Film di Natale: una lista di film natalizi da vedere

i migliori film di Natale da vedere aspettando l'anno nuovo

È il periodo più atteso dell’anno. Subito dopo l’estate, il Natale è la festività che ci proietta mentalmente in un momento felice, fatto di condivisione, unione e ricongiungimenti. Registi e produttori da sempre hanno cercato di raccontare ed evocare le atmosfere festose e fiabesche del Natale. Oltre alle pure scelte di tipo estetico e rievocativo, molti film hanno inoltre indagato a fondo le componenti familiari e relazionali; facendo emergere così tutte le divergenze, gli obblighi, le incomprensioni, gli affetti mancati e quelli mancanti. Dicembre diventa sinonimo di ritrovarsi nel proprio focolare domestico e condividere giorni interi in attesa dell’arrivo del nuovo anno. In questa lista composta da cinque categorie verranno proposti venti film di Natale o, più precisamente, pellicole con un richiamo temporale o narrativo alla festività.

Dai classici per famiglie come La fabbrica di cioccolato e il super cult Mamma, ho perso l’aereo, fino ai film diretti da registi italiani come Parenti serpenti Dieci inverni. Inoltre, si ritroveranno anche le commedie romantiche americane come Innamorarsi e quelle inglesi come Il diario di Bridget Jones e L’amore non va in vacanza. Infine una breve carrellata dei film anni 2000 a tema o ambientazione natalizia. In questa selezione capiremo le modalità e le variegature cinematografiche sulla rappresentazione del Natale, prendendo spunto dall’immancabile appuntamento del 25 dicembre. Senza tralasciare però le fratture, la malinconia e la messa in discussione personale e familiare che questo periodo porta con sé. Ecco la lista dei film di Natale da vedere secondo FilmPost.

Indice

Film Italiani − Film di Natale

Una famiglia perfetta

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In una villa nella splendida cornice della campagna umbra, Leone (Sergio Castellitto), per sentirsi meno solo durante le festività, prende l’inaspettata decisione di affittare una compagnia di attori; li assume per far loro interpretare la famiglia che non ha. Nonostante pranzi, cene e tombolate sembrino procedere bene, la realtà e la finzione mescoleranno le loro carte e l’arrivo di un personaggio imprevisto cambierà inevitabilmente la vita del cinquantenne. Il film di Paolo Genovese del 2012 è una commedia corale sulle identità fittizie e le identità reali, sulla solitudine di un uomo che s’inventa una famiglia perfetta ma dai sentimenti inesistenti.

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Una famiglia perfetta. Medusa Film, Lotus Production

Inoltre il film, oltre all’evidente soggetto a tema familiare, può anche essere visto come un’acuta riflessione sul mestiere d’attore; sulle modalità d’immedesimazione e i cliché sulla rappresentazione delle famiglie nei film di Natale. Acuto e divertente, Una famiglia perfetta vanta un grande cast che riesce a creare dinamiche folli e ben oliate: Claudia Gerini, Marco Giallini, Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, Francesca Neri e i giovani attori Eugenia Costantini ed Eugenio Franceschini.

Natale in casa Cupiello

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«Parto trigemino con una gravidanza di quattro anni». È così che Eduardo De Filippo ha definito gli sforzi per mettere in scena Natale in casa Cupiello, la commedia di Natale in tre atti che debuttò proprio la sera del 25 dicembre del 1931 al cinema-teatro Kursaal di Napoli. La piéce, scritta dallo stesso Eduardo è stata più volte ripresa e modificata fino alla trasposizione televisiva del 1977.

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Natale in casa Cupiello. Picomedia

Eduardo è Luca Cupiello, un pater familias senza autorità che a partire dalla mattina dell’antivigilia, farà emergere involontariamente le verità nascoste della sua famiglia; dinamiche che la moglie Concetta (Pupella Maggio) vorrebbe invece tenere segrete. Nonostante l’evidente componente comico-umoristica tipica del teatro di De Filippo, il testo nel corso dei suoi rifacimenti ha acquisito anche una malinconica vena drammatica e a tratti commovente.

