Musica da studio per cinefili: colonne sonore da ascoltare per concentrarsi

Ecco una serie di colonne sonore consigliate da ascoltare mentre si studia per voi cinefili h24!

Sono tante le persone che per concentrarsi hanno bisogno del silenzio assoluto. Ma ce ne sono altrettante che invece preferiscono sollecitare la propria attenzione con le sette note. Sono infatti molti i vantaggi legati all’ascolto della musica. Ad esempio, la musicoterapia è una disciplina paramedica usata anche per migliorare le condizioni di individui affetti da varie patologie. Ma esiste una musica per studiare davvero efficace? Pensate che Spotify, collaborando con la psicologa Emma Gray (esperta in salute e benessere di bambini e teenager), ha ideato una playlist perfetta per affrontare un giorno di studio.

Nello specifico, la musica classica – grazie al suo effetto calmante – dovrebbe aiutare a raggiungere voti più elevati nelle materie scientifiche; mentre per quanto riguarda gli studi umanistici è migliore ascoltare musica con 50-80 battiti al minuto. Infine, per le materie più creative, è bene ascoltare musica estremamente coinvolgente, necessaria per stimolare le emozioni dello studente. Ma questo è un sito di cinema e di conseguenza vogliamo sì proporvi la miglior musica per concentrarvi, ma consigliandovi le migliori colonne sonore pensate per questa pratica!

Musica da studio per cinefili: colonne sonore da ascoltare per concentrarsi

Come già spiegato nell’introduzione, in base alla tipologia di studio ci sono diversi generi musicali su cui fare affidamento. Tuttavia, non si tratta di una scelta esatta: altre ricerche scientifiche mettono in luce infatti che solo l’ascolto di musica strumentale vada a favorire un incremento della concentrazione e delle prestazioni; mentre invece la musica “cantata” è una fonte di distrazione.

Quale musica dunque, in alternativa alla musica classica, può meglio incarnare il ruolo di musica “strumentale”? Per la gioia di tutti i cinefili, ovviamente, sono le colonne sonore. Le nostre proposte sono naturalmente legate a dei gusti soggettivi e a motivazioni pratiche: tutte le soundtrack sono disponibili su Spotify.

Iniziamo con la playlist!

Per iniziare, vi consigliamo la recentissima e pluripremiata colonna sonora di The Shape of Water”, composta da Alexandre Desplat. Le melodie dense e sinuose avvolgono il film, proseguendo musicalmente quel legame con l’acqua che accompagna la pellicola dall’inizio alla fine.

L’attenta fotografia e la delicata musica creano un’atmosfera a tratti ovattata, regalando allo spettatore la tipica impressione degli ambienti acquatici; ma senza mai togliere quel giusto punto di elegante fragilità e finezza che rendono la pellicola di Guillermo del Toro una vera e propria fiaba.

Tra i lavori di Desplat ricordiamo anche diversi film di Wes Anderson (tra cui Grand Budapest Hotel, che gli è valso il Premio Oscar), The Danish Girl, The Imitation Game, Harry Potter e i doni della morte parte 1 e 2, e molti altri.

Colonne sonore da studio: cinema e pianoforte

Un’altra nostra proposta è la colonna sonora de La teoria del tutto, composta da Jóhann Jóhannsson, venuto recentemente a mancare. Sebbene il tratto distintivo di Jóhannsson sia sempre stato il connubio tra orchestrazione classica e strumenti elettronici, con La teoria del tutto è stato abbandonato a favore di un preponderante pianoforte.

La particolarità di questa colonna sonora sta nella sua leggera nitidezza, mai cupa, che trasmette allo spettatore la forza di volontà e il forte spirito del protagonista anche nei momenti più cupi della pellicola. Un chiaro esempio ne è il brano “Camping”, presente poco prima del malore di Hawking, nel quale il quartetto d’archi provoca nello spettatore un calmo presentimento. Tuttavia, la musica non vuole mai essere invadente o “epica”: nei momenti più drammatici rimane sempre delicata o silenziosa

Vi abbiamo appena proposto nel link qui sopra “Forces of Attraction”, traccia che forse più di tutte mette in luce quanto sia cristallina questa colonna sonora grazie al sapiente uso del pianoforte. Jóhannsson aveva solo dal 2013 intrapreso la carriera di compositore nell’ambito cinematografico, ma sin da subito iniziò collaborazioni con importanti registi; tra cui quella con Denis Villeneuve in “Prisoners”, “Sicario” e “Arrival“.

Per gli amanti del pianoforte, ricordiamo anche la deliziosa colonna sonora de “Il favoloso mondo di Amelie”; composta da Yann Tiersen. In questo caso il pianoforte sposa la fisarmonica, creando un’atmosfera sia frizzante che malinconica; rendendo Parigi uno specchio dell’interiorità della protagonista stessa. Ad esempio, la sinfonia “Comptine D’un Autre été L’après-mid” rappresenta Amelie nei suoi momenti di sconforto; mentre “La Dispute” esprime l’arrabbiatura della stessa nei confronti dell’odioso fruttivendolo.

Ancora pianoforte con “Orgoglio e pregiudizio”

Dario Marianelli, compositore italiano residente a Londra, si è ispirato alle prime opere di Beethoven per la composizione della soundtrack di “Orgoglio e Pregiudizio”. La colonna sonora vive in una perfetta simbiosi con il film, in quanto ogni brano si evolve con la storia, con i protagonisti, con il paesaggio.

Ed è così che “Liz on top the world” inizia con il delicato suono di un pianoforte, accompagnato da un caldo gioco di luci ed ombre sulle palpebre chiuse di Elizabeth; diventando poi più intenso nel momento in cui la ragazza apre gli occhi, per poi infine esplodere grazie all’ingresso degli archi che sembrano guidare il vento che fa danzare il antello di Elizabeth mentre osserva l’incontaminata natura inglese dall’alto di un dirupo.

Non mancano inoltre altre tracce “funzionali” allo svolgimento del film stesso, come ad esempio le danze presenti durante i balli e la marcia durante l’arrivo degli ufficiali. Tra questi brani ricordiamo anche la rivisitazione de il “Rondò Abdelazar” del compositore inglese Henry Purcell; vissuto in epoca barocca.

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