I migliori film recenti da vedere

Stanchi di quelle liste di film consigliati che vi propinano migliaia di pellicole uscite dalla nascita del cinema ad oggi? Allora questa è la pagina che fa per voi! In questa lista troverete consigliati solo film recenti da vedere, in continuo aggiornamento e che prende i migliori film usciti negli ultimi quattro anni. I film, in ordine per anno, sono stati selezionati accuratamente dallo staff di FilmPost.it ed approvati dall’intera redazione! Ogni film proposto conterrà le sole informazioni base del film, vi racconteremo un pizzico di trama per stuzzicarvi e il motivo per cui vi consigliamo proprio quella pellicola, nonché un minimo di informazioni su regia e attori principali perché noi lo sappiamo quanto i nostri amati lettori siano attratti dalla qualità e la professionalità.

Proprio per questo, inoltre, ove possibile allegheremo la recensione completa in pieno stile FilmPost. Ma ora bando alla ciance e passiamo al sodo, ecco per voi una serie di film recenti consigliati dai membri della redazione! Fateci sapere nei commenti se la lista vi soddisfa o se pensate bisognerebbe aggiungere qualche film, saremo pronti ad aggiornarla inserendo i vostri consigli!

Indice:

Film recenti da vedere 2015 

Anomalisa, di Charlie Kaufman e Duke Johnson:

Anomalisa è un film d’animazione in stop-motion del 2015 diretto da Charlie Kaufman che ne ha curato anche la sceneggiatura. Il protagonista è Michael Stone (doppiato da David Thewlis), celebre oratore e coach motivazionale. In un viaggio interiore alla ricerca del proprio Io, in un mondo dove ogni persona è uguale all’altra, fronteggia amareggiato la mondanità della vita. Recatosi a Cincinnati per una conferenza contatta una vecchia fiamma che dopo aver accettato il suo invito cambia improvvisamente idea abbandonandolo irritata. Colpito però da una voce femminile, diversa da quella di tutti gli altri, eccitato si mette alla ricerca della voce sconosciuta…

Film consigliato perché come al suo solito Kaufman riesce a mettere a nudo l’essere umano e le sue contraddizioni. Alternando scene surreali a scene di cruda realtà permette allo spettatore di immedesimarsi a pieno nel protagonista.

Anomalisa by Charlie Kaufman

Beasts of No Nation, di Cary Fukunaga:

Ambientato nell’Africa occidentale, in un paese senza nome, il film narra della storia di Agu (Abraham Attah), un bambino soldato privato dei genitori durante la guerra civile. Il giovane, lasciato solo a sé stesso, si arruolerà tra le file di uno dei molti partiti politici che lottano per il potere, che lo educherà alla violenza e lo condizionerà profondamente. Al comando di questo esercito c’è il carismatico Commandant, interpretato da uno statuario e immenso Idris Elba. Agu conoscerà ben presto la bestialità insita nell’essere umano a contatto con la guerra, in un crescendo che porterà a riscoprire sé stesso.

Tratto dal romanzo dell’autore nigeriano Uzodinma Iweala, Beasts of No Nation è stato presentato e accolto positivamente al Festival di Venezia nel 2015. Il regista Cary Fukunaga eccelle nel filmare la disperazione e l’assurdità di una guerra senza quartiere sul territorio africano, raccontandola attraverso gli occhi di un bambino. Inoltre il punto d’osservazione adottato da Fukunaga porta all’attenzione dell’indifferente sguardo occidentale una realtà toccante e disperata, che deve fare i conti con le manifestazioni più evidenti di disumanità.

migliori film recenti da vedere

The Hateful Eight, di Quentin Tarantino:

The hatefull eight è un film del 2015 diretto da Quentin Tarantino (qui la recensione), che porta su schermo uno spaccato del Wyoming di fine ‘800, ricco di pregiudizi e razzista. Un cacciatore di taglie, una prigioniera, un maggiore nero dell’esercito americano, un boia, un cowboy, un futuro sceriffo, un messicano ed un veterano di guerra, sono 8 uomini rinchiusi in un emporio a causa di una violenta tormenta di neve che impedisce a ciascuno di loro di raggiungere la propria destinazione. Tra dissapori, false identità e pura violenza, gli odiosi otto dovranno convivere forzatamente in un’unica stanza; e vi assicuriamo che non mancheranno i colpi di scena. Tarantino maestro del cinema pulp, mette in scena una brillante e coinvolgente storia, che cattura lo spettatore e che lo tiene con il fiato sul collo.

A supportare la trama vi è un cast stellare composto da nomi tutti cari a Tarantino: Samuel L. Jackson, Tim Roth, Kurt Russel, Michael Madsen e Jennifer Jason Leigh. Perché vi consigliamo The hatefull eight? Beh… perché è un film di Quentin Tarantino; per la trama coinvolgente e piena di colpi di scena; e per i cinefili più esperti, il film è girato interamente con la pellicola a 70mm, che dona una resa migliore dell’immagine e dei colori, una vera chicca per i paranoici della fotografia e non solo. Ora non vi resta che recuperarlo!Recensione The hateful eight

The Danish Girl, di Tom Hooper:

Eddie Redmayne è il protagonista del biopic su Einar Wegner, il primo transessuale della storia. Nata come gioco con sua moglie Gerda (una Alicia Wikander vincitrice del Premio Oscar), l’identità di Lili Elbe diventa realtà, attraverso un tortuoso cammino psicologico e fisiologico. Il coraggio di Einar/Lili viene raccontato con maestria non solo da Redmayne, ma anche dal regista Tom Hooper. Più che concentrarsi sulla discriminazione, il film analizza le fasi che porteranno Einar a cambiare sesso, operazione che diviene un vero simbolo del mondo LGBT per tutti gli anni a venire. Eddie Redmayne è supportato da una cornice tecnica che sicuramente non passa inosservata. Bellissima la colonna sonora, che accompagna ogni fase della pellicola, dalle più distese alle più drammatiche.

Gli abiti sono curati minuziosamente, per far immergere lo spettatore nel tempo passato. Anche la scenografia è frutto di un grandissimo accorgimento per i dettagli. Perché vederlo? The Danish Girl non è un film che parla di omosessualità, ma racconta un evento storico in un modo molto intimo e delicato. La pellicola è infatti consigliata a persone di qualsiasi età e orientamento sessuale, per una visione piena di sentimento ed emozione.Infinity film scadenza

Il caso Spotlight, di Tom McCarthy:

Tom McCarthy aveva un compito difficilissimo in fase di scrittura e messa in scena di questo film. Parlare di argomenti spinosi e così delicati, come gli abusi sessuali della Chiesa, non è mai semplice. Diventa quasi impossibile quando devi quasi mettere in secondo piano le vicende per dar spazio maggiore alla storia dei giornalisti d’inchiesta che hanno portato alla ribalta lo scandalo. La narrazione infatti si sviluppa attorno alla squadra speciale Spotlight che indaga su un caso molto spigoloso: le violenze e gli abusi da parte di alcuni uomini della chiesa, su minori. Il film segue la squadra d’inchiesta penetrando nelle loro debolezze, nella loro intimità e nella difficoltà di un momento fragile che però è di estrema importanza per la loro carriera e per l’intera comunità.

La regia dinamica rende il prodotto mai noioso e sempre al passo con la narrazione brillante. Il successo del film è anche dovuto alle prove eccellenti di un cast ricco di nomi importanti come Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams e Liev Schreiber. Tutto questo ha portato nel 2016 alla vittoria dell’Oscar per il miglior film: una vittoria per molti sorprendente ma non stupisce quando si analizzano i contenuti e i metodi di rappresentazione di essi. Il caso Spotlight è un crudo spaccato sulla realtà di tutti i giorni che spesso non notiamo: dagli abusi al lavoro del giornalismo d’inchiesta.Il Caso Spotlight recensione

Steve Jobs, di Danny Boyle:

Siete pronti per immergervi nella mente e nel lato più intimo di una delle persone più geniali ed innovatrici della storia dell’umanità?

Questa pellicola svela tutti i retroscena dietro alle tre più grandi presentazioni di prodotti tecnologici di Steve Jobs: il Macintosh 128K, il NeXT Computer e l’iPod. Tre grandi prodotti nati dalla mente geniale del padre di Apple. Il film si insinua tra liti familiari, problemi sul lavoro, diverbi tra amici per andare a cogliere la vera essenza del grande personaggio che è stato Steve Jobs. “Steve Jobs” é un film del 2015, candidato agli Oscar, basato sulla biografia autorizzata “Steve Jobs”, scritta da Walter Isaacson e pubblicata nel 2011. La pellicola é diretta da Danny Boyle e vede un cast stellare composto da Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen e Jeff Daniels.

Il film è molto consigliato per chi ama i biopic su personaggi che hanno cambiato la storia dell’uomo. Abbiamo deciso di inserire questo film su Steve Jobs e non quello di Joshua Michael Stern del 2013, poiché questo ultimo non è minimamente paragonabile a livello di qualità al film di Boyle. Infatti il regista inglese porta sullo schermo una regia pulita e magistrale con uno dei migliori Fassbender mai visti, supportato da una ottima sceneggiatura del genio di Aaron Sorkin.

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The Lobster, di Yorgos Lanthimos:

Yorgos Lanthimos, regista d’origine greca che ha stupito tutti con i suoi due primi lungometraggi, riesce a superarsi con il suo primo film fuori dal territorio Greco, in lingua inglese. The Lobster è un piccolo gioiello narrativo e registico, con trovate estremamente originali: questo gli valse una candidatura all’Oscar come miglior sceneggiatura. L’ambientazione è sviluppata in tre luoghi principali, forse gli unici: un hotel, un bosco e una città. Lo spazio sembra soffocarci. In un futuro distopico le relazioni sono meccanizzate: non esiste più l’amore e forse neanche i sentimenti in generale, i rapporti sono pilotati. Gli individui sono costretti a passare la propria vita con la persona che gli è stata scelta da un sistema che comanda tali relazioni all’interno di un hotel “per single”. Se non riesci a trovarla entro il limite di giorni, vieni trasformato in un animale (deciso dal soggetto in questione, prima di entrare nell’hotel). Se ti ribelli al sistema, vieni isolato in un bosco e diventi una vittima sacrificale. Quando un uomo (Colin Farrell) si troverà in questa situazione, deciderà di provare a cambiare il suo destino, con non pochi pericoli.
Lanthimos entra, con questo film, di diritto tra i migliori cineasta degli ultimi anni. Sforna un prodotto che critica la società e attraversa, sfondandola, la quarta parete, permettendoci di riflettere su cosa siamo e cosa potremmo diventare.migliori film recenti da vedere

Room, di Lenny Abrahamson:

Room è un meraviglioso film del 2015, diretto da Lenny Abrahamson (già regista del sorprendente Frank) e interpretato da una splendida e bravissima Brie Larson. La storia è quella di Joy e Jack, madre e figlio. Jack non conosce nulla del mondo ad eccezione della “stanza”, il luogo in cui vive e in cui è cresciuto, quattro anguste e soffocanti mura con solo una piccola finestra che da sul cielo. La madre è stata rapita da un uomo, sette anni prima, mentre andava a scuola ed è rimasta fino a quel momento rinchiusa in quella stanza, subendo regolarmente abusi da parte dell’uomo. Il giorno del quinto compleanno del piccolo una serie di eventi, che si protrarranno nei giorni successivi, scateneranno il piano di fuga dei due. La difficoltà maggiore, oltre la fuga, sarà trovare nuovamente (o per la prima volta nel caso di Jack) il mondo esterno.

