The Conjuring 3: la vera storia di Arne Johnson e dell’omicidio commesso “per ordine del Diavolo”
The Conjuring - Per ordine del Diavolo è su Netflix: qual è la storia vera che ha ispirato il film? Cos'è successo ad Arne Johnson?
The Conjuring 3 (qui la nostra recensione) è da poco approdato su Netflix e, al momento in cui scriviamo, occupa il secondo posto nella classifica dei film più visti sulla piattaforma. Nel terzo capitolo della terrificante saga cinematografica, dopo L’evocazione e Il caso Enfield, i coniugi demonologi Ed e Lorraine Warren devono vedersela con un nuovo spaventoso caso. Il caso di Arne Johnson e del suo efferato omicidio commesso “per ordine del Diavolo”. Esattamente come i primi due capitoli, anche The Conjuring – Per ordine del Diavolo è liberamente tratto da una storia vera, come si legge a chiare lettere a schermo nell’introduzione del film. Un vero e proprio marchio di fabbrica della spaventosa saga horror.
L’esorcismo di David Glatzel doveva mettere fine a mesi di tormento. Ma per Arne Johnson è stato solo l’inizio. I tragici eventi che ne seguirono fecero scalpore in tutto il Paese e portarono Ed e Lorraine Warren alla scoperta più sinistra della loro carriera. Tratto da una storia vera.
Prima dell’omicidio: la possessione di David Glatzel – The Conjuring 3, la storia vera di Arne Johnson
Nel 1981 inizia il processo per omicidio del diciannovenne Arne Johnson. Johnson è a processo per l’efferato omicidio del suo padrone di casa, Alan Bono, ucciso con 22 coltellate. Per la difesa, il giovane ha commesso l’omicidio “per ordine del Diavolo”. Ma questa storia, che ha ispirato The Conjuring 3, inizia 2 anni prima, nel 1979. Siamo a Brookfield, una tranquilla cittadina del Connecticut che fino a quel momento non è mai stata teatro di fatti di sangue, né tantomeno di fenomeni paranormali. Deborah Glatzel, la fidanzata di Johnson, si trasferisce temporaneamente con la sua famiglia in una grande casa da ristrutturare per i futuri inquilini. Il trasloco sortisce uno strano effetto sul fratello undicenne di Deborah, David che, come si legge in un report del New York Times, inizia ad avere delle visioni. Vede un uomo magrissimo e con grandi occhi che gli intima di “stare attento”.
Col passare del tempo le sembianze dell’uomo che tormenta David diventano sempre meno umane e sempre più animalesche. Parallelamente gli avvertimenti si fanno via via più minacciosi. Ha denti aguzzi, corna e zoccoli e lo minaccia di volergli rubare l’anima. Arne Johnson cerca di aiutare i Glatzel, ma appare subito chiaro che il problema non è legato alla fervida immaginazione di un bambino di 11 anni. La madre di David, Judy, racconta al New York Times che il bambino mordeva, scalciava, sputava, imprecava e citava a memoria passaggi della Bibbia e del Paradiso perduto di Milton. Quando sul corpo di David compaiono lividi, graffi e altri segni di violenza i Glatzel, cattolici praticanti, si convincono che il piccolo è posseduto dal demonio e chiedono aiuto a Ed e Lorraine Warren.
L’intervento di Ed e Lorraine Warren – The Conjuring 3, la vera storia di Arne Johnson
Non appena i Warren mettono piede nella casa dei Glatzel Lorraine avverte una presenza. “Mentre Ed rivolgeva domande al ragazzo io ho visto accanto a lui una figura scura e indistinta, una chiara indicazione di una presenza maligna” ha raccontato Lorraine Warren a People Magazine all’epoca del processo. Quello che scopre Ed è ancora più agghiacciante: David non è posseduto da un solo demone, ma da 43. L’unica soluzione è condurre un esorcismo. I Warren compiono tre esorcismi, assistiti da un prete, ed è durante uno di questi riti che Arne, disperato, chiede al demone di liberare David e di impossessarsi di lui. Arne “salva” David ma segna la sua stessa condanna: inizia a comportarsi in modo sempre più incontrollabile, al punto che lui e Deborah sono costretti a lasciare la casa dei Glatzel. Affittano quindi un appartamento da Alan Bono, che offre un lavoro a Deborah.
L’omicidio e il processo – The Conjuring 3, la vera storia di Arne Johnson
Il 16 febbraio del 1918, giorno dell’omicidio, Arne raggiunge Alan e Deborah al lavoro e i tre vanno fuori a pranzo. Alan alza pesantemente il gomito e la sera stessa ha una grossa lite con Arne. Arne Johnson colpisce ripetutamente Alan Bono con un coltello: 22 colpi di cui 4 o 5 fatali. L’avvocato di Johnson, Martin Minella, basa la difesa di Johnson sulla possessione demoniaca, forte delle dichiarazioni rese da Lorraine Warren alla polizia. “Sono fiducioso” dichiara Minella al Washington Post, “potrei far intervenire il Papa e ve lo direbbe lui che se una persona è posseduta dal diavolo non è responsabile delle sue azioni”. Il processo inizia il 28 ottobre del 1981, ma la difesa basata sulla possessione demoniaca non convince la giuria: Arne Johnson viene condannato per omicidio colposo il 24 novembre con una pena dai 10 ai 20 anni, scontandone 5.