologicamente realistico.

Alessandro Borghi e Alessio Lapice al confronto col protolatino ne Il primo Re

Nel corso di un’intervista rilasciata all’Agi, Filippo Gravina ha raccontato che, oltre all’aiuto dei team di studiosi, una fonte di ispirazione sono stati anche La passione di Cristo e Apocalypto e di Mel Gibson. “Siamo andati a rivedere quei film per capire se quel sound, quell’idea di immersione totale avesse una sua potenza. Ed è così: la lingua aiuta lo spettatore a sganciarsi per due ore in maniera assoluta e definitiva, a immergersi totalmente nel film”.

Naturalmente le prove di Alessandro Borghi e di Alessio Lapice hanno rappresentato una parte fondamentale per questo effetto di totale immersione. Il protolatino de Il primo Re è una lingua ostica e non è stato facile per gli attori rendere al meglio le sfumature e la giusta intonazione per veicolare intenzioni e sentimenti.Borghi, Lapice e tutti i membri del cast hanno fatto in questo senso un lavoro straordinario, frutto di studio e ore di preparazione. Una volta fatto proprio il testo, gli attori provavano per ore per restituirlo nella maniera più consapevole e partecipata possibile. Il primo Re andrà in onda oggi in prima serata su Rai 4.

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