Oscar italiani: tutti i vincitori nostrani dell’Academy Award

L’Academy Award, più comunemente noto come “Premio Oscar” è di sicuro il più ambito e prestigioso premio cinematografico mondiale. Nonostante le nomine di tutte le categorie siano quasi esclusiva statunitense, sono molti i nostri connazionali ad essersi aggiudicati la tanto agognata statuetta.

Ecco quindi una lista di tutti gli Oscar vinti da  italiani!

1) Vittorio De Sica

Uno dei registi nazionali ed internazionali più talentuosi ed innovativi di sempre, vince il primissimo Oscar italiano nel 1947, grazie al capolavoro “Sciuscià”, nella categoria del Miglior film straniero; nominato anche per la Migliore sceneggiatura originale.

Tre anni dopo il Maestro si ripete, vincendo nella stessa categoria per “Ladri di biciclette”, e venendo candidato anche per la Migliore sceneggiatura non originale (è infatti basato sull’omonimo romanzo di Luigi Bartolini).

Il 1965 è invece l’anno di “Ieri, oggi e domani”, con Sophia Loren, vincente sempre nella categoria del Miglior film straniero. Per concludere, nel 1972 De Sica vinse il suo ultimo Oscar, per “Il giardino dei Finzi-Cortini”, candidato anche per la Miglior sceneggiatura non originale (è infatti anch’esso basato su un romanzo omonimo, di Giorgio Bassani).


2) Federico Fellini

Non poteva che essere il sommo Fellini l’altro regista italiano ad essersi portato a casa ben quattro Academy Award. La prima risale al 1957, inutile dirlo, nella categoria del Miglior film straniero: “La strada”, capolavoro assoluto candidato anche per la Miglior sceneggiatura originale.

Solo un anno dopo Fellini si riconfermò, mostrando al mondo il suo incredibile talento. Il film in questione è “Le notti di Cabiria”, con la straordinaria Giulietta Masina e candidato nella stessa categoria anche ai Golden Globe.

La metà degli anni ’60 si tingeva di verde bianco e rosso ad Hollywood. Infatti, oltre all’Oscar del 1965 di De Sica, solo un anno prima Fellini trionfava agli Academy Award grazie ad uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi, “8 ½”. Oltre a vincere il Miglior film straniero, infatti, venne candidato per altre quattro nomination (Migliori costumi; Miglior regia; Migliore sceneggiatura originale e Migliore scenografia).

Infine, nel 1975, si aggiudicò la sua ultima statuetta, grazie all’indimenticabile “Amarcord”.


3) Milena Canonero

Un’altra categoria nella quale i nostri connazionali eccellono è quella dei Migliori costumi. Ne è una dimostrazione la veterana Milena Canonero, vincitrice di quattro Oscar. Il primo lo vinse nel 1975, l’anno di “Amarcord”, per i fantastici costumi di “Barry Lyndon”, capolavoro di Stanley Kubrick. Nel 1981, invece, la Canonero si ripetè, vincendo l’Oscar grazie alla pellicola di Hugh Hudson Momenti di gloria”.

Gli ultimi due Academy Award, invece, sono più recenti: uno è datato 2006, per “Maria Antonietta” di Sofia Coppola; l’ultimo, invece, risale a pochissimi anni fa: si tratta infatti di “Grand Budapest Hotel”, datato 2015, del regista Wes Anderson.


4) Giorgio Moroder

Gli Oscar italiani, tuttavia, non si limitano al Miglior film straniero o alla regia, bensì spaziano in tutte le sfumature della Settima Arte. Ne è un esempio vivente Giorgio Moroder, produttore discografico, compositore e DJ.

Moroder, infatti, grazie alla sua prodigiosa abilità musicale, nel corso della sua carriera è riuscito ad aggiudicarsi ben tre statuette. La prima nel 1978, per la Migliore colonna sonora del film “Fuga di mezzanotte”; mentre le altre due nel decennio successivo, ma nella categoria della Migliore canzone. Per essere precisi, nel 1983 grazie a “Flashdance… What a feeling”, nell’intramontabile “Flashdance” e nel 1986 per “Take my breath away”, nel cult “Top Gun”.


5) Carlo Rambaldi

Forse può suonare strano, ma l’Italia è una delle nazioni più avanzate per quello che riguarda la categoria dei Migliori effetti speciali. Sono molti, infatti, i nostri connazionali ad essersi distinti per questo tipo di lavoro, e il compianto Carlo Rambaldi ne è la prova.

