Keanu Reeves e il successo improvviso: quando per diventare un fenomeno virale basta la normalità

Proviamo a indagare sul recente successo online di Keanu Reeves

Keanu Reeves successo. Nel 2019 diventare un fenomeno virale non è più difficile come qualche anno fa. La possibilità, anche per uno sconosciuto, di spopolare in rete si sono accresciute radicalmente. Esse aumentano maggiormente se si parla di una personalità già celebre. Saltare nuovamente alla ribalta per qualcosa di specifico non è un duro lavoro, specie considerando la velocità con la quale le notizie girano. Ma fatto diverso è quando un celebre attore diventa da un giorno all’altro l’idolo del web senza però un apparente motivo. In questa piccola indagine cercheremo di occuparci brevemente del caso Keanu Reeves, sotto i riflettori da qualche settimana e diventato ormai idolo di qualunque essere sulla faccia della terra.

Keanu Reeves e il suo successo, però, non sono una novità. Infatti, non è il primo attore a diventare talmente virale da far impazzire il web. Prima di lui erano stati “vittime” personaggi come Bill Murray, Steve Buscemi o Nicolas Cage. Tutti loro, e molti altri, erano diventati fenomeni virali grazie alle vicende legate alla loro vita privata, più interessante, per il popolo della rete, del loro talento come attori. Scopriamo qualcosa di più sul fenomeno che ha monopolizzato l’attenzione dei social media nelle ultime settimane, definito come “Keanuaissaince“, la rinascita di un uomo e la sua nuova giovinezza.

Indice

Chi è Keaenu Reeves?

Ma prima di capire i motivi della sua ascesa verso l’olimpo degli attori più amati di sempre, dobbiamo capire chi è Keanu Reeves, attore estremamente duttile e poliedrico. La sua carriera spazia inizialmente tra teen movie e televisione, finché nel 1991 non salta alla ribalta con Point Break e Belli e dannati: da quell’anno vivrà un decennio ricco di successi e soddisfazioni professionali. Da L’avvocato del diavolo a Dracula di Bram Stoker, l’attore conosce le grandissime produzioni ma non rinuncia a mettersi in gioco con progetti indipendenti. Il 1999 è l’anno della svolta: Keanu accetta una parte anomala, in un prodotto altrettanto curioso ma interessante come scommessa. Il ruolo è quello di Neo, il film è Matrix. Croce e delizia della sua carriera, Matrix segnerà quel picco da cui si può solo crollare.

Nel decennio successivo arrivano tantissime collaborazioni ma nessun ruolo di spessore che possa render giustizia all’attore. Le major lo detestano per i suoi atteggiamenti sovversivi e la sua carriera sembra ormai alla deriva, tra produzioni fallimentari e un esordio alla regia da dimenticare. Poi il 2014, l’inizio della rinascita: John Wick. Keanu Reeves trova finalmente il ruolo dinamico, energico e grintoso che può farlo risorgere. Un produzione indipendente che, nell’intera saga, arriva ad incassi da major. Nel 2019, la nuova e definitiva svolta per la cosiddetta Keanuaissance: arriva John Wick 3, il doppiaggio in Toy Story 4 e la campagna per Yves Saint Laurent: proprio in relazione a questi tre progetti e alle relative promozioni il mondo sembrerà ricordarsi di Keanu, concludendo un percorso di rinascita che adesso sembra completo.

kaenu reeves successo

“Keanu Reeves is too good for this world”

Non si sa esattamente come Keanu Reeves sia tornato al successo. L’improvviso idolatrare delle masse sembra essere legato al tipo di persona che egli mostra fuori dal grande schermo, dagli aneddoti sulla sua vita e dai suoi comportamenti in pubblico. Essi, come ribadito sopra, riescono velocemente a fare il giro della rete in pochi secondi, diventando virali e riuscendo a far diventare l’uomo più buono del mondo una persona che, probabilmente, tra qualche settimana sarà già rimpiazzata dal nuovo idolo di turno. La definitiva consacrazione in rete dell’attore è ricondurre al 3 giugno scorso, con l’eco mediatico generato dall’articolo del New Yorker scritto da Naomi Fry. Il titolo: “Keanu Reeves is too good for this world“.

Nell’articolo viene citata, come fonte del successo dell’attore, la sua estrema enigmaticità circa la sua vita privata; raro è infatti trovare celebrità del suo livello delle quali non si sappia nulla, né la vita né il carattere. Fry scrive, riferendosi all’attore, elogiandone la riservatezza e l’umiltà, non esibendo o facendo sfoggio dei suoi beni. Le uniche notizie pubbliche sulla sua vita privata sono le note disgrazie legate alla morte del figlio avuto con Jennifer Symen e quella di quest’ultima poco tempo dopo, quando i due non erano più legati sentimentalmente. Oltre che al decesso dell’amico attore River Phoenix, nel 1993.

Di recente, proprio in relazione alla morte, ad una domanda allo show di Stephen Colbert su cosa ci possa essere dopo la morte, Reeves rispose: «So che mancheremo a quelli che ci vogliono bene». Risposta che ha sciolto pubblico in studio e chiunque abbia letto di ciò, sottolineando – come Naomi Fry evidenzia – la genuina profondità dell’uomo, aumentando così il successo pubblico.