Vacanze di Natale (1983)

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È stato il film apripista del genere dei cinepanettoni, termine che indica il filone cinematografico dei film comici prodotti e ambientati in Italia durante le vacanze natalizie. Questo genere tutto italiano di film di Natale, nel corso degli anni, ha diviso pubblico e critica. In particolare, quest’ultima ne sottolinea la scarsa qualità unita a un certo tipo di comicità bassa e grossolana. Ma il film del 1983 diretto da Carlo Vanzina e prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis, a suo modo, racconta uno spaccato tutto italiano di prototipi familiari da Nord a Sud dello stivale; così facendo, mette in scena vizi e virtù degli italiani in vacanza durante il boom economico degli anni 80.

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Vacanze di Natale. Filmauro

La trama, attraverso l’espediente dell’incontro e della condivisione di tempi e spazi, fa incrociare la vita di famiglie romane, borghesi e arricchite, coppie che si tradiscono a vicenda, amori nati e finiti nell’hotel di Cortina D’Ampezzo. Nel cast, solo per citarne alcuni, Christian De Sica, Jerry Calà, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli e Riccardo Garrone; quest’ultimo, nel film, esterna una delle battute simbolo dei cinepanettoni, entrata nell’immaginario collettivo. “E anche questo Natale…”. A voi scoprire come finisce.

Dieci inverni

Esordio alla regia dello sceneggiatore e scrittore romano Valerio Mieli (Ricordi?), questo film con protagonisti Isabella Ragonese e Michele Riondino può essere visto come la versione italiana – e invernale – di One Day, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di David Nicholls del 2011. Il film segue le vicende di Camilla e Silvestro nel corso di dieci momenti delle loro esistenze nel corso di dieci anni, che s’incastrano e s’incontrano gli uni con gli altri. I due si conoscono su un vaporetto a Venezia nel 1999 e tra di loro nasce una profonda connessione umana che avrà bisogno del suo tempo per tramutarsi in un legame amoroso duraturo e necessario.

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Dieci inverni. CSC Production, Rai Cinema, United Film Company

Camilla e Silvestro si perderanno, si ritroveranno e torneranno a perdersi di nuovo. Fino alla scoperta di un amore rimasto in sospeso per troppo tempo, che finalmente può svelarsi. Valerio Mieli, grazie ad una sceneggiatura originale e ben dosata, l’innegabile chimica tra i due attori protagonisti e le ambientazioni fredde, vaporose, grigie degli inverni veneziani, dirige un mélo romantico sui sentimenti e le sfide giovanili di due esseri umani destinati a stare insieme. Dieci inverni ha vinto inoltre un David di Donatello e un Nastro D’argento per il miglior film d’esordio.

Parenti serpenti

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Potrebbe racchiudersi in questo proverbio popolare il film dell’immenso Mario Monicelli risalente al 1992. Parenti serpenti è il miglior film italiano che ha saputo raccontare con umorismo e verità l’obbligatorietà del riunirsi in famiglia durante il Natale facendo emergere così gli screzi, le rivalità, gli egoismi di una famiglia medio-borghese che, letteralmente, sta per esplodere.

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Parenti serpenti. Clemi Cinematografica

Il film è narrato dal punto di vista di Mauro (Riccardo Scontrini), figlio di Lina (Marina Confalone) e Michele (Tommaso Bianco) che racconta i giorni passati insieme alla sua grande famiglia che si riunisce a Sulmona per le festività. Dissacrante e senza assoluzione alcuna, Monicelli assieme a Susi Cecchi D’Amico e Piero De Bernardi, scrive e dirige un ritratto grottesco sui legami familiari, i segreti non svelati e il rifiuto delle responsabilità dei figli nei confronti degli anziani genitori. Nel cast anche Paolo Panelli in uno dei suoi ultimi ruoli, Cinzia Leone e Alessandro Haber.

Commedie Romantiche − Film di Natale

Innamorarsi

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Due natali. L’uno a distanza dall’altro di esattamente un anno intero. Due festività come ascisse temporali di un amore che nasce e infine rinasce di nuovo. Nel film di Ulu Grosbard del 1994 sono proprio il Natale e la ricerca dei regali per il rispettivo coniuge a segnare l’incontro di Molly e Frank nella libreria Rizzoli di Manhattan. I due, interpretati da Meryl Streep (David di Donatello per la migliore interpretazione straniera) e Robert De Niro in stato di grazia, in quella libreria e in quel Natale inizieranno una storia d’amore mai vissuta a pieno; un incontro che cambierà le loro vite per sempre. Innamorarsi però, non è un film sul tradimento, sul divorzio, sull’amore consumato.

