Walt Disney e l’adattamento cinematografico: 7 classici tratti da romanzi

La passione per i grandi capolavori Disney è una costante che supera il tempo. Ma da dove nascono le idee che hanno reso Walt Disney il padre dell’animazione? Tra i numerosi soggetti originali, tanti sono anche gli adattamenti che il celebre produttore ha deciso di rendere immortali.

La trasposizione cinematografica secondo Disney: da Biancaneve a Pinocchio, passando per Cenerentola fino ad Alice nel paese delle meraviglie. Vediamo insieme alcune delle più celebri trasposizioni dei classici Disney!

Disney

Nota: nonostante siano molteplici gli adattamenti disneyniani, in questo articolo si approfondirà solo un campione di quelli realizzati sotto la diretta supervisione di Walt Disney. Buona lettura!


1) Biancaneve e i sette nani

Biancaneve e i sette nani

Walt Disney aveva avuto un sogno, sin da bambino: realizzare un lungometraggio di animazione. Dopo vari tentativi, il suo desiderio si concretizzerà nel 1937, anno in cui esce nelle sale Biancaneve e i sette nani, celebre fiaba tratta dai racconti dei fratelli Grimm. Biancaneve e i sette nani gli sembrò l’opera perfetta per esordire in questo nuovo e inesplorato campo. Sia perché si trattava di una storia conosciuta
e amata in tutto il mondo, sia perché grazie alla sua forma atemporale e ai suoi protagonisti predisposti a facile umorismo Biancaneve era un soggetto facilmente traducibile in film d’animazione.

Biancaneve e i sette nani, realizzato tramite una nuova tecnica di animazione, il Technicolor, sarà accolto trionfalmente alla prima del 21 Dicembre 1937 al Carthay Circle Theater di Los Angeles.
Fedele alla sua etica, Disney elimina e stituisce elementi della fiaba originale  durante la redazione della sceneggiatura. Egli segue un processo di adattamento e traduzione atto a mantenere le peculiarità meno terrificanti e più da sogno; una componente che diventerà un elemento portante della poetica disneyana da qui in avanti.

2) Bambi

Bambi

Era il 1933 quando Sidney Frankling, regista, decise di interpellare Disney per la realizzazione di un adattamento cinematografico tratto da Bambi, la vita di un capriolo dell’autore austriaco Felix Salten. Walt Disney non sembra però interessato al prodotto, almeno fino al 1936; la gestazione fu lunga e complicata, interrotta da scioperi e problematiche legate al confitto mondiale.

Finalmente nel 1942 la pellicola debutta nei cinema, causando critiche contrastanti. L’apporto maggiore che Disney diede alla sua produzione fu trasformare gli animali protagonisti del romanzo in esseri antropomorfi; così facendo, la linea che divideva il meraviglioso e il reale inizierà pian piano a sfumare.

3) Pinocchio

Pinocchio

Nel 1940 esce nelle sale Pinocchio, capolavoro realizzato sulla base del celebre romanzo italiano scritto dal 1883 dal fiorentino Carlo Collodi dal titolo “Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino”. Un primo procedimento che risultò necessario fu quello di sottoporre il romanzo di Collodi ad una riduzione: nel libro molti avvenimenti proseguono per mesi, e i tempi d’attesa per cose semplici come aprire una porta vengono prolungati per ore.

Lo stesso Pinocchio viene rimodellato; secondo l’opinione di Disney sarebbe stato impossibile per il suo pubblico simpatizzare con un personaggio così ampiamente negativo. Per questa ragione il burattino fu reso molto più innocente rispetto alla realtà di Collodi, e questa sua caratteristica fu rispecchiata anche dai disegni dell’animatore Milt Kahl.