Sono tre, infatti, le partecipazioni di Rambaldi che hanno fruttato l’Oscar ai Migliori effetti speciali, per film diventati ormai di culto. Il primo risale al 1976, nella cornice di un decennio d’oro per gli Oscar italiani, e si tratta di “King Kong”, diretto da John Guillermin e prodotto da Dino DeLaurentis.

Solo tre anni dopo arrivò la seconda statuetta, per il cult di Ridley Scott Alien”, candidato anche per la Migliore scenografia. Infine, nel 1983, arrivò l’ultimo Oscar, per l’altrettanto cult di Steven Spielberg E.T. l’extraterrestre”. Fu infatti proprio Rambaldi a ideare e creare il tenero alieno entrato nei cuori di grandi e piccini.


6) Dante Ferretti e Federica Lo Schiavo

Questa brillante, ma purtroppo poco conosciuta coppia, è l’artefice di scenografie ormai note, entrate nell’immaginario collettivo dei cinefili più o meno accaniti.

Sono infatti loro gli artefici, e i vincitori per la categoria della Migliore scenografia di tre lungometraggi importanti, due dei quali diretti da Martin Scorsese. La prima statuetta, infatti, risale al 2005, per la scenografia di “The Aviator”, con protagonista Leonardo Di Caprio.

Tre anni dopo, invece, è la collaborazione con un altro grande regista dei nostri tempi a far arrivare il secondo Oscar: Tim Burton e il suo “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street”. Infine, nel 2012, la straordinaria scenografia di “Hugo Cabret”, del già citato Martin Scorsese, regalò alla coppia il terzo Academy Award.


7) Vittorio Storaro

Un’altra categoria nella quale l’Italia è stata pluripremiata agli Oscar è quella della Migliore fotografia, anche grazie al merito delle tre statuette vinte dal direttore della fotografia Vittorio Storaro.

Anche qui, oltretutto, si parla di collaborazioni importanti, tutte collocate nell’ottavo decennio del Novecento. Risale infatti al 1980 il primo Oscar di Storaro, grazie allo strabiliante lavoro effettuato su “Apocalypse now”, capolavoro assoluto di Francis Ford Coppola.

Solo due anni dopo Storaro torna a vincere l’Academy Award, grazie alla fotografia di “Reds”, dramma storico di Warren Beatty. Infine, il terzo Oscar arrivò nel 1988, grazie al capolavoro di Bernardo Bertolucci L’ultimo imperatore”.


8) Piero Gherardi

Oltre a Milena Canonero, l’Italia può vantare un’altra eccellenza per quello che riguarda i Migliori costumi: il compianto Piero Gherardi. Architetto, scenografo e costumista, vinse infatti due Academy Award, entrambi per due opere di Federico Fellini.

Il primo risale al 1962, e si tratta dell’Oscar ai Migliori costumi per il celeberrimo lungometraggio “La dolce vita”. Il secondo, invece, per il già citato capolavoro felliniano “8 ½”, soli tre anni dopo.


9) Vittorio Nino Novarese

Personalità molto attiva nel Cinema, Vittorio Nino Novarese è stato un costumista, uno scenografo e uno sceneggiatore, con all’attivo decine e decine di collaborazioni cinematografiche.

Sono due gli Oscar vinti, entrambi nella categoria dei Migliori costumi, una delle più quotate per quello che riguarda gli Oscar italiani. Il primo risale al 1964, per il quattro volte vincitore “Cleopatra”, di Joseph L. Mankiewicz e con protagonista Elizabeth Taylor. Il secondo, invece, lo vinse nel 1971, per “Cromwell – Nel suo pugno la forza di un popolo”, dramma storico di Ken Hughes con protagonista Richard Harris.


10) Danilo Donati

Oltre ai già menzionati Canonero, Gherardi e Novarese, fu un altro l’italiano a vincere almeno due Oscar nella categoria dei Migliori costumi. Si tratta appunto del compianto Danilo Donati, scenografo, costumista e scrittore emiliano.

Il primo Academy Award lo vinse nel 1969, in quella fascia temporale di grande prestigio per le personalità nostrane legate al mondo del Cinema, grazie ai costumi realizzati per “Romeo e Giulietta”, del Maestro Franco Zeffirelli. Il secondo, invece, se lo aggiudicò pressappoco dieci anni più tardi, nel 1977, grazie al film “Il Casanova di Federico Fellini”, del pluripremiato regista emiliano.

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