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Innamorarsi. Paramount Pictures

Più precisamente, è un film sul processo dell’innamoramento tra due esseri umani che, a tarda età, rimettono in discussione una vita intera per aprirsi al possibile. In conclusione, non si tratta tanto di cosa racconta, ma piuttosto di come questo amore viene raccontato. Una storia, questa, che può considerarsi come una delle commedie degli anni 90 più romantiche di sempre. In altre parole, un film estremamente naturale, scritto con lo stesso tatto e lo stesso garbo col quale il sentimento tra Frank e Molly prende vita.

Il diario di Bridget Jones

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Bridget Jones, l’iconico personaggio dell’anti-eroina femminile ideato dalla scrittrice britannica Helen Fielding nel 2001 viene riadattata per il cinema da Sharon Maguire facendola conoscere in tutto il mondo tramite il volto e il corpo di Renée Zellweger. Bridget, trentenne single, amante dell’alcool e incline alle figuracce, conosce l’affascinante avvocato e donnaiolo Mark Darcy (Colin Firth) la sera di Capodanno. Ma durante la solita routine d’ufficio, la protagonista inizia finalmente a frequentare Daniel (Hugh Grant) che in seguito le rivelerà di conoscere Mark, mettendo in moto divertenti equivoci fra i tre.

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Il diario di Bridget Jones. Miramax, Universal Pictures, StudioCanal, Working Title Films, Little Bird

Per il ruolo la Zellweger ha messo su ben 12 chili intraprendendo una dieta a base di junk-food e pochissimo movimento. Soprattutto, l’attrice è riuscita a tratteggiare un personaggio buffo, stralunato ma fortemente veritiero; rompendo la narrativa classica delle trentenni divinizzate e dunque inarrivabili fino ad allora rappresentate al cinema. Inoltre nel film, le atmosfere natalizie giocano un ruolo essenziale, tutto ovviamente in chiave irriverente e molto british.

Tuo, Simon

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Basato sul romanzo Non so chi sei, ma io sono qui (Simon vs. the Homo Sapiens Agenda) di Becky Albertalli, Tuo, Simon è un’anomala commedia romantica su un diciassettenne che decide di dichiarare la propria omosessualità ad amici e familiari proprio il giorno di Natale. Simon, interpretato da Nick Robinson, inoltre intrattiene segretamente una chat online con un ragazzo di nome Blue e dall’identità misteriosa. Il film diretto da Greg Berlanti (sceneggiatore tra gli altri di Dawson’s Creek, Arrow e Supergirl) mette in scena un film sull’identità, l’amicizia e l’accettazione.

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Tuo, SImon. Fox 2000 Pictures, New Leaf Literary & Media, Temple Hill Entertainment, Twisted Media

L’adattamento del romanzo young adult è una vera e propria svolta nel genere delle commedie romantiche. Soprattutto perché rappresenta temi LGBT finora non sufficientemente esplorati in un genere che cerca di abbracciare un pubblico molto vasto. Il film ha dato vita anche ad una serie tv spin-off prodotta da Hulu dal titolo Love, Victor

L’amore non va in vacanza

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Iris (Kate Winslet), una giornalista del Daily Telegraph che vive a Londra e Amanda (Cameron Diaz), montatrice di trailer che vive a Los Angeles, tramite un sito per lo scambio di case decidono di passare le vacanze di Natale l’una nella casa dell’altra; questo, per allontanarsi dalle proprie delusioni amorose. Nelle rispettive nuove città oltreoceano e dunque nelle nuove abitazioni che man mano diventano familiari, Amanda conoscerà Graham (Jude Law) il fratello maggiore di Iris e Amanda entrerà in contatto con il compositore Miles (Jack Black).