4) Cenerentola

Cenerentola

Siamo negli anni ’50, e dopo essersi dedicato ad altri progetti durante gli anni, finalmente Disney torna ad occuparsi di traduzioni cinematografiche. Questa volta l’opera designata è Cenerentola. Basata sull’omonima fiaba di Charles Perrault e con degli elementi della versione dei Fratelli Grimm, la storia dedicata a una delle più celebri principesse Disney sarà un successo. La resa tecnica fu un processo lungo e dispendioso, ma ne valse la pena; più di 300 versioni della fiaba furono analizzate. Inoltre, per realizzare al meglio le movenze dei personaggi principali, Disney fece girare ogni sequenza con Cenerentola, il principe, la matrigna e le sorellastre con attori in carne ed ossa.

Firmarono il film i cosiddetti nine old men: Ward Kimball, Marc Davis, Eric Larsen; e ancora John Lounsbery, Milt Kahl, Wolfgang Reitherman, Les Clark, Ollie Johnston e Frank Thomas. Gli stessi che l’anno successivo figureranno tra gli autori di Alice nel paese delle meraviglie.

5) Alice nel paese delle meraviglie

Alice nel paese delle meraviglie

Il romanzo fantastico Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll pubblicato per la prima volta nel 1865 darà vita al tredicesimo classico Disney.
Alice nel Paese delle meraviglie è un’opera nata interamente dalla mente di Disney, il quale insistette audacemente nel mantenere intatto lo spirito dei libri di Carroll, ad oggi ancora enigmatici per gran parte dei lettori. Pur di non vedere tradite le sue rosee aspettative, Walt affidò la regia di Alice nel Paese delle meraviglie a un trio di operatori dall’innegabile talento; si tratta di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske.

Ma un compito ancora più arduo fu quello degli sceneggiatori – ben quattordici. Questi decisero di unificare i due racconti di Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (rispettivamente 1865 e 1871), in modo tale da realizzare un’opera inedita.
La predisposizione per lo straordinario fu mantenuta a livello di trama, ma anche nella realizzazione delle animazioni; per esse gli Studios Disney trovarono un punto di riferimento essenziale in John Tenniel, l’illustratore di entrambi i romanzi di Lewis Carroll. Una volta acquistati i diritti sulle illustrazioni di Tenniel, lo sviluppo dei personaggi fu conseguenziale; venne mantenuto lo scheletro di ognuno di loro, nonostante alcuni dei protagonisti vennero rimodellati al fine di rispecchiare gli standard disneyani.

6) Le avventure di Peter Pan

Peter Pan

Basato sull’opera teatrale Peter e Wendy di J. M. Barrie, Le avventure di Peter Pan rappresenta in un certo modo il culmine del mito disneyano. Anche qui, come per le opere precedenti, durante la stesura della sceneggiatura alcuni elementi vennero eliminati; sottoposta al classico trattamento, l’opera finale che Disney renderà un classico viene privata dei componenti più crudi e violenti. Tra questi, la presenza di animali feroci o la morte dei pirati – così come la presunta morte dei fratelli Darling.

Similmente al romanzo però Walt Disney manterrà integra la posizione di Peter; il bambino non vuole crescere rifiuterà categoricamente di rimanere nel mondo normale, volando verso quell’Isola che non c’è che diverrà un elemento chiave nella creazione di Disneyland.

7) La bella addormentata nel bosco

La bella addormentata

La bella addormentata nel bosco, che si basava su un racconto di Charles Perrault, fu prodotto in CinemaScope, combinando il Techinicolor e lo stereo a sei tracce; una vera innovazione per l’epoca! A livello contenutistico la storia fu ampiamente rivisitata; in particolare, ne furono eliminati gli elementi più macabri. Tra questi, la violenza subita dalla principessa, inerme nel suo sonno forzato; o, ancora il tentativo di omicidio da parte della madre del principe, un’orchessa, la quale avrebbe voluto divorare la principessa e i suoi figli.

Il film Disney si presenta invece carico di sentimenti positivi; la giovane Aurora, punita da Malefica per colpa dei suoi genitori, cade in un sonno profondo dal quale sarà risvegliata solamente grazie al bacio del vero amore che garantisce così il sospirato lieto fine.

 

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