Film maledetti: 10 film circondati da un’oscura e misteriosa aura

Incidenti e strane coincidenze hanno condizionato e tutt'ora condizionano molte celebri pellicole

Scopriamo insieme quali sono i film maledetti che nel corso della storia del cinema sono stati capaci di attrarre su di loro le peggiori sventure. In questo articolo capiremo quali sono le produzioni che a causa di tragedie, eventi paranormali o semplice sfortuna sono andate in contro a destini nefasti. Nella lista troveremo film appartenenti a generi molto diversi tra loro e non solo pellicole horror come si potrebbe immaginare. A far parte di questo ristretto e poco invidiabile club sono commedie, film storici e anche grandi capolavori dimenticati.

Il mondo del cinema è una vera e propria giungla, se non ci si sa muovere il rischio è di venirne inghiottiti e di non uscirne più. Gli imprevisti sono parte del mestiere, e più in generale della vita, certo, ma che fare quando questi sembrano susseguirsi in modo sistematico come mossi da un volere superiore? In ognuno dei casi che vi presenteremo saranno diversi gli avvenimenti che in un modo o nell’altro hanno condizionato la vita degli sventurati protagonisti. I più fortunati hanno visto le proprie carriere stroncate, i più sfortunati sono stati invece colti da morti improvvise e spesso inspiegabili.

Indice

Atuk (mai realizzato) – Film maledetti

Atuk, scritto da Tod Carroll, è una sceneggiatura mai prodotta basata sul romanzo L’incomparabile Atuk dello scrittore canadese Mordecai Richler. Rappresenta la quintessenza del prodotto hollywoodiano maledetto e il perché è presto detto. Tutti gli attori che hanno provato ad interpretare il protagonista della storia sono morti poco tempo dopo. La prima vittima del sortilegio fu il comico e attore John Belushi che si era detto sicuro di voler interpretare il ruolo di Atuk. L’entusiasmo durò ben poco, nel 1982 morì per overdose all’età di 33 anni. La produzione offrì così la parte a Sam Kinison. L’attore visse abbastanza a lungo per filmare almeno una scena, ma non rimanendone soddisfatto fermò la produzione affinché venissero apportati cambiamenti alla sceneggiatura. Kinison non fece in tempo a vedere le modifiche visto che morì in un incidente stradale a soli 38 anni. film maledetti

La produzione non demorse e decise di contattare John Candy, questi non fece in tempo a leggere il copione che morì stroncato da un infarto a 43 anni. Leggenda narra che anche lo scrittore e performer Michael O’Donoghue, morto di li a poco per un’emorragia cerebrale, fosse con Candy al momento della lettura. L’insaziabile sete omicida di Atuk non si fermò, continuando a mietere vittime. Chris Farley, comico del Saturdy Night Live, si disse pronto ad accettare il ruolo ma anch’egli morì di li a poco a soli 33 anni di overdose. Il comico Phil Hartman si interessò al progetto a causa proprio del suo amico Farley ma morì ucciso da sua moglie. Una sceneggiatura, sei cadaveri e una Hollywood terrorizzata: quali ingredienti migliori per una maledizione?

Freaks (1932)

Freaks è un film del 1932 diretto da Tod Browning, ambientato nel mondo del circo ed interpretato da veri “fenomeni da baraccone”. Un capolavoro circondato fin dalla sua uscita da un’aura di mistero e paura. L’impatto fu tale che in molte nazioni la sua proiezione trovò molti ostacoli riuscendo a debuttare nei cinema solo decenni e decenni dopo. I risultati delle prime proiezioni furono allarmanti per la società produttrice, la Metro-Goldwyn-Mayer. Cronache dell’epoca riportano infatti di diversi svenimenti, malesseri e addirittura di un aborto spontaneo.freaks

La MGM arrivò addirittura a rinnegare il film dopo aver percepito il malcontento del pubblico nei confronti delle tematiche e dei particolari protagonisti. La pellicola non riuscì ad essere apprezzata nonostante Browning trattasse la tematica dei freaks senza falsi pietismi e con un inusuale ironia. Un’opera incompresa il cui messaggio travisato ha condannato sia se stessa che il suo creatore. Il regista Tod Browning dovette mutilare la sua opera, tagliando quasi mezz’ora di girato, in una sorta di catarsi delle menomazioni patite dai suoi amati freaks. Gli spezzoni eliminati sono tutt’oggi irrintracciabili, distrutti per sempre da un mercato cieco e poco lungimirante. L’insuccesso e la cattiva fama derivanti da questo progetto costrinsero Browning ad allontanarsi da Hollywood e chiudere con la carriera di regista.

