Palm Springs: recensione della sorprendente commedia romantica

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Palms Springs è un mix di commedia romantica e loop temporali

Anche quest’anno la Festa del Cinema di Roma ha presentato nella sua selezione ufficiale alcuni film che hanno fatto parlare di loro a livello internazionale. Tra questi c’era anche la commedia romantica definita la rivelazione dell’anno, Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani, di cui vi presentiamo la recensione. Presentato a gennaio al Sundace Film Festival, il lungometraggio diretto da Max Barbakow aveva conquistato l’opinione di molti critici. La presenza di un elemento fantascientifico come il loop temporale unito alla commedia romantica, insieme all’interpretazione di Andy Samberg e Cristin Milioti, si è dimostrato infatti una formula vincente.

La Festa del Cinema di Roma non si è lasciata sfuggire l’occasione di presentare questa pellicola nella sezione “Tutti ne parlano”. Come accaduto con The Vast of Night, anche Palm Springs si è fatto apprezzare molto. Poco prima dell’ennesima chiusura delle sale a causa dell’emergenza sanitaria, il film ha avuto anche una distribuzione cinematografica a partire dal 22 ottobre. Loop temporali, comicità irriverente, toni da romcom e attori capaci sono stati sapientemente miscelati per dar vita ad una commedia di qualità, in grado di divertire, intrattenere e, perché no, anche riflettere. Non si tratta però di un capolavoro: il 100% raggiunto inizialmente su Rotten Tomatoes risulta infatti eccessivo.

Indice

Un matrimonio all’infinito – Palm Springs, la recensione

La trama di Palm Springs unisce tanti   ed elementi narrativi estremamente abusati. Tuttavia questi sono utilizzati in un’ottica diversa che funziona alla perfezione. In quel di Palm Springs, il 9 novembre, l’irriverente Nyles (Andy Samberg) partecipa al matrimonio di due amici della sua ragazza, Misty, la damigella d’onore. Durante i festeggiamenti conosce Sarah (Cristin Milioti), la scombinata sorella della sposa. Tra i due c’è subito feeling ed entrambi lasciano la festa per appartarsi in un luogo più tranquillo. Nyles viene però aggredito da qualcuno e fugge in una misteriosa grotta, in cui viene risucchiato. Sarah decide di seguirlo e si risveglia insieme al ragazzo la mattina del 9 novembre. Da quel momento, i due sono destinati a rivivere continuamente la stessa giornata.

Nyles racconta a Sarah di essere intrappolato in questo loop da moltissimo tempo e di essersi ormai rassegnato a vivere quel giorno. Alcol, cibo e festeggiamenti non mancano e il ragazzo ha ormai trovato una sua comfort zone, priva di responsabilità e di preoccupazioni per il futuro. Non è però la prima volta che Nyles porta qualcuno con sé nel loop: qualche tempo prima Roy (J.K. Simmons) lo aveva seguito, per poi impazzire e iniziare a vendicarsi continuamente. In questa giornata che si ripete all’infinito, Sarah e Nyles imparano a conoscersi, si divertono senza sosta e inevitabilmente finiscono per innamorarsi. Entrambi sono però cinici, disillusi e smarriti. Riusciranno a uscire dal loop temporale? Quale futuro attende queste due anime perse?

palm springs recensione

Palm Springs. Limelight Productions, Lonely Island Classics, Sun Entertainment, FilmNation Entertainment

Un nuovo loop temporale – Palm Springs, la recensione

Soprattutto in tempi recenti, il cinema americano ha abusato non poco dell’espediente narrativo del loop temporale. Uno dei capostipiti di questo filone è senz’altro Ricomincio da capo, film del 1993 con Bill Murray. Dopo sono seguite diverse pellicole che hanno riutilizzato l’espediente in altri contesti: Looper, Edge of Tomorrow – Senza domani e Auguri per la tua morte sono alcuni dei casi recenti più famosi. In Palm Springs finalmente si assiste a una rivisitazione fresca e intelligente di tale espediente, che non risulta assolutamente accessorio, ma perfettamente inserito nella struttura generale del film. In questo continuo ripetersi di festeggiamenti, fiumi di alcol, bagni in piscina e tanto altro, si verifica l’incontro di due anime sole e disilluse, che hanno una visione cinica della vita. Vivere in questa situazione paradossale, dove niente ha praticamente importanza, sembra essere per loro una perfetta soluzione. Ben presto si accorgeranno che non è così.

