Esterno Notte 2: recensione della seconda parte della nuova serie di Marco Bellocchio

Finisce il racconto del rapimento di Aldo Moro in questa miniserie diretta da Marco Bellocchio

Esterno notte 2, recensione. Continua il racconto delle tragiche vicende che coinvolsero Aldo Moro e l’intero Stato italiano, con Esterno Notte 2, la seconda ed ultima parte di cui vi proponiamo la recensione. Marco Bellocchio conclude il discorso iniziato nei primi anni 2000 con il film Buongiorno Notte, attraverso una serie che si pone come la summa degli eventi, mostrati questa volta da ogni punto di vista. Se nella parte precedente avevamo visto il rapimento di Moro, l’insicurezza di Cossiga e l’impotenza del Papa, nelle ultime tre puntate si ha a che fare con personaggi più terreni quali la moglie Eleonora Moro e le stesse Brigate Rosse, con un episodio in particolare che rievoca a grandi linee quanto visto nel film del 2005.

Arrivati alla fine si ha la sensazione di aver visto qualcosa di imponente, una storia a cui non era mai stato riservato così tanto spazio e che forse ne meriterebbe ancor di più. Il lavoro di Bellocchio nel ricostruire le vicende e il profilo psicologico delle persone coinvolte è stato incredibile, così come gli attori che gli hanno dato vita. Seppure la storia narrata sia risaputa e sappiamo tutti come va a finire, è difficile non restare stupiti dal come gli eventi precipitino vertiginosamente fino al tragico finale. Forse un prodotto del genere merita di essere visto con calma ed il tempo di metabolizzare il tutto, ma in attesa che la serie completa venga rilasciata da Rai in autunno, non possiamo che ritenerci soddisfatti di aver vissuto questa esperienza al cinema.

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Esterno Notte 2, The Apartment, Kavac Film, Rai Fiction, Arte France Cinéma

Indice

Trama: lettere di un uomo già morto – Esterno Notte 2 recensione

Aldo Moro è stato rapito. Lo Stato italiano sembra non fare nulla a riguardo e nel mentre il popolo intero brancola nel buio,  gli unici ad avere le idee chiare sembrano essere le Brigate Rosse ed Eleonora Moro. Prima di ciò non vi era mai stato un attacco allo Stato così forte e diretto e nonostante il piano brigatista sia andato esattamente come previsto, anche tra le file rosse c’è qualcuno che non è convinto. Dinanzi ad un partito che rifiuta il suo stesso leader, disconoscendo le sue stesse parole, i rapitori sembrano essere più quelli interessati alla sopravvivenza dell’ostaggio. Il dubbio fa breccia all’interno del gruppo, diviso tra chi vuole la condanna del prigioniero e chi crede che ucciderlo fornirà soltanto un altro martire ad uno governo che lo vorrebbe morto.

Nel frattempo in casa Moro regna il silenzio. Le lettere di Aldo, lette in privato e a bassa voce, mantengono ancora viva un po’ di speranza ma più il tempo passa e più diventa chiaro quanto sta accadendo. I numerosi politici che invadono la casa per mostrare il loro falso sostegno non danno fiducia ad Eleonora Moro, né al resto della famiglia. La Democrazia Cristiana non ha intenzione di far nulla per liberare il suo leader e sono inutili i messaggi inviati dal prigioniero quando ogni giornale lo dichiara ormai pazzo. Aldo moro è ancora vivo, ma tutti cercano di convincersi del contrario.

Il nemico del mio nemico – Esterno Notte 2 recensione

Come accennato nell’introduzione di questa recensione di Esterno Notte 2, se la prima parte ci aveva mostrato la reazione della sfera politica e religiosa al rapimento di Aldo Moro, questa seconda parte ci introduce alla sofferenza dei cari e delle persone direttamente coinvolte dal rapimento. Le Brigate Rosse, infatti, seppur rapitori sono coloro i quali devono interagire con Moro, vederlo tutti i giorni in uno stato di sofferenza e tristezza, e cosa più difficile, dialogare con lo Stato. Ancor più che nei precedenti episodi, Bellocchio lancia una condanna allo Stato italiano colpevole di non voler salvare Aldo Moro, colpevole di aver ingannato i suoi familiari e l’intera nazione. Paradossalmente i rapitori e la famiglia si muovono nella stessa direzione e sembrano avere gli stessi intenti. Un uomo così influente, così infuriato e soprattutto vivo, sarebbe un’arma micidiale per i brigatisti che potrebbero finalmente essere ascoltati.

Ma ancora una volta c’è una faccia da proteggere, un’idea da preservare e così come lo Stato, piuttosto che mirare alla concretezza, i rapitori puntano a mandare un messaggio. In quei giorni purtroppo i messaggi non venivano ascoltati e sono inutili anche le lamentele e le richieste di Eleonora Moro, che gradualmente arriverà a comprendere chi sono i veri nemici. Margherita Buy fornisce una performance grandiosa, dando nuova vita ad una donna spezzata, che ha però l’arduo compito di mantenere la famiglia unita e allo stesso tempo lottare affinché la giustizia trionfi. Purtroppo nessuno ha tutta questa forza e dinanzi ad un avversario così subdolo ed ostinato c’è ben poco da fare. Si dice che il nemico del mio nemico sia un alleato, ma in una situazione del genere sembra impossibile capire chi è dalla parte di chi.

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La tragica realtà dei fatti – Esterno Notte 2 recensione

Ciò che più ci incuriosiva in vista di Esterno Notte 2 era l’ipotesi di una liberazione di Aldo Moro, una sorta di What If in cui il leader della DC fosse sano, salvo e pronto a farla pagare ai suoi ex amici. Purtroppo questa sequenza non ha grande sviluppo, restando un accenno a ciò che sarebbe potuto accadere ed un ulteriore condanna ai politici i quali hanno fatto di tutto per tenere Moro morto. L’ultimo episodio della serie è comunque di grande impatto e seppure sappiamo tutti come andrà a finire, il finale resta una sorpresa. Bellocchio avvicina i personaggi a noi a tal punto da farci immedesimare con loro, abbattendo il muro della storia e portandoci a credere fino all’ultimo che forse una speranza c’è. Come Eleonora Moro e come i brigatisti, sappiamo chiaramente come il tutto andrà a finire, ma risulta difficile accettare la tragicità degli eventi.

Proprio l’episodio sulle Brigate Rosse mette in luce le contraddizioni di un’azione del genere, portando gli stessi rapitori a diffidare del proprio comando e dei propri ideali. Le tematiche della puntata sono le stesse di Buongiorno Notte e persino lo svolgimento segue a grandi linee la stessa direzione. In un’opera complessiva come questa non poteva però mancare il punto di vista dei rapitori e nonostante le somiglianze con il film, il tutto prende una piega diversa. Non ci sarà mai giustizia per quanto accaduto alla famiglia Moro ed è troppo tardi per condannare tutti i colpevoli. Ciò nonostante, Marco Bellocchio è riuscito nella titanica impresa di ricostruire l’intero quadro storico delle vicende e rendere onore ad un uomo che ha fatto di tutto pur di non morire ed infine è stato condannato dai suoi stessi “amici”.

Esterno Notte parte 2

Voto

Lati positivi

  • Il fattore emotivo è estremamente impattante
  • Le interpretazioni degli attori restano su un livello alto

Lati negativi

  • La componente what if non resta che un accenno

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