Il mago di Oz (1939) – Film maledetti

La presenza di questa pellicola potrebbe lasciarvi spiazzati, come ha fatto un classico del cinema amato da grandi e piccini a finire tra i film maledetti? A conferire all’opera diretta da L. Frank Baum questa aura oscura sono stati i numerosi incidenti e le strane coincidenze occorse sul set. Il primo elemento che ha contribuito alla strana fama del film è stato il succedersi di ben 5 registi diversi che per un motivo o per un altro hanno abbandonato il progetto. Il numero di sceneggiatori che si sono occupati della storia è ancora più alto, sono infatti 17 gli scrittori che hanno contribuito al risultato finale. Fin qui sembra di trovarsi di fronte a semplici intoppi legati al mondo della produzione ma non è ancora finita.film maledetti

Buddy Ebsen interprete dell’originale “Uomo di latta” lasciò le riprese a causa di una reazione allergica all’alluminio usato per il suo costume. Lo stesso tipo di trucco è stato responsabile dell’infezione agli occhi contro la quale ha dovuto combattere Jack Haley, suo sostituto nel ruolo. Margaret Hamilton interprete della strega cattiva è rimasta gravemente ustionata sul set, lo stesso destino è toccato alla sua controfigura. Anche gli attori che interpretavano le scimmie volanti riportarono gravi ferite, i fili che li reggevano si ruppero di colpo facendoli cadere rovinosamente a terra. Nemmeno Toto, il fedele compagno di Dorothy riuscì a salvarsi dal “maleficio” subendo la rottura di una zampa a causa di un pestone accidentale.

Gioventù bruciata (1955) – Film maledetti

Ciò che permette a Gioventù Bruciata di entrare di diritto in questa top è il triste destino che ha accomunato i protagonisti del film. Nessuno degli attori principali ha avuto lunga vita, non riuscendo a superare i 43 anni. La morte che all’epoca fece più scalpore fu quella di James Dean, giovane stella in rampa di lancio nella sfolgorante Hollywood degli anni ’50. Dean perse la vita in un terribile incidente mentre era alla guida della sua nuova Porsche 550 Spyder durante una manifestazione automobilistica a Salinas. L’ironia del destino volle che poco prima della sua morte una volante della polizia lo fermasse per eccesso di velocità, un messaggio che l’attore non fu in grado di recepire. Anche Nick Adams, co-protagonista del film e amico fidato di Dean, morì in circostanze misteriose.gioventù bruciata

La causa della morte è stata derubricata come suicidio accidentale ma diversi sono i sospetti che aleggiano intorno all’accaduto. Meno di 10 anni dopo la morte di Adams, un fattorino della pizza pugnalò a morte l’attore Sal Mineo in un vicolo dietro il suo condominio. La polizia arrestò l’uomo che confesso il gesto anche se il suo identikit non corrispondeva a nessuna delle descrizioni dei testimoni e avesse affermato di non avere idea di chi fosse Mineo. Nel 1982 toccò a Natalie Wood andare incontro al suo triste destino morendo in circostanze misteriose durante un weekend con il marito Robert Wagner e l’attore Christopher Walken. Inizialmente le autorità stabilirono che la causa del decesso era dovuta ad un annegamento ma il caso venne successivamente riaperto.

Il conquistatore (1956) – Film maledetti

La maledizione che ha afflitto tutti coloro che hanno partecipato a questo film è legata alla scelleratezza umana più che ad un intervento del fato. La pellicola del ’56 vedeva John Wayne nell’atipico ruolo di Genghis Khan, il celebre conquistatore mongolo. Il film venne girato nelle vicinanze di St. George (Utah), area utilizzata pochi anni prima come sito per test atomici. Il cast e la troupe girarono sul luogo per settimane, trascorrendo lunghi periodi esposti alle radiazioni residue delle bombe esplose. Hughes fece inoltre prelevare 60 tonnellate di sabbia e terriccio del posto e le utilizzò successivamente a Hollywood per far assumere verosimiglianza ai re-shoots eseguiti in studio.film maledetti

Il caso vero e proprio scoppiò alcuni anni dopo a causa dell’elevato numero di morti per tumore tra coloro che avevano collaborato al film. Il cast e la troupe comprendevano un totale di 220 persone, di queste ben 91 avevano sviluppato una qualche forma di cancro. L’elevata incidenza di questa patologia in un gruppo così ristretto di persone è da attribuire ragionevolmente all’enorme quantità di radiazioni ricevute durante la lavorazione durata circa due anni. A questo si aggiunse l’aggressione subita dall’attrice Susan Haywart da parte di una pantera l’alluvione che di rovinare irrimediabilmente le scenografie e le strutture

