La conseguenza: recensione del film con Keira Knightley

Keira Knightley è la protagonista de La conseguenza, nuovo melò di ambientazione storica: ecco la recensione

La conseguenza (The Aftermath), diretto da James Kent, è la trasposizione cinematografica del romanzo L’alba del mondo di Rhidian Brook. Il film ha come protagonisti Keira Knightley, Alexander Skarsgård e Jason Clarke e narra di un triangolo amoroso che coinvolge una coppia inglese e un affascinante architetto tedesco. Il tutto ambientato in un Amburgo distrutta, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Grazie a una classica impostazione da melodramma, La conseguenza è un buon prodotto che appassiona ed emoziona, soprattutto gli amanti del genere. Inoltre si svolge in un periodo storico spesso poco battuto dalla produzione cinematografica: l’irreale quiete dopo l’enorme tempesta del secondo conflitto mondiale. Con una regia tradizionale ma elegante e con le ottime interpretazioni dei tre protagonisti, la pellicola può essere considerata un prodotto di qualità, che merita di essere visto in mezzo all’oceano di sequel, remake e reboot che stanno saturando la cinematografia.

Di seguito trovate la nostra recensione in anteprima de La conseguenza. Il film sarà distribuito nelle sale italiane il 21 marzo 2019 dalla Fox Searchlight Pictures.

La conseguenza recensione

la conseguenza recensione

1945, Amburgo, pochi mesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Rachael Morgan (Keira Knightley) raggiunge il marito Lewis (Jason Clarke) in Germania, dove egli sta prestando servizio come alto comandante dell’esercito inglese. Alla coppia viene assegnata la dimora dell’architetto Stefan Lubert (Alexander Skarsgård), che vive con sua figlia Freda e ha perso la moglie durante i bombardamenti. Nonostante l’umiliazione di dover cedere la propria abitazione e rinunciare a una carriera di prestigio, Stefan reagisce con dignità, nonostante covi dentro numerosi tormenti.

Lewis si dimostra molto comprensivo e clemente verso il tedesco, infatti decide di non cacciarlo e di conviverci nella stessa casa. Rachael reagisce negativamente a questa decisione, non comprendendo le motivazioni del marito. Dopo un’iniziale repulsione, la donna tuttavia comincia a mutare i suoi sentimenti verso Stefan, soprattutto a seguito della scoperta che la moglie ha perso la vita durante la guerra. Un grave lutto che Rachael è in grado di comprendere perfettamente. Una passione proibita nascerà fra la donna e Stefan e sarà alimentata dalle frequenti assenze di Lewis in casa. Perché la coppia non è più innamorata? Quale problema non è stato affrontato? Esiste un modo giusto per ricominciare?

La conseguenza: un melò classico e appassionante

La conseguenza è un melò dall’impostazione classica che si rende appetibile tramite tutti gli elementi del genere in questione. Abbiamo l’eleganza del film in costume, la storia di un amore tormentato, svolte prevedibili nella trama. Fortunatamente non si scade in una realizzazione eccessivamente patinata e in una sceneggiatura dal carattere melenso. Oltre il triangolo amoroso, sono trattati temi importanti come il senso di colpa e il “ricominciare a vivere”.

Lewis Morgan combatte con un senso di colpa del vincitore, cercando di trovare il bene nel popolo tedesco sconfitto. Per questo motivo cercherà di agevolare la vita di Stefan, travolta dagli eventi bellici. Insieme a Rachael, inoltre, si trova ad affrontare la complessa questione del “ricominciare a vivere” (in sintonia con la situazione della Germania del 1945). Il dolore di una grave perdita sembra aver irrimediabilmente separato la coppia e il contatto con i Lubert aprirà nuove crepe.