Tratto del libro del 2010 “Stanza, letto, armadio, specchio”, Room è una bellissima storia del rapporto madre-figlio davanti alle avversità della vita e soprattutto della condizione a cui è sottoposta la vittima di un rapimento, durante e dopo. La riabilitazione è infatti di forte impatto emotivo e anche questo ci porta a consigliarlo caldamente. Una Brie Larson eccezionale, che meritatamente vinse quell’anno l’Oscar per l’interpretazione, decisamente toccante. Una tragica storia che testimonia la crudeltà umana ma anche la voglia di rivalsa, macchiata però anche dalla debolezza fisica e mentale.ROOM film 2015

Non Essere Cattivo, di Claudio Caligari:

Non Essere Cattivo è l’ultimo film diretto da Claudio Caligari prima della sua prematura morte. Narra la storia Vittorio e Cesare, amici d’infanzia, fratelli di vita, si impongono come i protagonisti assoluti. Interpretati rispettivamente da Alessandro Borghi (Premio NuovoImaie Talent Award – Miglior attore italiano esordiente ) e Luca Marinelli (che per il film otterrà il Premio Pasinetti alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2015). I due giovani, nella Roma delle borgate degli anni ’90, lottano giorno per giorno per sopravvivere in quei luoghi degradati e abbandonati. Vivono la vita così come viene, senza pensare al domani, tra uno sballo e l’altro, con l’unico scopo di sbarcare il lunario.

Non Essere Cattivo è un film imperdibile per chiunque. Per gli amanti della letteratura, che sapranno ritrovare nella storia un forte impronta pasoliniana. Per gli amanti delle arti visive per la messa in scena e la grazie con cui Caligari sa inquadrare questi “ragazzi da vita”. E’ un film per tutti perché è un grido di amore e di denuncia per una realtà così vicina ma che troppo spesso, colpevolmente, ignoriamo.Non essere cattivo recensione

Remember, di Atom Egoyan:

Remember è un film diretto da Atom Egoyan, presentato alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia. Il protagonista assoluto del film è Zev Gutman, interpretato da Christopher Plummer. Nel cast sono presenti anche Martin Landau e Bruno Ganz. Il film racconta di questo anziano ebreo, Zev Gutman, affetto da demenza senile che vive in un ospizio. Qui il suo amico Max Rosenbaum, anche egli ebreo e abitante dell’ospizio, chiede a Zev di esaudire il suo ultimo e più grande desiderio prima che la morte sopraggiunga. Max chiede a l’amico di trovare l’ufficiale nazista, responsabile della morte delle loro famiglie, e ucciderlo perché vendetta sia fatta.

Remember è un film che consigliamo assolutamente per la forza con cui tratta parallelamente due temi importantissimi. Da un lato viene indagata la vita di un anziano, alla mercé del mondo che lo circonda perché la sua malattia lo rende assai vulnerabile. Dall’altro lato, il tema del perdono, o meglio dell’incapacità di perdonare. Il perseguitato che diviene carnefice, è questa la via alla giustizia?migliori film recenti da vedere

Black Mass – L’ultimo gangster, di Scott Cooper

Ambientato negli anni settanta a Boston, Black Mass racconta la storia di uno dei criminali più ricercati nella storia degli Stati Uniti, James “Whitey” Bulger, interpretato da un’irriconoscibile Johnny Depp. Il film è una storia vera basata sull’omonimo libro di Dick Lehr e Gerard O’Neill. Whitey è capo della mafia irlandese di Boston e a metà degli anni settanta decide di diventare informatore dell’FBi per eliminare le mafie concorrenti. ù

Mentre l’FBI arrestava esponenti mafiosi di altre famiglie, Whithey con la concorrenza spazzata via diventa il più potente gangster in circolazione. Con tutte le criminalità organizzate sconfitte all’Fbi non resterà che una sola persona da arrestare. Il cast di prim’ordine oltre Johnny Depp vede: Joel Edgerton, Dakota Johnson, Kevin Bacon e Benedict Cumberbatch.

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Mr. Ove, di Hannes Holmù

Mr. Ove è l’adattamento cinematografico del romanzo “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Freedrik Backman. Ha ottenuto la nomination agli Oscar come miglior film straniero nell’edizione del 2017. Il protagonista della storia è Mr. Ove (Rolf Lassgård), un anziano burbero e solitario che con rigidità impone le sue regole nel quartiere dove vive. L’atteggiamento intransigente di Ove cambia drasticamente dopo aver fatto conoscenza con la giovane iraniana Parvaneh (Bahar Pars), sua nuova vicina di casa. L’amicizia tra la donna, la sua famiglia e Ove farà sì che l’anziano si apra al mondo e riesca ad essere felice dopo tanti anni di solitudine.

Dramma, comicità e romanticismo si mescolano per dar vita ad una vera e propria perla del cinema scandinavo moderno. Una pellicola adatta a tutti, l’ideale per rilassarsi con una toccante storia di quotidianità.

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Film recenti da vedere 2016 

Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti:

Lo chiamavano Jeeg Robot è un film del 2016, diretto da Gabriele Mainetti, con protagonisti Luca Marinelli, Claudio Santamaria ed Ilenia Pastorelli. La trama narra la vita di Enzo Ceccotti, ladruncolo di Roma periferia, che ad un certo punto nella sua vita, si ritrova con dei superpoteri. Non sarà facile per lui continuare a vivere allo stesso modo, grazie anche all’incontro con Alessia, una ragazza in fissa con il cartone animato giapponese Jeeg Robot, e con la mafia romana, capitanata da Fabio Cannizzaro, detto Lo Zingaro. Quello che vedrete è un mix di generi, che si spostano da commedia a dramma, da supereroi a mafia, il tutto contornato da una Roma diversa dal solito, molto più degradata e periferica.
La fotografia di Michele D’Attanasio amplifica tutto ciò, rende verosimile e realistico una storia di superpoteri.
Sicuramente da guardare per l’interpretazione di Marinelli nelle vesti del cattivo, per come vengono miscelati insieme vari generi e per sostenere un tipo di film che in Italia è ancora, purtroppo, troppo marginale.
lo chiamavano jeeg robot lo zingaro

Lo chiamavano Jeeg Robot. Goon Films, Rai Cinema

Cane mangia cane, di Paul Schrader:

Cane Mangia Cane è un film del 2017 diretto da Paul Schrader (sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato). Il film mostra le vicissitudini di Troy (Nicholas Cage) e dei suoi due amici Mad Dog (Willem Dafoe) e Diesel (Christopher Matthew Cook), ex-galeotti che non riescono a trovare un posto in una società votata al pregiudizio. I tre allora decidono di tornare a delinquere e accettano un lavoro da un boss della criminalità che potrebbe fargli guadagnare abbastanza per iniziare una nuova vita. La banda accetta, ma  faranno fatica a tenere le redini della situazione che prenderà una piega inaspettata.

Cane Mangia Cane è un film passato quasi inosservato ma che invece merita di essere ricordato. Schrader prendere il genere pulp, tanto caro a noi grazie a Tarantino, e lo rielabora, lo destruttura lo confonde e ci confonde. Un gangster-movie con un ritmo degno dell’amico di Schrader, Martin Scorsese, con un tocco “allucinogeno” che lo rede una perla difficilmente ripetibile. Infine la sceneggiatura permetterà allo spettatore di riflettere sul sistema rieducativo degli ex-carcerati e del pregiudizio che li circonda.migliori film recenti da vedere

Silence, di Martin Scorsese:

Prima metà del 1600 in Giappone, nel periodo Edo, tutti i cristiani vengono perseguitati. Due padri gesuiti vengono incaricati di partire per il Sol Levante alla ricerca di Padre Ferreira, loro guida spirituale di cui non si hanno più notizie. Arrivati in Giappone i due cristiani fanno di tutto per avere notizie di Ferreira, inoltre cercano di diffondere il cristianesimo tra i giapponesi, il tutto in gran segreto. Scopriranno poi che Padre Ferreira in seguito a numerose torture, ha ripudiato la sua fede per abbracciare completamente il Buddhismo. Ai due verrà riservato lo stesso trattamento e verranno messi davanti ad una scelta, rinunciare alla fede per la vita.

Silence, uscito in Italia a gennaio 2017, diretto da Martin Scorsese è tratto dal romanzo Silenzio di Shusaku Endo. Nel cast troviamo il candidato all’Oscar Andrew Garfield (La battaglia di Hacksaw Ridge, The amazing Spiderman 1 e 2, The Social Network). Adam Driver (Star Wars: gli ultimi Jedi, La truffa dei Logan) e Liam Neeson (Schindler’s list, Batman Begins). Ottimo cast per un film che racconta la storia in maniera dettagliata. Spicca su tutti l’interpretazione di Andrew Garfield.Film da vedere del 2017

Arrival, di Denis Villeneuve:

Il giovane regista Denis Villeneuve nel suo ultimo lavoro usa il contatto tra civiltà interplanetarie per approfondire le tematiche della comunicazione e del linguaggio. I singolari alieni, gli eptapodi, usano una scrittura che va oltre lo spazio e il tempo e per la prima volta spetta ad una linguista (Amy Adams) risolvere la controversia: sono pacifici? La dottoressa Louis Banks viene contattata dal governo degli Stati Uniti per risolvere l’enigma degli enormi “gusci” che sono atterrati sulla Terra. Assieme a lei per scoprire cosa vogliano gli alieni ci sono Ian Donnelly (Jeremy Renner) e il colonnello Weber (Forest Whitaker).