L’esorcista (1973)

L’esorcista è basato sull’omonimo romanzo di William Peter Blatty, basato a sua volta su fatti realmente accaduti. Che sia questo che abbia costretto il film a vivere tante sventure? Esistono differenti versioni riguardo il numero di morti tra i membri della troupe, la cifra oscilla tra i tre e i nove. Un inspiegabile incendio distrusse tutti i set interni della residenza principale, ad eccezione della camera da letto di Regan (Linda Blair). La loro ricostruzione è costata alla produzione un ritardo di sei settimane sulla tabella di marcia. Questi eventi spinsero il regista Wiliam Friedkin a chiamare più volte un prete per far benedire il set.esorcista film maledetto

La Blair a causa di un malfunzionamento di un’imbracatura rimase ferita mentre Ellen Burstyn a causa di un incidente ha subito danni permanenti alla spina dorsale. Tutto il processo di post produzione venne tenuto negli uffici della Warner Bors come si potrebbe facilmente immaginare, ma sapete a quale indirizzo? 666 Fifth Avenue, New York City. Le reazioni del pubblico dopo le prime proiezioni sono tra mito e leggenda: svenimenti, attacchi di vomito, infarti e aborti spontanei. Tutto ciò non ha fatto altro che aumentare l’oscura fama intorno ad un film cult che col passare del tempo non ha perso un briciolo del suo fascino iniziale.

Il presagio (1976) – Film maledetti

Il film che narra della venuta sulla Terra nientemeno che dell’Anticristo rappresenta uno dei migliori esponenti della categoria dei film maledetti. L’aereo proveniente da Los Angeles su cui viaggiava Gregory Peck fu colpito da un fulmine. Tre giorni dopo sullo stesso aereo stava viaggiando David Seltzer quando venne nuovamente colpito da un fulmine. Durante le riprese a Roma fu il produttore Harvey Bernhard ad essere colpito da un fulmine. Gli incidenti aerei non finirono lì, il regista noleggiò un piccolo aeroplano che poi per decisione dello stesso non venne utilizzato nel giorno prestabilito. Non essendo impegnato sul set il mezzo venne impiegato per altri scopi, per sfortuna del suo pilota. Poco dopo essere decollato, perse quota e precipitò, investendo in pieno l’auto sulla quale viaggiavano la moglie ed i figli del pilota. Morirono tutti.il presagio

Lo specialista per gli effetti speciali John Richardson, autore della celebre sequenza della decapitazione del fotografo, si trovava in Belgio sul set di un altro film quando ebbe un terribile incidente d’auto frontale. La fidanzata morì decapitata da una lastra di metallo mentre lui uscì quasi incolume. La cosa inquietante sta nel fatto che dopo essersi ripreso vide un cartello stradale con scritto “Je bent weg van Ommen 66.6 km” ovvero “Siete lontani da Ommen 66,6 km”. Ommen è una città olandese, a 138 km di distanza da Amsterdam, dal nome simile al titolo originale del film (The Omen). Anche gli animali si comportarono in modo strano una volta sul set, una guardia di sicurezza fu addirittura attaccata e uccisa da alcuni leoni in circostanze ancora da chiarire dopo il termine delle riprese.

Poltergeist (1982)

Il caso di Poltergeist è forse quello più famoso, le misteriosi morti del cast sono state da sempre legate al tema sovrannaturale trattato nel film. La pellicola uscì nel 1982 ed ebbe un successo tale da portare alla produzione di due sequel. Al centro delle vicende la famiglia Freelings, la cui vita viene sconvolta da numerosi eventi paranormali che coinvolgono la loro abitazione.