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L’amore non va in vacanza. Columbia Pictures, Universal Pictures, Relativity Media, Waverly Films

Due case, due possibili coppie e quattro grandi attori per una commedia sulla necessità del cambiamento e dell’entrare a passi lenti ma decisi nelle vite degli altri. Il film, diretto da Nancy Meyers (What Women Want, È complicato, Tutto Può Succedere), è raccontata da un doppio punto di vista femminile su due donne che desiderano riscoprire le gioie dell’amore. Nel film, oltre ai quattro attori protagonisti, anche un cameo di James Franco e Lindsey Lohan.

La neve nel cuore

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Everett (Dermot Mulroney) è il primogenito di cinque figli dei coniugi Kelly (Craig T. Nelson) e Sybil (Diane Keaton) Stone. Una famiglia dalla mentalità aperta e bohèmienne. Per festeggiare insieme le vacanze di Natale, il ragazzo torna a casa portando con sé la fidanzata Meredith (Sarah Jessica Parker), una donna in carriera e che poco ha a che fare con gli Stone. In difficoltà a causa degli attriti tra lei e la famiglia del futuro marito, Meredith decide di coinvolgere la sorella Julie (Claire Danes) per supportarla e rompere gli equilibri familiari.

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La neve nel cuore. Fox 2000 Pictures, Major Studio Partners, Pan Productions

Il film del 2005 scritto e diretto da Thomas Bezucha (al suo secondo lungometraggio) è una family reunion che è riuscita a raccontare il disagio e l’estraneità che si prova quando la famiglia del proprio partner è tutto fuorché accogliente e aperta. L’amore tra Everett e Meredith viene inevitabilmente messo a dura prova da una famiglia ovattata e iperprotettiva, che però nasconde le proprie fragilità. Nel folto cast anche Rachel McAdams, Luke Wilson, Paul Schneider.

I classici – Film di Natale

Mamma, ho perso l’aereo

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Non ha bisogno di presentazioni. È il film di Natale per eccellenza, che viene visto e rivisto ogni anno. Ha segnato l’immaginazione e l’immaginario di bambini e ragazzi, ispirando generazioni intere. Mamma, ho perso l’aereo racconta la particolare vicenda del piccolo Kevin, involontariamente lasciato solo a casa dalla propria famiglia. Nella fretta della partenza infatti i McCallister salgono su un aereo per Parigi senza di lui. A casa da solo, il piccolo dovrà vedersela con due ladri chiamati “i banditi del rubinetto” che hanno preso di mira il suo quartiere di Chicago.

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Mamma, ho perso l’aereo. Hughes Entertainment, 20th Century Fox

Il film diretto da Chris Columbus (regista tra gli altri di Mrs. Doubtfire, Harry Potter e la pietra filosofale, L’uomo bicentenario solo per citarne alcuni), ha riscontrato un clamoroso successo al botteghino nel 1990; il più alto incasso negli Stati Uniti in quell’anno. Inoltre, ancora oggi, Mamma, ho perso l’aereo viene riproposto in prima serata nella tv pubblica, riscontrando sempre numeri d’ascolto alti. Un classico intramontabile.

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

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Ispirato al romanzo di Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato, il film narra la vicenda del piccolo Charlie Bucket, un bambino che vive in condizioni di povertà in una casupola con la madre e i suoi quattro nonni. Un giorno, dopo aver trovato dei soldi per terra, Charlie acquista una tavoletta di cioccolato; trova al suo interno un biglietto d’oro, che gli consente di visitare la famosa e misteriosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. All’interno della fabbrica, il bambino, accompagnato da Nonno Joe (Jack Albertson), conoscerà gli altri quattro fortunati bambini provenienti da tutto il mondo; sono Augustus Gloop dalla Germania, Veruca Salt dall’Inghilterra, Violet Beauregarde dal Montana e Mike Travis dall’Arizona.

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Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. Wolper Pictures

Nel corso della visita tutti i bambini vengono divorati dai loro vizi. Tuttavia, solo nonno Joe e Charlie riusciranno ad uscire dalla fabbrica grazie alla loro onestà; Willy Wonka deciderà così di lasciare l’industria dolciaria proprio al piccolo Charlie cambiando la vita della sua famiglia. Diretto da Mel Stuart, con un indimenticabile Gene Wilder nel ruolo di Willy Wonka, la commedia musicale è un viaggio iper colorato e a tratti onirico su un paradiso dolciario; inoltre, contiene anche un messaggio edificante sull’importanza della lealtà e della correttezza morale, come valori umani che ripagano sempre.