Perché guardare Arrival? È un film di fantascienza molto originale, con una trama incredibilmente affascinante e mai banale. Gli effetti speciali sono fatti con il giusto criterio e anche la prova attoriale non è lasciata al caso. La regia di Villeneuve, un regista che negli ultimi anni si è fatto riconoscere per il suo talento, è praticamente perfetta.Arrival spiegazione finale

Split, di M. Night Shyamalan:

M. Night Shyamalan scrive e dirige questo biopic sulla vita di Billy Milligan, un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell’identità. Il suo alter ego cinematografico (Kevin Wendell Crumb), un James McAvoy scandalosamente passato in sordina, diventa vittima e carnefice, provocando una sensazione di profondo turbamento negli spettatori. Ingabbiato dalle sue molte personalità, farà del male a persone innocenti, ma sarà anche spaventato da ciò che è in grado di fare…

Un film incredibilmente sottovalutato, che tuttavia regala sensazioni discordanti, come le personalità del protagonista. Paura, tenerezza, tensione e un pizzico di sadismo. Tutte queste emozioni derivano non solo dalla trama, ma anche dalla realizzazione tecnica. La scenografia claustrofobica, la colonna sonora da cardiopalma e l’incredibile performance di McAvoy sono tutti fattori che rendono Split uno dei migliori film di genere degli ultimi anni.
Perché vederlo? Beh, semplicemente perché non se ne può fare a meno.Split Review

Kubo e la spada magica, di Travis Knight:

Kubo e la spada magica è un film d’animazione in stop-motion del 2016 diretto da Travis Knight e prodotto dallo studio di animazione Laika. Knight alla sua prima opera da regista offre agli spettatori una colorata favola ambientata nell’antico Giappone. Il protagonista è un orfano, cieco da un occhio, di nome Kubo che vive insieme alla madre malata Seriatu; il giovane si guadagna da vivere raccontando storie agli abitanti del villaggio vicino, grazie alla sua capacità di animare magicamente degli origami suonando lo shamisen. Una sera, trattenutosi fuori fino a tardi, Kubo si scontra con lo Spirito Lunare, misteriosa entità che da la caccia a lui e alla madre. Da qui in poi si susseguiranno una serie di avventure dal forte impatto emotivo e visivo; il ragazzo sarà accompagnato da Scimmia (protettrice incaricata dalla madre) e da Scarabeo (uno scarabeo umanoide, che si presenta come allievo del padre di Kubo). Le avversità per i protagonisti si susseguiranno insieme ai numerosi colpi di scena, fino ad arrivare allo scontro finale con lo Spirito Lunare.

Film consigliato oltre che per la bellezza del comparto visivo anche per la profondità della trama e la forte morale della storia. Riesce a dare una lettura diversa al tema della famiglia, il tutto in chiave favolistica; senza per questo risultare mai banale.migliori film recenti da vedere

La La Land, di Damien Chazelle:

Per tutto il 2016 e 2017 non si è fatto altro che parlare di “La La Land”. Prima della sua uscita nelle sale, la sua canzone “City Of Stars” era già entrata nell’immaginario comune. Per fortuna, non si è trattato solo di un vacuo caso mediatico. Con le sue magnifiche canzoni e scenografie, la pellicola omaggia i vecchi musical e crea un senso di velata nostalgia in una soleggiata Los Angeles. Mia è un’aspirante attrice, Sebastian è un musicista Jazz alla ricerca del successo. I due, che dedicano la loro vita ai loro progetti ed ambizioni, si innamorano e cercando di incoraggiarsi a vicenda nonostante le porte sbattute in faccia. Ma riuscirà questo amore a prevalere sul potere dei sogni?

Damien Chazelle, che aveva già dimostrato il suo stile unico con Whiplash, riconferma ulteriormente la cura e l’attenzione ai dettagli nei suoi film. Un esempio è l’incredibile piano sequenza iniziale sulle note di “Another day of sun”. I protagonisti sono l’ormai nota “coppia cinematografica” costituita da Emma Stone, che grazie alla sua magistrale interpretazione ho ottenuto l’Oscar; e da Ryan Gosling, che pure ha ricevuto il plauso della critica. Ve lo consigliamo perché è una piccola perla cinematografica che parla al cuore dello spettatore con dolcezza, entusiasmo e nostalgia. Non spaventatevi davanti alla parola “musical”: le canzoni sono poche e concentrate perlopiù nella prima parte del film. Adatto dunque anche a chi non ama i musical. Dategli una possibilità: non vi deluderà.Film da vedere del 2017

Captain Fantastic, di Matt Ross:

Ben, interpretato da uno straordinario Viggo Mortensen, vive con la moglie e i sei figli isolato nelle foreste del Pacifico nord-occidentale, in completa connessione primordiale con la natura. Lontani dalla società, sotto la guida del padre, i ragazzi, tra i cinque e i diciassette anni, passano le giornate allenandosi fisicamente e intellettualmente fino a che una tragedia colpirà la famiglia. L’evento drammatico costringerà Ben e i suoi figli a compiere un viaggio nel mondo reale, che farà emergere pericoli ed emozioni sconosciute. Ben si ritroverà così a rimettere in discussione la sua idea di educazione in un crescendo di commozione. Ad accompagnare Viggo Mortensen i giovani talenti di Annalise Basso e George MacKay, oltre ai giovanissimi Nicholas Hamilton, Shree Crooks, Charlie Shotwell e Trin Miller.

Perché vederlo? Il regista Matt Ross dà vita a un film eccentrico ed emozionante, capace di toccare temi molto importanti sotto una facciata disincantata e divertente. I temi della famiglia, dell’educazione, della socializzazione, della crescita sono trattati con dolcezza e incredibile capacità, rendendo Captain Fantastic un film commovente e anticonformista da non perdere assolutamente.Captain Fantastic

Lion – La strada verso casa, di Garth Davis:

“Ritrovare la strada di casa per ritrovare se stessi”

Un bambino si perde a Calcutta e non riesce a ritrovare suo fratello. Viene portato in un orfanotrofio, dopo essere scappato dalla strada e da persone poche raccomandabili, e viene adottato da una famiglia australiana. Con questa il giovane ragazzo troverà amore, felicità, amicizia ma il richiamo della sua vera famiglia è troppo forte. Il nostro eroe è pronto per fare l’impossibile per ritrovare sua madre e i suoi fratelli. “Lion – La strada verso casa” è un film del 2016, candidato agli Oscar, diretto da Garth Davis alla sua prima volta dietro alla camera da presa. La fantastica storia di Saroo porta sullo schermo un cast composto da Dev Patel, Nicole Kidman, Rooney Mara e David Wenham.

Consigliamo questo film agli amanti dei film drammatici ma con un bel lieto fine, che vi farà letteralmente piangere a dirotto. “Lion – La strada verso casa” racconta una bellissima storia vera d’amore e di speranza. Questo film è una vera e propria lezione di vita per tutti noi: ci ricorda di non perdere mai la speranza e di continuare a combattere per ciò che amiamo.lion dev patel rooney mara 2

The Neon Demon, di Nicolas Winding Refn:

The Neon Demon, diretto da Nicolas W Refn, è un film horror-thriller del 2016. Diversamente dai soliti horor che si vedono al cinema, questa è una bellissima e inquietante riflessione sulla bellezza, sia al giorno d’oggi che in senso generale. Jesse, interpretata dalla giovane Elle Fanning, è una ragazza di 16 anni che cerca di sfondare nell’industria della moda. Molto presto si renderà conto che la strada e gli ostacoli che dovrà superare saranno sempre più pericolosi. Il film è accompagnato da una bellissima colonna sonora scritta da Cliff Martinez e da una fotografia da lasciare a bocca aperta.

The Neon Demon è un film che consigliamo sia perché è uno dei film più riusciti del regista danese, che rimane tutt’ora uno dei più influenti registi del nostro secolo, sia perché fa riflettere, tramite un interessante simbolismo, sulla purezza, la bellezza e il mondo dello spettacolo.the neon demon

Scappa – Get Out, di Jordan Peele:

Uno dei più discussi horror degli ultimi anni, Scappa – Get out è l’esordio cinematografico di Jordan Peele, in doppia veste di regista e sceneggiatore. Proprio il suo lavoro di sceneggiatura gli ha regalato un Oscar nell’ultima edizione degli Academy Awards. Protagonista un incredibile Daniel Kaluuya, candidato come Miglior attore. Il razzismo è, in questo lungometraggio, presentato in una veste particolare, misto tra thriller, horror e turbamento psicologico. Una storia che colpisce per la sua forza, il suo significato più profondo, specchio di una società ancora profondamente razzista e stereotipante. Get Out offre una visione ricca di spunti, colpi di scena e dramma, il tutto in una cornice tecnica eccellente. Lo dimostrano la regia fresca, la colonna sonora che penetra nella testa e nel cuore e una recitazione oltre ogni previsione.

Perché vederlo? Peele, con quest’opera, riesce a costruire un thriller psicologico come non se ne vedevano da tempo. Tecnica, morale e intrattenimento sono incollati insieme, come gli spettatori che intraprendono la visione. Assolutamente da vedere.Get Out recensione

Contrattempo (The Invisible Guest), di Oriol Paulo:

Thriller spagnolo di stampo hitchcockiano, datato 2016. Un imprenditore, accusato di omicidio, assume un’avvocatessa a cui rivela come sono andate veramente le cose. Il film è girato in una camera,
ma i frequenti flashback permettono alla cinepresa di girare in molti altri spazi. Lo spettatore diventa egli stesso l’indagatore, dovendosi districare tra gli innumerevoli indizi (anche falsi) e ricordi frammentati che la sceneggiatura impeccabile gli propone. È il secondo thriller del regista spagnolo Oriol Paulo mentre nel cast sono presenti Mario Casas, Barbara Lennie e José Coronado.

Perché consigliamo Contrattempo? Perché è un film che tiene il fiato sospeso per tutto il tempo, rendendo lo spettatore un elemento attivo durante la visione sfidandolo a capire come sono andate veramente le cose. Se a ciò si aggiunge una recitazione e una qualità tecnica di tutto rispetto, la raccomandazione di vedere questo film è più che giustificata.migliori film recenti da vedere

Swiss Army Man, di Dan Kwan e Daniel Scheinert:

Film americano del 2016, sicuramente tra le pellicole più strane e grottesche degli ultimi anni, con un inedito Daniel Radcliffe e un azzeccatissimo Paul Dano. Un naufrago ormai deciso a togliersi la vita non avendo possibilità di lasciare l’isola in cui si ritrova, scorge un cadavere in riva al mare; il corpo però nasconde dei poteri eccezionali e un’eccessiva flatulenza; inoltre sembra che il cadavere stia riprendendo vita giorno dopo giorno, curioso di riscoprire i segreti della vita che il naufrago, con i pochi strumenti a sua disposizione, cercherà di spiegargli. In maniera molto buffa e infantile, il naufrago affronterà temi quali l’amore, l’amicizia e le abitudine di ogni uomo, come prendere l’autobus, abitare in una casa e via dicendo. Tra i due quindi si instaurerà un rapporto sempre più forte. Swiss army man è una perla del cinema indipendente, rinforzato da uno stile unico e molto hipster.

Perché vedere Swiss army man? Perché è un film completo, per cui si piange, si ride e si riflette. È un viaggio tra i nostri sentimenti più profondi e un modo per scoprire che noi umani, nonostante le varie differenze, abbiamo molte cose in comune.migliori film recenti da vedere

Animali Notturni, di Tom Ford 

Il film ha come protagonista “l’animale notturno” Susan che riceve dall’ex marito Edward, la bozza del suo romanzo intitolato proprio Animali Notturni in onore dell’ex moglie. Susan infatti lotta costantemente contro l’insonnia e in una notte proprio colpita da quest’ultima decide di leggere il romanzo. Da quel momento nel film lo spettatore vedrà due piani narrativi divisi ma concatenati tra loro. Lo spettatore vede il romanzo che la protagonista legge, come in una sorta di film nel film.

La pellicola alterna quindi un piano narrativo all’altro a cui si aggiungono flashback della storia tra l’autore e Susan. Quest’ultima infatti nella lettura del romanzo analizza la storia con l’ex marito e del segreto che si porta dentro. Il secondo film di Tom Ford in regia è un piccolo gioiellino e dirige due ottimi attori: Amy Adams e Jake Gyllenhaal.

Film recenti da vedere 2017 

Il diritto di contare, di Theodore Melfi:

Nel pieno delle lotte razziali in America, tre donne afroamericane lottano contro sessismo e razzismo, per farsi strada nella NASA. E’ la storia vera della matematica Katherine Johnson, l’informatica Dorothy Vaughan e dell’ingegnere aerospaziale Mary Jackson. Che con il loro contributo hanno collaborato al successo del programma Mercury e della missione Apollo 11.

Film corale con un cast d’eccezione ben diretto da Theodore Melfi (St.Vincent). Troviamo infatti Taraji P.Henson, Octavia Spencer, Jim Parsons, Kirsten Dunst, Kevin Costner, Mahershala Ali ed un’inedita Janelle Monàe alla sua seconda prova d’attrice dopo Moonlight. Film è stato candidato a tre premi Oscar nel 2017, per miglior film, migliore sceneggiatura non originale e migliore attrice non protagonista per Octavia Spencer. Film ben calibrato e frizzante, nonostante i temi trattati.il diritto di contare trailer cover

Blade Runner 2049, di Denis Villeneuve:

Blade Runner 2049 è il seguito dell’omonimo film diretto da Ridley Scott nel 1982. Danis Villeneuve firma la regia per il sequel uscito nelle sale nel 2017. La storia si svolge 20 anni dopo le indagini dell’agente Deckard, sostituito questa volta da un replicante: l’agente K, interpretato da Ryan Gosling. Nel cast ritorna anche Harrison Ford per reinterpretare il suo iconico personaggio.
Jared Leto interpreta il ricco industriale che produce i replicanti.

Dopo tutto ciò che era avvenuto nel primo film i replicanti Nexus sono stati tutti tolti dalla circolazione. L’agente K è un nuovo replicante ed è anche un Blade Runner; ha il compito di cacciare i vecchi Nexus rimasti. Nella casa di uno degli ultimi rimasti, Sapper Morton, fa una scoperta sconvolgente: i resti di una donna replicante incinta.
Le industrie Wallace, subentrati alla Tyrell, faranno di tutto pur di trovare il bambino.
Il motivo per guardare Blade Runner 2049 è molto semplice: è il seguito di uno dei più bei film della storia del cinema. Villeneuve cerca, e riesce, di essere all’altezza del compito; la fotografia, la regia, la scenografia sono parte di un sequel quasi perfetto. L’unica cosa che manca, forse la cosa più importante, è la poesia che il Blade Runner dell’82 ci ha regalato.blade runner 2049 recensione

Atomica bionda, di David Leitch:

In piena guerra fredda, la spia inglese Lorraine Broughton, viene spedita a Berlino per recuperare una lista con i nomi degli agenti occidentali operativi in URSS. Viene aiutata da David Percival, agente suo collega d’istanza a Berlino est. I due lavorano insieme per portare a termine la missione, ma uno dei due è un doppiogiochista.

Il film uscito in Italia ad agosto 2017 è diretto da David Leicht (Deadpool 2, John Wick). Ha come interpreti principali il premio Oscar Charlize Theron (Monster, Mad Max: Fury road) e James McAvoy ( X-men, Split). La pellicola è l’adattamento della graphic novel the Coldest City. Una super tosta Charlize Theron, che ha girato personalmente tutte le scene di lotta e d’azione, unita ad una colonna sonora anni ’80 pazzesca, è qualcosa da non perdere. Film che carica scena dopo scena.migliori film recenti da vedere

Logan – The Wolverine, di James Mangold:

Logan è l’ultimo film della trilogia dedicata al mutante Wolverine, uscito nelle sale nel 2017, ed ha subito conquistato il cuore dei fan (qui la recensione). Wolverine/Logan ormai giunto alla fine dei suoi giorni, si occupa dell’anziano Professor X, impazzito a causa del suo potere telecinetico che non riesce più a controllare. Un giorno nelle loro vite entra la bambina mutante Laura, con capacità simili a quelle di Wolverine, scappata da un centro sperimentale messicano. Così i tre intraprenderanno un lungo viaggio per raggiungere un luogo sicuro in cui i mutanti potranno finalmente vivere tranquillamente.

In questo film scordatevi di vedere i classici elementi di un cine comic, perché Logan è tutto fuorché un film sui supereroi. Anzi è un film empatico che vi consigliamo di vedere per la sua carica emotiva e sentimentale che vi coinvolgerà nella trama. Lo stesso Wolverine è più umano del solito, stremato e indebolito, lontano “dall’animale” che siamo abituato a vedere. Charles Xavier, alla pari, è in fin di vita e allo stremo delle forze, un povero vecchietto alla fine dei suoi giorni. Tenetevi vicino un pacchetto di fazzoletti, perché le lacrime sono assicurate.Logan Immagine

I, Tonya, di Craig Gillespie:

“I, Tonya” racconta la storia vera di Tonya Harding, ex pattinatrice su ghiaccio statunitense. Tonya è una donna cresciuta in un mondo costellato da violenza e miseria, accanto ad una madre severa ed irascibile. La pellicola inizia quando Tonya frequenta la sua prima lezione di pattinaggio, per poi concentrarsi sull’adolescenza e fermarsi ai primi anni ’90. E proprio nel 1994, poco prima dei Giochi olimpici invernali, che Tonya ed il coniuge saranno al centro di uno scandalo sportivo che ha sconvolto l’America. I personaggi focali quindi, oltre alla protagonista, sono il marito Jeff Gillooly e la madre LaVona. “I, Tonya” è strutturato come un “docufilm”: la  vicenda si svolge attraverso le testimonianze dei protagonisti stessi, cosicché lo spettatore possa immedesimarsi appieno in una storia di cui si conosce alla perfezione il lato di cronaca ma non quello umano.

Diretto da Craig Gillespie, ha per protagonista Margot Robbie in una delle sue interpretazioni più intense e riuscite. Ma anche i personaggi di contorno sono non da meno: Allison Janney ha ricevuto il plauso della critica per il ruolo di LaVona, vincendo anche l’ambita statuetta. Infine, abbiamo Sebastian Stan come Jeff Gilloly. Ve lo consigliamo perché viene raccontata una storia vera che, seppur drammatica sotto molti aspetti, non perde una certa tinta di sarcasmo ed ironia. L’intensità delle interpretazioni permettono inoltre allo spettatore di immedesimarsi nelle vicende narrate, facendolo ridere e piangere. Un’emozionante storia da non perdere per nessuna ragione. Tonya recensione

Loveless, di Andrej Zvjagincev:

Film russo del 2017 che mostra tutto lo squallore e la freddezza dei nostri tempi, dove la famiglia e l’amore passano in secondo piano e cedono il posto all’egoismo e all’apparenza. La storia di un bambino scomparso, ma che lo è già prima di sparire fisicamente, mai considerato dai suoi apatici genitori. Ženja e Boris sono i genitori Alëša, un bambino costretto ogni giorno ad ascoltare i litigi dei due che stanno per divorziare; infatti, entrambi hanno già una seconda vita e considerano il loro figlio una cosa passato, un peso che intralcia il loro riscatto, almeno fino a quando, un giorno, il piccolo scompare. Uno dei migliori film russi del nuovo millennio, il quinto del regista Andrej Zvjagintsev che firma un lavoro tecnicamente perfetto. Gli attori sono Mar’jana Spivak, Aleksey Rozin e Matvey Novikok.

Perché consigliamo Loveless? Perché è un film che ogni cinefilo adorerebbe, data la capacità delle immagini di parlare molto di più delle parole. Una favola moderna, con una solida morale sullo
sfondo che sia di lezione per ogni genitore.film stranieri loveless

Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino:

Siamo a Crema, nel 1983. Elio (Timothée Chalamet) è un ragazzo di 17 anni che passa l’estate nella bellissima tenuta estiva che i suoi genitori possiedono in Italia. Oliver (Armie Hammer) è uno studente del padre di Elio che viene invitato a trascorrere qualche settimana in Italia per redigere la sua tesi di dottorato in archeologia. Elio rimane inaspettatamente attratto dal 24enne Oliver e vuole passare sempre più tempo con lui fino a che il loro rapporto trasformerà completamente la vita del ragazzo. Per il 17enne si apre così il periodo delle prime esperienze sessuali e si lascia guidare liberamente dalla propria curiosità. Particolarmente simbolica e significativa la scena della pesca sebbene il vero fulcro del film sia il dialogo finale di Elio con il padre (Michael Stuhlbarg).