Heather O’Rourke, l’interprete della bambina protagonista Carol Anne, morì a causa delle conseguenze di un blocco intestinale non rilevato. Dominique Dunne, interprete della sorella maggiore, morì strangolata dal suo ex fidanzato durante una violenta lite. Lo stesso motivo per cui il suo personaggio perdeva la vita nel film. A queste tragiche dipartite si aggiunsero le morti di altri attori durante o poco dopo le riprese.poltergeist film

Una vera e propria maledizione sembra infatti aleggiare sugli attori che hanno preso parte al progetto, costringendoli a fini dolorose e atipiche. La morte di Lou Perry ne è un esempio, l’attore fu infatti ucciso con un’ascia da un ex-galeotto. Leggenda vuole che Steven Spielberg, produttore della pellicola, abbia insistito sull’uso di scheletri umani reali come oggetti di scena. Il suo obiettivo sarebbe stato quello di risparmiare denaro dato che dei veri resti umani sarebbero costati meno degli scheletri fabbricati. Will Samson, attore e sciamano dei nativi americani, dopo aver appreso la notizia ha eseguito un esorcismo sul set di Poltergeist II.

Fitzcarraldo (1982) – Film maledetti

“Fitzcarraldo” di Werner Herzog è stata una delle produzioni più ambiziose e difficili da realizzare di tutta la storia del cinema. Un primo tentativo di iniziare le riprese avvenne nel novembre 1979, in Perù. Qui una una tribù locale si oppose in tutti i modi alla lavorazione del film, minacciando di morte chi l’avesse appoggiati. Degli indigeni armati circondarono l’accampamento degli addetti ai lavori intimandogli di andarsene, la troupe fuggì e le fiamme divorarono il luogo.

Originariamente il protagonista non era interpretato da Klaus Kinski, bensì da Jason Robards. Quest’ultimo si ammalò gravemente dopo cinque settimane di riprese con circa il 40% del girato già effettuato. Herzog, in cerca di un sostituto, si trovò costretto a dover gettare via le scene e a mettere in pausa la produzione per altre sei settimane. Kinski accettò così il ruolo di protagonista e nell’aprile del 1981 le riprese ricominciarono da capo. Il suo difficile carattere creò ulteriori problemi; i suoi scoppi d’ira incomprensibili e terrificanti gettavano nel panico gli indiani nativi. La paura era tanta da spingere un capo tribù ad avvicinarsi ad Herzog e offrirsi di uccidere Kinski.

fitzcarraldo

L’ostilità intrinseca della giungla causò numerosi incidenti e feriti. I nativi colpirono con due frecce dei membri della troupe, fortunatamente non in modo mortale. Non mancarono nemmeno gli incidenti aerei che causarono il ferimento di cinque persone e ne costrinsero una sesta sulla sedia a rotelle. L’ostinazione del regista nel voler usare a tutti i costi vere navi costrinse più volte l’intero progetto a fermarsi a causa dell’impossibilità di muoverle tra la fitta giungla e le pericolosissime rapide. Herzog si espresse così riguardo la sua creatura:

Non dovrei più fare film, dovrei andare direttamente in manicomio. […] Nessuno riuscirà a convincermi ad essere felice di tutto questo.

L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018)

Il film è noto come uno dei più estremi esempi di development hell della storia del cinema, con ben otto tentativi di realizzazione da parte del regista nell’arco di quasi vent’anni. Il progetto doveva partire inizialmente nei primi anni 2000, nonostante l’idea albergasse nella mente di Terry Gilliam fin dalla fine degli anni ’90. Data la vastità del materiale relativo al celebre romanzo picaresco di Cervantes, Gilliam pensò di riadattare e reinterpretare la storia. Il viaggio nel tempo doveva essere la colonna portante del film: un uomo del ventunesimo secolo scaraventato indietro nel tempo sarebbe stato confuso da Don Chisciotte con Sancho Panza. La produzione scritturò Johnny Depp per il ruolo del protagonista e l’attore francese Jean Rochefort per interpretare Don Chisciotte.l'uomo che uccise don chisciotte recensione

Un violento nubifragio distrusse parte della costosa scenografia, questo unito ai numerosi problemi di salute di Rochefort causò l’interruzione delle riprese. I danni ai materiali di scena costarono circa 16 milioni alla produzione  e un enorme perdita di tempo. Ci erano voluti infatti due anni per trovare il giusto attore per interpretare Don Chisciotte e 7 mesi per far imparare a Rochefort la lingua inglese. Alla fine della fiera solamente quest’ultimo e Depp riuscirono a girare qualche scena inserita poi nel documentario Lost in La Mancha. Gilliam ha cercato per anni di raccogliere i fondi per il suo progetto, senza però nessuna fortuna, perlomeno fino al 2018.  Le parole del regista riguardo questa serie di sfortunati eventi sono abbastanza inquietanti:

È ossessivo… disperato… patetico… sciocco… tutto è dovuto alla crescita di questo “tumore” che oramai è diventato parte del mio sistema. Deve uscire se voglio sopravvivere.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *