Thanksgiving, la recensione del nuovo horror di Eli Roth

Eli Roth dirige un nuovo horror splatter che si avvicina a Scream ed Halloween: Thanksgiving è al cinema

Il regista di Hostel, Cabin Fever e Green Inferno torna con un nuovo splatter/horror promettendo già dai trailer violenza, jumpscares e tanto divertimento. Come diremo meglio nella nostra recensione di Thanksgiving l’ultima pellicola di Eli Roth è uno slasher di gusto francamente splatter che sposa i toni del black humor, del paradosso e dell’assurdo. Un film intrinsecamente ancorato alla modernità, una critica al consumismo, al mondo cinico dei social ed in generale alla società attuale sempre più interessata a cose futili ed evanescenti. Un genere che si inserisce in un contesto già ampiamente battuto dai franchise di Scream ed Halloween. Poteva un regista come Eli Roth non lasciare un segno anche in questa “categoria”?

La vicenda prende il via in una cittadina americana la notte del black friday quando gli sconti da urlo di uno store di zona scatenano la pazzia di una folla indemoniata, evento che nel caos costerà la vita di diversi civili. Tutto viene dimenticato ed insabbiato, non ci sono colpevoli ma solo vittime. A distanza di un anno però nel periodo del Ringraziamento qualcuno ha intenzione di portare quella giustizia che non è mai stata fatta regolando i conti a modo suo… Nel cast del film oltre ad una serie di giovani leve spicca il nome di Patrick Dempsey, star di eccezione del film di Eli Roth. Se siete curiosi di conoscere la nostra opinione proseguite con la lettura della nostra recensione di Thanksgiving.

thanksgiving recensione

 Thanksgiving. Spyglass Media Group, Cream Productions, Ethereal Visage Productions, TriStar Pictures

Indice:

La trama in breve – Thanksgiving recensione

La storia si ambienta in una cittadina americana. Siamo a Plymouth, Massachusetts, è il black friday ed un grande store locale offre sconti irripetibili che attirano una folla a dir poco indemoniata. Effettivamente quella piastra per i waffle in supersconto è proprio ciò che serviva al bar di zona per accontentare la sua clientela. Succede però che l’ansia dell’attesa genera rabbia e nervosismo; così i “consumatori incalliti” sfondano le entrate prima dell’apertura ufficiale gettandosi in una corsa frenetica e travolgente per accaparrarsi qualsiasi cosa sia in sconto. Le persone vengono calpestate come formiche.

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Thanksgiving. Spyglass Media Group, Cream Productions, Ethereal Visage Productions, TriStar Pictures

Nonostante ci siano state delle vittime non verrà mai individuato alcun colpevole e l’anno successivo lo store riorganizza nuovamente l’evento come se nulla fosse. Questa volta però qualcuno ha deciso di farsi giustizia da solo. Ci avviciniamo al periodo del giorno del Ringraziamento ed un misterioso killer mascherato inizia a uccidere brutalmente alcune persone. Le vittime non sono casuali, ognuna ha avuto un ruolo preciso quella fatidica sera; in particolare un gruppo di teenagers sembra essere il bersaglio prediletto del misterioso giustiziere. Sarà un Ringraziamento di sangue…

Analisi del film – Thanksgiving recensione

Se vi aspettate le tinte dark di uno slasher stile Halloween o uno splatter come Hostel allora siete fuoristrada. Eli Roth sa di gettarsi in un filone su cui si è prodotto tanto e per differenziarsi tenta di reinventare il genere, e lo fa giocandosi la carta del black humor. Per alcuni versi siamo più vicino agli ultimi Scream dove si è giocato molto sul discorso del metacinema in chiave soprattutto umoristica (è la saga di genere che parla di se stessa e meglio ironizza sulle regole dell’horror). Ma con Thanksgiving forse abbiamo un qualcosa di ancora diverso.