Sceneggiato da James Ivory (per cui ha vinto il premio Oscar) e diretto da Luca Guadagnino, Call me by your name chiude la cosiddetta ‘trilogia del desiderio’ del regista italiano. Un film che è anche un quadro bellissimo, con un’estate perfettamente assolata, una villa del XVII secolo circondata da un lussureggiante frutteto. E poi, come i resti di un’antica Venere ritrovata nelle acque di Sirmione, affiorano in superficie i sentimenti dell’adolescente Elio. Guadagnino ci regala così un film che omaggia i suoi maestri, primo su tutti Bertolucci ma anche Renoir, Rohmer, riuscendo ad andare oltre la loro lezione e a tratteggiare uno stile del tutto personale e inedito.chiamami col tuo nome recensione luca guadagnino

Tre manifesti a Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh:

L’incredibile talento del regista Martin McDonagh raggiunge il suo apice, dando vita a un vero e proprio dramma shakesperiano al quale si mischiano elementi post-noir. La vicenda ruota intorno al dolore di un caso irrisolto che coinvolge l’intera comunità di Ebbing. Mildred Hayes – ruolo valso l’Oscar a una superba Frances McDormand – è una madre che non riesce ad ottenere giustizia per la figlia violentata e uccisa. Scontratasi contro la pigrizia e l’indolenza della razzista polizia locale, la donna deciderà di prendere in mano la situazione, affiggendo tre manifesti diretti allo sceriffo di Ebbing (Woody Harrelson). I tre manifesti provocheranno reazioni contrastanti che costringeranno a riaprire il caso e mostreranno la vera identità della comunità.

Vincitore di due premi Oscar per migliore attrice protagonista (Frances McDormand) e miglior attore non protagonista (Sam Rockwell), Martin McDonagh fa decisamente centro. Il film vanta di una sceneggiatura pressoché perfetta, che vive di colpi di scena e punti di svolta incredibili. Il regista si supera nel descrivere un mondo che è anche il nostro, caratterizzato dall’autodistruttività di un’intolleranza acuta e da un’egoistica ignavia. Nonostante tutto, McDonagh gioca con lo spettatore lasciando uno spiraglio per una speranza che dipende molto da noi e dalla nostra capacità di comprendere e ascoltare.recensione tre manifesti a ebbing, missouri

Baby Driver – Il genio della fuga, di Edgar Wright:

Dopo Scott Pilgrim vs. the World e La fine del mondo, Edward Wright torna dietro alla macchina da presa con Baby Driver – Il genio della fuga. La pellicola, un adrenalinico mix di colori, azione e musica, ha come protagonista il giovane Ansel Elgort nel ruolo di Baby, ragazzo che per saldare un vecchio debito lavora come pilota durante le rapine per il boss Doc (Kevin Spacey). Ma Baby non è un ragazzo come tanti, soffre di acufene da quando in un incidente ha perso i propri genitori ed è quindi costretto ad isolarsi dai rumori che lo circondano tramite la propria musica; musica che noi spettatori ascoltiamo con lui, perfettamente inserita anche grazie ad un montaggio entusiasmante e dinamico. Immancabile, in fine, la presenza di una storia d’amore tra Baby e la bella Deborah (Lily James), la quale innescherà in Baby la volontà di allontanarsi per sempre dal mondo del crimine.

Baby Driver tiene incollati allo schermo per tutta la sua durata, e questo non solo per storia il regista Edward Wright ha deciso di raccontare. Ma anche, e soprattutto, per come lo fa. La regia cattura lo spettatore e lo accompagna, tra il brillante piano sequenza iniziale e le scene d’azione inserite ad hoc, per tutta la visione del film. Senza annoiare o appesantire, Baby Driver intrattiene e lo fa magistralmente, anche per merito dell’ottima interpretazione dei suoi attori.baby driver image 1

Dunkirk, di Christopher Nolan:

Ci troviamo nel 1940 agli inizi della seconda guerra mondiale. La Wehrmacht tedesca avanza impietosa alla conquista dell’Europa. Circa 400.000 uomini, appartenenti a truppe britanniche, francesi e belghe, rimangono intrappolati dal cuneo tedesco nella città di Dunkirk (Dunkerque), sulla Manica. L’unica salvezza è raggiungere l’Inghilterra via mare. La vera vittoria è la sopravvivenza, tornare a casa sani e salvi. Gli eventi vengono raccontati da tre punti di vista con tre archi temporali differenti intersecati tra di loro (aria, acqua e terra).

Dunkirk è l’ultima fatica di Christopher Nolan, un film tanto amato quanto discusso di indubbio livello tecnico. La storia si concentra su fatti realmente accaduti. Una colonna sonora incalzante (Hans Zimmer) insieme ad inquadrature panoramiche e claustrofobiche faranno immergere totalmente lo spettatore nell’azione e nella ferocia della battaglia. Tra i vari nomi del cast oltre a quelli di Christopher Nolan e Hans Zimmer spiccano Tom Hardy, Cillian Murphy, Mark Rylance e Kenneth Branagh, sebbene nessuno di questi abbia un ruolo estremamente rilevante nel film. Dunkirk è un film avvincente ma anche molto particolare data l’esiguità della trama di fondo e i pochi dialoghi presenti.

Consigliamo almeno una visione a tutti. Di seguito potete leggere la nostra recensione del film e vedere anche il trailer in italiano. Buona lettura e buona visione.Dunkirk la recensione

Lady Bird, di Greta Gerwig 

Lady Bird racconta l’adolescenza dagli occhi di una ragazza della periferia di Sacramento. Christine ‘Lady Bird’ frequenta l’ultimo anno in un liceo cattolico, pensa già al college e il suo unico desiderio è lasciare la città in cui vive per New York, molto più aperta e meno conservatrice della cattolica Sacramento. Tra primi amori e l’inettitudine di che le sta intorno, Lady Bird affronta con fatica l’anno più importante della sua vita.

Greta Gerwig ci racconta in una commedia spiritosa il senso di inadeguatezza adolescenziale con una fantastica Saoirse Ronan. Nel cast troviamo anche: Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges e Timothée Chalamet.

Gifted – Il dono del talento, di Marc Webb

Cosa fareste se vostra nipote o vostro figlio si scoprisse estremamente intelligente? Questo è il tema centrale di Gifted. Frank Adler deve prendersi cura della nipotina Mary, dopo la morte della madre della piccola. Durante il suo primo giorno di scuola la piccola Mary si scopre essere un piccolo genio matematico. Grazie al suo incredibile talento alla bambina verrà offerta una borsa di studio per una prestigiosa scuola per bambini intelligenti. Frank rifiuta, perché preoccupato che sua nipote non possa avere un’infanzia normale. Si intrometterà la nonna Diane, che metterà sotto pressione la piccola Mary per farle esprimere la sua intelligenza. Comincerà una battaglia legale tra Frank e sua madre per la custodia della piccola.

In questo toccante film viene messo al centro l’amore, quello di Frank, interpretato da un insolito Chris Evans, nei confronti di sua nipote Mary (McKenna Grace).

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La forma dell’acqua, di Guillermo Del Toro 

Per questo film Del Toro ci riporta al 1962, negli Stati Uniti nel pieno della Guerra Fredda. Elisa è un’ inserviente sordomuta in un laboratorio governativo, il suo lavoro si svolge principalmente di notte. Proprio durante uno dei turni di lavoro scruta in lontananza una strana creatura anfibia portata al laboratorio per esperimenti. Elisa conoscerà la creatura con cui passerà molto del suo tempo, la creatura infatti è intelligente e in grado di comunicare. Quando al laboratorio decideranno di eliminare la creatura, per Elisa scatterà una corsa contro il tempo per salvare la creatura anfibia.

Questa inconsueta storia d’amore è un film assolutamente da non perdere. Nel cast: Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Octavia Spencer.

la forma dell'acqua colori

Film recenti da vedere 2018 

Il filo nascosto, di Paul Thomas Anderson:

Londra, anni 50. Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) è un rinomato sarto che crea abiti sontuosi con l’aiuto della sorella Cyril (Lesley Manville) per soddisfare le richieste delle sue clienti altolocate. Uno scapolo impenitente dalla personalità maniacale per cui le donne sono fonte di ispirazione finché non arriva il momento di scegliere la musa successiva. Finché Woodcock resta affascinato da Alma (Vickie Krieps) che fa la cameriera in un hotel. Vista la sua bellezza e le sue misure, perfette per gli abiti della Maison Woodcok, decide di portarsela a casa. Alma si rivela acuta, tenace e disposta a tutto pur di avvicinare Reynolds a sé e ottenere da lui un vero impegno sentimentale.

Paul Thomas Anderson dirige un film sinuoso e seducente proprio come gli abiti cuciti dal protagonista de Il filo nascosto. Maestosa la performance degli attori, con una Daniel Day-Lewis (nella sua ultima interpretazione) che non sbaglia una posa di un millimetro e non pronuncia una parola di troppo. Come in fondo tutto il film che sottrae, si contiene, si misura e si trattiene dal mostrarci tutto ciò che i nostri occhi pigri sono ormai abituati a vedere al cinema.il filo nascosto recensione

A Quiet Place – Un posto tranquillo, di John Krasinski:

Il silenzio è l’unico modo per sopravvivere in A Quiet Place, il nuovo horror diretto e interpretato da John Krasinski con Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe. Il mondo è stato invaso da terribili mostri dotati di un udito evoluto in grado di cacciare semplicemente percependo i rumori. Il film si svolge in uno scenario desolato di un futuro non ben definito. Gran parte della razza umana è stata sterminata. La famiglia degli Abbott cerca di rimanere unita e sopravvivere. Ma per rimanere in vita non bisogna fare alcun rumore.

Il motivo per cui vogliamo consigliarvi A Quiet Place è che si tratta di un horror molto particolare. Quasi tutto il film si svolge nel silenzio più assoluto, poche battute, pochi rumori; i personaggi interagiscono per lo più grazie al linguaggio dei segni. La colonna sonora è la vera voce narrante della storia. E’ sicuramente un horror, ma oltre alla paura c’è spazio anche per momenti di malinconia e commozione. Di breve durata (circa 90 minuti) il film scorre abbastanza velocemente, garantendo l’intrattenimento agli appassionati del genere. Tuttavia i palati “più fini” ed amanti degli horror di tensione e psicologici potrebbero storcere il naso nel sapere che gran parte della paura è veicolata mediante i soliti (scontati) jumpscare (ndr. Salti di paura). Se siete curiosi non vi resta che approfondire questa scheda del film con la nostra recensione ed il trailer in italiano che trovate al seguente link. Buona lettura e buona visione.a quiet place recensione

Dogman, di Matteo Garrone:

Simoncino, ex-pugile appena uscito di prigione, detta legge in un desolato quartiere di periferia degno dei più squallidi scenari post-apocalittici. La sua vittima prediletta è Marcello, un piccolo uomo che cerca solo di volersi far bene dalla gente che lo circonda. Marcello trascorre le giornate a svolgere il suo lavoro di toelettatore per cani. L’ambiguo e asfissiante rapporto di sudditanza con Simoncino è destinato a cambiare in peggio la sua vita. Ma finalmente, dopo anni di maltrattamenti e soprusi, Marcello è più che deciso a riscattarsi…

Accolto da lunghi e scroscianti applausi a Cannes 2018, Dogman è sicuramente uno di quei film che non potete perdervi. Questa favola nera diretta da Matteo Garrone oltre a presentarci una bella storia drammatica tratta da reali fatti di cronaca (ndr. Il canaro della magliana) è valida anche dal punto di vista tecnico (regia, fotografia e scenografia). Marcello Fonte è l’attore protagonista che interpreta il Dogman di Garrone; con uno di quei volti difficile da dimenticare e una straordinaria naturalezza nell’interpretare il suo ruolo Marcello ha meritatamente vinto il premio di miglior protagonista al festival di Cannes.

Dogman di Garrone è l’ennesimo riscatto del nostro cinema negli ultimi anni.. Una luce che riaccende in noi quella speranza ormai morta da tempo che il cinema italiano possa essere di alto (altissimo) livello. Una pellicola adatta ad un vasto pubblico, e consigliata essenzialmente a tutti. Se quindi vi siete incuriositi non vi resta che approfondire ulteriormente leggendo la nostra recensione e guardando il trailer in italiano che trovate al seguente link. Buona lettura e buona visione.

Dogman recensione

L’isola dei cani, di Wes Anderson:

Se con Fantastic Mr. Fox Wes Anderson aveva dimostrato il suo talento con la stop-motion, con L’isola dei cani il regista torna a confermare tale maestria. Il film, che ha ottenuto ottimi riconoscimenti di pubblico e critica, si presenta come una parabola contemporanea; nel 2037 in Giappone un virus ha infettato tutti i cani del paese, ora costretti all’esilio forzato su un’isola. Gli uomini sembrano ormai aver abbandonato per sempre quello che una volta era il loro compagno più fedele, ma questo non vale per tutti; il giovane Atari non si arrende, e giunto sull’isola dei rifiuti parte alla ricerca del proprio cane. Al suo fianco, un gruppo di cani; gli unici sembra, a differenza della razza umana, a saper dimostrare ancora affetto e provare empatia.

Il film di Anderson, grande esempio di tecnica che tuttavia non mette da parte una storia convincente, vede nel cast vocale in lingua originali grandi nomi come Bryan Cranston, Edward Norton, Bill Murray e Scarlett Johansson.Isola dei cani recensione

Ready Player One, di Steven Spielberg:

Steven Spielberg torna alla fantascienza dopo anni di distacco, e lo fa con un film che si richiama all’elemento nostalgico e alla cultura pop; tra citazioni autoreferenziali e generali, il regista premio Oscar ci introduce in Oasis, un meraviglioso universo virtuale che ha ormai più importanza della vita reale, intrisa di povertà e decadenza. E tra i tanti giocatori di Oasis, in competizione per entrare in possesso di tre chiavi che consentiranno loro di ottenere delle Easter Eggs, e con esse il controllo di Oasis stessa dopo la morte del suo creatore, troviamo il giovane Wade Watts. Ready Player One quindi, tratto dall’omonimo romanzo di Ernest Cline, si presenta come un film pieno d’azione, dove la ricerca e la risoluzione delle prove assumono un significato fondamentale, insieme alla formazione dei legami tra i vari protagonisti.

Tuttavia, non è questo a colpirci quanto la chiara intenzionalità dell’autore di elogiare una cultura pop che spazia tra citazioni letterarie, cinematografiche e videoludiche in maniera egregia.migliori citazioni Ready Player One

A Stari is born, di Bradley Cooper 

Jackson, star di musica country rock conosce per caso Ally, giovane cantautrice che cerca di sfondare nel mondo della musica. Jack grazie alla sua esperienza e conoscenza del mondo della musica aiuterà Ally a diventare musicista. La ragazza comincia esibendosi con le sue canzoni in apertura e chiusura dei concerti di Jack. Tra i due oltre il rapporto professionale nascerà una grande storia d’amore. Il rapporto tra i due sia sul piano professionale che su quello amoroso verrà messo a dura prova dalle scelte e dai problemi di ognuno di loro.

A Star is born segna il debutto alla regia di Bradley Cooper che dirige un cast eccezionale composto da lui, Lady Gaga e Sam Elliott. Il film è il terzo remake del film E’ nata una stella del 1937. La chimica tra i due attori è un valore aggiunto al film. Lady Gaga è sorprendente.

A star is born analisi

First Man, di Damien Chazelle 

First Man racconta la storia dietro il primo sbarco sulla Luna, attraverso i suoi protagonisti: primo su tutti Neil Armstrong. Il titolo è piuttosto auto esplicativo, ma Il Primo Uomo racconta anche la storia dietro il mito di Armstrong, che mentre sperimentava sulla sua pelle il progresso scientifico per portare gli uomini prima nello spazio e poi sulla Luna, doveva vedersela anche con problemi personali e familiari.

Il film immerge lo spettatore nella missione spaziale merito della regia di Chazelle e degli effetti sonori. Il cast comprende: Ryan Gosling, Claire Foy, Corey Stoll e Jason Clarke.

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Sulla mia pelle, Alessio Cremonini 

Gli ultimi sette giorni di Stefano Cucchi come non sono mai stati raccontati. Alessio Cremonini e Alessandro Borghi ci raccontano uno dei casi di cronaca tristemente più famosi degli ultimi anni in Italia, il caso Stefano Cucchi, morto in carcere dopo 7 giorni di detenzione. Con precisione e con date ormai tristemente note viene ripercorso, il fermo, l’arresto, il processo, la detenzione ed infine l’agonia sofferte da Stefano in quei giorni del 2009. Un ottimo Alessandro Borghi è Stefano Cucchi. Nel cast anche Jasmine Trinca e Max Tortora.

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Film recenti da vedere 2019

Parasite, Bong Joon Ho

La famiglia Kim – Ki-taek, Chung-sook e i loro due fili Ki-woo e Ki-jung – vive in un seminterrato squallido e fatiscente in un quartiere povero di Seoul. Sbarcano il lunario come possono e si districano tra lavoretti vari, senza grandi sforzi e ambizioni. Raccomandato da un amico e sfruttando le doti di falsaria della sorella, Ki-woo riesce a farsi assumere come tutor presso la ricchissima famiglia Park. Ki-woo trova nell’ingenuità della signora Park una breccia apertissima per far assumere anche sua sorella Ki-jung spacciandola per un’esperta di arte-terapia. È l’inizio di uno schema subdolo e truffaldino: fino a che punto i Kim saranno disposti a spingersi per sfruttare al massimo la famiglia Park?

Palma d’Oro al Festival di Cannes 2019, Parasite  ha fatto la storia agli Academy Awards 2020. Candidato in sei categorie, si aggiudica quattro statuette: miglior film, regia, sceneggiatura originale e miglior film internazionale. È la prima pellicola non in lingua inglese ad aggiudicarsi l’Oscar per il miglior film, tanto per citare il traguardo più prestigioso. Film composito, stratificato, che spazia dal thriller alla commedia con una fluidità narrativa senza pari. Splendida la prova del cast nel suo insieme. Intelligente, divertente, amaro, sconvolgente e grottesco. Tra i film recenti da vedere, Parasite occupa senza alcun dubbio uno dei posti preminenti.

film recenti da vedere 9

Parasite. Barunson E&A, CJ Entertainment

Joker, Todd Phillips

Arthur Fleck è un uomo affetto da un disturbo neurologico che gli provoca accessi di risa incontrollabili e violenti. Vive con la madre Penny, anziana e inferma, e sbarca il lunario come può, lavorando come clown di strada. Il suo sogno è quello di diventare uno stand-up comedian e il suo mito è il presentatore Murray Franklin. Dopo il licenziamento, la perdita dell’assistenza sociale e del sostegno psichiatrico, la sua vita va in pezzi. Mentre il lato violento e squilibrato della sua natura prende il sopravvento, si abbandona agli istinti più brutali, in una Gotham City allo sbando e sull’orlo di una rivolta popolare.

Todd Phillips immagina la genesi del Joker come la parabola di un uomo affetto da gravi problemi psichiatrici e abbandonato a se stesso; un uomo che sceglie la violenza come morboso percorso di rinascita e affermazione. Leone d’Oro a Venezia 76, ottiene undici candidature agli Academy Awards 2020. Joaquin Phoenix porta a casa il suo primo Oscar grazie a un’interpretazione totale, straordinaria. Regia, fotografia e colonna sonora sostengono un racconto intenso, doloroso e brutale. La colonna sonora in particolare – premiata con l’Oscar – accompagna le immagini come un respiro patologico straniante. Uno dei film più importanti del 2019, che lascia una traccia indelebile e apre una nuova strada per i cinecomic.

film recenti da vedere

Joker. Warner Bros., Village Roadshow Pictures, BRON Studios

Us, Jordan Peele

La famiglia Wilson decide di prendersi una vacanza in una casa al lago vicino a Santa Cruz, in California. Quel luogo è legato ad alcune esperienze traumatiche per la madre, Adelaide, sempre all’erta e protettiva nei confronti dei suoi figli e del marito Gabe. Ben presto le paure di Adelaide si tramutano in realtà quando una notte gli Wilson ricevono una terrificante visita inaspettata. Alla porta si presentano quattro persone, quattro loro doppi perfetti ma con caratteristiche tanto grottesche quanto inquietanti.

Dopo Scappa – Get Out, Jordan Peele firma un altro horror psicologico dalla fortissima impronta sociologica. Maturo e stratificato, Us – pur con alcuni difetti – è senza dubbio uno tra i film più recenti da vedere. Dopo una parte iniziale a tratti un po’ farraginosa, il film esplode in un crescendo di angoscia e inquietudine; crescendo che si registra anche nell’andamento della scrittura e nelle interpretazioni del cast. Lupita Nyong’o è letteralmente straordinaria, soprattutto nel mettere in scena la parte del suo doppio. Per godere in pieno delle sfumature interpretative del personaggio, il consiglio è quello di guardare Us in lingua originale.

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Us. Monkeypaw Productions, Blumhouse Productions, Universal Pictures

Midsommar, Ari Aster

Dani e Christian sono una giovane coppia il cui rapporto è entrato in crisi. Dopo una tragedia familiare, Dani decide di unirsi a Christian e i suoi amici in un viaggio alla scoperta delle tradizioni del Midsommar in un remoto villagio svedese. Lì quella che sembra una vacanza antropologica tranquilla si trasforma in un incubo, mentre le tradizioni della celebrazione estiva mostrano risvolti via via sempre più disturbanti.

