Chi ha incastrato Roger Rabbit: 5 curiosità sul cult di Robert Zemeckis

Vi sveliamo alcune curiosità sulla pellicola cult del 1988

Correva l’ormai lontano 1988 quando il regista Robert Zemeckis, con produttore Steven Spielberg, portava in sala uno dei film più noti a tecnica mista: Chi ha incastrato Roger Rabbit. In uno studio cinematografico della Hollywood del 1947 due cartoon stanno recitando una scena molto movimentata: Baby Herman, un poppante tutto pepe e pieno di trovate geniali e pericolose, e il suo baby-sitter, il coniglio Roger, che per togliere il piccolo da situazioni rischiose si mette lui in grossi guai. Nonostante il suo impegno Roger non soddisfa il regista con la sua interpretazione: egli infatti è assillato da preoccupazioni familiari, teme che la sua bellissima moglie Jessica, cantante di successo, lo tradisca col padrone di Cartoonia, Marvin Acme. Viene incaricato di trovare le prove del tradimento il detective privato Eddie Valiant, sempre senza soldi e mezzo alcolizzato. Ma riuscirà il detective a venirne a capo?

La pellicola non solo riesce a combinare con sbalorditiva efficacia, soprattutto per quei tempi, live-action e animazione, ma è anche in grado di mescolare l’immaginario del film d’animazione con quello della realtà. Quando si pensa alla tecnica mista, spesso la si associa a quest’opera, nonostante siano diversi i film antecedenti a Roger Rabbit. Nonostante la notorietà, forse non sapete alcuni retroscena e qualche curiosità.

Chi ha incastrato Roger Rabbit: 5 curiosità sul cult di Robert Zemeckis

 

5 curiosità su chi ha incastrato roger rabbit?

Who Censored Roger Rabbit?

Who Censored Roger Rabbit? è il titolo del romanzo di Gary Wolf, da cui è tratto il film. Sono diverse le differenze con lo scritto, tra cui spicca quella riguardante l’omicidio che fa sviluppare la vicenda. Come si può facilmente capire dal titolo, infatti, l’indagine è proprio sulla morte di Roger Rabbit, e non su quella di Marvin Acme. Chiaramente stiamo parlando di un elemento non da poco, ma possiamo affermare con certezza che la via intrapresa da Zemeckis si è rivelata la più idonea.

La tanto amata Jessica Rabbit

La donna in grado di far crollare ai propri piedi tutti gli uomini dell’universo, con il suo vestito rosso, la sua scollatura mozzafiato ed un’attitudine sexy con poche altre rivali nel cinema d’animazione. Interessante capire da dove nasce il personaggio di Jessica Rabbit. Probabilmente, l’ispirazione originale deriva dal cortometraggio Red Hot Riding Hood di Tex Avery, direttamente dalla bellezza, questa volta in carne ed ossa, di Vikki Dougan, bellissima modella degli anni ’30. Le sue caratteristiche somatiche ricordano molto quelle di Jessica.Tra le altre cose, la voce di Jessica Rabbit udibile nei dialoghi è quella dell’attrice Kathleen Turner. Quando la ‘rossa’ si esibisce al club Inchiostro e Tempera, il canto è opera di Amy Irving.

Zemeckis, forse Gilliam

Quello che in pochi sanno è che la Disney cercò di assumere Terry Gilliam per dirigere il film, ma quest’ultimo rifiutò il ruolo poiché, secondo lui, il progetto era troppo difficile da realizzare. Il regista, tuttavia, si pentì successivamente della sua decisione. Dopo il successo al botteghino di Ritorno al futuro e All’inseguimento della pietra verde, Zemeckis convinse la Disney delle sue capacità e venne, così, assunto in cabina di regia.

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L’opportunità di Bill Murray

Nel DVD della Special Edition, il regista Robert Zemeckis ha raccontato in un’intervista a un giornale che Bill Murray era la scelta iniziale del suo produttore esecutivo Steven Spielberg per il ruolo di Eddie Valiant. Nessuno dei due riuscì, tuttavia, a mettersi in contatto in tempo con l’attore di Ghostbusters. Bill Murray, a sua volta, disse che, in caso di chiamata, la sua risposta sarebbe stata positiva.

Acclamato da critica e pubblico

Alla sua uscita nei cinema, il film ottenne un grandissimo successo ed incassò a livello mondiale circa 329 milioni di dollari, diventando, all’epoca, il 20° film più redditizio della storia del cinema. In più, il famoso sito Rotten Tomatoes, nel 1988, riportò che il 98% delle 46 recensioni professionali aveva dato un giudizio positivo sul film, con una media di voto di 8.3 su 10. Su Metacritic, il film ebbe un punteggio di 83 su 100 in base a 15 recensioni. Un successo planetario.

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