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Siamo di fronte quindi a un melò classico, ma in grado di appassionare soprattutto grazie alla resa di sentimenti ed emozioni dei personaggi. Grazie alla regia di Kent e alla bravura dei tre attori protagonisti, amore, attrazione, dolore, repulsione, tristezza e affetto sono così intensi da essere quasi palpabili fuori dallo schermo. Un aspetto che sarà apprezzato dagli appassionati del genere, ma anche da chi è in grado di lasciarsi trasportare.

La conseguenza: regia e attori

Il film di James Kent ha inizio con una serie di bombardamenti che, nella notte, colpiscono la città di Amburgo. Un’immagine suggestiva che rende esteticamente quelle esplosioni simili a fuochi di artificio. Una bellezza portatrice di morte. Sin dalla prima immagine la regia di Kent si dimostra elegante, attenta ai dettagli: una regia che indaga spesso negli spazi contrastanti dell’Amburgo del dopoguerra. Un’ambientazione onirica e quasi sospesa nel tempo, tra macerie e lussuose abitazioni in contrasto fra loro.

La regia di James Kent predilige inoltre i primi piani e i dettagli sui gesti. Quelli d’affetto, prevalentemente presenti nei ricordi di Rachael. Quelli amorosi/erotici, che avvengono durante rapporti “clandestini” e comunicano forti emozioni. Questi gesti esteticamente resi sullo schermo con eleganza e attenzione sono i vettori di amori e attrazioni quasi palpabili. Una tecnica di regia ovviamente non innovativa ma decisamente molto efficace e azzeccata, vista la trama della pellicola.

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Sul fronte attoriale, La conseguenza si fa forte grazie alle interpretazioni efficaci dei tre protagonisti. Keira Knightley è sempre a suo agio nei film in costume e molto capace nei ruoli drammatici. Alexander Skarsgård dimostra di essere non solo un “bel pezzo di carne” ma anche un buon attore, cercando di far trasparire l’intensità del dolore del suo Stefan. Jason Clarke infine rende dignitosamente sullo schermo un ruolo piuttosto complesso.

La conseguenza recensione: conclusioni

L’aspetto più interessante, comunque, è decisamente l’ambientazione. Il film si svolge nella città di Amburgo, pochi mesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il luogo è un vero e proprio scheletro di edifici contornato da cumuli di macerie, sotto le quali si celano numerosi cadaveri. Un contesto spesso poco battuto dalle storie sul secondo conflitto mondiale e che viene reso qui in modo particolare. Amburgo è immersa in un’atmosfera statica, quasi irreale e sospesa nel tempo. I personaggi che la animano sono stanchi e disperati: inglesi vincitori costretti a uccidere giovani simpatizzanti per il nazismo e gente comune tedesca che desidera solo poter vivere serenamente. I tre protagonisti si muovono spesso invece in luoghi eleganti e sfarzosi, animandoli con i loro forti carichi emozionali.

La conseguenza di James Kent è un esempio di melodramma storico ben costruito, che rispetta tutte le regole del genere. Per questo motivo sarà amato dagli appassionati di questo tipo di storie. La struttura romantica di base è classica ma arricchita da personaggi interessanti, ben approfonditi e interpretati. Regia, attori e ambientazione sono decisamente i punti di forza più evidenti.

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Più deludenti sono intermezzi narrativi e sottotrame poco approfondite. Ad esempio le azioni di Freda, figlia di Stefan, non sono trattate a dovere e appaiono più come dei riempitivi o elementi che scuotono la trama. Forse un po’ troppi i richiami ad altri ottimi film drammatici e sentimentali come Espiazione e Suite Francese. In generale però La conseguenza è un buon film, in grado di appassionare e apprezzabile per diversi aspetti. Non porterà nulla di nuovo nel panorama cinematografico ma lo consigliamo a chi vuole godersi un buon prodotto e agli appassionati del melò di ambientazione storica.

Vi lasciamo di seguito il trailer ufficiale in italiano.

La conseguenza

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • L'ambientazione
  • Regia e attori
  • La resa di sentimenti ed emozioni

Lati negativi

  • Sottotrame poco approfondite
  • Richiami fin troppo evidenti ad altri film

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