Dopo Hereditary, Ari Aster firma un horror allegorico, simbolico e inquietante che stravolge gli stilemi più classici del cinema del terrore. In Midsommar tutto è luminoso, coloratissimo; la dualità che viene a crearsi tra la messa in scena sgargiante e l’andamento sempre più cupo e spaventoso della narrazione crea un’atmosfera straniante. Bravissima Florence Pugh che nel ruolo di Dani regala un’interpretazione perfetta, una lezione sull’espressione dell’intera gamma delle emozioni umane. Interessante anche sotto il profilo tecnico, con movimenti di macchina e inquadrature ricercate che non sono mai un mero esercizio di stile.

film recenti da vedere

Midsommar. A24, B-Reel Films, Nordisk Film, Square Peg

Cena con delitto – Knives Out, Rian Johnson

Il famoso scrittore di romanzi gialli Harlan Thrombey viene trovato morto nella sua stanza la mattina dopo la festa per il suo ottantacinquesimo compleanno. Tutto porta a pensare che si sia trattato di un suicidio, ma una settimana dopo i parenti di Thrombey devono rispondere ai vari dubbi della polizia. Il detective privato Benoit Blanc, in particolare, trova che siano troppi gli indizi che fanno sospettare di un delitto. Alla festa erano presenti tutti i familiari di Thrombey, insieme alla sua affezionata infermiera Marta; nessuno è al di sopra dei sospetti, mentre il caso di questa morte misteriosa si fa sempre più intricato e complesso.

Giallo dalla scrittura piuttosto classica, divertente, incalzante e pieno di colpi di scena retto dalla prova corale di un cast davvero stellare. Ana de Armas e Daniel Craig fanno senz’altro la parte del leone; ma da Michael Shannon a Jamie Lee Curtis passando per Chris Evans, Christopher Plummer e Toni Collette, il livello è davvero altissimo. Ci si diverte molto a seguire i meccanismo che mano a mano svelano i lati oscuri, i segreti e gli scheletri nell’armadio dei protagonisti; il tutto grazie a una scrittura efficacissima, stimolante e ricca di citazioni ai classici del giallo. Cena con delitto riceve agli Oscar 2020 una meritata nomination per la migliore sceneggiatura originale.

film recenti da vedere 5

Cena con delitto. Lionsgate, MRC, T-Street

Storia di un matrimonio, Noah Baumbach

Charlie è un brillante regista teatrale sposato con Nicole, attrice che dopo un passato nel cinema recita nella compagnia del marito. Hanno un figlio, Henry, e vivono fra New York e Los Angeles, dove Nicole spera di poter tornare a lavorare nel suo ambiente. Il loro matrimonio è già in crisi quando Nicole riceve un’offerta importante per la sua carriera. La separazione diventa l’unica soluzione percorribile, con relative battaglie legali, tormenti, incomprensioni e recriminazioni.

Noah Baumbach scrive e dirige la storia della fine di un matrimonio e dei tentativi di una coppia di rimanere famiglia nonostante la separazione. Presentato in concorso alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, riceve sei candidature agli Oscar, fra cui miglior attore protagonista ad Adam Driver e miglior attrice a Scarlett Johansson. Racconto malinconico, amaro e dolorosamente vero, Storia di un matrimonio è uno dei migliori film usciti nel 2019. Laura Dern porta a casa la statuetta come miglior attrice non protagonista nel ruolo di Nora Fanshaw, l’avvocato divorzista di Nicole. Un film tra i più recenti da vedere cui neanche volendo si riesce a trovare un difetto.

film recenti da vedere

Storia di un matrimonio. Heyday Films, Netflix

C’era una volta… a Hollywood, Quentin Tarantino

Los Angeles, 1969. Rick Dalton è un attore la cui carriera è in forte declino dopo il successo ottenuto negli anni Cinquanta con la serie western Bounty Law. Passa gran parte del suo tempo con l’amico ed ex stunt-double Cliff Booth, vicino a lui dai tempi della gloria hollywoodiana. Mentre Rick fa i conti con una Hollywood che non lo riconosce più, nella villa accanto alla sua si trasferiscono Roman Polanski e Sharon Tate. I destini di Rick e Cliff si troveranno ben presto legati a quello della coppia quando compaiono sulla scena Charles Manson e il suo gruppo di feroci seguaci.

Con C’era una volta… a Hollywood Quentin Tarantino mette in scena un universo alternativo in cui, sul finale, cambia le storie dei personaggi e la Storia in generale. Per quanto scontato possa sembrare, qui c’è tutto Tarantino, in un film che mette in campo e riassume in toto il suo mondo e la sua visione. C’era una volta… a Hollywood è una summa del cinema tarantiniano, un racconto girato interamente in pellicola 35mm denso di citazioni e riferimenti. Leonardo DiCaprio e Brad Pitt bucano letteralmente lo schermo e ottengono agli Oscar 2020 una nomination ciascuno.

film recenti da vedere 3

C’era una volta… a Hollywood. Columbia Pictures, Bona Film Group, Heyday Films

The Irishman, Martin Scorsese

Tratto dal romanzo di Charles Brandt, The Irishman racconta una vicenda ambientata in più piani cronologici. Frank Sheeran comincia a muovere i primi passi nella criminalità commettendo piccole truffe. Entra nelle grazie del boss Russell Bufalino e così fa il passo verso la criminalità organizzata. Quando fa amicizia con il sindacalista Jimmy Hoffa la sua vita cambia radicalmente e Frank diventa un importante intermediario tra il mondo dei sindacati e la criminalità organizzata. Nel cast, Rober De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Harvey Keitel.

Presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma nel 2019 e prodotto da Netflix, The Irishman è un racconto monumentale della durata di tre ore e mezza circa. I maggiori punti di forza dell’ultima fatica di Martin Scorsese sono la recitazione di un cast eccezionale, la sceneggiatura solida in ogni punto e l’utilizzo impeccabile della tecnica digitale del de-ageing. The Irishman è il gangster movie definitivo di Martin Scorsese; quello che chiude il percorso idealmente iniziato con Mean Streets e portato avanti con Quei bravi ragazzi e Casinò.

film recenti da vedere

The Irishman. Tribeca Productions, Sikelia Productions, Winkler Films

Dolor y gloria, Pedro Almodovar

Il regista Salvador Mallo è al tramonto della sua carriera, alle prese con problemi di salute e l’imminente restauro del suo più grande successo, Sabor. Minato nel corpo e nella mente da una depressione che mette in crisi la sua creatività, riallaccia i rapporti con Alberto Crespo, un suo vecchio collaboratore. Alberto introduce Salvador al mondo distruttivo dell’eroina, aggravando una situazione già compromessa ed accelerandone il declino.

Pedro Almodovar scrive e dirige quello che sembra a tutti gli effetti il suo testamento cinematografico. In Dolor y gloria c’è tutto Almodovar fra memoria, nostalgia, fragilità, famiglia, amore e arte. Con questo film Almodovar si mette a nudo ancora una volta e più delle altre, raccontando un percorso fortemente autobiografico, a cuore aperto. Antonio Banderas, alle prese con la miglior prova della sua lunga carriera, riceve per l’interpretazione di Salvador Mallo una candidatura agli Oscar 2020 come miglior attore protagonista.

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Dolor y gloria. Canal+, Ciné+, El Deseo, Pathé, RTVE

La Favorita, Yorgos Lanthimos

All’inizio del 18° secolo, l’Inghilterra è in guerra con la Francia. La fragile Regina Anna (Olivia Colman) occupa il trono mentre la sua amica intima Lady Sarah (Rachel Weisz) ha una posizione di potere sfruttando di fatto le debolezze della sovrana. Un giorno arriva a corte Abigail (Emma Stone), una cugina di Sarah caduta in disgrazia dopo che il padre l’ha utilizzata come pagamento dei suoi debiti di gioco. Abigail inizia a farsi notare, ben determinata a far valere di nuovo le sue radici aristocratiche. Si fa strada nel cuore della Regina Anna, determinata a diventare la sua preferita e a prendere il posto di sua cugina, facendosi strada verso il potere.

Presentato in concorso alla 75° Mostra del Cinema di Venezia nel 2018, il film di Yorgos Lanthimos arriva nelle sale italiane nel gennaio del 2019. Vanno in scena i subdoli giochi di potere alla corte della Regina Anna, in un film in costume che ha tutte le cifre stilistiche del cinema del regista greco. Le prove delle tre attrici protagoniste sono tutte straordinarie; Olivia Colman si aggiudica la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, ma è soprattutto Emma Stone a incantare. Alle prese con un personaggio che parla pochissimo, la Stone calca la mano sulle espressioni del volto e sui gesti in maniera impeccabile. Cupo, claustrofobico e caustico, La Favorita entra a pieno diritto nella nostra lista dei film recenti da vedere.

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La Favorita. Fox Searchlight Pictures, Film4, Waypoint Entertainment

Film recenti da vedere 2020

1917, Sam Mendes

6 aprile 1917. L’esercito tedesco sembra muovere in ritirata da un settore del fronte occidentale. Approfittando della situazione, il colonnello Mackenzie dell’esercito britannico si prepara a mandare il suo battaglione all’attacco. Quando la ricognizione aerea scopre che quella tedesca è una strategia offensiva, l’operazione di Mackenzie diventa un potenziale massacro che mette a rischio la vita di 1600 uomini. Data l’interruzione delle linee telefoniche, il generale Erinmore incarica i caporali Blake e Schofield di consegnare a Mackenzie l’ordine di annullare l’attacco. È l’inizio di una missione rischiosissima in cui il vero nemico è il tempo.

Il regista di American Beauty e Skyfall firma una prodezza tecnica avvalendosi della maestria del direttore della fotografia Roger Deakins. 1917 dà l’illusione di un unico, lunghissimo piano sequenza, che si traduce nella possibilità di seguire l’azione “in presa diretta” per lo spettatore. Premio Oscar per la miglior fotografia, i migliori effetti speciali e il miglior sonoro, 1917 è uno dei film più recenti da vedere assolutamente. Senza lasciarsi fuorviare dal preconcetto di assistere solo a uno spettacolo tecnico; quello di Sam Mendes è un film emozionante, crudo e angosciante in grado di restituire tutto l’orrore del conflitto.

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1917. Dreamworks Pictures, Reliance Entertainment, New Republic Pictures

Jojo Rabbit, Taika Waititi

Germania, 1945. Johannes Betzler, detto Jojo, vive solo con la madre Rosie; il padre è caduto in battaglia mentre la sorellina non è sopravvissuta all’influenza. Jojo trascorre le giornate in compagnia del suo amico immaginario: una versione caricaturale e ridicola di Adolf Hitler. Un giorno Jojo si ritrova a casa da solo e scopre che in un luogo nascosto dell’abitazione ha trovato rifugio Elsa, un’adolescente ebrea. Che fare quando ci si ritrova davanti un’ebrea che non assomiglia per niente alle rappresentazioni della propaganda nazista? E Rosie è in qualche modo coinvolta nella faccenda di Elsa?