La vita è meravigliosa

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Tratto dal racconto The Greatest Gift, scritto nel 1939 da Philip Van Doren Stern, questo classico film di Natale racconta la storia di George Bailey (James Stuart); questi, dopo una vita di rinunce a sogni e aspirazioni personali pur di mettersi a disposizione del prossimo, la notte di Natale, colto da una disperazione profonda, medita il suicidio. L’uomo, cresciuto a Bedford Falls, una piccola cittadina della provincia americana, viene soccorso da un angelo custode, Clarence, inviato direttamente da Dio.

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La vita è meravigliosa. Liberty Films

Il film diretto da Frank Capra, considerato da sempre uno dei registi più amati e popolari del cinema americano, è un grande classico del periodo natalizio. Tuttavia, molti critici all’epoca lo ritennero illusorio, poco realista a causa della sua visione troppo sentimentale e ottimistica della vita tipica di tutto il cinema di Capra. Ad oggi La vita è meravigliosa è una pietra miliare del cinema del regista italo americano scomparso nel 1991 e vincitore di otto premi Oscar.

Fanny e Alexander

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È la sera di Natale del 1907 e Fanny e Alexander stanno festeggiando assieme alla madre Emile e il padre Oscar, entrambi attori che gestiscono un teatro nella città. Trascorse le feste, il padre muore e i due bambini a casa con il nuovo marito della madre, vivono all’insegna di terribili castighi. I piccoli, rapiti da un antiquario ebreo che li conduce nel proprio laboratorio, conoscono Ismael, una creatura che sa interpretare i desideri dei bambini.

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Fanny e Alexandre. Cinematograph AB, Svenska Filminstitutet, Gaumont, Personafilm

Presentato come l’ultimo film di Bergam, Fanny e Alexander è una fiaba barocca e opulenta nel quale i personaggi sono mossi dal tempo e distorti dal ricordo. Si tratta di una pellicola sospesa fra da due visioni, una realista e una più magica; un film incentrato anche sul potere del teatro e dell’immaginazione infantile come risposta ad una realtà paurosa e oscura.

A Christmas Carol

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A Christmas Carol, il film d’animazione diretto da Robert Zemeckis, è uno dei molteplici remake del classico di Charles Dickens. Nella Londra innevata del 1843, la notte della vigilia, l’anziano e scorbutico Ebenezer Scrooge, dopo aver rifiutato l’invito a cena dal nipote Fred, viene visitato da tre spiriti del Natale. Il primo dal Natale passato, il secondo dal Natale presente, e l’ultimo da quello futuro. Nel corso dei tre incontri, questi spettri riusciranno a mutare l’animo arido ed egoista del signor Scrooge.

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A Christmas Carol. Walt Disney Pictures, ImageMovers Digital, ImageMovers, FortyFour Studios

Realizzato con la tecnica del motion capture, il film del 2009 è stato prodotto dalla Walt Disney su sceneggiatura dello stesso Zemeckis. Il protagonista Jim Carrey, nel film con ben quattro ruoli (Scrooge, e i tre spiriti del Natale), è stato affiancato anche da Gary Oldman, Colin Firth e Bob Hoskins.

Anni 2000 − Film di Natale

Ben Is Back

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C’è un padre, Peter Hedges, che dirige il figlio, Lucas. Ma c’è anche una madre, Holly Burns che la vigilia di Natale si vede arrivare a casa il figlio Ben, un diciassettenne in cura in una comunità per disintossicarsi dalla droga. Il film del 2018 presentato al Toronto Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, è un vero e proprio tour de force di una madre che tenterà nelle 24 ore di libertà del figlio di non farlo ricadere nelle vecchie abitudini e nelle vecchie conoscenze di spacciatori e tossicodipendenti.

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Ben Is Back. Black Bear Pictures, 30WEST, Color Force

Il figliol prodigo torna a casa, rompendo così la tanto agognata armonia familiare e un nucleo domestico che ha tentato di ritrovare un proprio equilibrio. Il film è retto principalmente da due grandi interpretazioni: Lucas Hedges e Julia Roberts. I due riescono a creare un rapporto fatto di parole non dette, segreti, amore e dolori profondi. Ben Is Back è un addiction drama amaro, ma tristemente attuale, che riflette l’epidemia da crystal meth che dilaga tra i giovani statunitensi.