Palm Springs è dunque un’intelligente commedia romantica, il cui motore principale risiede in un loop temporale genialmente rivisitato in chiave comica, che porta con sé anche una riflessione su temi contemporanei e interessanti. In questa ripetitiva corsa di 90 minuti si ride tanto, ci si emoziona e ci si accorge di essere di fronte a un prodotto di qualità. Ciò che stupisce è il perfetto mix di tanti luoghi comuni del genere, come la festa di matrimonio caratterizzata da situazioni irriverenti, che uniti all’espediente del loop generano un risultato brillante e originale. La comicità di Palm Springs è veramente ben costruita, grazie alla sceneggiatura di Andy Siara, che ha unito sequenze spassose, elementi fantascientifici e riflessioni sull’amore, la solitudine e lo smarrimento.

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Palm Springs. Limelight Productions, Lonely Island Classics, Sun Entertainment, FilmNation Entertainment

Un dinamico duo di attori – Palm Springs, la recensione

Questa esperienza cinematografica breve ma intensa è supportata da un lavoro di recitazione degno di lode. I due personaggi principali sono portati in scena da Andy Samberg e Cristin Milioti. Il primo è uno dei membri della compagna The Lonely Island (che figura tra i produttori) ed è uno dei protagonisti della serie tv Brooklyn Nine-Nine. Milioti ha recitato in serie di successo come How I met your mother, Fargo e Modern Love. Questa inedita accoppiata cinematografica è una vera sorpresa, un duo davvero dinamico. Entrambi sono attori comici di talento ma non solo: le loro interpretazioni rivelano perfettamente il lato fragile, smarrito e solo di Nyles e Sarah. Alla coppia di protagonisti si aggiunge anche J.K. Simmons, che interpreta Roy, l’uomo che viene trascinato nel loop prima di Sarah. Anche Simmons non è da meno nel portare in scena il lato folle e umano del suo personaggio.

La storia di Nyles e Sarah bloccati in una situazione al limite del possibile è resa sulla scena anche con un ottimo lavoro di regia e montaggio. Il lavoro dietro la macchina da presa di Max Barbakow è caratterizzato da tanti colori ed elementi visionari, che rendono l’insieme davvero piacevole. Lodevole è poi l’opera di montaggio svolta da Andrew Dickler e Matt Friedman; entrambi incastrano perfettamente le sequenze dei vari piani temporali, costruendo una narrazione sì scatenata, ma mai confusionaria.

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Palm Springs. Limelight Productions, Lonely Island Classics, Sun Entertainment, FilmNation Entertainment

La rivelazione dell’anno?

Al termine di questa recensione di Palm Springs non si può che sottolineare la sorpresa per questa piccola gemma cinematografica. Era difficile rinnovare l’espediente narrativo del loop temporale, ma il film ci riesce perfettamente mescolando romcom, fantascienza, cliché e riflessioni esistenziali. Non passano inosservate, certo, alcune somiglianze con altre pellicole, ma il risultato è fresco, originale, esplosivo e irriverente. Un aspetto da non sottovalutare è il trattamento riservato all’elemento fantascientifico: la risoluzione del loop non richiede una concentrazione eccezionale come per i film di Christopher Nolan, ma non è nemmeno trattata con sciatteria. D’altronde il film vuole trattare principalmente i temi dell’amore e della solitudine ai giorni nostri: un eccessivo approfondimento del lato sci-fi non avrebbe giovato alla narrazione.

Palm Springs è dunque un’esperienza cinematografica scatenata, ben elaborata, divertente e in parte anche visionaria. Non si grida al capolavoro, anche se l’originalità è senz’altro da elogiare. È la rivelazione dell’anno? In parte sì per i motivi enunciati, ma la definizione risulta complessivamente un po’ eccessiva. In sala si assiste a un film spensierato e anche un po’ malinconico, perfetto per i tempi corrono. Per chi non potrà vederlo sul grande schermo, va detto che l’attesa varrà la pena: non mancheranno risate, emozioni e sorprese, insieme a un amore per una vicenda e dei personaggi veramente irresistibili.

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Palm Springs - Vivi come se non ci fosse un domani

Voto - 8

8

Lati positivi

  • Uno scoppiettante e originale mix di commedia romantica e loop temporali, che rinnova un espediente cinematografico abusato
  • Non si ride e basta, ma ci si emoziona e si riflette sull'amore e la solitudine nella contemporaneità
  • Andy Samberg e Cristian Milioti sono un duo fenomale
  • Regia e montaggio contribuiscono alla riuscita del film

Lati negativi

  • Troppo evidenti alcune somiglianze con altre pellicole
  • Il film è sicuramente originale e per alcuni versi sorprendente, ma non può essere innalzato a rivelazione dell'anno

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