Jojo Rabbit è un film riuscitissimo, che mescola momenti autenticamente divertenti ad altri più drammatici, commoventi e davvero toccanti. Geniale nel suscitare emozioni e riflessioni profonde con l’arma dell’irriverenza e dell’ironia. Il film di Taika Waititi è un gioiello che conquista anche grazie alle magnifiche interpretazioni. Splendida Scarlett Johansson, candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista, così come i giovanissimi Roman Griffin Davis e Thomasin McKenzie. Per non parlare di Sam Rockwell che sul finale è protagonista di una delle sequenze più toccanti del film. Menzione d’onore, infine, per il piccolo Archie Yates nei panni di Yorki, il buffo e tenerissimo amico di Jojo.

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Jojo Rabbit. TSG Entertainment, Piki Films, Fox Searchlight Pictures

Ema, Pablo Larrain

Ema è una giovane ballerina che ha deciso di separarsi dal suo compagno e coreografo Gaston. Il motivo che porta alla rottura fra i due è il fatto di aver dovuto riconsegnare ai servizi sociali Polo, il figlio adottivo che non sono stati in grado di crescere. Nessuno dei due ha saputo affrontare i traumi del ragazzo e la decisione di rinunciare a lui ha portato con sé profondi sensi di colpa. Ema inizia una ricerca spasmodica di storie d’amore che l’aiutino a convivere con la colpa e il senso di inadeguatezza. Ma la ragazza ha un piano in mente: riprendersi a tutti i costi quello che ha perduto.

Con Ema Pablo Larrain firma una pellicola di rara potenza, letteralmente incendiaria. Il corpo femminile, in particolare quello della bravissima Mariana di Girolamo, è al centro della narrazione, come simbolo di rara energia. L’elemento femminile porta con sé amore, rabbia, distruzione e sensualità; quello maschile, incarnato da Gael Garcia Bernal, è un contraltare spento, malinconico e inadeguato. La narrazione procede non sempre lineare con un ritmo sostenuto, coreografie di danza stranianti e una fotografia, sfavillante, coloratissima. Film recente da vedere e che difficilmente si dimentica, anche sulla lunga distanza.

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Ema. Fabula

Mank, David Fincher

Mank mette in scena la travagliata e turbolenta lavorazione dietro a Quarto potere, uno dei film più importanti della storia del cinema. Herman J. Mankiewicz – Mank, appunto – è lo sceneggiatore cui Orson Welles affida il compito di scrivere il film in solo sessanta giorni. Un compito non facile, soprattutto quando lo sceneggiatore in questione si è messo contro nel corso del tempo tutta o quasi la Hollywood che conta.

Semplificando questa è a grandi linee la trama di Mank, ultimo film di David Fincher uscito su Netflix lo scorso dicembre. È noto come la genesi di Mank sia stata, per usare un eufemismo, quantomeno sofferta. La lunga gestazione ha portato alla realizzazione di uno dei film migliori usciti in questo sfortunato 2020. Una scrittura tagliente, la regia impeccabile, un bianco e nero affascinante e un cast perfetto fanno di Mank uno dei possibili candidati alla corsa agli Oscar 2021. Gary Oldman riempie la scena con un’interpretazione totale, sicuramente una delle migliori della sua lunga carriera. Ma la vera rivelazione è Amanda Seyfried; elegante e magnetica, regge in pieno il confronto con un personaggio lontano dalle sue corde consuete ma che sa dominare e far suo.

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Mank. Netflix

Diamanti grezzi, fratelli Safdie

Howard Ratner è un gioielliere ebreo che vive a New York; ha una moglie, un’amante che è ormai la sua compagna fissa e due figli. Howard si divide tra la sua professione e una sfrenata passione per l’azzardo e le scommesse; vizio, questo, che lo porta a vivere continuamente coi creditori alle calcagna. La sua vita prende una svolta inaspettata quando affida le sue fortune a un raro opale nero proveniente dall’Etiopia dal valore di un milione di dollari. Un giorno nel negozio di Howard si presenta il famoso campione di basket Kevin Garnett, che rimane subito colpito dalla pietra preziosa. Inzia così una serie di disavventure che porteranno Ratner sull’orlo del precipizio.

Il pregio maggiore di Diamanti grezzi dei fratelli Safdie è sicuramente la scrittura; a partire da un soggetto forse non originalissimo la storia si sviluppa in un crescendo vorticoso di tensione, dramma e trovate grottesche. Il ritmo è serrato, la regia punta su soluzioni che restituiscono allo spettatore l’idea di essere in gabbia, senza possibilità di salvezza; esattamente come succede ad Howard. Uncut gems è uno dei film più recenti da vedere, grazie anche a una prova superba di Adam Sandler, in grado di catalizzare e monopolizzare l’attenzione di chi guarda dall’inizio alla fine.

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Diamanti grezzi. A24

Tenet, Christopher Nolan

Armato di una sola parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il mondo crepuscolare dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione. Questa la sinossi ufficiale di Tenet, ultima fatica dietro la macchina da presa di Christopher Nolan con protagonisti John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki e Kenneth Branagh.

Film spettacolare nel senso letterale del termine, complesso e affascinante, Tenet entra a pieno titolo nella lista dei film recenti da vedere. Per goderne in pieno occorre accettare la sfida lanciata dallo stesso Nolan e lasciarsi trasportare dall’esperienza perché è di questo che si tratta, in ultima analisi. Le macrosequenze principali d’azione sono tanto spettacolari quanto ben realizzate; merito anche di una cura particolare in fase di montaggio. Completano il quadro una bella colonna sonora (anche se a volte un po’ troppo invasiva) e l’interpretazione davvero eccellente di Robert Pattinson.

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Tenet. Warner Bros.

Odio l’estate, Massimo Venier

Aldo, Giovanni e Giacomo partono con le rispettive famiglie per le vacanze estive in una piccola isola del Sud Italia. Aldo è un fannullone cronico, Giovanni è titolare di un negozio sull’orlo del fallimento e Giacomo un dentista ossessionato dal lavoro. A causa di un errore dell’agenzia di viaggi, i tre si ritrovano a condividere forzatamente una villa sul mare. Le premesse sembrano catastrofiche tra mogli che non si sopportano, stili di vita differenti e incompatibilità varie. Mentre passano i giorni le tre famiglie finiscono col fare amicizia instaurando nuovi legami. Fin quando un evento inaspettato porta tutti a comprendere quali sono le vere priorità della vita.

Odio l’estate segna una sorta di ritorno alle origini per il trio comico più amato d’Italia. Fra citazioni a Tre uomini e una gamba, una scrittura semplice ma efficace e la prova convincente dell’intero cast, il film di Massimo Venier è un’operazione riuscita. Un film che riconcilia i fan del trio della prima ora col tipo di commedia che li ha resi celebri e cari al pubblico. L’alchimia fra i tre protagonisti è quella di una volta e le gag comiche che nascono da occasioni quotidiane fanno dimenticare anche qualche scivolone nella scrittura. Film equilibrato, divertente, piacevolmente malinconico e furbo quanto basta che riporta in scena quello che i fan di Aldo, Giovanni e Giacomo speravano di tornare a vedere da anni.

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Odio l’estate. Agidi

The Lighthouse, Robert Eggers

New England, fine del XIX secolo. Thomas Wake (Wille Dafoe) ed Ephraim Winslow (Robert Pattinson) devono lavorare per quattro settimane come guardiani di un faro su un’isola remota. Thomas è un uomo dalla grande esperienza, rude e scontroso; Ephraim sembra più mite e chiuso e i due inizialmente non sembrano interessati ad instaurare un rapporto. Col passare del tempo le cose cambiano e i due guardiani iniziano a parlare a lungo, a scambiarsi storie inquietanti e a bere senza limiti. Questa relazione morbosa ha un effetto devastante su Ephraim che precipita in un vero e proprio vortice di angoscia, depressione e manie.

Che Robert Eggers sia uno dei cineasti più interessanti e brillanti del panorama contemporaneo è un dato di fatto e The Lighthouse ne dà dimostrazione ulteriore e definitiva. Le dinamiche tossiche tra i due protagonisti sono rese in maniera magistrale da Dafoe e Pattinson, la cui chimica è palpabile. Raffinato, allegorico, colto e simbolico, The Lighthouse è uno dei migliori film arrivati in Italia nel 2020. Splendido l’uso del bianco e nero, che rasenta – o meglio, raggiunge – la perfezione.

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The Lighthouse. A24

Favolacce, fratelli D’Innocenzo

Una voce narrante ci introduce nella narrazione e ci anticipa che la storia che stiamo per vedere forse è vera o forse no. Nella periferia di Roma vivono alcune famiglie le cui vite si svolgono in maniera apparentemente tranquilla, perfino monotona, fra alti e bassi. Si scopre ben presto che dietro questa apparente – seppur tesa – normalità si cela un disagio distruttivo, letteralmente pronto ad esplodere. E sono i figli adolescenti di queste famiglie a pagare il prezzo più alto, sotto gli occhi impotenti di adulti inadeguati e colpevoli.

Favolacce dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo è senz’altro uno dei film italiani recenti da vedere più importanti. Forse il più importante e riuscito di casa nostra, un film che ha qualcosa da dire e lo fa senza mezze misure. La tensione cresce e monta dall’inizio alla fine; anche nelle sequenze più statiche e apparentemente meno significative c’è sempre la percezione che qualcosa stia per succedere. Percezione che man mano che ci si avvicina al finale si fa certezza via via più allarmante. Scritto e diretto in maniera impeccabile, Favolacce è forte anche di un cast perfetto trainato da Elio Germano e Barbara Chichiarelli.

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Favolacce. Pepito Produzioni

Sound of Metal, Darius Marder

Ruben suona la batteria nel duo punk che ha fondato con la compagna Lou. È un ex tossicodipendente, pulito da ormai quattro anni, quando le sue certezze crollano. Perde improvvisamente l’udito e il suo equilibrio faticosamente costruito va in mille pezzi. Decide di farsi applicare un impianto cocleare, ma prima deve compiere un percorso di accettazione della sua sordità. Per questa ragione sceglie di farsi aiutare nella comunità di Joe, un reduce che ha perso l’udito in Vietnam.

Sound of Metal di Darius Marder è uno dei film recenti da vedere arrivato su Amazon Prime lo scorso novembre. Tutto è costruito attorno al suono, vero e proprio elemento centrale nel film. Lo spettatore si ritrova ad adattarsi all’assenza di suoni esattamente come fa Ruben; in questo senso l’esperienza è quasi totalmente condivisa. Riz Ahmed regge sulle sue spalle gran parte del film, con una prova realistica e sempre credibile, per la quale si è preparato a fondo.

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Sound of Metal. Caviar