La coscienza dell’assassino

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La coscienza dell’assassino. Focus Features, Film4, Blueprint Pictures, Scion Films, Twins Financing

Prima di farsi conoscere dal grande pubblico con Tre Manifesti a Ebbing, Missouri vincitore di due premi Oscar e quattro Golden Globe, il regista britannico Martin McDonagh nel 2008 dirige un inteso e acuto crime con protagonisti Colin Farrell e Brendan Gleeson. Ray e Kan, rispettivamente Farrell e Gleeson, sono due sicari che vengono mandati dal loro capo nella cittadina medioevale di Bruges, in Belgio. Nelle varie attese delle telefonate dal boss, i due entrano in contatto con la città, i monumenti, le persone che la animano. Il film, oltre alla forte componente noir, è caratterizzato da un humor dissacrante messo in atto dall’attrito tra comico e tragico. Nel film, si gioca molto anche con la notorietà della città capitale delle fiandre per i mercatini natalizi e le sue atmosfere fiabesche in contrasto con il lavoro crudo e spietato dei sicari.

Eyes Wide Shut

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Eyes Wide Shut. Warner Bros., Stanley Kubrick Productions, Hobby Films, Pole Star

Eyes Wide Shut è un film sulle dinamiche di coppia ma è soprattutto un film sulla borghesia. Stanley Kubrick dirige una pellicola sul rapporto di coppia, sul sesso, sulla gelosia, sul desiderio inconscio, sul senso di colpa. Ma anche un film sul potere della classe borghese in America. Nicole Kidman è Alice Harford, la tormentata moglie di Will, medico dell’alta società (interpretato da Tom Cruise all’epoca suo marito) molto più sessualmente libera e aperta rispetto al coniuge. Tratto dal romanzo Doppio Sogno di Arthur Schnitzler, il film è permeato da un’atmosfera natalizia; la pellicola inizia proprio con una festa il giorno della vigilia in una villa nel cuore di una New York invernale e metafisica. È l’ultima pellicola di Stanley Kubrick, ed è anche l’ultimo film che vede recitare insieme la coppia Tom Cruise e Nicole Kidman.

  Racconto di Natale

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Racconto di Natale. Why Not Productions

Una coppia con un figlio malato e bisognoso di un trapianto di midollo osseo decide di mettere al mondo il loro terzo figlio, Henri, sperando nella compatibilità della donazione degli organi. Molti anni dopo Henri (Mathieu Amalric), dopo la morte del primogenito e l’allontanamento per volere della sorella, torna nella sua città d’origine per trascorrere il Natale in famiglia. Henri dovrà decidere se mettersi a disposizione per un trapianto e salvare la madre (Catherine Deneuve) affetta dallo stesso male del primogenito. Il film del 2008 scritto e diretto da Arnauld Desplechin è una commedia francese corale in stile La neve del cuore che alterna momenti drammatici e rivelatori ad altri divertenti o ironici. Questo film di Natale esplora le relazioni familiari, i conflitti e le dinamiche di relazione madre e figli, amanti, coniugi e fratelli nel contesto di una riunione di famiglia.

Il primo Natale

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Campione al box office lo scorso anno Il primo Natale racconta la storia di Salvo (Ficarra), ladro specializzato nel furto di oggetti religiosi, che a seguito di una tempesta viene trasportato nella Palestina dell’anno zero insieme a Don Valentino (Picone). I due dovranno assicurarsi che la natività segua il suo corso storico. Naturalmente, Salvo e Don Valentino verranno notati dai cittadini di Betlemme, in particolare da un gruppo di Zeloti e da Erode stesso.

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Il primo Natale. Tramp Ltd., Medusa Film

Il film, diretto dal duo comico siciliano, è scritto assieme a Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini. Si tratta di una storia originale, seppur a tratti prevedibile, con una scenografia ben curata. Il tutto al servizio di una commedia raccontata con il solito stile garbato che caratterizza i due comici. Ficarra e Picone utilizzano il viaggio nel tempo per mettere in scena la storia della nascita dell’era moderna. Nel cast anche Massimo Popolizio nel ruolo di Erode.

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