 

Keanu Reeves fa cose

La sua riservatezza non è l’unico punto a favore per l’attore. La bontà e la disponibilità in pubblico hanno fatto esplodere la miccia accesa dall’articolo della Fry. Le storie legate al suo rapporto con i fan sono quelle che hanno accelerato il processo: cede il posto in metropolitana, rassicura i passeggeri durante un guasto aereo o il rispetto che mostra nei confronti delle fan, non toccandole mai durante le foto. Keanu Reeves che fa cose (come il nome di alcuni account online): sembra che ogni azione, pur realmente di buon cuore, sia elogiata a priori. Sembra che Reeves abbia davvero una genuinità spontanea e cristallina, di cui internet si è accorto ma che forse, come buona parte dei fenomeni online, sta cominciando a degenerare.

 

Da ogni elemento legato all’attore australiano vengono generati meme e video divertenti che diventano immediatamente virali. Keanu Reeves non ha profili social e ha più volte sottolineato come non si curi molto di ciò che si dice di lui in rete. Se però navigasse un po’ online, troverebbe una serie infinita di post che lo vedono protagonista, con immagini che lo ritraggono di volta in volta decontestualizzate e reinterpretate con ironia.

Tra i più famosi sicuramente c’è Sad Keanu che risale a molto tempo fa ma, ovviamente, tornato da poco in auge. L’immagine, in cui l’attore è ritratto con tristezza su una panchina, ha generato addirittura il “Cheer Up Keanu Day“. Esso è il giorno dedicato al tirare su il morale dell’attore. Per ultimo, in ordine cronologico, arriva “Keanu Reeves Walking to Music“. In esso viene reinterpretata una scena in cui l’attore cammina a rallentatore, presente nel film Netflix Finché forse non vi separi, sostituendo in ogni video la musica di sottofondo.

Le reazioni di Keanu Reeves al suo successo

Come avrà preso Keanu Reeves l’ossessione improvvisa del mondo per la sua persona? Il cosiddetto attore più buono del mondo è sicuramente la star del momento e tutti sembrano adorarlo. Egli, come già detto, sembra non essere interessato a ciò che si dice di lui in giro per la rete. A riprova di questo c’è la divertente reazione ad una domanda di un’intervistatrice:

– “Sai di esser stato eletto il “fidanzato ideale dell’internet”?”
– “Sono stato… cosa?”

Trovandosi sempre in giro per pubblicizzare prima il terzo capitolo della saga di John Wick e poi Toy Story 4, nel quale presta la voce ad un nuovo giocattolo, l’attore si è espresso senza però scendere troppo nei dettagli del suo successo, confermando la riservatezza e non lasciando trasparire, al solito, quasi nulla della sua personalità. Queste le brevi parole dell’attore alla premiere di Toy Story 4:

Si tratta di qualcosa di davvero bello e speciale per me. Così come l’accoglienza per John Wick, Finché forse non vi separi e l’aver partecipato a CD Projekt Red. Ho appena avuto l’opportunità di lavorare con persone fantastiche e di far parte di progetti davvero interessanti.
Anche essere qui per Toy Story 4 è molto divertente… è splendido!

[…] Sono felice di essere qui e sono felice di avere questa rinascita. Grazie!

 Keanu Reeves e il successo della normalità

L’attore, tra l’altro, è tra i candidati possibili per il titolo di persona dell’anno del Time. Su Change sono state, a proposito, lanciate due petizioni con lo scopo di convincere la celebre rivista ad assegnare il riconoscimento a Keanu Reeves; accostandolo così a personaggi come Barack Obaba o Papa Francesco. Il successo, come se non bastasse, è stato ulteriormente amplificato dalla sua presenza nel videogioco Cyberpunk 2077, presentato all’ultimo E3 dallo stesso attore. Diventa così semplice arrivare ad associare il nome dell’attore più popolare del momento a ciò che di più popolare c’è oggi nel cinema: i cinecomics. I fan, infatti, richiedono a gran voce un ruolo in uno dei futuri prodotti del Marvel Cinematic Universe.

La sensazione è che, come ogni fenomeno legato al mondo della rete, si stia giocando troppo su un personaggio che, per quanto sia davvero buono e dal fascino enigmatico, resta pur sempre un individuo “normale”. Gesti di gentilezza e parole sagge e profondamente umane risaltano esageratamente, come non dovrebbero. In una società schiava del maschilismo, della maleducazione e del rispetto pubblico sempre più assente, la figura di Keanu Reeves sembra un angelo da divinizzare, quando, in realtà, compie atti che dovremmo semplicemente compiere tutti, ogni giorno.

Specie se messo in relazione con l’attore medio hollywoodiano, Reeves non ostenta e lascia la vita privata dietro i riflettori. Le sofferenze passate dell’attore e il suo, noto, passato familiare burrascoso possono essere state ulteriore stimolo per santificare la figura dell’eroe; uomo che dopo la sofferenza, si erge a paladino della gentilezza. Una volta che internet troverà il nuovo zimbello a noi resterà una speranza: che, dopo tutto il trambusto, i suoi fan possano prendere come esempio la sua sana normalità.

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1 commento

  • racstatiom ha detto:

    Bastano tutti i giornali che spammano che è diventato virale e lo diventa. Le petizioni su change.org avevano piccoli numeri, su internet ok è diventato un meme neanche così famoso, ma quanta gente è diventata meme su internet? Praticamente buona parte di tutti gli attori? È immeritato tutto sto spam di elogi da parte dei giornali.

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