Divertimento, paura e violenza a parte l’ultima pellicola di Eli Roth è un immenso disegno di critica sociale che gioca volutamente su un assurdo surreale rappresentando una popolazione impazzita soggiogata dalle sue stesse “regole” consumistiche e racchiusa nella prigione virtuale dei social. Un umanità che ha smesso di dare valore alle cose serie, dove anche i rapporti si costruiscono sull’apparenza; tutto è estetica e nessuno sembra capire quello che veramente è importante. In questo contesto si ambienta la pellicola di Roth dove un mattatore seriale decide di farsi giustizia da solo perché la polizia e le autorità locali hanno fatto finta di niente. Attenzione a non cadere però nella provocazione iniziale (voluta?) di fare il tifo per il cattivo.

E poi arriva lo splatter – Thanksgiving recensione

La violenza di Thanksgiving è un qualcosa di concettualmente forte ma allo stesso tempo rappresentata in modo così pittoresco e talvolta eccessivamente grottesco da risultare palesemente e volutamente finta anche per rimarcare quel black humor che permea per tutta la pellicola. Una scelta a nostro avviso vincente. Le uccisioni sono divertenti proprio perché “innaturalmente ricercate e assurde” quasi a rimarcare quella stessa assurdità surreale di quel sanguinolento black friday che ha dato il via a tutto.

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Thanksgiving. Spyglass Media Group, Cream Productions, Ethereal Visage Productions, TriStar Pictures

Uno splatter quindi assolutamente non fine a se stesso ed al divertimento in quanto tale ma che in un certo senso veicola nuovamente il tema ed il messaggio principale della storia: la follia contemporanea portata agli estremi, tutto diventa eccessivo ed estremo. Si tratta di quella “nota artistica” che non ti aspetti ma che si sposa benissimo con tutto quello che è lo spirito della vicenda. Rimangono i classici jumpscares di rito che in un film del genere devono necessariamente starci: la paura psicologica e tensiva la lasciamo ad horror ben più elaborati e ricercati.

Le nostre conclusioni

Il film diverte sicuramente, vuoi per il ritmo, per la tensione ed anche per gli spunti comici. Se si è appassionati del genere, e soprattutto del regista, difficilmente si rimarrà scontenti a fine proiezione. Nonostante reinventi un pochino il genere Eli Roth è attento anche a quelli che sono i dettagli da non trascurare in un film slasher a partire dalle armi utilizzate, rigorosamente taglienti/perforanti o contundenti, fino alle vittime predilette ovvero il gruppo di teenagers. Dietro l’angolo il classico colpo di scena che non ti aspetti, o teoricamente non ti aspetteresti dal momento che Thanksgiving fatica un po’ nel creare quelle false piste che dovrebbero far confondere lo spettatore. Riflettendo bene sui personaggi e su alcune questioni non è proprio difficile immaginare chi, seppure insospettato, possa essere il killer.

E questo potrebbe essere potenzialmente un grande difetto. L’altro problema ce lo potrebbero avere i puristi del genere horror/splatter dal momento che Eli Roth mette fin troppo umorismo; soprattutto nel finale la faccenda assume toni così grotteschi da risultare, per certi versi, ridicola, quasi parodia di se stessa. Punti di vista ovviamente, ma è indubbio che questo potrebbe essere il tallone d’Achille di Thanksgiving. In definitiva a noi il film ha convinto e ci ha divertito per quello che è: una pellicola senza troppe pretese e che potrebbe essere l’inizio di una nuova serie slasher firmata Eli Roth (ce lo auguriamo se il progetto rimanesse contenuto massimo in una trilogia). Ovviamente, anche per alcuni tratti umoristici, il film è ben più godibile al cinema o quanto meno in compagnia. Vi lasciamo con il trailer ufficiale del film. Buona visione!

Thanksgiving

VOTO - 7

7

Lati positivi

  • Divertente sotto diversi punti di vista
  • Il black humor e la critica sociale che non ti aspetti
  • Regia e soundtrack
  • Lati negativi

    • Talvolta troppo grottesco e pittoresco
    • Potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere
    • Killer ipotizzabile

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